8 Novembre 2018
by Giampiero Forcesi
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USA, PD, POPULISMO. LE VOCI DI PRODI, SALVATI, AMATO, RUSCONI, INGLEHART, CHOMSKY…

8 Novembre 2018

Romano Prodi intervistato da La Stampa dice: “Dai Democratici Usa viene un esempio per le sinistre europee”. Molto meno ottimista è Stefano Folli che titola un suo commento su Repubblica: “Il risultato Usa e il conclave stanco dei dem”. Non è fiducioso neppure Emanuele Macaluso: “Lezioni americane… al Pd” (Il dubbio). Su Avvenire Vittorio E. Parsi commenta il voto americano: “In cerca di un nuovo centro di gravità”. Michele Salvati, sul sito di libertà eguale, non perde la fiducia nel Pd e scrive: “Un Pd europeo e liberale, e la coerenza sarà premiata”. Giuliano Amato abbozza un’analisi del tempo presente: “Una fragile democrazia” (corriere della sera”. Gian Enrico Rusconi su La Stampa scrive: “Weimar. Cent’anni dopo la sindrome tedesca torna d’attualità”; e sulla Merkel  scrive Veronica De Romanis sul Foglio: “Perché ci metteremo poco a rimpiangere Angela Merkel”. Ronald Inglehart, intervistato da Giancarlo Boselli su Repubblica: “La teoria darwiniana di ogni populismo”. Noam Chomsky al Corriere della sera: “Il sovranismo è la cura sbagliata a un problema reale”.  Maurizio Ambrosini,Decreto Salvini, come cambia l’immigrazione”; le proteste delle associazioni laiche e cattoliche in Nello Scavo, “Più insicurezza e illegalità” (Avvenire).

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29 Ottobre 2018
by Giampiero Forcesi
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L’APPELLO DI BECCHETTI, BENTIVOGLI, MAGATTI E ROSINA. E IL DIBATTITO NEL PD

29 Ottobre 2018

La Repubblica ospita un breve appello politico (invero un po’ vago) firmato da quattro personaggi cattolici di rilievo (L. Becchetti, M. Bentivogli, M. Magatti e A. Rosina): “Un’alleanza per guidare l’Italia”. Ernesto Preziosi intervistato dall’Avvenire dice: “Nei dem i cattolici sono una risorsa trascurata”. Michele Salvati (autore giorni fa di una lunga e interessante analisi sul Pd pubblicata da Il Foglio: “Premesse politiche al Congresso Pd”) interviene sul sito di Libertàeguale (l’area liberal-democratica del Pd), commentando un  articolo di Umberto Minopoli (“E’ il Pd che rischia se si libera di Renzi”), e chiama all’unità e al dialogo tra le diverse anime del Pd (“Ma Renzi e il Pd hanno bisogno uno dell’altro”). Minopoli aveva scritto il giorno prima un commento sull’incontro alla Leopolda: “Dalla Leopolda riparte il riformismo”, a cui ha fatto seguire un altro tagliente intervento: “Caro Pd, a che serve la rimozione di Renzi?”. Il dibattito nel Pd resta aspro: alle interviste di Nicola Zingaretti (“Il Pd capisca gli sbagli fatti”) e di Dario Franceschini (“Un listone europeista più largo del Pd. E Zingaretti può unire” ), Stefano Ceccanti replica icasticamente sul suo blog (“L’intervista di Zingaretti” e “Tre noterelle”). Goffredo De Marchis, su Repubblica, racconta il Forum milanese di Maurizio Martina e fa il punto: “Pd, primi sì al listone per le europee”.

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21 Ottobre 2018
by Giampiero Forcesi
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NUBI SULL’ITALIA. MA FORSE C’È UN RISVEGLIO

21 Ottobre 2018

Sul Messaggero Romano Prodi fa una carrellata sulle prospettive dell’economia mondiale e teme per l’Italia una debacle sulle pensioni (“Conto salato per l’abolizione della Fornero”). L’editoriale di Ferruccio De Bortoli sul Corriere della sera s’intitola “La fiducia perduta”. Ieri l’editoriale di Antonio Polito diceva: “Non si governa con il rancore”, e Davide Bellasio su Repubblica indicava “L’errore dei sovranisti”. Oggi Lucrezia Reichlin, sul Corriere, ricorda che nel piano del governo “Il Sud resta una cenerentola”. E sull’Avvenire Carla Collicelli, a proposito dei 5Stelle, si chiede: “Né destra né sinistra, ma dov’è il futuro?”. E L’OPPOSIZIONE? Michele Salvati, sul Corriere, ha un timore: “Appello a Forza Italia e Pd: non cedete al populismo”, e chiede al Pd di mantenere il suo profilo riformista anche se impopolare; mentre Federico Geremicca, su La Stampa, dice che il Pd deve dire a quali alleanze guarda per il futuro (“Lo choc che serve al Pd“). Ilvo Diamanti, su Repubblica, sembra guardare con qualche fiducia alla scelta di Renzi di pensare a persone nuove e a comitati civici, oltre il partito (“Se la Leopolda ritorna al passato”); scettico invece Riccardo Chiari sul Manifesto (“Una Leopolda per non sparire”). Da Riace a Lodi, scrive Marco Damilano sull’Espresso, sembra che stia nascendo una nuova opposizione civile (“Risvegli”). Lo aveva notato anche Enzo Scandurra sul Manifesto (“Dal vagone di coda le periferie inviano segnali”). Intanto Nicola Zingaretti propone un suo manifesto su Repubblica: “Ecco il mio piano per un’economia senza ingiustizie”. Anche Art. 1-MDP prova a dire come la pensa, con un suo documento. E in Cgil si torna a discutere: Paolo Griseri, “Cgil, riformisti contro massimalisti” (Repubblica).

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25 Luglio 2018
by Giampiero Forcesi
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“LA SINISTRA LANCI UN GRIDO”

25 Luglio 2018

A sinistra? Deserto. Lo hanno scritto ieri Antonio Polito sul Corriere (“Le opposizioni nel deserto. Né leader né idee”) e Stefano Folli su Repubblica (“Salvini e Di Maio, il resto è un deserto”). Ne aveva scritto su Repubblica anche Emanuele Felice in un bell’articolo: “L’anomalia italiana”. Ne scrive oggi Paolo Pombeni, “Il maxipartito del 60%” (mentepolitica.it). Lucido richiamo di Guido Crainz su Repubblica: “La sinistra lanci un grido”. Sul Corriere della sera Michele Salvati scrive: “Al Pd serve un leader liberale, europeista e di sinistra”. Ancora su mente politica.it un articolo di Luigi Giorgi: “Il Pd in  mezzo al guado”. Su Il Foglio David Allegranti dice: “Nannicini spiega perché il Pd deve smettere di inseguire il m5s”. Roberto Saviano, su Repubblica, invita alla mobilitazione intellettuali e società civile: “Rompiamo il muro del silenzio”. Giuseppe de Rita, “Dopo l’onda del rancore si rischia l’appiattimento” (Corriere).

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11 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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PER UNA DIAGNOSI DELLA SCONFITTA DEL PD

11 Giugno 2018

Il Mulino prosegue nel raccogliere contributi di analisi sulla crisi del Pd. Escono ora gli articoli di Laura Pennacchi (“Crisi Pd: la mancanza di un progetto”) e di Nadia Urbinati (“Crisi Pd: un partito inadeguato”). Su Il Fatto è pubblicata un’analisi di Gianni Cuperlo: “La diagnosi della sconfitta che il Pd non vuol sentire”. Libero pubblica un’intervista a Marco Minniti: “Il Pd ha ignorato paura e rabbia della gente”. Sul Foglio Michele Salvati firma un “Manifesto per un nuovo Pd non populista”.  Su Il Mattino Massimo Adinolfi scrive: “Sinistra democratica, la nuova sfida”. Elementi di qualche interesse anche in Marco Damilano, “Da che parte stare” (Espresso), Graziano Delrio, “I 5S non si lascino mangiare da Salvini. Sul Pd Prodi sbaglia” (intervista a Repubblica). Si segnalano poi, sul Pd e altro: Angelo Panebianco, “Forza Italia e Pd, i doveri di chi ha perso” (Corriere della sera); Gustavo Zagrebelsky, “La doppiezza del contratto” (Repubblica); Mauro Magatti, “La possibile mutazione della destra italiana” (Corriere della sera); Giovanni Orsina, “Helzapoppin in Italia” (Espresso); Emanuele Felice, “Società aperta? Va scardinato l’asse Lega-M5s” (Repubblica); Silvio Berlusconi, “Così cambio Forza Italia” (Corriere della sera). Sul piano internazionale: Romano Prodi, “La giravolta di Trump per separare Russia e Cina” (Messaggero); Vittorio E. Parsi, “La rotta occidentale” (Avvenire); Sergio Fabbrini,Eurozona da riformare. Quale ruolo per Roma” (Sole 24 ore).

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28 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA DEMOCRAZIA POPULISTA

28 Maggio 2018

Meglio che la democrazia non giri senza scorta”, dice Altan… “Ora alzare una diga di responsabilità”, scrive il direttore del Mattino, Alessandro Barbano. Per Stefano Folli, su Repubblica, “Ora niente sarà più come prima”. Marcello Sorgi (La Stampa): “Quella deriva che il Paese deve evitare”. Guardando dalle parti del Pd, Piero Ignazi scrive: “L’errore fatale del Pd” (Repubblica), e Michele Salvati scrive: “L’orizzonte della politica dentro valori condivisi” (Corriere della sera).

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30 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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DALLE MONETINE A CRAXI ALL’ANTIPOLITICA DI OGGI

30 Aprile 2018

Il pensiero, a volte criptico, di Arturo Parisi: “Inutile e pericoloso rivotare con la vecchia legge elettorale” (intervista al Messaggero). L’opinione del liberal Michele Salvati: “Un percorso riformista che non deve interrompersi” (Corriere della sera). Il giudizio di Gian Franco Pasquino sul no di Renzi ai Cinque stelle: “Preferisce l’Italia giù nel baratro. Contento lui…” (intervista a Il Fatto). Un’aperture parziale quella di Carlo Rognoni sul Secolo XIX: “Dem, giusto il tavolo anche se non funzionerà”. Il Foglio raccoglie opinioni sull’ipotesi di accordo Pd-M5s: “Un governo da incubo”. Marco Conti su Renzi: “Il sostegno esterno del Pd a un governo per le riforme” (Messaggero). Francesco Pacifico, “Governo del presidente: costituzionalisti divisi” (Mattino). Ugo Magri, “Berlusconi tentato dall’offerta dem, ma insiste per Salvini premier” (La Stampa). Per Claudio Cerasa si potrebbe fare un governo tra centrodestra e Pd: “Perché il Pd con il M5S sì, e il Pd con il centrodestra no?” (Foglio). E sui 25 anni dalle monetine a Craxi Giovanni Orsina offre una saggia riflessione: “Non basta una monetina per cambiare” (La Stampa). Intanto, ecco “Trump il lunatico, che sta cambiando il mondo” (Danilo Taino, Corriere della sera) e “Europa contro i dazi ma l’Italia è fuori dalla partita” (Marco Zatterin, Secolo XIX).

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31 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PD, MINORANZA SILENZIOSA

31 Marzo 2018

Mario Calabresi, direttore di Repubblica, getta l’allarme: “Se il Pd diventa la minoranza silenziosa”; e sullo stesso giornale Stefano Folli spiega qual è “Quel dilemma che minaccia il futuro del Pd”. Per capire l’acutezza della crisi del Pd, al di là del dilemma sul che fare oggi per il governo, si può leggere sul Mattino l’analisi di Umberto Ranieri (già dirigente “migliorista” del Pd), riferita a Napoli ma non solo: “Crollo Pd, perché serve una Costituente”. Similmente, assai bene, due giorni fa aveva scritto Guido Crainz: “Una sinistra da rifondare” (Repubblica). Intanto Graziano Delrio prova a fare il punto in un’intervista al Corriere della sera: “Tra Pd e 5 stelle la distanza è sostanziale”. Piero Ignazi prende di petto la questione Renzi: “Matteo Renzi e la bufala delle dimissioni” (Repubblica). Così anche Emanuele Macaluso: “Il Pd dica se Renzi è il capo” (Il Dubbiio). Gianrico Carofiglio prova a dire: “Il Pd è immaturo e non ascolta…” (a Il Fatto). Su Il Foglio Mauro Calise e Michele Salvati ragionano su “Il Pd e l’opposizione”. Guarda oltre Mauro Magatti, sul Corriere, e dice: “Nuovi partiti, vecchi temi. Ora si deve pensare ai fatti”. E Stefano Feltri, su Il Fatto, elenca alcuni fatti: “Redditi bassi, pensioni minime, poveri: ecco l’Italia senza ripresa”. Sui tempi che corrono avverte giustamente Mario Morcellini: “Odio ergo voto” (Il Foglio). Sul Manifesto scrivono Aldo Carra (“I 5 stelle e le speranza della sinistra”) e Alberto Olivetti (“Consapevolezza storica e iniziativa politica”).

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28 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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IL DECLINO DEL CENTRO

28 Marzo 2018

Analisi politiche (per lo più sconsolate): Angelo Panebianco, “Il declino del Centro (per il momento)” (Corriere della sera); Biagio De Giovanni,Urge lotta di idee” (intervista al Foglio); Michele Salvati,Le conseguenze della crisi e le ragioni degli elettori” (Corriere della Sera); Giuliano Ferrara,Che ne sarà dell’Italia nel mondo?” (Foglio); Alessandro Barbano, “Se questa è la Terza Repubblica” (Mattino); Claudio Cerasa, “La gabbia di Salvini e Di Maio (solo i mercati possono salvarci)” (Foglio); Sofia Ventura, “Al Paese serve una sinistra pragmatica” (La Stampa). Sul futuro governo: Lina Palmerini, “I poteri di veto del Quirinale con l’art. 81 sul pareggio di bilancio” (Sole 24 ore); Antonio Gibelli, “La sinistra riparta senza salire sul carro del M5S” (Secolo XIX); Stefano Folli,5 stelle, i veti portano nel vicolo cieco” (Repubblica); Claudio Tito, “I 5 stelle sono pronti a dialogare anche con il Pd” (Repubblica); Gianfranco Pasquino, “M5S-Lega: prima si tratta poi si governa insieme” (intervista al Fatto); Antonio La Spina (della Luiss), “Reddito garantito e sviluppo: una base di possibile accordo” (Avvenire); Nicola Rossi, “La flat tax:  unica rivoluzione possibile” e “Reddito di cittadinanza e flat tax? Si può fare”; Chiara Saraceno, “Quei poveri dimenticati” (Repubblica).

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12 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“IL SEME DELL’UNITÀ” E IL PARADOSSO DELLE ALLEANZE

12 Gennaio 2018

Nella sua nota politica su “La sinistra e il paradosso delle alleanze” (Repubblica) Stefano Folli cita, con qualche scetticismo, l’invito di Franco Monaco, in un articolo sull’edizione milanese di Repubblica, perché Liberi e Uguali e Pd trovino l’unità nelle elezioni in Lombardia (“Piantiamo in Lombardia il seme dell’unità”). Su La Stampa un’intervista al prodiano Giulio Santagata: “Comincio a pensare che Renzi non sia interessato a una coalizione attorno al Pd”. Dopo Bill Emmott altri analisti politici stranieri giudicano Berlusconi  l’uomo-chiave delle prossime elezioni: Jean-Paul Fitoussi, “Il cavaliere ago della bilancia contro i populismi”, David Gros, “L’Europa guarda alle forze moderate perché teme i grillini” (intervista al Quotidiano Nazionale). Marco Bentivogli, leader Fim-Cisl, sul Corriere della Sera giudica “Il salario minimo, bandiera ideologica”, e con Carlo Calenda firma sul Sole 24 ore “Un Piano industriale per l’Italia delle competenze”. Irene Tinagli, su La Stampa, auspica “Una riforma del lavoro che metta al centro i giovani”. Michele Salvati legge l’avvio della campagna elettorale: “Le fandonie demagogiche e la democrazia possibile” (Corriere della sera); così pure Dario Franceschini, intervistato dal Corriere: “Dai leader alle squadre”. Claudio Cerasa sul Foglio spiega “Perché il partito della ragione deve essere alternativo a Di Maio e Salvini”. Alesina e Giavazzi, sul Corriere, intervengono su “Le favole da evitare sul debito pubblico”.

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