6 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“IRRILEVANZA CATTOLICA”: UN CONFRONTO SU “IL FOGLIO”

6 Gennaio 2018

Il Foglio dello scorso 30 dicembre ha pubblicato un articolo intitolato “Irrilevanza cattolica”, a firma di Luca Del Pozzo, il quale scrive che la legislatura appena conclusa sarà ricordata come “una delle peggiori se non la peggiore in assoluto di tutta la storia repubblicana, tali e tanti i provvedimenti che hanno rappresentato altrettanti vulnus alla visione cattolica dell’uomo e della società”. Per il futuro scrive che il cattolicesimo politico si dovrà sforzare “di promuovere in tutti i modi possibili i principi basilari che tuttora innervano e costituiscono l’impalcatura della dottrina sociale della chiesa; ossia la promozione della famiglia come società naturale fondata sul matrimonio, la difesa della vita dal concepimento alla morte naturale e la libertà religiosa e di educazione”. Conclude che si tratta di riscoprire la filosofia di Augusto Del Noce, a meno che – nota con qualche perfidia, senza nominare papa Francesco – non si debba prendere atto che “i tempi che stiamo vivendo sono quelli in cui nella chiesa sta venendo meno quel potere, di cui parla san Paolo, che fino a ora e in ogni epoca ha ‘trattenuto’ il dilagare dell’empietà, preludio della piena manifestazione dell’Anticristo…”. Qualche giorno dopo (4 gennaio) sul medesimo quotidiano (noto, per altro, per le vistose polemiche con papa Francesco) appare una lettera di Franco Monaco al direttore del Foglio (“Irrilevanza cattolica o fine dell’eccezionalismo? Idee ‘adulte’ in politica”). Ci si sarebbe potuti aspettare un netto dissenso….

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5 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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PLURALISMO SOCIALE E ECONOMIA GLOBALE. A MILANO

5 Gennaio 2018

C’è ancora uno spazio politico per i corpi intermedi, per il pluralismo sociale, nelle democrazie nazionali, nell’Unione europea, nell’economia globale? A queste domande vuole provare a rispondere un ciclo di seminari che si terranno presso l’Università Milano-Bicocca tra gennaio e giugno. Titolo: “Il mostro effimero” (da un’immagine tratta da La democrazia in America di Tocqueville). Qui la locandina del primo seminario che si terrà giovedì 18 gennaio con la partecipazione del costituzionalista Francesco Bilancia e di Filippo Pizzolato. I seminari, che si inseriscono nel dibattito sulla cosiddetta “disintermediazione” sono organizzati dall’Università di Milano-Bicocca, dall’Università Cattolica, dalla Fondazione Astrid e dalla Fondazione Cariplo.

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5 Gennaio 2018
by c3dem_admin
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La Costituzione al tempo dei populismi

5 Gennaio 2018
di Guido Bodrato

 

L’autore, classe 1933, è stato deputato al Parlamento italiano dal 1968 al 1994 e a quello europeo dal 1999 al 2004. Più volte ministro, direttore del quotidiano “Il Popolo”, è  stato, insieme a Donat Cattin, il leader della corrente democristiana Forze Nuove e poi collaboratore di Zaccagnini e fondatore (insieme a Martinazzoli, Galloni, Granelli, Elia e altri) dell’Area Zac.

 

Il populismo è ciò che rimane della politica dopo il tramonto dei partiti di massa, partiti che avevano perduto credibilità e radicamento sociale ed avevano lasciato il campo all’indifferenza e all’antipolitica. Può vivere la democrazia senza partiti?

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4 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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BILANCI E SCELTE POLITICHE DI “ARGOMENTI 2000”

4 Gennaio 2018

Ernesto Preziosi, presidente dell’associazione “Argomenti 2000” (associazione che è tra i fondatori della rete c3dem) e deputato del Pd, trae un bilancio della legislatura che si è appena conclusa e traccia i propri orientamenti in vista delle elezioni di marzo. “La nostra associazione – scrive – sceglie di sostenere le liste che si pongono come alternative al Movimento 5 Stelle e alle aggregazioni di centrodestra” (Newsletter n. 1 del 2018).

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3 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA SINISTRA TRA GLI ORTI IMPAURITI E LA SVOLTA DEI DOVERI

3 Gennaio 2018

Stefano Folli prova a spiegare su Repubblica il perché il Pd di Renzi tiene poco all’accordo con la Bonino e cosa ne potrebbe derivare (“I radicali e il pasticcio del Rosatellum”). Emma Bonino dà la sua versione: Alessandra Arachi, “Lo sfogo di Emma: ‘Ho salito e sceso tutte le scale. Non si è risolto nulla’” (Corriere della sera). Lina Palmerini indica “I costi di una rottura tra Bonino e Renzi” (Sole 24 ore). Ma dal Pd si levano le voci di Piero Fassino (“Siamo pronti ad aiutarli, ma i radicali decidano se vogliono essere alleati”, a La Stampa) e di Ettore Rosato (“Con i Radicali tanto in comune”, al Messaggero). C’è poi un retroscena di Tommaso Ciriaco: “Letta e la cena della discordia” (Repubblica). Ieri Sandra Zampa aveva detto (a Repubblica): “Con Emma l’intesa ci sarà”. SINISTRA: Claudio Cerasa, direttore del Foglio, riprende coraggio e scrive che “E’ nata la sinistra dei doveri e non solo dei diritti” (quella di Renzi con Minniti Calenda Orlando e Gentiloni, anche se il Pd dovesse perdere…); viceversa Ezio Mauro su Repubblica scrive che la sinistra non riesce più a elaborare una sua lettura del tempo presente e, senza cultura, perde così anche l’anima (“Gli orti impauriti della sinistra“). CINQUE STELLE: Piero Ignazi prevede una lenta perdita di consensi dopo il cambio di passo del nuovo statuto (“M5s, l’angoscia di farsi partito” (Repubblica); Paolo Macry, su Il Mattino, vede il M5S forte soprattutto dove c’è impoverimento culturale (“I Cinque stelle e il pensiero della debolezza”; Ilario Lombardo, “I dubbi di Fico: finiti in mano a un’azienda” (La Stampa). TEMI: Enrico Giovannini, “Sviluppo sostenibile nella Costituzione” (Intervista ad Avvenire). Alesina e Giavazzi, “La verità malcelata sulle nostre pensioni” (Corriere della sera). Tommaso Nannicini,Giovani e lavoro. Le proposte del Pd” (Avvenire). Maurizio Molinari, “Iran, la rivolta che può cambiare il medio Oriente” (La Stampa). Francesco Damato,La lezione di giornalismo di Moro: ecco perché il bene non fa notizia” (Il Dubbio).

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1 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“SENZA FARE DEMAGOGIA”…

1 Gennaio 2018

Franco Monaco, a cavallo dell’anno, legge alcuni aspetti della fase politica: “L’apparente equivoco per cui, se il Pd cala, Gentiloni invece sale” (Il Fatto) e “Tre cespugli artificiosi non fanno un Ulivo” (Manifesto). Gianni Toniolo, sul Sole 24 ore, sostiene che “La ‘prova debito’ resta il vero esame dell’Italia in rimonta”. Romano Prodi, sul Messaggero, approva l’invio di soldati in Niger ma teme lo scarso peso politico dell’Italia: “Purchè l’Italia non diventi la Croce rossa dell’Africa”. Un’analisi lucida dei problemi dell’Europa 2018 di Sergio Fabbrini: “I frangiflutti necessari per arginare i nazionalismi” (Sole 24 ore). Luigi Di Maio “apre”: “Con Lega o Grasso? Dopo il voto vedremo chi può collaborare con noi” (intervista a La Stampa). E Davide Casaleggio “spiega”: “Una multa è il minimo per chi tradisce gli elettori” (intervista al Corriere della sera). Stefano Cappellini, “La metamorfosi finta del M5s” (Repubblica). Sullo scenario elettorale Ilvo Diamanti parla de “La stagione del meno peggio”, in cui, secondo Fabio Bordignon, “Studenti e anziani guidano il fronte degli ottimisti” (Repubblica). Dice Marco Minniti che “Non sarà un voto inutile” (intervista a Repubblica). Intanto forse Renzi s’accorge dei tanti errori fatti: “Renzi cerca la rimonta, ma ‘senza fare demagogia’” (Goffredo De Marchis, Repubblica).

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30 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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DI QUI AL VOTO: MESI DI PASSIONE (E DI SUDDITANZA ALL’AUDIENCE)

30 Dicembre 2017

Leonardo Becchetti, in un editoriale sull’Avvenire, punta sui settori più responsabili della società civile (in larga parte cattolici, sembra dire) per mettere in campo riflessioni e proposte politiche, di qui alle elezioni e oltre (“Questi mesi di passione”). Nadia Urbinati mette in luce con chiarezza i guasti de “La democrazia dell’audience” (Repubblica). Pierluigi Bersani dice la sua a Repubblica: “Le mie condizioni per trattare con Pd e M5s dopo il voto” (ma si nota una qualche preferenza per M5s). Del resto Luigi Di Maio, sempre a Repubblica, dice: “Non lasceremo l’Italia nel caos. Pronti a fare alleanze”. Emanuele Macaluso su Il Dubbio critica il ruolo dei media: “La campagna elettorale dei potenti”. Stefano Folli mostra dubbi sulla tenuta di Gentiloni, a fronte di un Pd in discesa: “Il fragile incantesimo di Gentiloni” (Repubblica). Due bilanci della legislatura che chiude i battenti: Francesco Verderami (Corriere della sera): “Diario di una legislatura. Quando Berlusconi disse: ‘Meglio Letta di Renzi’”; Bruno Vespa (Il Mattino): “Se il Pd chiude in affanno una legislatura agitata ma certo non pessima”. L’Avvenire racconta: “Ecco i centristi con il Pd”; Beatrice Lorenzin dice al Corriere della sera: “Noi non solo cespugli, ci ispiriamo a Calenda”. Ottavio Lucarelli su Repubblica: “Nella nuova Margherita Casini e De Mita sponsor”. Daniela Preziosi sul Manifesto scrive che “Il centrosinistra non c’è ma è già in crisi”. Il Foglio pubblica un incredibile articolo di tal Luca Del Pozzo che pensa di vivere negli anni ’50: “Irrilevanza cattolica”.

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29 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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“LA SOCIETÀ INTOSSICATA”

29 Dicembre 2017

Va letto, per il buon senso che lo pervade e per i pericoli che sottolinea, l’articolo di Massimo Ammanniti su Repubblica: “La società intossicata”. Anche da Ammanniti viene un elogio a Paolo Gentiloni, di cui scrive Fabio Martini su La Stampa (forse un po’ esagerando): “Il premier si smarca da Renzi e sottolinea tutte le differenze”. Ne scrivono anche Lina Palmerini sul Sole 24 ore: “La campagna del premier in sintonia col Colle”, e Alessandro Campi sul Messaggero: “La legislatura che ha cambiato le leadership”. Di qualche interesse l’intervista a Massimo D’Alema fatta dal direttore della Gazzetta del Mezzogiorno, in cui D’Alema racconta di aver aperto la campagna elettorale in una parrocchia pugliese, invitato da un gruppo cattolico (“Il Manifesto di d’Alema. ‘Il Salento va rispettato’”). Su Il Dubbio un’intervista di Alfredo D’Attorre (Liberi e uguali): “I 5 stelle sono come il Pd: guardano a destra”. Sul Sole 24 ore Francesco Clementi spiega quale è “Il raggio d’azione del Governo” dopo lo scioglimento delle Camere.

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28 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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IUS SOLI, APPELLO FUORI TEMPO. I 70 ANNI DELLA COSTITUZIONE

28 Dicembre 2017

Chiude la legislatura, ma preme ancora l’appello di alcuni perché si prenda il tempo per votare sullo ius soli: Luigi Manconi,Perché non rinviare di pochi giorni le elezioni politiche?” (Manifesto); Gianni Cuperlo, “L’appello della minoranza dem” (Il dubbio); è favorevole anche Marzio Barbagli, sociologo, intervistato da Il Mattino: “Un tema centrale ostaggio dei partiti. Anche il Pd pecca di sottovalutazione”; Massimo Giannini  critica il Pd: “La sinistra e il riscatto mancato” (Repubblica). Franco Monaco, intervistato da La Notizia, dice: “Legge sacrificata per motivi elettorali”. Ma, dopo il voto mancato in aula giorni fa, dice Marzio Breda, “Per il Colle un secondo tentativo è impraticabile” (Corriere della sera). I 70 ANNI DELLA COSTITUZIONE: interventi di Sabino Cassese (Messaggero), Enzo Cheli (Messaggero), Beniamino Caravita (federalismi.it), Alessandro De Nicola (La Stampa), Mario Stanganelli (Messaggero).MOVIMENTO 5 STELLE: l’intervista di Luigi Di Maio al Fatto (“Così farò il governo”); Adriano Sofri, “Contro la folle sinistra che sceglie Di Maio” (Il Foglio). L’INTERVISTA A MATTEO RENZI: “Europa e ceto medio: ecco le nuove sfide” (La Stampa). ITALIA: Sul Foglio Sabino Cassese, a colloquio con Cerasa, si chiede: “Rinascita dell’Italia?”. BILANCI: Marcello Sorgi, “La legislatura nel segno delle sorprese” (La Stampa); Guido Gentile, “Il buon lavoro di Gentiloni e i rischi” (Sole 24 ore).

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26 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PIANO DI PRODI PER L’EUROPA. IL REALISMO DI L. REICHLIN. LO STOP ALLO IUS SOLI

26 Dicembre 2017

Romano Prodi (incaricato con altri di stilare un piano sociale europeo che la Commissione Ue presenterà a fine gennaio): “Che degrado nel nostro dibattito politico” (intervista a La Stampa). Giuseppe Salvalaggiulo,Salviamo l’Europa. Il piano di Prodi” (La Stampa). Marta Dassù descrive “Le ferite che minano l’Europa” (La Stampa). Sergio Romano dice: “L’Est ribelle insegna: una vera unione non è più rinviabile” (Corriere della sera). Lucrezia Reichlin dà un saggio di realismo politico e invita i prossimi (deboli) governi italiani a fare una politica bipartisan di rafforzamento delle istituzioni: “Fragilità e illusioni. Riforme e istituzioni in Italia” (Corriere della sera). Eugenio Scalfari punta tutto sull’europeismo e spera in una riunificazione della sinistra: “La chimera della sinistra” (Repubblica). Romano Prodi dice anche quale è la “Lezione catalana” (Messaggero). Francesco Verderami parla del piano B di Berlusconi: “Berlusconi e i timori di un tracollo Pd” (Corriere della sera). Umberto Ranieri, su Il Mattino, scrive de “La Boschi e l’ordalia che la dirigenza del Pd non sa affrontare”.  Claudia Mancina difende la Boschi: “Linciaggio sulle donne al potere” (Mattino). Ancora sul Mattino Massimo Adinolfi spiega: “Una crisi e cinque strade”. Claudio Cerasa su Il Foglio dice la sua: “Perché il 2017 non è stato l’anno del populismo”. SULLO STOP ALLO IUS SOLI: Stefano Cappellini, “Lo schiaffo allo ius soli” (Repubblica); Luigi Manconi, “Ha vinto l’ideologia della paura” (Manifesto); Marco Tarquinio (Avvenire) “Ius culturae, politica in fuga”; Pietro Parolin, “Ius soli, bene lo stop. Il Paese è già lacerato” (intervista al Messaggero); una nota di Stefano Ceccanti sul suo blog.

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