3 Gennaio 2022
by Vittorio Sammarco
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2022. TRA SPERANZE E RINUNCE

3 Gennaio 2022

Gianfranco Ravasi, “La speranza con cui entrare nel 2022” (Avvenire). Massimo Ammaniti, “La stagione delle rinunce” (intervista a La Stampa). Yascha Mounk, “Con Omicron inizia la fine della pandemia. Non siamo più disposti a rinunciare alla vita” (intervista al Corriere della sera). Maurizio Molinari, “Vince chi sfida l’immaginazione” (Repubblica). Mauro Ceruti, “Quel tempo ‘perso’ a farsi domande” (sul libro di G. Parisi – Lettura). Enzo Bianchi, “La disciplina del tempo” (Repubblica). Luca Ricolfi, “Vaccino, le ragioni dell’obbligo” (Repubblica). Vladimiro Zagrebelsky, “Se la legge indica chi va curato prima” (La Stampa). Romano Prodi, “Vent’anni di euro, ma il cammino non è finito” (Messaggero). DOPO IL COMMIATO DI MATTARELLA: Ezio Mauro, “Il valore della solidarietà” (Repubblica). Gianni Cuperlo, “L’ultimo lascito di Mattarella a un Parlamento molto confuso” (Domani). Marzio Breda, “Il congedo di Mattarella e l’identikit di chi verrà dopo” (Corriere). Marcello Sorgi, “Quel filo teso tra Sergio e superMario” (La Stampa). Stefano Folli, “Non c’è una strategia e neanche un regista visibile” (Repubblica). Rosy Bindi, “Ora serve un accordo per Draghi al Quirinale e un premier politico” (intervista a La Stampa). Piero Ignazi,Letta deve fare il primo passo per far salire Draghi al Colle” (Domani). Matteo Renzi, “Letta ondivago sul Colle. Così rischia l’isolamento” (intervista al Messaggero). Giovanna Vitale, “Colloquio Draghi-Letta. Il leader punta sul premier” (Repubblica). La lettera di Francesco Occhetta sj al futuro presidente: “Dignità a chi non ha voce, riforme e resilienza” (Espresso). IL RITORNO DI D’ALEMA: Nello Ajello, “D’Alema costringe Letta a difendere Renzi: ‘Non è stata una malattia’” (Messaggero). Fabio Martini, “D’Alema, figliol prodigo, non riunisce la sinistra” (La Stampa). Filippo Ceccarelli,Ecco Massimo il guastafeste tra verve e arroganza” (Repubblica). INOLTRE: Marco Bentivogli, “Fuga dal lavoro che opprime” (Repubblica). Matteo Lepore,Un nuovo sviluppo contro l’inflazione” (Mattino). Paolo Guzzanti,Addio a Francesco Forte” (Il Giornale). Piero Ignazi, “Tutti disprezzano i partiti ma sono l’unico sistema per far vincere la politica” (Domani). Vincenzo Colla, già dirigente Cgil e ora assessore allo sviluppo della Regione Emilia Romagna, “La sinistra per ricucire con il popolo” (intervista all’Espresso).

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8 Giugno 2020
by Giampiero Forcesi
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Il problema non è il debito ma come si spendono i soldi. Colloquio col prof. Paolo Bosi

8 Giugno 2020
di la redazione

 

Giorni fa ci è caduto l’occhio su un articolo pubblicato da il Mulino nel numero 2 del 2020: “Il debito italiano in Europa: un problema malposto”. Autore Paolo Bosi, modenese, classe 1942, per lungo tempo docente  di Economia pubblica all’università di Modena e Reggio Emilia. L’articolo era molto interessante. Parlava di due “idola da sfatare”. Il primo: che il debito sia sempre un onere. Il secondo: che la “credibilità” di un paese, come l’Italia, nell’ambito dell’Unione europea, dipenda dal rispetto dai vincoli sul debito posti dai trattati dell’Unione; sono vincoli sbagliati, diceva Bosi. Lo abbiamo intervistato, a più voci, ritenendo che apra la via a riflessioni importanti per la fase storica decisiva che stiamo attraversando

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21 Aprile 2020
by Giampiero Forcesi
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IL MES, L’EURO, I POVERI

21 Aprile 2020

Il socialista olandese Frans Timmermans: “Italia, accetta il Mes. Serve ai vostri veri eroi medici e infermieri” (intervista a Repubblica). Viceversa Barbara Spinelli, sul Il Fatto, mette in guardia: “Mes, Atene non si dimentica”. Lorenzo Bini Smaghi, sul Foglio, avvisa: “Si scrive Mes, si legge Euro”; con la conferma, a rovescio, di Stefano Fassina (Sinistra italiana): “Non si può escludere l’uscita dall’Euro” (intervista a La Verità). Vassilis Vassilikos, “Prima i poveri o sarà la fine” (Corriere – la Lettura). Gilles Kepel, “Gli islamisti cavalcheranno le proteste per il disastro economico” (La Stampa).

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6 Maggio 2019
by Giampiero Forcesi
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IL NAZIONALISMO DEI VULNERABILI E LA SUA RIVOLTA ANTILIBERISTA

6 Maggio 2019

Emanuele Felice, su Repubblica, esorta il Pd: “Tutti a scuola da Pedro, contro i fantasmi del passato”. Ilvo Diamanti mostra la diffidenza degli elettori Pd verso il M5S: “Pd e M5S, è distanza continua” (Repubblica). Paolo Mieli ironizza: “I 5 stelle travestiti da sinistra” (Corriere della sera). L’interessante analisi di Nadia Urbinati sul Corriere: “Il nazionalismo dei vulnerabili e la sua rivolta antiliberista”. Di taglio diverso l’analisi di Guido Tabellini sul Foglio: “I conservator-sovranisti”. Dall’Istituto Cattaneo uno studio su “Gli italiani e l’Europa. Insoddisfazione, ma non disaffezione”. L’attrice impegnata Juliette Binoche: “Una società più giusta è possibile” (Repubblica). Sul Corriere un’intervista di Federico Fubini a Enrico Morando: “L’euro incompleto ci ha tradito”, e una di Giovanni Bianconi a Giuseppe Pignatone: “I politici usano le inchieste”. Cristiano Dell’Oste, sul Sole 24 ore, presenta una ricerca: “Classe media sempre più povera, perso dal 2008 il 12%”. Qualche giorno fa Mauro Magatti ha indagato una realtà sociale drammatica: “Solitudine globale” (Corriere). Marco Girardo (Avvenire): “Un milione di poveri in meno nel 2018”, e il commento di Chiara Saraceno (Repubblica): “I rimedi alla povertà dei bambini”.

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27 Febbraio 2019
by Giampiero Forcesi
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IL TESTA-CODA DELL’ITALIA GIALLOVERDE

27 Febbraio 2019

Lucrezia Reichlin,Crescita senza infelicità” (Corriere). Sergio Fabbrini, “La povertà non si batte con l’economia in declino” (Sole 24 ore). Stefano Lepri,L’opzione Draghi come riserva della Repubblica” (La Stampa). Mario Draghi, “Un altro cambiamento è possibile” (lectio a Bologna per la laurea honoris causa, Foglio). Mariana Mazzucato, “La luna dello stato padrone” (Repubblica). Marco Fortis, “Il testacoda dell’Italia giallo-verde” (Foglio). Giovanni Tria, “Globalizzazione sovranista” (lezione all’Università di Tor Vergata, Foglio). Luca Ricolfi, “Perché l’Italia va indietro quando gli altri crescono” (Messaggero). Enrico Morando, “Perché l?Italia tornerà a mettere in discussione l’euro” (Foglio). Leonardo Becchetti, “Tutte le menzogne della propaganda non euro” (estratto di un suo nuovo libro, Avvenire). Laura Pennacchi,Bernie Sanders e la sinistra che parla di lavoro” (Manifesto). Alessandro Barbano, “Il liberalismo va ripensato” (Il sole 24 ore). Francesco Armillei,Italia, il paese più frammentato d’Europa” (lavoce.info).

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31 Dicembre 2018
by Giampiero Forcesi
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RIFLESSIONI POLITICHE DI FINE 2018

31 Dicembre 2018

Romano Prodi,Troppe chimere e poche risorse per un 2019 senza crescita” (Messaggero). Il giurista Glauco Giostra sulla manovra in Italia: “Ma è offensiva contro i deboli”. Così anche Furio Colombo su Il Fatto: “Il cambiamento: cosa porta e cosa toglie”. Sergio Fabbrini, “Mance date a pioggia, non c’entrano con il popolo” (Sole 24 ore). Luca Ricolfi, “Il paradosso del cambiamento: un futuro di tasse in più” (Messaggero). L’editoriale di Marco Damilano sull’Espresso: “La sottile linea rossa dell’attesa”. Maurizio Ambrosini, “Quattro motivi per sperare” (Avvenire). Giuliano Ferrara, “Un augurio malinconico per la coscienza italiana” (Foglio). Claudio Cerasa,Il 2018 ci ha insegnato che la ruspa populista è un guaio per la democrazia” (Foglio). Angelo Bagnasco, “L’Europa unita torni ad essere comunità” (Secolo XIX). Alessandro Campi, “A chi tocca costruire la rinascita dell’Europa” (Mattino). Ernesto Galli della Loggia, “Le elite devono tornare a fondarsi sul merito” (Corriere della sera). Marcello Sorgi, “Il tagliando gialloverde” (La Stampa). Piero Ignazi,La stella cadente di un movimento” (Repubblica). L’intervista di Steve Bannon al Corriere: “Come formerò agenti del populismo”. L’editoriale su La Stampa dello spagnolo Juan Luis Cebrian, “La democrazia degli indignati”. Amartya Sen sul Corriere: “Brexit, il potere tremendo delle cattive idee”. Sul Sole 24 ore due opinioni a confronto sull’euro a vent’anni dalla sua introduzione: Romano Prodi (a favore), “Sopravvivenza legata all’euro”, e Giulio Sapelli (contro), “La moneta unica che non unisce”. Su La Stampa ne scrive Mario Deaglio, “L’euro al test più difficile”.

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12 Ottobre 2018
by Vittorio Sammarco
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SUL GOVERNO E SUL DEF

12 Ottobre 2018

Maurizio Ambrosini, “Criminalizzare la solidarietà” (Avvenire). Eleonora Fiorenza, “Uno, due, tre, quattro, cinque, dieci, cento Riace” (Left). Franco Monaco, “La sindrome berlusconiana di Di Maio” (Huffington post). Massimo Recalcati recensisce il libro di Ezio Mauro: “La democrazia ferita dalla paura dell’uomo nero” (Repubblica). Piero Ignazi, “Il balcone peronista dei grillini” (Repubblica). Sabino Cassese, “Governo e istituzioni. Ma Di Maio non lo sa” (Corriere della sera). Stefano Folli,Autarchia, ultima spiaggia” (Repubblica). Paolo Pombeni, “Sfida all’Europa?” (mente politica.it). Antonio Polito, “Le illogiche alleanze sovraniste” (Corriere della sera). Giovanni Orsina, “Il disegno europeo della Lega” (La Stampa). Amedeo La Mattina, “Piano di Salvini: un candidato populista per guidare la Ue” (La Stampa). Ferruccio de Bortoli, “Il premier e il ruolo da giocare” (Corriere della sera). Enrico Morando, “Contro il buon senso e l’euro” (Foglio) e “Hanno messo in conto l’uscita dall’euro” (intervista ad Avvenire). Livio Marattin, “Tutto quello che volete sapere sul Def” (materiali Pd). Marcello Messori,Def, una sfida al buon senso” (Repubblica). Gaetano Azzariti, “La sovranità non è dei mercati” (intervista a Il Fatto). Alberto Orioli,Reddito di cittadinanza, cinque ponti da chiarire” (Sole 24 ore).

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29 Settembre 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ABOLIZIONE DELLA POVERTÀ

29 Settembre 2018

Il commento di Romano Prodi sul Messaggero alla manovra economica del governo: “Il consenso per l’oggi e le necessità di domani”. La reazione del Pd: Graziano Delrio a Repubblica: “Pd in piazza contro il governo nemico del popolo”; Matteo Renzi al Corriere della sera: “Ora resistenza civile”.  Ma c’è anche “La sinistra che applaude alla manovra espansiva” (Marco Palombi, Il Fatto) o che avanza una diversa critica, come Piero Bevilacqua: “I confini e le sovranità necessarie alla retorica del capitalismo” (Manifesto). Sull’Avvenire: Leonardo Becchetti, “I conti sbagliati”; Massimo Bordignon, “Ora è aumentato il rischio di una nuova crisi”. Sul Corriere della sera: Alesina e Giavazzi, “Se nessuno pensa più a chi lavora e produce”. Su La Stampa: Carlo Cottarelli, “Tre ragioni di allarme sul deficit”. Su Repubblica: Chiara Saraceno, “Se la povertà non scompare ma raddoppia”; l’allarme di Roberto Perotti, “Il progetto nascosto della Lega: ‘uscire dall’euro’”; allarme condiviso da Andrea Bonanni, “Il cigno nero che nessuno vuole vedere”; Stefano Folli, “Italia-Europa, la posta in gioco dopo la manovra”. Sul Sole 24 ore: Adriana Cerretelli, “Italia e Europa fra pace armata e guerra aperta” . NEI GIORNI SCORSI: Dino Pesole, “Deficit. Legittimo salire ma per crescere” (Sole 24 ore). Lorenzo Bini Smaghi, “Con più debito non si fa più crescita” (Sole 24 ore). Paolo Onofri, “Pensioni, tutte le incognite di quota 100” (Repubblica). Massimo Calvi, “Ma le scorciatoie in economia non possono esserci” (Avvenire). Giuseppe Anzani, “Non tutto sia comizio” (Avvenire). Veronica De Romanis, “Ecco che cosa blocca l’economia” (Foglio). Una proposta di Francesco Gesualdi, “Come creare occupazione senza fare nuovo debito” (Avvenire).

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11 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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PER UNA DIAGNOSI DELLA SCONFITTA DEL PD

11 Giugno 2018

Il Mulino prosegue nel raccogliere contributi di analisi sulla crisi del Pd. Escono ora gli articoli di Laura Pennacchi (“Crisi Pd: la mancanza di un progetto”) e di Nadia Urbinati (“Crisi Pd: un partito inadeguato”). Su Il Fatto è pubblicata un’analisi di Gianni Cuperlo: “La diagnosi della sconfitta che il Pd non vuol sentire”. Libero pubblica un’intervista a Marco Minniti: “Il Pd ha ignorato paura e rabbia della gente”. Sul Foglio Michele Salvati firma un “Manifesto per un nuovo Pd non populista”.  Su Il Mattino Massimo Adinolfi scrive: “Sinistra democratica, la nuova sfida”. Elementi di qualche interesse anche in Marco Damilano, “Da che parte stare” (Espresso), Graziano Delrio, “I 5S non si lascino mangiare da Salvini. Sul Pd Prodi sbaglia” (intervista a Repubblica). Si segnalano poi, sul Pd e altro: Angelo Panebianco, “Forza Italia e Pd, i doveri di chi ha perso” (Corriere della sera); Gustavo Zagrebelsky, “La doppiezza del contratto” (Repubblica); Mauro Magatti, “La possibile mutazione della destra italiana” (Corriere della sera); Giovanni Orsina, “Helzapoppin in Italia” (Espresso); Emanuele Felice, “Società aperta? Va scardinato l’asse Lega-M5s” (Repubblica); Silvio Berlusconi, “Così cambio Forza Italia” (Corriere della sera). Sul piano internazionale: Romano Prodi, “La giravolta di Trump per separare Russia e Cina” (Messaggero); Vittorio E. Parsi, “La rotta occidentale” (Avvenire); Sergio Fabbrini,Eurozona da riformare. Quale ruolo per Roma” (Sole 24 ore).

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22 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’IMPASSE EUROPEA E IL SALTO NEL BUIO CATALANO

22 Ottobre 2017

Sergio Fabbrini fa il punto sull’impasse europea: “Ue prigioniera della paralisi decisionale” (Sole 24 ore). Lucrezia Reichlin sul Corriere della Sera spiega “La crisi di maturità dell’Euro”. Biagio De Giovanni, “Le autonomie e l’importante ruolo dell’Europa”. CATALOGNA:  Antonio Tajani, “Basta con le piccole patrie. Anche l’Italia guardi oltre” (intervista al Messaggero). Stefano Ceccanti, “Barcellona sbaglia, legittimazione impossibile” (intervista al Mattino). Franco Venturini, “Il salto nel buio e l’ombra della violenza” (Corriere della Sera). E Beppe Grillo scrive: “L’Europa abolisce l’etica e il cittadino subisce: dalla Spagna al ritorno di B.” (Il Fatto).  EUROPA DELL’EST: Federico Fubini, “Il male oscuro dell’Europa di mezzo: partono i giovani, restano i nazionalisti” (Corriere). Karel Schwarzenberg,Anche Praga ha scelto il populismo. Addio all’eredità libertaria di Havel” (intervista a Repubblica).

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