22 Agosto 2019
by Giampiero Forcesi
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… “TUTTI GIÙ PER TERRA”?

22 Agosto 2019

Arturo Parisi, “Accordo Pd-M5s. Il rischio è che gli elettori non capiscano” (intervista a La Stampa). Stefano Folli, “Zingaretti-M5S, due punti chiave” (Repubblica). Antonio Spadaro sj, “Possibile un governo anche tra forze diverse” (intervista al Sole 24 ore). Andrea Monda, “Un’occasione per ripartire” (Osservatore Romano). Antonio Polito, “Un esame di serietà per tutti” (Corriere della sera). Daniela Preziosi, “Tutti con Zingaretti, anche i renziani. Purché non si voti” (Manifesto). Norma Rangeri, “Pd-M5S, vietato fallire” (Manifesto). Paolo Pombeni, “Il problema vero non è trovare l’intesa ma un premier e una squadra di governo” (Il quotidiano). Lina Palmerini, “Mattarella mette alle strette Pd e M5S: vuole un governo entro lunedì” (Sole 24 Ore). Antonio Padellaro, “La tentazione di far fuori i 5 stelle” (Il Fatto). Emma Bonino, “M5S? Preferirei di no” (Il Foglio). Fabrizio Cicchitto, “La guerra è ancora lunga, il leader leghista può vincerla” (Libero). Stefano Passigli, “La ricerca possibile di una maggioranza stabile” (Corriere della sera). Michele Ainis, “Un governo di decantazione” (Repubblica). Mauro Calise, “I paletti e l’asticella da alzare” (Mattino). Michele Salvati, “Il circolo vizioso di ristagno e populismo” (Corriere).

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17 Febbraio 2019
by Giampiero Forcesi
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IL GOVERNO CHE NON GOVERNA

17 Febbraio 2019

Un’analisi severa del governo gialloverde: Sabino Cassese,Il motore inceppato” (Corriere della sera). Sargio Fabbrini,Un paese che non cresce non può proteggere” (Sole 24 ore). Romano Prodi, “Italia isolata in Europa, e la Spagna le ruba il ruolo” (Messaggero). Guido Tabellini, “Italia peggio del 2011” (Il Foglio). Andrea Manzella, “Il Parlamento come antidoto al veleno” (Repubblica). Federico Geremicca, “Le istituzioni che frenano i gialloverdi” (La Stampa). Stefano Passigli, “I ministri non sono al di sopra della legge” (Corriere della sera). Paolo Lambruschi, “Accolti e accoglienti: è l’altra Italia” (Avvenire). Massimo Calvi, “I giovani ci scuotono” (Avvenire). Luca Gambardella, “Il Mediterraneo tra Italia Libia e Malta ora è un buco nero” (Il Foglio). Il debutto dell’erede di Angela Merkel, Annegret Kramp-Karrenbauer: “Giusto tenere i confini aperti” (intervista a La Stampa). Pier Carlo Padoan, “Serve un assegno universale per i figli” (intervista all’Avvenire).

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25 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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MA UN PD DEBOLE E DISUNITO PUÒ CONDIZIONARE I 5 STELLE?

25 Aprile 2018

Emilia Patta, sul Sole 24 ore, racconta la scelta di Di Maio: “Governo M5S-Pd o ritorno al voto”, Commenta Marcello Sorgi:L’ultimatum del M5S complica tutto in casa dem” (la Stampa). Dice Stefano Folli: “Solo Renzi può uscire dalla crisi” (Repubblica), concorda Piero Fassino: “Renzi è un innovatore, sbaglierebbe a dire di no” (a La Stampa). Persino Franco Monaco si appella a Renzi nel suo articolo sull’Huffington post (“M5S-Pd: sei paradossi, sei opportunità”). Luigi Berlinguer propone “Un compromesso come fece Enrico” (a Il Fatto). Stefano Passigli, sul Corriere della sera, sostiene che al Pd conviene di provare a condizionare il M5s: “Il Pd e il decisivo potere dell’ago della bilancia”. Non così Ezio Mauro, su Repubblica, che diffida dei Cinquestelle e, soprattutto, denuncia l’inconsistenza dell’attuale Pd (“La mezza rivoluzione di Di Maio”). Diffidenti anche Biagio De Giovanni (“Due partiti troppo lontani per allearsi”, Mattino) e Carlo Rognoni (“Tra dem e grillini troppe differenze sul ruolo dell’Europa”, Secolo XIX). Per Claudio Cerasa meglio tornare al voto piuttosto che un accordo Pd-M5s (“Mattarella in campo per evitare Salvini”, Foglio). Emanuele Macaluso esorta: “Il Pd dica quali sono le sue condizioni” (Il Dubbio). Arturo Parisi è molto scettico: “Ignorato troppo a lungo il Paese”, a Italia Oggi). Scettico lo è anche Aldo Carra sul Manifesto (“Pd-M5s, la tentazione di fare terra bruciata”).

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18 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA. I CATTOLICI. L’EUROPA. MORO

18 Marzo 2018

L’intervista di Walter Veltroni l Corriere della sera: “La sinistra ritrovi se stessa. Torni dove c’è il popolo”. Massimo Adinolfi sul Mattino: “La sfida del Pd: vincere la crisi di rigetto”. Su i cattolici e il voto, dice Andrea Riccardi: “Sì, anche noi abbiamo perso” (Espresso). Susanna Turco: “E il cattolico si scopre in Movimento” (Espresso). Dario Di Vico analizza il Nord: “Non solo i dimenticati. Anche i vincenti della globalizzazione hanno scelto la Lega” (Corriere della sera). Il commento al voto degli amici milanesi de Il Sicomoro. Stefano Passigli sul Corriere: “Le coalizioni atipiche esistono anche in Europa”. Alesina e Giavazzi, sul Corriere, si appellano alla società civile: “L’Italia che fatica a farsi ascoltare”.  Emanuele Felice, su Repubblica, esorta il Pd a un cambio profondo: “Se la sinistra perde la sfida riformista”. Michele Ainis, “Che illusione la democrazia digitale!” (Repubblica). LEGGERE IL VOTO IN ITALIA IN OTTICA EUROPEA: Romano Prodi, “L’Italia conti di più in Europa o è destinata all’irrilevanza” (Messaggero); Sergio Fabbrini, “Le tre ‘transizioni’ che pesano sull’Italia” (Sole 24 ore); Enrico Letta, Pascal Lamy e altri: “Europa: è ora di scelte coraggiose” (Repubblica). E ANCORA ALDO MORO: Francesco Casavola, “Moro, la complessità dell’uomo oltre la politica”, e Sabino Cassese, “La sua lezione: ascoltare dialogare” (Mattino).

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14 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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I NUOVI LIB-LAB EUROPEI E LA CULTURA CATTOLICA

14 Maggio 2017

Matteo Renzi, intervistato a tutto campo da Claudio Cerasa sul Foglio: “Così riporterò il Pd al 40 per cento”.  Beppe Grillo, intervistato anch’egli a tutto campo da Emanuele Buzzi sul Corriere della Sera: “Molti cattolici si riconoscono nei nostri programmi”. A proposito di cattolici è interessante la conclusione di un articolo di Dario Di Vico sul Corriere (“I nuovi lib-lab europei e le idee vecchie sulla spesa”), il quale vede affiorare in Europa la ricerca di una terza via completamente rinnovata e scrive che, in tema di cultura politica, servirebbe “aprire una stagione nuova di dialogo e di contaminazione tra i liberal e la cultura cattolica più attenta al mutamento sociale”. LEGGE ELETTORALERomano Prodi sul Messaggero la invoca (“Una riforma per non essere marginali in Europa”), ma in molti spiegano che in questa fase a una decente riforma elettorale non ci si potrà arrivare: Roberto D’Alimonte, “La governabilità ignorata” (Sole 24 ore); Mauro Calise, “Riforma elettorale, il valzer delle finte mosse” (Mattino); Stefano Folli, “Lo psicodramma della legge elettorale” (Repubblica); Stefano Ceccanti, “Non troppe illusioni, ma restare saldi sui principi” (Unità); Stefano Passigli, “Un sistema ingovernabile afflitto da leaderismo” (Corriere). Paolo Pombeni ragiona sul rapporto tra il Pd di Renzi e il governo Gentiloni facendo un paragone con le diverse impostazioni che sui rapporti tra partito e governo ebbero De Gasperi e Dossetti (“Cabina di regia, rischio ‘storico’ con un sistema proporzionale”).

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9 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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LE RADICI ANTICHE DELLA DIVISIONE NEL PD

9 Marzo 2017

Guido Crainz su Repubblica ricostruisce le importanti novità del Lingotto di Veltroni dieci anni fa (“Pd, che cosa resta dell’ultimo Lingotto”). Stefano Passigli sul Corriere sostiene che proprio la segreteria Veltroni è invece all’origine del negativo passaggio dall’Ulivo alla fusione a freddo tra la componente Pci-Ds e quella Dc-Margherita e che Renzi non ha neppure cercato di armonizzare le due componenti (“La divisione nel Pd e le sue radici antiche”). Gustavo Zagrebelsky, in un’intervista su La Stampa, dice a sorpresa: “Renzi vittima di viltà. Un patto con Berlusconi non è per forza inciucio”. Luigi Manconi, intervistato da Repubblica, dice: “Resto e voto Orlando, ma la speranza è Pisapia”. Emanuele Macaluso su Il Dubbio dice: “Cari piddini serve un nuovo capitano”. Enrico Morando, vicino a Renzi, offre la sua versione della politica da perseguire: “Make Europe great again” (Foglio).  E Tommaso Nannicini fa un insolito appello: “Ripartiamo da Gramsci”. L’Avvenire pubblica larga parte del contributo di Sergio Mattarella in uscita su La Civiltà cattolica (“Ora accoglienza non ghetti”). Il testo del disegno di legge contro la povertà approvato alla Camera.

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2 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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GIOVANI E LAVORO. MIGRAZIONI. PD. RIFORMA ELETTORALE

2 Gennaio 2017

Giovani e lavoro (temi toccati da Mattarella nel discorso di fine anno): Linda Laura Sabbadini, “L’urgenza di dare un lavoro ai giovani” (La Stampa); Ferruccio De Bortoli, “Perché il lavoro dei nostri giovani non è (ancora) un caso nazionale” (Corriere della sera); Susanna Camusso, “Lavoro e giovani, una svolta. Il governo ne tenga conto. Sui voucher non trattiamo” (intervista a Repubblica). Ancora su Mattarella: Piero Ignazi,Eletti e elettori più vicini per battere l’antipolitica” (Repubblica); Michela Marzano, “Con le urla e le offese si illudono i disperati” (Repubblica); Luigi La Spina, “L’esasperazione sociale che nutre il populismo” (La Stampa). Migrazioni: Fiorenza Sarzanini sul Corriere informa sulla circolare del capo della Polizia (“Migranti, via gli irregolari”) e sui primi sviluppi (“Il Viminale accelera sugli irregolari”); il commento di Marco Imarisio: “Ritorno al 1998”. Andrea Riccardi interpreta l’esodo di tanti giovani dall’Africa: “E’ il ’68 dei giovani africani” (intervista al Manifesto). Sul PD: Marco Revelli, “Il Pd è morto, Pisapia fuori tempo, resta solo Tsipras” (a Repubblica); Michele Salvati, “Renzi vada avanti, ma trovi alleati per governare” (a Repubblica). Infine: Giuliano Pisapia, “La nostra lista dei desideri” (Repubblica); Stefano Passigli, “Una legge per rifondare l’attuale sistema dei partiti” (Corriere); Carlo Calenda, “Una rete a tutela di industria e made in Italy” (Corriere).

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10 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL POSSIBILE EQUILIBRIO TRA RAPPRESENTATIVITÀ E GOVERNABILITÀ

10 Ottobre 2016

Romano Prodi sul Messaggero prova a dire “Come ritrovare la fiducia necessaria per la ripresa”; Biagio de Giovanni, sullo stesso giornale, declina “Lo scontro di civiltà che dilania l’Occidente” tra chi vuole muri e confini e chi no; Enrico Letta, intervistato su Repubblica, sostiene che “Il nazionalismo è una trappola. L’Europa rafforza anche gli Stati”.  In Italia siamo alla “Quasi scissione” del Pd (intervista di Gianni Cuperlo a La Stampa); Federico Geremicca parla di “Una strada sempre più stretta”. Luigi Berlinguer sul Mattino lamenta: “Basta con il cupio dissolvi della sinistra”. Sul Corriere Giorgio La Malfa e Massimo Andolfi sostengono il No (“Il problema italiano non sono le istituzioni”), mentre Pietro Ichino sull’Unità dice che “Gli argomenti a sostegno del No spingono a votare Sì”. Sergio Fabbrini riflette sulla necessità di “Una democrazia governata, per pesare in Europa” (Sole 24 ore). Stefano Passigli, sulla legge elettorale, indica “Il possibile equilibrio tra rappresentatività e governabilità” (Corriere della Sera). Per Roberto D’AlimonteSenza ballottaggio coalizioni fragili” (Sole 24 ore). Eugenio Scalfari torna su democrazia e oligarchia: “In democrazia sono pochi al volante e molti i passeggeri” (Repubblica).

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30 Agosto 2016
by Giampiero Forcesi
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UNA NUOVA STAGIONE DI RENZI IN NOME DELL’UNITÀ NAZIONALE?

30 Agosto 2016

Le prime posizioni assunte da Matteo Renzi (vedi qui il suo “diario” del 29 agosto) e di Graziano Del Rio sulla ricostruzione post-terremoto convincono un critico del governo come Tommaso Montanari (“Riavere i nostri borghi per permettere un futuro”, Repubblica). Mauro Calise sul Mattino analizza “La nuova stagione del premier in nome dell’unità nazionale”. Lucia Annunziata, sull’Unità, scrive: “La politica alla prova”. Sulla nomina di Vasco Errani a commissario per la ricostruzione ci sono varie opposizioni: il Foglio stigmatizza la critica del Fatto quotidiano (“Il Vasco di Pandora dei giustizialisti”). Ilvo Diamanti su Repubblica si sofferma sul ruolo del volontariato: “Le due facce del volontariato”. Si ritorna a parlare di referendum: Sandra Zampa, prodiana, è intervistata dal Corriere della Sera: “Voterò sì, è l’unico atto coerente”; Alesandro Trocino dà conto sul Corriere dell’iniziativa di Massimo D’Alema, appoggiata da parecchi (tra cui Paolo Corsini): “D’Alema alza il tiro su Renzi e prepara la squadra del No”; Michele Prospero, sul Manifesto, ragiona così: “Marchionne vota sì e ci aiuta a capire”; Giovanna Casadio su Repubblica scrive: “Da Pisapia a Zedda: ecco gli arancioni tentati dal Sì. ‘Ma via l’Italicum’”. Per Stefano Passigli è “Essenziale modificare l’Italicum per il futuro delle riforme” (Corriere della Sera).

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14 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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RIFORMA DEL SENATO. IL GIORNO DEL VOTO

14 Ottobre 2015

Paolo Pombeni, “Il nuovo Senato e la prova dei fatti” (Sole 24 Ore). Stefano Passigli, “Gli effetti collaterali della riforma del senato” (Corriere della Sera). Salvatore Vassallo, “Una riforma impegnativa. Attenzione all’ambiguità sull’elezione” (Unità). Walter Tocci, “Ho fatto un sogno costituzionale” (intervento al Senato di uno dei due senatori dem che ha votato contro). Azzariti, Carlassare, Ferrara, Pace, Rodotà, Villone: “La legge costituzionale che il senato voterà oggi dissolve l’identità della Repubblica nata dalla Resistenza” (il Manifesto). Sandra Bonsanti, “Napolitano e Verdini, non ci fate paura” (Il Fatto).

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