17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

STRAPPI NEL CUORE DELL’EUROPA

17 Dicembre 2017

Tonia Mastrobuoni, “La destra austro-ungarica minaccia per l’Europa” (Repubblica). Andrea Bonanni, “Cosa c’insegna il populismo modello Kurtz” (Repubblica). Stefano Stefanini, “Lo strappo nel cuore dell’Europa” (La Stampa). Beda Romano, “Varsavia e l’Unione vicine alla rottura” (Sole 24 ore). Massimo Adinolfi, “I nazionalismi alleati nella debole Europa” (Mattino). Eugenio Scalfari, “Le grandi sfide che minacciano il futuro dell’Europa” (Repubblica). Tonia Mastrobuoni, “La Ue di Merkel e Macron” (Repubblica). Massimo D’Alema, “Macron ha un atteggiamento quasi coloniale” (intervista a La Stampa). Bernard Spitz (presidente della Confindustria francese), “Come rendere l’Europa meno vulnerabile” (Sole 24 ore). Charles Kupchan, “All’orizzonte un Occidente senza gli Stati Uniti” (Sole 24 ore). Sari Nusseibeh, “I palestinesi riluttanti” (intervista all’Espresso). Marco Almagisti e Paolo Grazioso, “Le elite culturali e la critica alla globalizzazione” (Manifesto). Valerio Castronovo, “Se il mondo combatte la fame” (Sole 24 ore).

Leggi tutto →

29 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

POLEMICHE (PRETESTUOSE): CONTRO GALLI DELLA LOGGIA E CONTRO SCALFARI

29 Novembre 2017

Claudio Cerasa attacca il Corriere della Sera e dice: “Il Corriere dica se sta con la democrazia o con Dibba” (Il Foglio). E’ tutta la linea del giornale di via Solferino che Cerasa prende di mira. Ma in particolare si riferisce ora all’editoriale di Ernesto Galli Della Loggia di domenica (“L’Italia del 58% che non è possibile ignorare”), che viene letto come un endorsement al M5S (ma, in realtà, Galli definisce “inquietante” il voto di massa ai 5stelle). Cerasa aveva già scritto due giorni fa (con più ragione): “Il grillino che è in te. Il dramma di una classe dirigente senza carattere”. Analoga dura critica a Galli Della Loggia viene da Massimo Adinolfi, sul Mattino (“Intellettuali folgorati dai populisti”). Critica di nuovo esagerata. Del resto l’editoriale di oggi di Angelo Panebianco sul Corriere dice ben altro: chiede “Un centro di gravità per il nostro paese”; e cose  non molto diverse da quelle dette da Galli della Loggia le scrive Piero Ignazi su Repubblica: “La malattia dell’elettore”. Su un’altra sponda, ad essere preso di mira è il fondatore di Repubblica, Scalfari, dopo la sua dichiarazione che opterebbe per Berlusconi contro Grillo: Libertà e Giustizia, “Caro Scalfari, siamo sbalorditi” (Il Fatto); Marco Travaglio, “10 domande a Scalfari” (Il Fatto). Scrive Francesco Damato, su Il Dubbio: “Scalfari nel mirino di Travaglio che punta ai lettori di sinistra di Repubblica”. La difesa (indiretta) di Eugenio Scalfari: “Il papa, l’Italia e il senso della memoria” (Repubblica).

Leggi tutto →

24 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
2 Commenti

2 Commenti

SERVE UN PROGETTO PER L’ITALIA, UN CAMBIO DI PARADIGMA…

24 Novembre 2017

Basta appelli all’unità” dice Massimo D’Alema al Corriere della Sera, spiegando perché Mdp, SI e Possibile vanno per la loro strada (e, dice, che ci vanno “con un’enorme partecipazione della società civile, del cattolicesimo popolare”). Franco Monaco: “La rottura tra Pd e Mdp e le condizioni di Pisapia” (Huffington post). “Alta tensione tra Pd e Campo progressista”, riferisce Carlo Bertini su La Stampa. Ma in Campo progressista c’è chi, come Angelo Sanza, ex dc, dice: “Tra noi e D’Alema distanze incolmabili. Meglio Matteo…” (intervista a Il Dubbio). Susanna Camusso replica a Padoan: “Caro Padoan, non è di sinistra questa iniqua legge pensionistica” (a Repubblica). Ma Marco Ruffolo, sempre su Repubblica, scrive: “Giovani o anziani: il dilemma che divide l’Europa”. Eugenio Scalfari spiega (fino a un certo punto) “L’inganno sul mio voto a Berlusconi” (Repubblica); e Piero Sansonetti, su Il Dubbio: “Scalfari, Berlusconi e la lunga guerra che ha diviso la borghesia”. Di Maio scrive a Macron, e Luciano Capone sul Foglio dice: “Il nulla grillino spiegato con la lettera di Di Maio a Macron”. Un profilo di Macron scritto per il Sole 24 ore da Emmanuel Carrere. Un lungo scritto di Michele Salvati, “Renzi, il Pd e il futuro. Come meritarsi guadagnare una vera vocazione maggioritaria” (Foglio). Massimo Bray, sul Corriere, indica i tratti di una nuova sinistra, più vicina alla gente e più critica verso il sistema: “Basta coi calcoli politici, serve un progetto per l’Italia”.  Sul Manifesto Francesco Antonelli recensisce il libro di Mauro Magatti, “Cambio di paradigma” (“L’antropologia ci salverà”).

Leggi tutto →

20 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

LA PROVA CHE ATTENDE LA SINISTRA ITALIANA

20 Novembre 2017

LA CRONACA, AD OGGI, DICE: “Ora Renzi ci crede: con l’aiuto di Prodi la sfida nei collegi è tra noi e la destra” (Carlo Bertini, La Stampa – e ieri: “Prodi-Renzi, la telefonata del disgelo”); “Tornano in campo i Prodi-boys” (Silvia Bignami, Repubblica); “Decolla il dialogo Fassino-Pisapia” (Emilia Patta, Sole 24 ore); “Mdp chiude a Pisapia e al Pd” (Andrea Carugati, La Stampa). POI CI SONO ALCUNE DICHIARAZIONI: Piero Fassino, “Il premier si sceglie dopo le elezioni” (intervista al Corriere della Sera), Pierferdinando Casini, “Appello ai moderati per un’alleanza con i dem” (intervista al Corriere). POI CI SONO LE ANALISI (CHE RESTANO) AMARE: Paolo Mieli sul Corriere: “La prova che attende la sinistra italiana”, in un’intervista a Libero: “Silvio e Renzi sbagliano i conti. Ci aspettano due anni d’inferno”; Massimo Adinolfi sul Mattino: “La sinistra rissosa in cerca d’autore”; Claudio Tito su Repubblica: “Dai partiti al sindacato, la frattura senza ritorno” (e, sul sindacato, Pietro Reichlin, sul Mattino, scrive: “La trattativa pensioni sulla pelle dei giovani”; Francesco Bei su Repubblica: “Il sindacato, Trentin e i parolai”; Alberto Orioli sul Sole 24 Ore: “Il fantasma dell’art. 18 e la sinistra”; Annamaria Furlan afferma: “Camusso sbaglia. Abbiamo ottenuto più di quanto chiedevamo un anno fa”); Marco Damilano sull’Espresso: “La storia non siamo (più) noi”; Biagio De Giovanni sul Mattino, allargando lo sguardo: “Se i regimi fanno la storia”; Sergio Fabbrini sul Sole 24 ore: “La campagna elettorale tra realtà, omissioni e falsi miti”. Più ottimista Eugenio Scalfari: “Un partito democratico e aperto per fermare i populismi” (Repubblica).

Leggi tutto →

14 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

I DEMOCRATICI E LA SINISTRA. SE LA RIVALITÀ SI TRASFORMA IN TRAPPOLA

14 Novembre 2017

Eugenio Scalfari, dopo la Direzione del Pd, prova credere in una possibile riunificazione a sinistra, e critica Grasso e Boldrini: “I democratici e la sinistra” (Repubblica). Ma è quasi l’unico. Meno ottimista è Stefano Folli: “A chi resta in mano il cerino del Nazareno” (Repubblica). Franco Monaco, oggi, sul Manifesto, chiede a Veltroni (autore ieri di un’amara intervista a Libero: “Siamo allo sbando”) di riconoscere i suoi errori: “Caro Veltroni, facciamo autocritica”; e, ieri, sull’Huffington Post, si mostra scettico sull’intesa con il Pd di Renzi, e commenta l’assemblea di domenica di Campo Progressista: “Boldrini e Pisapia non sono in contraddizione”. A Monica Guerzoni sul Corriere la contraddizione era invece parsa evidente: “Pisapia: unire. Ma Boldrini: non con il Pd”. Critico con la Boldrini Paolo Pombeni sul Sole 24 ore: “Se la bandiera identitaria vanifica le riforme”. Francesco Bei scrive su La Stampa un lucido articolo: “La rivalità si trasforma in trappola”. Lucido anche Antonio Polito sul Corriere della sera: “L’apertura di Renzi e il gioco del cerino”. Mauro Calise, politologo da sempre ammiratore di Renzi, ne interpreta l’animo e dubita dei risultati: “Buon viso a cattivo gioco” (Mattino). Giuliano Ferrara chiede a Renzi di essere se stesso fino in fondo: “Meglio l’uomo forte” (Il Foglio). Goffredo De Marchis riferisce che “Il leader del Pd stringe il patto con Bonino ma difende Minniti” (Repubblica), Ma Emilia Patta osserva che “Renzi apre ma non convince” (Sole 24 ore). E Marcello Sorgi prevede una debacle e spiega il calcolo delle convenienze per la sinistra MDP: “Ma nei collegi la sconfitta è vicina” (La Stampa). Alessandro Campi, sul Mattino, avanza una spiegazione della strategia anti Visco (e anti Draghi) di Renzi: “Un azzardo e sei ragioni fondate” (sul calcolo elettorale). Sergio Fabbrini, ieri, ha spiegato bene l’impasse: “Le elezioni e il dilemma della grande coalizione” (Sole 24 ore) e Mauro Magatti ha offerto la sua interpretazione del perché “Questa politica è lontana dai problemi del Paese” (Corriere della sera).

Leggi tutto →

22 Ottobre 2017
by Vittorio Sammarco
1 Commento

1 Commento

IL VOTO AL NORD E IL CASO BANKITALIA

22 Ottobre 2017

Romano Prodi,L’autonomia dei ricchi mette a rischio l’unità” (Mattino). Paolo Pombeni, “Riaperta la questione regionale. Serve responsabilità” (Sole 24 ore). Massimo Cacciari, “Una risposta anacronistica a una domanda giusta” (intervista a Repubblica). Marco Damilano, “Il voto che spezza l’Italia” (L’Espresso). Paolo Balduzzi (economista della Cattolica), “La qualità sarà migliore ma non si pagheranno meno tasse” (intervista a La Stampa). PD E MDP: Matteo Renzi, intervistato dall’Avvenire, insiste nella critica a Bankitalia e dice: “Mille euro l’anno per figlio. Avrò la copertura dall’Europa”. Roberto Speranza  dice a Renzi: “Incontro subito per trattare. Destra forte, serve un’intesa”.  BANKITALIA: Eugenio Scalfari,Scorciatoie populiste, gli errori più gravi del premier” (Repubblica). Silvio Berlusconi, “Le colpe sono dei banchieri, non di Visco” (intervista a La Stampa). Laura Boldrini replica al Sole 24 ore (“Bankitalia, le mozioni una scelta politica, ma testi ammissibili”) e al Corriere (“Perché le mozioni andavano accettate“).

Leggi tutto →

20 Ottobre 2017
by Vittorio Sammarco
0 commenti

0 commenti

DALLA PARTE DEL POPOLO O POPULISTA?

20 Ottobre 2017

Ci sono oggi, venerdì, due articoli (a parte qualcuno anche a destra) che, pur con parecchia perplessità, difendono lo strappo di Renzi nei confronti della Banca d’Italia: uno è Claudio Cerasa, sul Foglio (“L’ultimo referendum sulla rottamazione”) e l’altro è Massimo Adinolfi su Il Mattino (“Un azzardo che spariglia il gioco dei 5 stelle”). Michele Salvati dice su Il Mulino “Un errore, non un crimine”. Ma ci si chiede che cosa possano fare ora il capo del Governo e il Presidente della Repubblica: “Gentiloni cerca in Bankitalia l’erede di Visco” scrive Fabio Martini su La Stampa; ieri Marzio Breda sul Corriere scriveva: “Evitare il logoramento di Gentiloni la preoccupazione di Mattarella”. La posizione di Renzi è netta e la ribadisce Matteo Orfini in un’intervista a Repubblica: “La sinistra che difende i salotti buoni ci allontana dal sentimento popolare”. Ma gli interventi critici su Renzi e il Pd proseguono: Stefano Folli, “Uno strappo con l’Europa” (e ieri “Una scommessa tutta elettorale pagata con la moneta dell’isolamento”), su Repubblica, e sullo stesso giornale oggi Roberto Perotti (“Prigionieri di due ipocrisie”) e ieri Eugenio Scalfari (“La politica dal neurologo”); sul Corriere della Sera oggi Federico Fubini scrive su “L’importanza del Governatore”, ieri Antonio Polito scriveva “Quei giochi pericolosi in campagna elettorale”.

Leggi tutto →

16 Ottobre 2017
by Giampiero Forcesi
1 Commento

1 Commento

ANCORA SUL DECENNALE DEL PD E SUL ROSATELLUM BIS

16 Ottobre 2017

Sulla legge elettorale approvata dalla Camera e sul bilancio dei 10 anni del Pd molto positivo il giudizio di Eugenio Scalfari su Repubblica di domenica, in netto dissenso con l’editoriale di Zagrebelsky del giorno prima (“Ecco perché la legge elettorale non viola la democrazia”). Positivo il giudizio del dem Dario Perrini: “Il vantaggio del Rosatellum è che con il 38% si può governare” (Messaggero.it). Moderatamente positivo quello di Massimo Adinolfi su Il Mattino (“I democratici nell’era proporzionale”). Per Giorgio Tonini, intervistato da Pierluigi Mele per Rai news, “Senza il Pd avremmo avuto un’Italia da incubo”. Mauro Calise, ancora sul Mattino, scrive: “Se l’ultimo partito resta il Pd”. Critico invece Arturo Parisi: “Triste per dov’è finito il Pd, ma testardamente lo voterò, contro alleanze anomale” (intervista a Repubblica). Critica Rosy Bindi: “Noi esclusi per recidere le radici” (intervista al Corriere della Sera). Sul Corriere uno scettico Aldo Cazzullo: “Storia di un partito senza ricambio. Cosa resta dell’album di famiglia dem”. Intervistato da Il Fatto, Emanuele Macaluso è durissimo con la legge elettorale, severo con Renzi, meno con il Pd: “Legge orribile, Renzi ha bruciato Gentiloni, rischio scissione-bis”. Sul Manifesto Massimo Villone critica la riforma: “La sfiducia nella democrazia” e Michele Prospero il Pd: “Un non-partito proiettato alla deriva”. Interessante l’analisi di Giovanni Orsina: “Berlusconi, il ritorno del rottamato” (La Stampa). E Claudio Cerasa spiega “Perché le democrazie sono vittime del proprio successo” (Il Foglio).

Leggi tutto →

18 Settembre 2017
by Vittorio Sammarco
0 commenti

0 commenti

VERSO UN PRESIDENTE EUROPEO?

18 Settembre 2017

Sul bilancio comune europeo, scrive Francesco Giavazzi sul Corriere “Giochiamo la partita della vita”.  Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore analizza la relazione Junker di fronte al Parlamento europeo: “La dottrina Juncker: problemi veri, ricette vecchie”. Eugenio Scalfari candida Gerard Schroder a ricoprire il nuovo ruolo (ipotizzato) di presidente europeo, eletto dal popolo: “Un nome per guidare la nuova Europa di Ventotene” (Repubblica). Andrea Montanino su La Stampa analizza la proposta di costituire un Fondo Monetario Europeo: “Economia Ue: come costruire la nuova regia”. Gianni Toniolo si interroga su pregi e limiti dell’egemonia tedesca, recensendo un libro di Bolaffi e Ciocca: “Sistema tedesco per l’Europa?” (Sole 24 Ore). Maurizio Ferrera analizza invece, sul Corriere, “La rivolta delle piccole patrie ricche” (Catalogna, Fiandre, Lombardia e Veneto…).

Leggi tutto →

30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
0 commenti

0 commenti

PRODI E SCALFARI PER UN’ITALIA CHE SI FACCIA RISPETTARE DA MACRON

30 Luglio 2017

Eugenio Scalfari pone a Renzi (di cui racconta la rivalità con Macron) una sfida precisa: gli dice che ha una sola possibilità per portare l’Italia ad una qualche autorevolezza in Europa, unendo cioè nel centrosinistra le figure di Prodi, Letta e Veltroni (“Macron ha in mano l’Europa. E Renzi come risponde?”). Romano Prodi, a sua volta, sul Messaggero, scrive che l’europeismo va bene, ma di fronte alle attuali scelte di Macron bisogna reagire in senso nazionale (“Ma l’Italia non può fare la crocerossina dell’Europa”). Ugo Magri descrive “La strategia del Quirinale per rompere l’isolamento” dell’Italia (La Stampa). Federico Fubini descrive “L’insostenibile costo della linea Macron” (Corriere della sera). Bill  Emmott giustifica il nazionalismo di Macron ma gli imputa troppa fretta e unilateralità (“La tentazione di tornare a De Gaulle”, La Stampa). Maurizio Molinari spiega, su La Stampa, le ragioni geopolitiche dell’ostilità francese nei confronti dell’Italia nello scenario libico (“Nel Maghreb la contesa fra europei”). Emma Bonino mette in questione l’accordo Italia-Libia: “L’accordo con Sarraj, senza le 150 milizie e Haftar, è già fragile” (intervista a Il Fatto). Stefano Folli auspica che in Italia si facciano sentire le voci che credono nell’Europa (“Manca l’Europa nel dibattito del nostro paese”, Repubblica). Marcello Messori invita a guardare all’essenziale: “Europa, perché serve l’unione fiscale” (Repubblica).

Leggi tutto →