8 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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POPULISMO E SFRONTATEZZA

8 Maggio 2018

Vale la pena leggere l’articolo di Guido Tabellini sul Foglio: “Il vero compito dell’esecutivo è rimuovere l’illusione pericolosa che i conti del paese siano in ordine”, in cui spiega bene la situazione dell’economia italiana nel contesto dell’Unione europea. Simile, ma in certo senso meno pessimista, Enzo Moavero Milanesi, sul Corriere: “Unione europea, cinque No che potremmo voler dire “. Tre commenti al discorso di Mattarella: Stefano Folli (“Il coraggio istituzionale del presidente”, Repubblica), Marcello Sorgi (“Lo sgarbo dei populisti al Quirinale”, La Stampa), Massimo Adinolfi (“Una scommessa al buio sul futuro del paese”, Mattino) e Alessandro Campi (“Il fallimento dei partiti scaricato sui cittadini”, Messaggero). Si può aggiungere, se non scandalizza, Denis Verdini (“Soltanto il Quirinale è immune alla follia”, Il Tempo). Un breve commento anche in Raniero La Valle (“Elezioni rottamate”, sul blog lachiesadeipoveri). Un altro di Stefano Ceccanti (sul suo blog). Una un po’ penosa dichiarazione di Carlo Costalli, presidente Mcl (“I cattolici sono pronti a sostenere Salvini”, Il Tempo).

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8 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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MATTARELLA: “SAREBBE LA PRIMA VOLTA CHE IL VOTO POPOLARE NON PRODUCE ALCUN EFFETTO”

8 Maggio 2018

Il testo della Dichiarazione con cui il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, al termine delle consultazioni del 7 maggio per la formazione del nuovo governo, ha preso atto dell’assenza di un accordo e ha preannunciato la formazione di un “governo neutrale, di servizio”. Ha concluso dicendo che, se tale governo venisse bocciato in Parlamento, “sarebbe la prima volta nella storia della Repubblica che una legislatura si conclude senza neppure essere avviata. La prima volta che il voto popolare non viene utilizzato e non produce alcun effetto”. E non resterebbe che votare “subito, nel mese di luglio, ovvero in autunno”.

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5 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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E ADESSO, PRESIDENTE?

5 Maggio 2018

Il parere di due quirinalisti: Marzio Breda, “Lo schema del premier di tregua e i ministri di tutte le aree politiche” (Corriere della sera); Ugo Magri, “Mattarella farà un appello al paese e per l’esecutivo cerca nomi pop” (La Stampa). Il parere di Massimo Villone sul Manifesto: “Il capo dello Stato con le spalle al muro”. La proposta di Carlo Rognoni sul Secolo XIX: “L’ipotesi più convincente è affidare l’incarico a Tajani”. Lo spericolato editoriale di Mario Calabresi su Repubblica: “Un governo politico o meglio il voto”. Le analisi politiche di Stefano Folli (“La linea rossa della crisi istituzionale”, Repubblica), di Francesco Verderami (“La mediazione di Giorgetti e il piano inclinato verso le elezioni” (Corriere della sera) e di Bruno Vespa (“Appello al buon senso”, Il Mattino). A PROPOSITO DI PD: Fabio Martini, “L’allarme di Veltroni: il Pd è arrivato a un punto limite” (La Stampa); Emanuele Macaluso, “Ma adesso Renzi non è più padrone assoluto del Pd” (Il Dubbio). A PROPOSITO DI M5S: Alessandro Campi, “Gridare al golpe significa tradire il Sud” (Messaggero); Giovanni Orsina, “M5S, cade la maschera moderata” (La Stampa); Marcello Sorgi, “Ora il comico apre la successione a Di Maio. ‘Dibba’ è pronto” (La Stampa). INOLTRE: Liliana Segre, “Il razzismo e la lezione di Vico” (Repubblica). Savino Pezzotta, “Non ero marxista ma grazie a lui ho capito il lavoro” (Il Dubbio). Enrico De Mita, “Politica e nostalgia dei professionisti” (Sole 24 ore). Maurizio Molinari, “Il peggior nemico della democrazia? La ribellione della gente comune” (in dialogo con Yascha Mounk, La Stampa).

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4 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD IMMOBILE. MORO E PAOLO VI. FRANCESCO E MARX

4 Maggio 2018

Piero Ignazi (Repubblica): “Il partito immobile”. Massimo Adinolfi (Il Mattino): “L’unità di facciata del partito immobile”.  Virginio Merola, sindaco dem di Bologna: “Una falsa unità. E’ un partito personale. In futuro meglio divisi” (La Stampa). Federico Geremicca, “La confusione che blocca i democratici” (La Stampa). Stefano Ceccanti : “Le mie convinzioni” (dal suo blog del 3 maggio). Fabio Vander sul Manifesto: “Benjamin e il partito della sinistra”. Marzio Breda, quirinalista del Corriere della sera: “L’idea di un super partes”. Il sondaggio di Nicola Piepoli: “Il centrodestra sfiora il 40%. Indietro i Cinque stelle” (La Stampa). SU MORO: Miguel Gotor, su Il Fatto: “La ragion di Stato fermò i 10 miliardi di paolo VI per Moro”. Raniero La Valle, “Fu un sacrificio” e “Democrazia in affanno”, in cui mette il link a un suo articolo dell’aprile 1978 (dal sito lachiesadeipoveri). ALTRO: Gian Enrico Rusconi,La battaglia solitaria del pontefice ai populismi” (La Stampa). Laura Pennacchi, “Modello di sviluppo e capitalismo nell’era digitale” (Manifesto). Antonio Gibelli, “Non buttate Marx” (Secolo XIX). Dario Di Vico, “Il Nord a trazione leghista e la sfida con l’Europa” (Corriere della sera). Sull’Avvenire un editoriale di Massimo Calvi sulla questione demografica: “Fare i conti con la realtà”.

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1 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL (DISCUTIBILE) RITORNO DI MATTEO RENZI

1 Maggio 2018

Dopo l’uscita domenicale di Renzi in Tv: Monica Guerzoni,L’ex segretario Pd soddisfatto per lo share da Fazio” (Corriere della sera); Emilia Patta, “Pd, i dialoganti contro Renzi” (Sole 24 ore); Stefano Cappellini, “Il leader dem che imita il sacro blog” (Repubblica); Luigi Zanda, “Quando ci si dimette dopo aver dimezzato i voti si abbandona” (intervista al Corriere della sera); Stefano Folli, “Così finisce la legislatura mai nata” (Repubblica); Gustavo Zagrebelsky, “L’Aventino renziano è vagamente eversivo” (intervista a Il Fatto); Walter Tocci, “Il Pd deve discutere con il M5S. Anche l’SPD ci ha ripensato” (Il Fatto); Sandra Zampa, “Ormai il problema è l’identità del partito” (intervista a La Stampa); Massimo Adinolfi, “Matteo, ovvero l’ex ancora in sella. Com’è difficile ritirarsi a vita privata” (Mattino); Giandomenico Crapis, “I tre errori dell’ex segretario” (Manifesto).

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30 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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DALLE MONETINE A CRAXI ALL’ANTIPOLITICA DI OGGI

30 Aprile 2018

Il pensiero, a volte criptico, di Arturo Parisi: “Inutile e pericoloso rivotare con la vecchia legge elettorale” (intervista al Messaggero). L’opinione del liberal Michele Salvati: “Un percorso riformista che non deve interrompersi” (Corriere della sera). Il giudizio di Gian Franco Pasquino sul no di Renzi ai Cinque stelle: “Preferisce l’Italia giù nel baratro. Contento lui…” (intervista a Il Fatto). Un’aperture parziale quella di Carlo Rognoni sul Secolo XIX: “Dem, giusto il tavolo anche se non funzionerà”. Il Foglio raccoglie opinioni sull’ipotesi di accordo Pd-M5s: “Un governo da incubo”. Marco Conti su Renzi: “Il sostegno esterno del Pd a un governo per le riforme” (Messaggero). Francesco Pacifico, “Governo del presidente: costituzionalisti divisi” (Mattino). Ugo Magri, “Berlusconi tentato dall’offerta dem, ma insiste per Salvini premier” (La Stampa). Per Claudio Cerasa si potrebbe fare un governo tra centrodestra e Pd: “Perché il Pd con il M5S sì, e il Pd con il centrodestra no?” (Foglio). E sui 25 anni dalle monetine a Craxi Giovanni Orsina offre una saggia riflessione: “Non basta una monetina per cambiare” (La Stampa). Intanto, ecco “Trump il lunatico, che sta cambiando il mondo” (Danilo Taino, Corriere della sera) e “Europa contro i dazi ma l’Italia è fuori dalla partita” (Marco Zatterin, Secolo XIX).

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28 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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M5S-PD, SFIDA ALLA LOGICA?

28 Aprile 2018

Non sembra aver torto Marcello Sorgi: “Verso gli esiti di una legislatura nata già morta” (La Stampa). Francesco Verderami indica l’ultima spiaggia: “La Carta di una ‘maggioranza di responsabilità’” (Corriere della sera). Ieri Sorgi aveva scritto: “Unica via d’uscita è l’armistizio tra Di Maio e Renzi”. Ma sulla trattativa Pd-M5S, in realtà, scommettono in pochi: Emilia Patta, “Spiragli da Renzi: ascolteremo chi indicherà Mattarella” (Sole 24 ore); Daniela Preziosi, “Renzi torna (in Tv) e detta la linea al Pd” (Manifesto); Stefano Folli,Renzi al bivio: o la sua linea o correrà da solo” (Repubblica). Giancarlo Bosetti, “M5S-Pd, sfida alla logica” (Repubblica). Dice Paolo Pombeni sul Sole 24 Ore: “Il contratto non basta. Al governo servono tenuta e prospettive”. Per Gianni Cuperlo, “La via è stretta, potremmo fallire, ma dobbiamo sederci al tavolo” (al Corriere della sera). Giorgio Tonini, sul blog di Libertà eguale, dice: “Dialogo con i Cinque stelle? Solo se l’Europa è al centro”. Per Rosy Bindi, “L’Italia prima del Pd. Si può discutere con i 5 Stelle ma non sia un patto di poltrone” (a Repubblica). La linea di Repubblica l’ha indicata Mario Calabresi:Dialoganti, non subalterni”. A Michele Serra, nella sua amaca di oggi, però non dispiacerebbe un governo Pd-M5S. Giovanni Orsina su La Stampa parla di “Suicidio della politica”. Ernesto Galli della Loggia scrive: “I partiti e le promesse. Cambiare è facile. A parole” (Corriere della sera). Gianfranco Brunelli intervista Arturo Parisi su Il Regno: “Elezioni del 4 marzo: cataclisma e apocalisse”.

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25 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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MA UN PD DEBOLE E DISUNITO PUÒ CONDIZIONARE I 5 STELLE?

25 Aprile 2018

Emilia Patta, sul Sole 24 ore, racconta la scelta di Di Maio: “Governo M5S-Pd o ritorno al voto”, Commenta Marcello Sorgi:L’ultimatum del M5S complica tutto in casa dem” (la Stampa). Dice Stefano Folli: “Solo Renzi può uscire dalla crisi” (Repubblica), concorda Piero Fassino: “Renzi è un innovatore, sbaglierebbe a dire di no” (a La Stampa). Persino Franco Monaco si appella a Renzi nel suo articolo sull’Huffington post (“M5S-Pd: sei paradossi, sei opportunità”). Luigi Berlinguer propone “Un compromesso come fece Enrico” (a Il Fatto). Stefano Passigli, sul Corriere della sera, sostiene che al Pd conviene di provare a condizionare il M5s: “Il Pd e il decisivo potere dell’ago della bilancia”. Non così Ezio Mauro, su Repubblica, che diffida dei Cinquestelle e, soprattutto, denuncia l’inconsistenza dell’attuale Pd (“La mezza rivoluzione di Di Maio”). Diffidenti anche Biagio De Giovanni (“Due partiti troppo lontani per allearsi”, Mattino) e Carlo Rognoni (“Tra dem e grillini troppe differenze sul ruolo dell’Europa”, Secolo XIX). Per Claudio Cerasa meglio tornare al voto piuttosto che un accordo Pd-M5s (“Mattarella in campo per evitare Salvini”, Foglio). Emanuele Macaluso esorta: “Il Pd dica quali sono le sue condizioni” (Il Dubbio). Arturo Parisi è molto scettico: “Ignorato troppo a lungo il Paese”, a Italia Oggi). Scettico lo è anche Aldo Carra sul Manifesto (“Pd-M5s, la tentazione di fare terra bruciata”).

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24 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD E IL CONTRATTO M5S

24 Aprile 2018

Roberto D’Alimonte, “Lezioni molisane per M5S e Lega” (Sole 24 ore). Emilia Patta, “Martina: sì al confronto. Alt di Renzi. Pd spaccato” (Sole 24 ore). Dario Franceschini, “Non possiamo dire soltanto no” (a Repubblica). Gianni Cuperlo, “Adesso il Pd esca dall’angolo” (a La Stampa). Piero Colaprico, “Sala rompe gli indugi: il Pd apra al M5S” (Repubblica). Ettore Rosato, “Possiamo sederci al tavolo con M5S solo se chiudono il forno con la Lega” (al Messaggero). Piero Ignazi, “Di Maio si è mosso, ma l’intesa con il Pd è quasi impossibile” (a Il Fatto). Emanuele Buzzi, “Ecco i 10 punti del contratto M5S” (Corriere della sera). Sabino Cassese, “Sì al contratto modello tedesco” (a Qn). Virginio Rognoni, “La voce del Pd e il nuovo M5S” (Repubblica). Natalino Irti,M5S affascinato dalla tecnica. Lega ancorata al territorio. Sono due partiti incompatibili” (a La Stampa).  Marzio Breda, “Il piano del Colle per il dopo” (Corriere della sera). Stefano Folli, “La via stretta del Quirinale” (Repubblica). Salvatore Merlo, “Senza Di Maio?” (Foglio). Marco Damilano, “Quei due vincitori già invecchiati” (Espresso).

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24 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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EUROPA E DEMOCRAZIA. STATO E MAFIA. ECOLOGIA. 25 APRILE. LAVORO E ALTRO

24 Aprile 2018

DEMOCRAZIA: Sergio Fabbrini, “Perché le riforme devono iniziare dalle istituzioni” (Sole 24 ore). Lucrezia Reichlin, “L’Europa è interesse nazionale” (Corriere della sera). Maurizio Molinari, “Democrazie europee sotto assedio” (La Stampa). Emanuele Felice, “La democrazia non è più un destino” (Espresso). Adam Michnik, “Per difendere la democrazia” (a Repubblica). Angelo Panebianco, “Noi e l’islam. Tre domande a cui rispondere” (Corriere della sera). STATO E MAFIA: Stefano Folli, “La Repubblica rifondata su una sentenza” (Repubblica). Salvatore Lupo, “Ma lo Stato non si è mai arreso alla mafia. Alla fine hanno perso i boss” (a Repubblica). Fabrizio Cicchitto, “La condanna dei carabinieri e la ‘vendetta’ di Totò Riina” (Libero). ECOLOGIA: Giorgio Nebbia, “Ho scoperto il nemico e il nemico siamo noi” (Manifesto). 25 APRILE: Giovanni De Luna, “25 aprile, un test per i vincitori delle elezioni” (La Stampa). Guido Crainz, “Una domanda alla sinistra sul 25 aprile” (Repubblica). LAVORO E ALTRO: Anna Maria Furlan, “La voglia di partecipare dei lavoratori” (Il Dubbio). Giuseppe De Rita, “I ragazzi sono rassegnati: c’è salvezza solo per i migliori” (intervista al Messaggero). Maurizio Crippa, “Serra e il tradimento della sinistra” (Foglio). Lorenzo D’Avack sul caso Alfie, “E’ assurdo parlare di omicidio, ma i suoi genitori vanno aiutati” (intervista al Mattino). Maurizio Ferrera, “La presunzione degli economisti” (Corriere della sera).

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