24 Luglio 2022
by Vittorio Sammarco
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CRISI DI GOVERNO. PD, CENTRO, M5S, SINISTRA

24 Luglio 2022

Sergio Fabbrini,Giudizio su Draghi determinante per il nuovo voto” (Sole 24 ore). Romano Prodi,Il governo che verrà e i rapporti con l’Europa” (Messaggero). Roberto Napoletano, “L’eredità dell’unicum Draghi” (il Quotidiano). Antonio Polito, “Ma alle elezioni un’agenda non basta” (Corriere della sera). IL PD: Enrico Letta, “Il Paese è al bivio: o noi o Meloni. Si vince con le idee” (intervista a Repubblica), “Ora un grande centrosinistra che parta dall’esperienza di governo” (intervista al Corriere della sera). Stefano Ceccanti,Nessuna alleanza con chi ha fatto cadere il governo. Draghi scenda in campo” (intervista a Il Dubbio). Piero Fassino, “Come nel 1948, due poli. Il centro scelga” (intervista a Qn). Giuseppe Provenzano, “Dal M5S un errore imperdonabile. Il Pd ora a vocazione maggioritaria” (intervista a La Stampa). Gianenrico Carofiglio, “Torniamo a sentire la gente” (intervista a Repubblica). Massimo Recalcati, “Caro Pd, rivolgiti ai giovani” (Repubblica). Critico Pippo Civati (redivivo), “Nell’agenda Draghi manca il sociale, e abbiamo già dato con quella di Monti” (intervista a La Notizia). Critico Gad Lerner,Il Pd si ostina con Draghi e la borghesia a perdere” (Il Fatto). IL CENTROCarlo Calenda, “Le nostre condizioni per decidere le alleanze” (intervista al Corriere). Matteo Renzi,Ora serve un polo del buon senso per bloccare i sovranisti” (intervista a La Stampa). Giovanni Tizian,Così i renziani si muovono per creare il grande centro” (Domani). CINQUE STELLE: Marcello Sorgi,Dibba prepara il ritorno in campo” (La Stampa). Giuliano Santoro, “Il piano B di Conte si chiama De Magistri” (Manifesto). SINISTRA: Stefano Folli, “Area Draghi e lista Mélenchon” (Repubblica). Due interviste de Il Fatto: con la risposta secca di Chiara Saraceno (“Nessuno ha la credibilità di replicare Mélenchon”) e quella implausibile di Giorgio Airaudo (“Una grande alleanza col Pd, Conte, Sinistra e De Magistris“). Il buon senso di Antonio Floridia: “Se la destra fa cappotto a rischiare è la Costituzione” (Manifesto).

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5 Novembre 2021
by Giampiero Forcesi
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POPOLO, COMUNITA’, SINISTRA… IL QUIRINALE, E LE DUE LEGHE

5 Novembre 2021

Gianenrico Carofiglio critica il ricorso alla nozione di popolo: “Quei diritti e doveri che fanno la comunità” (Repubblica) e “Basta parlare di popoli, parliamo di comunità” (intervista a La Stampa). Interessante analisi di Enzo Scandurra: “Il virus contagioso della cattiveria e dell’inimicizia sociale” (Manifesto). Salvatore Vassallo prova a spiegare “Perché le periferie disagiate non votano più per il Pd” (Domani), e dissente da chi vede vantaggi per la sinistra nel sistema proporzionale. Sul Manifesto altri tre interventi nella tradizionale linea del giornale: Gaetano Azzariti, “Come riaprire i canali della democrazia”; Pier Giorgio Ardeni, “Un sondaggio rivela la voragine tra politica e società”; Piero Bevilacqua, “La divisione delle sinistre è il progetto perdente” (Manifesto). Mentre Antonio Polito si chiede e si risponde: “Il populismo è morto? Dipende…” (Corriere/Sette). DRAGHI E IL QUIRINALE: Paolo Armaroli spiega le norme costituzionali che regolano la nomina del presidente della Repubblica e scrive: “Draghi, il Quirinale e una crisi di governo dagli esiti incerti” (Sole 24 ore). Paolo Pombeni spiega “I criteri per la scelta del futuro presidente” (Messaggero). Claudio Cerasa, con un brutto titolo, dà la sua interpretazione del momento politico: “Le manovre di Draghi per il Quirinale” (Foglio). A favore di Draghi al Quirinale anche Piero Ignazi: “Per i partiti è il momento di decidere sul premier” (Domani). Ilario Lombardo riferisce: “Di Maio-Giorgetti: al Quirinale Mattarella bis o Amato” (La Stampa). Stefano Ceccanti, invece: “Semipresidenzialismo? Macché! Draghi e Mattarella rimangano al loro posto” (intervista a Il Dubbio). Peppino Calderisi e Marco Taradash, “Caro Mieli, diciamo sì al proporzionale per tenerci stretto Draghi”. Stefano Folli,Presidenzialismo all’italiana” (Repubblica). IL CAMMINO DELLA LEGA: Carlo Fusi,Quel sisma profondo tra Salvini e Giorgetti nella Lega” (Il Quotidiano). Carmelo Caruso, “Il dissidente Giorgetti” (Foglio). Roberto Maroni, “Il ministro ha ragione. Così il Carroccio finirà isolato” (intervista a Repubblica). Claudio Tito, “Il cono d’ombra dei sovranisti” Repubblica).

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13 Maggio 2019
by Giampiero Forcesi
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PD E 5 STELLE: AFFINITÀ PARLAMENTARI?

13 Maggio 2019

Gianrico Carofiglio, “Zingaretti riporti il Pd nelle periferie o non tornerà più a vincere” (intervista a Repubblica). Matteo Renzi, “Il Pd guadagnerà voti, tanti tornano a casa” (intervista a Repubblica). Franco Monaco, “Divisione dei 5 stelle? Zingaretti ci lavori” (Huffington post). Valentino Di Giacomo, “Asse Pd-5stelle: timidi segnali di dialogo” (Mattino). Valerio Valentini, “Le affinità parlamentari tra M5S e Pd” (Foglio). Tommaso Montanari, “Le basi Pd e M5S sono simili” (Il Fatto). Pietro Senaldi, “Ormai votare M5S è come votare Pd” (Libero). Claudio Cerasa, “Il contratto di opposizione tra Pd e M5S” (Foglio). Francesco Cancellato, “Perché è molto meglio un governo Cinque Stelle-Pd del voto anticipato” (linkiesta.it).

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27 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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PIÙ LONTANI DALL’EUROPA

27 Agosto 2018

Ilvo Diamanti legge nella pancia del Paese e dice “Sta nascendo la Lega a Cinque stelle” (Repubblica). Luigi Ferrarella supporta l’analisi di Diamanti: “Chi può frenare Salvini, ma lascia campo libero” (Corriere della sera). Marco Minniti, intervistato da Repubblica: “Salvini porta il conflitto nello Stato e il paese alla deriva”. Monsignor Bruno Forte: “Dimenticata la dignità delle persone” (Sole 24 ore). Don Gino Rigoldi: “La coerenza dei cattolici con il Vangelo” (Corriere della sera). Gianrico Carofiglio: “Atto politico non è potere totale” (Repubblica). Sergio Fabbrini spiega: “Sovranismo e statalismo: matrimonio inevitabile” (Sole 24 ore). L’intervista di Luigi Di Maio a La Stampa: “Quest’Europa sparirà”. L’intervista di Alberto Bagnai (Lega) a Il Fatto: “Mettere il veto al bilancio UE conviene a tutti”. Mario Monti: “Più lontani dall’Europa senza dirlo” (Corriere della sera). Sylvie Goulard: “Roma rischia l’isolamento” (intervista a La Stampa). Federico Fubini:Italia isolata se ricatta Bruxelles” (Corriere della sera). Danilo Taino: “La fine dell’Europa” (Corriere della sera – La lettura). Alesina e Giavazzi: “Un paese da mondo antico” (Corriere della sera). L’intervista di Maurizio Martina a La Stampa: “Il governo ha fallito. L’Italia è più debole”. Marco Ruffolo: “Le tre manovre del governo che pesano sui conti di Tria” (Repubblica). Giulio Sapelli attacca Romano Prodi: “La vera storia delle privatizzazioni targate Romano Prodi” (La Verità).

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31 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PD, MINORANZA SILENZIOSA

31 Marzo 2018

Mario Calabresi, direttore di Repubblica, getta l’allarme: “Se il Pd diventa la minoranza silenziosa”; e sullo stesso giornale Stefano Folli spiega qual è “Quel dilemma che minaccia il futuro del Pd”. Per capire l’acutezza della crisi del Pd, al di là del dilemma sul che fare oggi per il governo, si può leggere sul Mattino l’analisi di Umberto Ranieri (già dirigente “migliorista” del Pd), riferita a Napoli ma non solo: “Crollo Pd, perché serve una Costituente”. Similmente, assai bene, due giorni fa aveva scritto Guido Crainz: “Una sinistra da rifondare” (Repubblica). Intanto Graziano Delrio prova a fare il punto in un’intervista al Corriere della sera: “Tra Pd e 5 stelle la distanza è sostanziale”. Piero Ignazi prende di petto la questione Renzi: “Matteo Renzi e la bufala delle dimissioni” (Repubblica). Così anche Emanuele Macaluso: “Il Pd dica se Renzi è il capo” (Il Dubbiio). Gianrico Carofiglio prova a dire: “Il Pd è immaturo e non ascolta…” (a Il Fatto). Su Il Foglio Mauro Calise e Michele Salvati ragionano su “Il Pd e l’opposizione”. Guarda oltre Mauro Magatti, sul Corriere, e dice: “Nuovi partiti, vecchi temi. Ora si deve pensare ai fatti”. E Stefano Feltri, su Il Fatto, elenca alcuni fatti: “Redditi bassi, pensioni minime, poveri: ecco l’Italia senza ripresa”. Sui tempi che corrono avverte giustamente Mario Morcellini: “Odio ergo voto” (Il Foglio). Sul Manifesto scrivono Aldo Carra (“I 5 stelle e le speranza della sinistra”) e Alberto Olivetti (“Consapevolezza storica e iniziativa politica”).

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