12 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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“È L’ITALIA IN OSTAGGIO”

12 Giugno 2018

Tra i commenti più netti sulla gestione della nave Aquarius si veda quello di Marco Tarquinio sull’Avvenire (“E’ l’Italia in ostaggio”), quello di Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa (“Un’azione umanitaria che non significa solidarietà con l’Italia”), quello di Giuliano Ferrara sul Foglio (“I porti non si chiudono al soccorso per nessun motivo”) e quello di Guido Viale sul Manifesto (“La Fortezza Europa ringrazia Salvini”). Si vedano anche i commenti di due sindaci: Filippo Nogarin (M5s, livorno), “Sbagliato usare donne e bambini per far pressione sull’Europa”, e Giuseppe Falcomatà (Pd, Reggio Calabria), “Io sindaco disobbediente dico a Salvini: noi siamo diversi da voi”. Meno netti Mario Calabresi, su Repubblica (“Grazie al socialista”) e Goffredo Buccini, sul Corriere (“Aquarius, una svolta per rompere l’isolamento”). Luigi Accattoli racconta: “Attacchi choc a Ravasi che twitta il Vangelo” (Corriere della sera). Beppe Elia (Meic), “Un di più di umanità per non naufragare tutti“.

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11 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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PER UNA DIAGNOSI DELLA SCONFITTA DEL PD

11 Giugno 2018

Il Mulino prosegue nel raccogliere contributi di analisi sulla crisi del Pd. Escono ora gli articoli di Laura Pennacchi (“Crisi Pd: la mancanza di un progetto”) e di Nadia Urbinati (“Crisi Pd: un partito inadeguato”). Su Il Fatto è pubblicata un’analisi di Gianni Cuperlo: “La diagnosi della sconfitta che il Pd non vuol sentire”. Libero pubblica un’intervista a Marco Minniti: “Il Pd ha ignorato paura e rabbia della gente”. Sul Foglio Michele Salvati firma un “Manifesto per un nuovo Pd non populista”.  Su Il Mattino Massimo Adinolfi scrive: “Sinistra democratica, la nuova sfida”. Elementi di qualche interesse anche in Marco Damilano, “Da che parte stare” (Espresso), Graziano Delrio, “I 5S non si lascino mangiare da Salvini. Sul Pd Prodi sbaglia” (intervista a Repubblica). Si segnalano poi, sul Pd e altro: Angelo Panebianco, “Forza Italia e Pd, i doveri di chi ha perso” (Corriere della sera); Gustavo Zagrebelsky, “La doppiezza del contratto” (Repubblica); Mauro Magatti, “La possibile mutazione della destra italiana” (Corriere della sera); Giovanni Orsina, “Helzapoppin in Italia” (Espresso); Emanuele Felice, “Società aperta? Va scardinato l’asse Lega-M5s” (Repubblica); Silvio Berlusconi, “Così cambio Forza Italia” (Corriere della sera). Sul piano internazionale: Romano Prodi, “La giravolta di Trump per separare Russia e Cina” (Messaggero); Vittorio E. Parsi, “La rotta occidentale” (Avvenire); Sergio Fabbrini,Eurozona da riformare. Quale ruolo per Roma” (Sole 24 ore).

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9 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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PER UNA LETTURA NON MORALISTICA DELLA SCONFITTA DELLA SINISTRA

9 Giugno 2018

Romano Prodi ha ribadito ieri a Bologna le sue idee sul nuovo governo e sulla difficoltà di un’opposizione efficace: “Un governo di destra basato su idee inconciliabili. Un’alternativa? Non la vedo” (Repubblica). Una lettura interessante, controcorrente, sulle ragioni della sconfitta della sinistra la offre oggi sul Manifesto Antonio Gibelli (in realtà non dissimile da quella di Prodi): “Questa sconfitta viene … non dal tradimento dei sacri principi ma dalla difficoltà di elaborare un pensiero e una prassi adeguata al mutamento radicale della storia…” (“Il nanismo della sinistra e il gigante populista”). In parte diversi, invece, i giudizi di Nadia Urbinati su Repubblica (“Se la sinistra dimentica il socialismo”), come anche quelli di Piero Bevilacqua (“L’equivoco Pd: un freno alla costituente della sinistra”) e di Massimo Villone (“Perché senza Renzi il Pd può aiutare la sinistra”) sul Manifesto. Sul Manifesto la meritata replica di Alessandro Dal Lago (“Le elites che Freccero non vede”) a un articolo di qualche giorno fa di Carlo Freccero (“La sinistra ridotta a pensiero unico delle elites”). Salvatore Settis, su Il Fatto, pubblica una “Lettera a Conte sulla Costituzione”.

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8 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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MONS. BASSETTI: “NON AVER PAURA DELLA POLITICA, NON ESSERE ASSENTI”

8 Giugno 2018

“E’ venuto il momento – ha detto il presidente della Cei, Gualtiero Bassetti parlando alla veglia di preghiera per l’Italia organizzata dalla comunità di s. Egidio – di avviare nuovi processi”, di elaborare “nuove idee ricostruttive”, e “non bisogna avere paura della politica ed essere assenti” (“Non sprechiamo per paura i talenti della patria”, testo integrale su Avvenire). Ne scrive Gianni Cardinale: “Lavoriamo insieme per ricucire l’Italia” (Avvenire). Il quotidiano cattolico aveva pubblicato ieri due contributi al dibattito: Giorgio Merlo, “Perché è bene ritessere una ‘rete bianca’”, e Giorgio Campanini, “Cattolici e politica. Una scelta di servizio”. Il quotidiano la Croce pubblica un editoriale del suo direttore, Mario Adinolfi: “La cura per l’irrilevanza”. Sul sito de chiesa ditutti chiesadeipoveri Raniero La Valle scrive ancora sul nuovo governo, con il quale ampiamente simpatizza: “Ricordi e confidenze”.

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6 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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QUALE OPPOSIZIONE? IL CONTRIBUTO DI GOFFREDO BETTINI

6 Giugno 2018

Sul Manifesto di ieri un bell’articolo di Goffredo Bettini, già ispiratore delle giunte Rutelli e Veltroni, che indica alcuni criteri per il cammino dell’opposizione a sinistra: “Una linea saggia per spostare orientamenti e svelare illusioni”. Le interessanti slide con cui Giorgio Tonini ha introdotto a Roma un seminario sul populismo.  L’intervista di Andrea Orlando al Manifesto sul governo e sull’opposizione: “Se Conte fa flop attaccherà i migranti”. Emanuele Macaluso: “Il Conte del paese di Bengodi” (Il Dubbio). L’editoriale di Francesco Riccardi su Avvenire sottolinea i “pochi ideali” nella relazione di Conte: “La visione povera”. Sul Corriere della sera Federico Fubini e W. Munchau: “L’egoismo che in Europa alimenta i nazionalismi”. Andrea Tarquini:La democrazia illiberale di Orban” (Repubblica). La lettura ambivalente del nuovo governo data da Raniero La Valle sul sito lachiesadeipoveri: “Tutti stranieri, nessuno straniero”. La difesa dei Rom nell’intervento in Senato di Liliana Segre: “Ricordo quei rom morti nel mio lager” (Repubblica).  L’idea di democrazia diretta del ministro R. Fraccaro: “Sì ai referendum senza quorum” (intervista al Corriere della sera); una nota di Stefano Ceccanti: “Una certa idea della democrazia diretta”.

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5 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ASSASSINIO DI SOUMAYLA SACKO

5 Giugno 2018

Soumayla Sacko era un eroe. Proviamo a dirlo” (Pierluigi Battista, Corriere della sera). “Il martire Soumayla Sacko e noi” (Giuliano Ferrara, Il Foglio).  “Sacko non è morto di razzismo, l’ha ucciso un sud che non cambia mai” (Flavia Perina, L’Inkiesta). “Ingiusta e nera è la morte” (Antonio Maria Mira, Avvenire). “Sacko Soumayla. Le ragioni vergognose del silenzio del governo” (Daniele Borioli, Appunti Alessandrini).

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4 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA GIALLOVERDE NON È LA MAGGIORANZA DEL PAESE

4 Giugno 2018

“Attenzione a distinguere maggioranza parlamentare da quella del paese, quando quasi 1/3 non vota”, scrive Carlo Carboni in un attento articolo sul Sole 24 ore (“Chi vince e chi perde, due Italie da ascoltare”).  Ieri sul Sole Sergio Fabbrini descriveva che succede “Se l’Italia diventa il laboratorio sovranista”. Un’Italia in cui che è ancora abbastanza europeista, scrivono Dario Di Vico (“Delusi in crescita, ma gli italiani vogliono restare con l’Ue e l’euro”) e Maurizio Ferrera (“L’Europa resta sola. Italiani spaccati a metà”). Su Repubblica due analisi severe: Ezio Mauro (“La destra realizzata”) e Andrea Bonanni (“Quei sospetti sull’asse russo”).  Sul Corriere della Sera il criterio di Ferruccio De Bortoli per giudicare il nuovo governo (“Tre dossier per capire la rotta”); quello di Maurizio Molinari su La Stampa (“Le ambiguità del governo gialloverde”); e quello di Luca Ricolfi sul Messaggero (“Per capire il governo evitare le etichette”). Su come fare opposizione scrivono Enrico Morando, che chiede Gentiloni segretario Pd e opposizione coerente (“Smantellare la Fornero crea allarme in Europa”, intervista a La Stampa), Paolo Mieli (“Oppositori in cerca di logica”, Corriere della sera), Paolo Pombeni (“Non esasperare la dialettica tra maggioranza e opposizione”, Sole 24 ore), Marco Minniti (“Non possiamo diventare l’Ungheria del Mediterraneo”, Corriere della sera), Roberta D’Angelo (“Il Pd alla ricerca di nuove energie”, Avvenire).

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2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD NEL NUOVO MONDO POPULISTA

2 Giugno 2018

Come la sinistra si pone di fronte al nuovo governo? Ieri ne aveva parlato Walter Veltroni a Scalfari (“Gentiloni per ricostruire il Pd”). Oggi il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, sembra dare la linea (“Allacciate le cinture”), mentre Piero Ignazi prova a dire quale è “Il leader che serve al futuro Pd”, e Nadia Urbinati mette in guardia da un’opposizione pregiudiziale e a sua volta populista: “Ci vuole un altro stile per fare opposizione”. Elementi di realismo nell’intervista di Claudio Petruccioli a Italia Oggi: “Un governo possibile e coerente”. La proposta del dem Roberto Morassut: “Il Pd faccia opposizione e diventi un movimento” (Il Dubbio). Su Il Fatto Marco Travaglio irride il Pd: “Bella ciaone”, e pubblica una nota di Salvatore Settis critico con Mattarella (“Quel ‘contratto’ e i pirati della Carta”) e un commento di Marco Tarchi (“Sorpresa: ‘Salvimaio’ non è populista”).  Sulla visione economica del nuovo governo scrive su Avvenire Leonardo Becchetti:Tria, dialogo con Bruxelles ma facendo i conti con la realtà”.  Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino torna a Moro: “Gli obiettivi di Moro. Una lezione di politica”.

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30 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’IDEA DEL “FRONTE REPUBBLICANO” E L’AVVERTIMENTO DI PRODI

30 Maggio 2018

Nel Pd si parla di dar vita a un “Fronte repubblicano”. Tra i primi Carlo Calenda (“Il Pd crei il Fronte repubblicano”, intervista al Corriere della sera”). Ne scrivono Daniela Preziosi sul Manifesto (“Fronte repubblicano, primo sì della Boldrini”), David Allegranti sul Foglio (“Calenda, il Pd e la proposta del Fronte repubblicano”). Ma Romano Prodi, sul Messaggero, chiarisce un punto: non basta unire le forze attorno al fondamentale obiettivo di sostegno alla prospettiva europeista, serve anche “elaborare finalmente una nuova strategia volta al raggiungimento di una maggiore giustizia sociale” (“Senza di noi quest’Europa non può andare avanti”). Alessandro Di Matteo scrive che nel Pd si eleva un “Appello a Veltroni e Prodi” (Secolo XIX). C’è però che vi vede più probabile (e utile) che si formino due sinistre: Luca Ricolfi, “E’ meglio che Renzi si faccia il suo partito” (Italia Oggi).  Una nota del presidente della Cei, Gualtiero Bassetti: “Prima il bene comune” (Avvenire). Stefano Lepri su La Stampa riferisce gli avvertimenti di Banca d’Italia: “L’allarme di Visco”.

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29 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL QUOTIDIANO “AVVENIRE” DOPO IL NO DI MATTARELLA AL DIKTAT DI LEGA E 5 STELLE

29 Maggio 2018

L’editoriale, assai netto e severo, è del direttore Marco Tarquinio: “Attentato all’intelligenza”. Seguono gli articoli di Marco Olivetti, costituzionalista (“Il ruolo del Garante e che cosa c’è davvero in ballo”), di Leonardo Becchetti, economista (“La chiarezza che serve e il precipizio da scongiurare”), di Andrea Lavazza (“Visti da lontano i sovranisti fanno più paura”), di Agostino Giovagnoli, storico (“Il ruolo dei cristiani è la responsabilità”), e di Umberto Folena (“Il mondo cattolico con il Presidente”).

Da segnalare, inoltre, un’intervista a Milano Finanza di Valerio Onida, che invece critica il Colle (“Mattarella si è spinto troppo oltre”) e una di Massimo Villone al Fatto Quotidiano, ancor più critica (“Il Presidente ora non è più il garante dell’unità nazionale”). Sul Corriere della sera Angelo Panebianco scrive che “I politici sovranisti non vengono da Marte”.  Su Repubblica Ezio Mauro evoca “Il richiamo della foresta” e Stefano Folli lamenta “Il Macron che non c’è”.

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