18 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI, RENZI E PISAPIA. IL PRESENTE E IL FUTURO DELLA POLITICA

18 Giugno 2017

Dice Paolo Pombeni  sul Sole 24 ore che la linea di Prodi su voucher e sindacati si concilia poco con le posizioni di Mdp e Sinistra italiana (“A sinistra serve un programma, non dibattiti ideologici”). Alla possibilità di un’intesa tra il Pd e la sinistra sotto la guida di Pisapia e con un sostegno esterno di Prodi mostra di credere Eugenio Scalfari: “Prodi, Renzi e Pisapia e una certa idea di sinistra” (Repubblica). Dopo l’incontro tra Prodi e Renzi dice Sandra Zampa al Corriere della Sera: “Matteo e il Prof non si sono mai nascosti le differenze”. Critiche a Pisapia vengono da Tommaso Rodano su Il Fatto: “Pisapia detta le regole: sciogliete Articolo 1”. Una nota di Bruno Vespa sul Mattino: “Tutte le spine del centrosinistra e le scelte di Renzi”. Francesca Schianchi, su La Stampa, racconta: “Le fondazioni socialiste europee scaricano il presidente D’Alema”. Sergio Staino attacca: “Renzi mentitore seriale, quel che ha fatto con l’Unità è l’ultima prova” (intervista a La Verità). Romano Prodi ricorda Helmut Kohl: “L’uomo mite che aveva il coraggio di decidere” (Messaggero). Due riflessioni sul futuro della politica e delle istituzioni: Luciano Violante, “La lezione del 4 dicembre per i vincitori e per i vinti” (Corriere della sera); Sergio Fabbrini, “L’Italia non si rassegni al populismo e all’elitismo” (Sole 24 ore). E una su migranti e Libia, di Franco Venturini, “Migranti, il nodo è la Libia. L’ora di cambiare politiche” (Corriere della sera).

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18 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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IUS SOLI. IL VALORE DELLA CITTADINANZA

18 Giugno 2017

Eraldo Affinati, “Quelli come Khaliq” (Avvenire). Paolo Gentiloni intervistato da Mario Calabresi su Repubblica: “Un atto di civiltà, approvare ora lo ius soli”. Nadia Urbinati, “Ius soli, la politica divisa e il valore della cittadinanza” (Repubblica).  Invece Luigi Di Maio: “Pensiamo ai disoccupati, non allo ius soli” (intervista a Libero). Replica Chiara Saraceno, “L’alibi dei diritti sociali” (Repubblica). Le riflessioni di Ernesto Galli Della Loggia sul Corriere della Sera (“Migranti, critiche sensate e paranoie identitarie”) e di Alessandro Campi sul Messaggero (“La cittadinanza non basta per garantire l’integrazione”). Un’intervista di Marco Tarquinio al Quotidiano nazionale: “Grillo, il cattivismo non paga, e la xenofobia porta pochi voti”. Un’intervista a mons. Gian Carlo Perego: “La chiesa è a favore, la considera indispensabile” (Repubblica). Solo un cenno al rapporto migranti-5stelle in un articolo di Massimo Franco sul Corriere: “I due Pantheon dei Cinquestelle”.

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16 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI E L’ULIVO. GRILLO E I MIGRANTI

16 Giugno 2017

Fabio Martini ci dice: “Renzi vede Prodi e fa l’ulivista. Ma il professore: ‘Troppi veti’” (La Stampa). Con la visita a Renzi, secondo Daniela Preziosi, “Renzi rischia l’isolamento anche fra i suoi” (Manifesto).  Per Claudio Cerasa l’Ulivo è “Il mito fasullo per distruggere Renzi” (Foglio). E il Foglio pubblica un articolo di Maurizio Stefanini che ripropone il Pd di Renzi come modello in Europa: “Mappa ragionata di tutti i fallimenti delle sinistre europee”. Sull’Huffington Post Franco Monaco scrive un “Promemoria per Renzi sull’Ulivo di Prodi”. Chi sostiene in pieno la linea di Renzi è Giorgio Tonini, la cui intervista (iper-realista) a Italia Oggi è sintetizzata così: “L’Unione non regge, meglio il Cav.”. Appare più cauto il parere di Luigi Zanda, intervistato dal Messaggero: “Un asse di fatto tra Salvini e Grillo. Stimo molto Pisapia”. Sui 5 stelle e il loro no alla riforma della cittadinanza scrivono Paolo Pombeni, “Giustizia e migranti, spie del rebus grillino” (Sole 24 ore); Mauro Calise, “Grillo-Salvini, l’asse che divide” (Mattino); Vladimiro Zagrebelsky, “Il rispetto che manca verso una legge di civiltà” (La Stampa). Intanto domenica scende in piazza uno spezzone della sinistra: Anna Falcone, intervistata da Il Fatto, spiega “L’appello del 18 giugno”. Ci conforta Ilvo Diamanti: “Crediamo negli altri, nonostante tutto” (Repubblica).

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14 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL POPULISMO. E SUL POPULISMO A 5 STELLE

14 Giugno 2017

Sulla svolta annunciata da Grillo e dalla Raggi in tema di migrazioni e di rom (“Basta migranti, svolta 5 stelle”, Corriere della Sera), intervengono criticamente Sebastiano Messina, “Le olimpiadi del populismo” (Repubblica); Massimo Franco, “Un movimento legge e ordine che ora attenua l’antieuropeismo” (Corriere della Sera); Marco Tarquinio, “Con quale coscienza” (Avvenire); Francesco Bei, “Ma il sistema Italia regge l’urto” (La Stampa). Di populismo scrive anche Biagio De Giovanni, “Dall’Europa all’Italia i populismi frenano perché privi di prospettiva” (Messaggero); ma per Giovanni OrsinaI populismi non sono sconfitti”, né in Italia né in Francia (La Stampa); e lo stesso per Giuliano Amato, intervistato dal Corriere: “Il populismo non è sconfitto. La terza via per la sinistra è stato un fallimento”. Marco Follini in un’ampia intervista a Il Dubbio riprende il tema della caduta populista in Italia e dice: “I populisti sono solo il sintomo, la crisi italiana è profonda e di sistema”.

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14 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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DOPO IL PRIMO TURNO: IL PD, LA SINISTRA, I 5STELLE, LA DESTRA

14 Giugno 2017

Matteo Renzi dice a Repubblica: “Pronti alle alleanze ma non rifarò l’Unione di Prodi”. E però “Pisapia chiama in campo Prodi” (Monica Guerzoni, Corriere della Sera). Dice il dem Matteo Ricci al Corriere della Sera: “Serve un asse con chi votò sì al referendum, da Tosi a Pisapia”. Pippo Civati si lamenta: “Ma il Pd ci tratta come un fastidio” (intervista al Manifesto). Dice Leoluca Orlando: “Partiti senz’anima. Vince il civismo” (intervista al Corriere della sera). Dice Andrea Orlando, a La Stampa: “Il Pd non è autosufficiente. Apriamoci alle liste civiche”. Norma Rangeri (Manifesto): “Lista civica, ultimo rifugio della sinistra”. Alberto Asor Rosa, “La sinistra ora dia risposte ai temi sollevati dai 5 stelle” (intervista a Il Fatto). SUL RISULTATO ELETTORALE DEL M5S, dice Federico Geremicca: “Il territorio che frena il Movimento” (La Stampa); ma Ilvo Diamanti: “Meglio non vendere la pelle del Grillo” (Repubblica); e Mauro Calise: “Alle politiche sarà tutta un’altra storia” (Mattino); ma Sebastiano Maffettone insiste: “Cinque stelle senza classe dirigente” (Messaggero). E LA DESTRA? Piero Ignazi, “Pd, se il nemico viene da destra” (Repubblica); Giovanni Orsina, “Il cavaliere elemento di stabilità: paradossale ma è così” (a Repubblica); Stefano Folli,L’eternità di Berlusconi”; Francesco Verderami,La strategia del Cavaliere” (Corriere della Sera).

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11 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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LA BABELE POLITICA E IL VOTO AMMINISTRATIVO

11 Giugno 2017

Gianni Cuperlo, “Renzi è confuso. Io e altri parlamentari pd incontreremo Pisapia” (intervista a La Stampa). Pippo Civati, “E’ ora che Giuliano decida” (intervista a Il Fatto). Andrea Orlando, “Il centrosinistra non si ricostruisce con annessioni a caso” (intervista al Corriere della Sera). Elisa Calessi,Pisapia ha già stretto un patto con Prodi” (Libero). Goffredo De Marchis, “Pisapia e il grande freddo con il Pd” (Repubblica). Antonio Padellaro, “Perché Renzi non tornerà a palazzo Chigi da premier” (Il Fatto). Massimo Villone,Come Corbyn. Per la sinistra un progetto non di nicchia” (Manifesto). Marco Damilano, “Benvenuti a Babele” (L’Espresso). Giovanni Orsina,La politica perde il suo potere” (La Stampa). Paolo Pombeni, “Riforme elettorali sul binario morto se non c’è legame con il paese” (Sole 24 ore). Giuseppe Berta, “Trentin e la bussola del cambiamento” (Sole 24 ore). IL VOTO AMMINISTRATIVO: Roberto D’Alimonte, “Test su divisioni a sinistra e M5s” (Sole 24 ore).  Maurizio Martina, “A Genova si gioca il futuro del centro sinistra e del Pd” (intervista al Secolo XIX).

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11 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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LEZIONI DAL VOTO IN GRAN BRETAGNA (E FRANCIA)

11 Giugno 2017

Marc Lazar, “La sinistra europea alla ricerca di radici” (Repubblica). Adriana Cerretelli, “Se l’Europa sceglierà la strada del realismo” (Sole 24 ore). Massimo Nava, “La Francia che attraversa i confini dell’ideologia” (Corriere della Sera). Marco Olivetti, “Gli elettori puniscono le richieste di un plebiscito. Lezioni dal voto in Gran Bretagna” (Avvenire). Lucio Caracciolo, “Londra debole e divisa all’appuntamento con la storia” (Repubblica). Gian Giacomo Migone, “Jeremy indica la retta via” (Il Fatto). David Sassoon, “Successo Corbyn nonostante tutti” (intervista al Manifesto). Leonardo Maisano, “La sinistra che conquista i giovani” (Sole 24 ore). Sergio Fabbrini,L’Europa tra incertezza e crisi d’identità” (Sole 24 ore). Romano Prodi,Il mare nostrum sta diventando il ‘mare loro’” (Messaggero). Stefano Stefanini, “Mosca punta i missili su Berlino. E’ guerra fredda” (La Stampa). Roberto Toscano, “L’inganno populista che crea altre elite” (Repubblica).

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10 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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SE ORA IL PD GUARDA A SINISTRA…

10 Giugno 2017

Le interviste di oggi: Matteo Renzi, “Partita chiusa, voto nel 2018, occupiamoci dell’Italia. Uniti con Giuliano, possibile il 40%” (Corriere della Sera); Luigi Di Maio, “Il sabotaggio l’ha fatto il Pd. I partiti antieuropei? Ideologici” (Corriere della Sera); Pierluigi Bersani, “Sono solo apprendisti stregoni, ma un’intesa è ancora possibile” (La Stampa). Un’intervista di ieri: Silvio Berlusconi, “Il proporzionale dà stabilità. Il M5s non potrà mai avere il 51%” (Corriere della sera). Cronache e commenti: Alessandro Trocino, “Le condizioni di Pisapia a Renzi” (Corriere); Daniela Preziosi,Renzi rivuole Pisapia (e solo lui)” (Manifesto); Stefano Cappellini, “La sinistra e l’obbligo del progetto comune” (Repubblica); Diodato Capone, “Effetto Consultellum: corsa al listone con l’obiettivo del 40%” (Messaggero); Stefano Folli, “Da Berlusconi a Corbyn, un Pd che guarda alla sua sinistra deve cambiare identità” (Repubblica); Roberto D’Alimonte, “Consultellum, cambio di strategia per i partiti, ma la governabilità rimarrebbe una chimera” (Sole 24 ore); Piero Bevilacqua, “Pisapia e il miraggio del vecchio centrosinistra” (Manifesto). A sinistra-sinistra si discute del “manifesto” di Tommaso Montanari e Anna Falcone e di quale unità e di come: Stefano Fassina, “Sinistra unita, il cammino può essere comune” (Il Fatto), Livio Pepino, “Prima l’identità, poi verranno le alleanze” (Manifesto).

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7 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PROPORZIONALE SÌ, PROPORZIONALE NO

7 Giugno 2017

Della legge elettorale Stefano Ceccanti offre “Una guida aggiornata ai testi”. Angelo Panebianco, sul Corriere della sera, parla di “Una legge dannosa” (perché il proporzionale ora “non è in grado di fermare i partiti antisistema”). Gustavo Zagrebelsky evoca “la nave dei folli” e ci vede il primato de“Gli interessi di bottega”, non quelli del bene comune (Repubblica). Anche Ezio Mauro evoca “La talpa cieca della sinistra” (Repubblica). Marcello Sorgi vi legge “L’incoscienza dei leader” (La Stampa). Roberto D’Alimonte dice: “Il patto proporzionale salvato a discapito della governabilità” e poi illustra “Chi vince e chi perde con il rebus proporzionale” (Sole 24 ore). Mauro Calise, invece, dice che è “L’unica (mediocre) risposta possibile” (Mattino). E anche Paolo Pombeni in sostanza la difende contro troppi luoghi comuni: “Proporzionale per davvero”. La difende Piero Fassino in un colloquio sul Foglio (“Legge elettorale, il Pd, la sindaco Appendino”). Torna a difenderla Valerio Onida, che spiega: “Un buon sistema elettorale deve favorire convergenze” (Corriere della Sera). Claudio Cerasa ironizza su “La fine del romanzo politico del maggioritario” (Il Foglio). Sabino Cassese riprende la proposta di Luigi Zanda di lavorare soprattutto sui regolamenti parlamentari: “Dare al Parlamento il ruolo che gli spetta” (Corriere). Mentre Ugo De Siervo paventa la “Trappola bocciatura” (La Stampa). Sulla questione dei nominati, il pd Dario Perrini scrive: “La grande bufala dei nominati” (italiaincammino), Walter Tocci insiste: “Il rischio di un Parlamento devoto ai capi partito”. Il Fatto e il Manifesto pubblicano un documento di Anna Falcone e Tommaso Montanari: “Un’alleanza popolare per la democrazia e l’uguaglianza”. Sul Foglio Marianna Rizzini avverte: “L’ircocervo Grillo-Salvini esiste. Parlano Orsina, De Giovanni e Adinolfi”.

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7 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI SOTTO L’ASSEDIO DEI PADRI NOBILI

7 Giugno 2017

Dice oggi Goffredo De Marchis su Repubblica: “Renzi sotto l’assedio dei padri nobili” (e cita Prodi, Letta, Veltroni, Napolitano…, il quale definisce “Le urne anticipate colpo alla credibilità dell’Italia”). E Stefano Folli scrive che “nell’idea di Renzi gli scissionisti dovevano essere raffigurati come un gruppetto folcloristico di nostalgici … Ma se si muovono gli ambienti del cattolicesimo democratico, allora il quadro cambia” (“I tormenti di Grillo e le grandi manovre a sinistra”). E ieri Fabio Martini su La Stampa aveva scritto“Adesso Renzi è preoccupato. Le critiche di Prodi possono aprire una diaspora elettorale”; e il Messaggero titolava: “Pd, la fronda ulivista. Pronti a lasciare Bindi, Cuperlo e Monaco”. Oggi Franco Monaco scrive su “La verità” di Belpietro che “L’ossessione di Renzi per il potere trascinerà a fondo l’Italia e il Pd”. Anche Arturo Parisi, pur dicendo di non lasciare il Pd, ha rilasciato una sconfortata intervista a Italia Oggi e parla di “Una marcia indietro di 30 anni”. E Lorenzo Dellai dice all’Avvenire che “Renzi condanna il Pd a rimanere minoranza”. Invece c’è un altro cattolico democratico che sembra più conciliante, il presidente Mattarella: Ugo Magri su La Stampa: “Ma il capo dello Stato guarda con favore all’accordo”, e Marzio Breda sul Corriere: “Il Quirinale si prepara”. Dunque è stato dato il preavviso a Gentiloni, anche se “L’ultimo miglio è pieno di incognite”, come scrive sul Corriere Francesco Verderami.

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