12 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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“È L’ITALIA IN OSTAGGIO”

12 Giugno 2018

Tra i commenti più netti sulla gestione della nave Aquarius si veda quello di Marco Tarquinio sull’Avvenire (“E’ l’Italia in ostaggio”), quello di Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa (“Un’azione umanitaria che non significa solidarietà con l’Italia”), quello di Giuliano Ferrara sul Foglio (“I porti non si chiudono al soccorso per nessun motivo”) e quello di Guido Viale sul Manifesto (“La Fortezza Europa ringrazia Salvini”). Si vedano anche i commenti di due sindaci: Filippo Nogarin (M5s, livorno), “Sbagliato usare donne e bambini per far pressione sull’Europa”, e Giuseppe Falcomatà (Pd, Reggio Calabria), “Io sindaco disobbediente dico a Salvini: noi siamo diversi da voi”. Meno netti Mario Calabresi, su Repubblica (“Grazie al socialista”) e Goffredo Buccini, sul Corriere (“Aquarius, una svolta per rompere l’isolamento”). Luigi Accattoli racconta: “Attacchi choc a Ravasi che twitta il Vangelo” (Corriere della sera). Beppe Elia (Meic), “Un di più di umanità per non naufragare tutti“.

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29 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL QUOTIDIANO “AVVENIRE” DOPO IL NO DI MATTARELLA AL DIKTAT DI LEGA E 5 STELLE

29 Maggio 2018

L’editoriale, assai netto e severo, è del direttore Marco Tarquinio: “Attentato all’intelligenza”. Seguono gli articoli di Marco Olivetti, costituzionalista (“Il ruolo del Garante e che cosa c’è davvero in ballo”), di Leonardo Becchetti, economista (“La chiarezza che serve e il precipizio da scongiurare”), di Andrea Lavazza (“Visti da lontano i sovranisti fanno più paura”), di Agostino Giovagnoli, storico (“Il ruolo dei cristiani è la responsabilità”), e di Umberto Folena (“Il mondo cattolico con il Presidente”).

Da segnalare, inoltre, un’intervista a Milano Finanza di Valerio Onida, che invece critica il Colle (“Mattarella si è spinto troppo oltre”) e una di Massimo Villone al Fatto Quotidiano, ancor più critica (“Il Presidente ora non è più il garante dell’unità nazionale”). Sul Corriere della sera Angelo Panebianco scrive che “I politici sovranisti non vengono da Marte”.  Su Repubblica Ezio Mauro evoca “Il richiamo della foresta” e Stefano Folli lamenta “Il Macron che non c’è”.

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6 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ANNO ZERO DELLA SINISTRA

6 Marzo 2018

En Italie, l’eclipse d’une nation” (Le Monde). “Estan locos estos italianos?” (El Pais). Ilvo Diamanti, “Il Paese giallo-blù” (Repubblica). Istituto Cattaneo, “Chi ha vinto, chi ha perso”. Giovanni Sabbatucci, “Le forze progressiste più deboli di sempre” (La Stampa). Biagio De Giovanni, “La crisi delle socialdemocrazie nell’Europa dei nuovi spazi politici” (Messaggero). Marc Lazar, “Cinque lezioni per l’Europa” (Repubblica). Marco Tarquinio, “Rivoluzione in corso” (Avvenire).  Sabino Cassese, “Un cambio di regime?” (colloquio  sul Foglio). Luciano Fontana, “Le responsabilità di chi ha vinto” (Corriere della sera). Maurizio Molinari, “Il laboratorio del nostro scontento” (La Stampa). Michele Serra, “Ecco l’anno zero della sinistra” (Repubblica). Emanuele Macaluso, “Sarà forse l’ora della sinistra?” (Il Dubbio). Pascal Lamy, “I Cinque stelle diversi da Le Pen” (intervista  su La Stampa).  Gianfranco Viesti, “L’urlo del Sud. Anni di errori da elites e partiti” (Messaggero).Roberto D’Alimonte, “Perché il Sud premia il M5s” (Sole 24 ore). Piero Bevilacqua, “Il paradosso positivo dei 5 stelle al Sud” (Manifesto).

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4 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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VENTOTENE O VISEGRAD?

4 Marzo 2018

In questo interrogativo Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore riassume il nocciolo del voto (“Il voto di oggi e l’Agenda di domani”). Eugenio Scalfari, su Repubblica, immagina lo scenario post 4 marzo con un po’ di fiduciosa inventiva (“La sinistra per battere i populismi”). Sul Corriere della Sera Dario Di Vico indica, con nettezza e senza retorica, “il doppio compito” a cui siamo chiamati: “tenere alta la bandiera dell’apertura delle frontiere, dei mercati e delle menti e, al tempo stesso, ridurre le distanze con le periferie dello scontento” (“Reinventare la nostra democrazia”). Anche Mauro Magatti, sempre sul Corriere, prova a indicare la strada che si dovrebbe percorrere: “Ricostruire insieme l’idea di futuro”. Ma, per realismo (o scaramanzia?), il Corriere pubblica anche un’intervista a Steve Bannon, l’ideologo trumpiano presente in questi giorni in Italia, che dichiara: “Sento lo stesso clima pre-Trump”. Nel suo editoriale su L Stampa, Maurizio Molinari invita a non lasciar cadere le cose positive del governo uscente (“La staffetta dell’interesse nazionale”). Non è dissimile il senso dell’editoriale di Marco Tarquinio su Avvenire (“Prendeteci sul serio”). Sul Manifesto Norma Rangeri chiede, invece, il cambiamento (“Un voto a sinistra per cambiare questo Paese”). Intanto, anche in Germania, tra gli iscritti della SPD, c’è un voto importante. Lo spiega Jurgen Habermas su Repubblica: “Perché l’SPD deve essere più coraggiosa”.

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7 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SICILIA. COMMENTI AL VOTO

7 Novembre 2017

Sui risultati del voto in Sicilia (qui i dati elaborati dal CISE della Luiss) alcuni commenti: quelli inviati agli amici da Stefano Ceccanti (Pensierino sui commenti, e Note sugli aspetti istituzionali); quello del blog del dem Dario Parrini (“Dalle elezioni in Sicilia arrivano tre conferme”); la e-news di Matteo Renzi; due interviste di Arturo Parisi (“Leadership di Renzi senza alternative”, all’Avvenire; “Matteo non può candidarsi a premier”, al Mattino); Dario Franceschini, “No a rese dei conti. Creiamo un’alleanza” (intervista al Corriere della sera); Luigi Zanda, “Matteo, pensaci: due ruoli ora sono troppi” (intervista a Repubblica); Alfredo D’Attorre, “Renzi ascolti il Paese e faccia un passo indietro” (intervista al Manifesto); Mauro Calise, “La democrazia nel buco nero del non voto” (Mattino); Alessandro Campi,La sfida è a due. Si allontanano le larghe intese” (Messaggero); Giovanni Orsina, “L’alchimia che ha deciso la sfida” (la Stampa); Lina Palmerini, “Il debole argine populista tra sinistra divisa e Berlusconi alleato dei sovranisti”; Ezio Mauro, “La sinistra che non c’è” (Repubblica); Antonio Polito, “Il tramonto di un progetto” (Corriere della sera); Stefano Folli, “Il voto utile e quello disperato” (Repubblica); Massimo Franco, “Il vicolo cieco di un partito alla ricerca di capri espiatori” (Corriere); Marco Tarquinio, “Quello che non torna” (Avvenire); Norma Rangeri, “Le dimissioni di un uomo solo allo sbando” (Manifesto); Claudio Cerasa, “La nuova percezione di Berlusconi. Storia di una rivoluzione” (Foglio).

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18 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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CONSIP, BANCHE, 5 STELLE, PD E SINISTRA, IUS SOLI

18 Settembre 2017

Vladimiro Zagrebelsky, “L’etica della Repubblica nel caso Consip” (La Stampa). Claudio Cerasa, “La repubblica giudiziaria che nessuno vuol vedere” (Il Foglio). Massimo Adinolfi, “La politica debole e le procure forti. Dieci anni di governi tenuti in scacco” (Il Mattino). Marco Lillo, “Tutto quello che dice Renzi è falso” (Il Fatto). BANCHE – Romano Prodi, “Il caso banche. La Commissione che farà solo male al Paese” (Messaggero). 5 STELLE – Mauro Calise, “Da ‘grillini’ a ‘demaini’. La polveriere 5 Stelle” (Il Mattino). Ilvo Diamanti, “La Lega oltre Bossi e la Padania” (Repubblica). Maria Elena Boschi, “Le città sono nella trappola del populismo a 5 stelle” (intervista al Secolo XIX). PD E SINISTRA – Claudio Magris, “Quei malaccorti sfidanti a sinistra” (Corriere della sera). Maria Teresa Meli, “L’offerta dem a Pisapia per sganciarlo da Mdp” (Corriere). Piero Ignazi, “Il declino strategico della sinistra” (Repubblica). Monica Guerzoni, “Lo show di Prodi e Letta: ‘Matteo stai sereno’” (Corriere). IUS SOLI – Virginia Piccolillo, “Minniti e ravasi: sì allo ius soli” (Corriere). Marco Tarquinio, “Ius culturae, diamo una legge a presente e futuro” (Avvenire). L’Appello “Insegnanti per la cittadinanza”.

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14 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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“CIÒ CHE VEDIAMO MENO IN MARE…”

14 Agosto 2017

Ieri l’Avvenire ha pubblicato un servizio di Nello Scavo intitolato “Così Guardia costiera e milizie lucrano sul traffico d’uomini”, e una bella lettera di Lorenzo Dellai al direttore di Avvenire (“Ciò che vediamo meno in mare e che già accade e ci ferisce tutti”), a commento dell’editoriale di sabato di Marco Tarquinio (“L’incontro possibile”). Oggi Repubblica ha un servizio di Vincenzo Nigro, intitolato “I capi della Marina di Tripoli: ‘I soccorritori aiutano i trafficanti’”, in cui si mostra invece un volto pulito della Guardia costiera libica; ma poi Repubblica ha un duro editoriale di Massimo Giannini: “La resa della civiltà” (sebbene Eugenio Scalfari inserisca il ministro Minniti tra le risorse per il futuro del paese: “Ma Renzi si sente un uomo di sinistra?”). Su La Stampa Francesca Paci racconta: “Le Ong in fuga dal Mediterraneo”, e Francesca Schianchi aggiunge: “Il governo non arretra: così meno sbarchi in Italia”. Ieri Angelino Alfano, ministro degli esteri, aveva rilasciato un’intervista a La Stampa intitolata: “Ora Tripoli controlla le acque, e c’è più equilibrio nel Mediterraneo”; e il viceministro Filippo Bubbico aveva detto al Corriere: “Non ci risultano minacce. Sul Codice nessuna retromarcia”. Testimonianze sulla situazione in Libia vengono da Umberto De Giovannangeli (“I libici impongono il pizzo sui salvataggi”, Huffington post), da Fabrizio Gatti (“Chi e perchè vuol fermare i volontari“, Espresso) e da Domenico Quirico in un servizio su La Stampa (“Nelle celle dove finiscono  i migranti respinti”). Guido Rampoldi, su Il Fatto, annota: “E ora l’Italia non vede i 150.000 migranti intrappolati in Libia”. Le ragioni di Minniti le ha sostenute, a suo modo con lucidità, Luciano Violante ieri sul Corriere della Sera: “Il nostro nemico comune è il traffico di esseri umani”. Ma Alberto Bisin su Repubblica, sempre ieri, ha portato la riflessione su un altro piano: “I migranti e la sfida dell’integrazione”. Un punto forse positivo lo evidenzia Sara Menafra sul Messaggero: “Progetto Onu per due campi in Libia”. Sulla posizione della Cei Luigi Accattoli sul Corsera racconta “L’incontro segreto tra Gentiloni e papa Francesco” e Stefano Ceccanti scrive un suo commento sul Quotidiano nazionale (“La chiesa responsabile”). Ma si legga sopra anche Dellai…

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“CATTOLICESIMO SOCIALE DOVE SEI FINITO?”. DIALOGO TRA FRANCO MONACO E MARCO TARQUINIO

28 Luglio 2017

Interessante confronto sull’Avvenire tra Franco Monaco e Marco Tarquinio. Monaco scrive al direttore del quotidiano cattolico per ricordare la vita e l’impegno politico di Giovanni Bianchi, e si chiede perché quel patrimonio ideale – il “sociale bianco” lo chiama – che ha animato tante battaglie di Giovanni Bianchi, e delle Acli e della Cisl e di tanto associazionismo cattolico non abbia più oggi alcun rilievo politico. Monaco offre qualche risposta, ma dice di non riuscire a spiegarsi come mai quel cattolicesimo sociale non mostri alcun protagonismo critico nei confronti del corso politico renziano che, a suo dire, da quella cultura è decisamente lontano. Marco Tarquinio risponde con alcune osservazioni non banali e con una domanda finale: perché i cattolici italiani, tutt’oggi così fortemente impegnati nel sociale, “non amino più dello stesso amore” anche l’impegno più decisamente politico (“‘Cattolicesimo sociale dove sei finito?’. Domanda grave e seria, ma non l’unica”).

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18 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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IUS SOLI. IL VALORE DELLA CITTADINANZA

18 Giugno 2017

Eraldo Affinati, “Quelli come Khaliq” (Avvenire). Paolo Gentiloni intervistato da Mario Calabresi su Repubblica: “Un atto di civiltà, approvare ora lo ius soli”. Nadia Urbinati, “Ius soli, la politica divisa e il valore della cittadinanza” (Repubblica).  Invece Luigi Di Maio: “Pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli” (intervista a Libero). Replica Chiara Saraceno, “L’alibi dei diritti sociali” (Repubblica). Le riflessioni di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera (“Migranti, critiche sensate e paranoie identitarie”) e di Alessandro Campi sul Messaggero (“La cittadinanza non basta per garantire l’integrazione”). Un’intervista di Marco Tarquinio al Quotidiano nazionale: “Grillo, il cattivismo non paga, e la xenofobia porta pochi voti”. Un’intervista a mons. Gian Carlo Perego: “La chiesa è a favore, la considera indispensabile” (Repubblica). Solo un cenno al rapporto migranti-5stelle in un articolo di Massimo Franco sul Corriere: “I due Pantheon dei Cinquestelle”.

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