IL NAZIONALISMO DEI VULNERABILI E LA SUA RIVOLTA ANTILIBERISTA

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Emanuele Felice, su Repubblica, esorta il Pd: “Tutti a scuola da Pedro, contro i fantasmi del passato”. Ilvo Diamanti mostra la diffidenza degli elettori Pd verso il M5S: “Pd e M5S, è distanza continua” (Repubblica). Paolo Mieli ironizza: “I 5 stelle travestiti da sinistra” (Corriere della sera). L’interessante analisi di Nadia Urbinati sul Corriere: “Il nazionalismo dei vulnerabili e la sua rivolta antiliberista”. Di taglio diverso l’analisi di Guido Tabellini sul Foglio: “I conservator-sovranisti”. Dall’Istituto Cattaneo uno studio su “Gli italiani e l’Europa. Insoddisfazione, ma non disaffezione”. L’attrice impegnata Juliette Binoche: “Una società più giusta è possibile” (Repubblica). Sul Corriere un’intervista di Federico Fubini a Enrico Morando: “L’euro incompleto ci ha tradito”, e una di Giovanni Bianconi a Giuseppe Pignatone: “I politici usano le inchieste”. Sul Sole 24 ore una ricerca che dice: “Classe media sempre più povera, perso dal 2008 il 12%”. Qualche giorno fa Mauro Magatti ha indagato una realtà sociale drammatica: “Solitudine globale” (Corriere). Marco Girardo (Avvenire): “Un milione di poveri in meno nel 2018”, e il commento di Chiara Saraceno (Repubblica): “I rimedi alla povertà dei bambini”.

 

 

 

 

 

 

 

 

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