USA, PD, POPULISMO. LE VOCI DI PRODI, SALVATI, AMATO, RUSCONI, INGLEHART, CHOMSKY…

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Romano Prodi intervistato da La Stampa dice: “Dai Democratici Usa viene un esempio per le sinistre europee”. Molto meno ottimista è Stefano Folli che titola un suo commento su Repubblica: “Il risultato Usa e il conclave stanco dei dem”. Non è fiducioso neppure Emanuele Macaluso: “Lezioni americane… al Pd” (Il dubbio). Su Avvenire Vittorio E. Parsi commenta il voto americano: “In cerca di un nuovo centro di gravità”. Michele Salvati, sul sito di libertà eguale, non perde la fiducia nel Pd e scrive: “Un Pd europeo e liberale, e la coerenza sarà premiata”. Giuliano Amato abbozza un’analisi del tempo presente: “Una fragile democrazia” (corriere della sera”. Gian Enrico Rusconi su La Stampa scrive: “Weimar. Cent’anni dopo la sindrome tedesca torna d’attualità”; e sulla Merkel  scrive Veronica De Romanis sul Foglio: “Perché ci metteremo poco a rimpiangere Angela Merkel”. Ronald Inglehart, intervistato da Giancarlo Boselli su Repubblica: “La teoria darwiniana di ogni populismo”. Noam Chomsky al Corriere della sera: “Il sovranismo è la cura sbagliata a un problema reale”.  Maurizio Ambrosini, “Decreto Salvini, come cambia l’immigrazione”; le proteste delle associazioni laiche e cattoliche in Nello Scavo, “Più insicurezza e illegalità” (Avvenire).

 

 

 

 

 

 

 

 

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