23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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SONDAGGI. LA CULTURA DEL PD. ROMA E LA MAFIA. IL FISCO E LA SINISTRA

23 Luglio 2017

SONDAGGI: Massimo Robotto, “Cresce FI, in calo Pd e 5 Stelle, il centrodestra unito al 35%” (Corriere). NOTE SUL PD: Sandra Zampa, “Siamo senza rotta, distanti dalla gente” (intervista al Quotidiano nazionale); David Bidussa, “Pd. Dov’è la cultura del partito?” (Sole 24 ore); Carlo Bertini, “Renzi prepara la maxi squadra Pd” (La Stampa); Stefano Folli, “Federalismo. Se il Pd rincorre la Lega” (Repubblica). A SINISTRA: Alessandro Trocino, “Il cantiere Pisapia e il rischio delle due liste” (Corriere). SULLA SENTENZA ROMANA che dà dure condanne ma toglie il reato di mafia Rosy Bindi prende posizione con due interviste: “La mafia a Roma? I giudici stavolta non hanno capito” (intervista all’Avvenire); “Roma è stata in mano ai mafiosi. Fate ricorso” (intervista a Il Fatto). DESTRA,  SINISTRA E FISCO: Laura Pennacchi, muove un dura critica alla proposta della flat tax (vedi qui): “Questione fiscale e investimenti pubblici. I nodi della sinistra” (Manifesto). Mentre Claudio Cerasa la considera un’ottima idea: “Idee per cambiare l’Italia” (Foglio).

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23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GRANDEUR DI MACRON. NOI E LA LIBIA. NOI E IL PETROLIO. AUTORITARISMI AD EST

23 Luglio 2017

Eugenio Scalfari lancia l’allarme sulle mire napoleoniche di Macron ed esorta l’Italia a reagire, soprattutto per quanto riguardo il proprio ruolo in Libia e più in generale in Africa; e richiama la sinistra a impegnarsi in primo luogo su un concreto europeismo (“La grandeur di Macron che minaccia l’Italia e l’Europa”, Repubblica). Anche Romano Prodi coglie alcuni eccessi di Macron nel mettere la Francia al primo posto (“Ora Macron riequilibri il rapporto con l’Italia”, Messaggero). Maurizio Molinari su La Stampa coglie i principali elementi novità nel quadro europeo e mette in guardia l’Italia dal giocare un ruolo di basso profilo (“Le quattro novità d’Europa”). Vincenzo Nigro: “La Francia e l’Italia nella partita libica” (Repubblica). L’ITALIA E IL PETROLIO: per avere autorevolezza in campo internazionale all’Italia serve  non sparare sulle proprie aziende energetiche; lo scrivono Alberto Negri (“La diplomazia del gas contro le guerre”, Sole 24 ore) e Davide Tabarelli (“Se il petrolio diventa il diavolo”, Mattino). PAESI DELL’EST: Vladimiro Zagrebelsky, “Le democrazie illiberali contro i giudici” (La Stampa), Nadia Urbinati, “Le due facce dell’Unione” (Repubblica).

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23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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RIFORMA DELLA COSTITUZIONE. RITORNA IL DIBATTITO

23 Luglio 2017

L’articolo, messo ieri qui in rassegna, di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, che auspicava una riforma della prima parte della Costituzione insieme a una serie di riforme liberali ispirate alla proposta di tassa unica al 25% formulata dall’Istituto Bruno Leoni (vedi qui Nicola Rossi, “Una flat tax al 25% per salvare il Paese dal fisco”,  una sua intervista al Sole 24 ore “Piaccia o no, la flat tax è trasparente”, e sul Foglio l’articolo di Carlo Stagnaro, “Una flat tax di sinistra”), ha suscitato un interessante dibattito. Ieri sul Corriere è intervenuto Valerio Onida dicendo che della flat tax si può discutere, benché egli sia contrario, ma non già di riforma dei principi della Costituzione (“La Costituzione garantisce i diritti sociali dei cittadini”). Oggi, di nuovo sul Corriere interviene Sabino Cassese, favorevole a una riforma del fisco, e non del tutto contrario a una revisione della prima parte della Costituzione, che però rinvia a tempi più maturi, proponendo invece interventi riformatori “minori” sulla pubblica amministrazione (“Riformiamo i ‘rami bassi’ delle nostre istituzioni”). Sul Mattino, invece, Biagio De Giovanni, filosofo di sinistra ora vicino al Pd, sostiene che la difesa a oltranza della Costituzione del 1946 rischia di fare da sentinella a una postazione sempre più vuota, e sostiene che è tempo di nuovo potere costituente, da mediare però con il livello costituzionale europeo (“Costituzione, le ragioni per cambiare”). Non si inserisce in questo dibattito, ma tocca temi vicini l’intervento di Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore, che descrive i guasti prodotti dall’esito del referendum del 4 dicembre e si augura un’intesa di governo tra le principali forze politiche non populiste, dopo le prossime elezioni, che riprenda in mano la riforma costituzionale con l’obiettivo di assicurare la stabilità del governo (“Un patto di governo per le riforme”). Anche un arruffato articolo di Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere di due gioni fa, va in direzione di un’esigenza di maggior efficienza delle istituzioni (“La politica senza potere nell’Italia del non fare”).

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21 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IUS SOLI, COALIZIONI, IL RITORNO DI BERLUSCONI

21 Luglio 2017

Andrea Riccardi, sul Corriere della Sera, riflette sul rinvio dello ius soli e sui rapporti tra i cattolici e la politica (“Il rinvio dello ius soli, una sconfitta per i cattolici”). Sul Manifesto Franco Monaco spiega perché è contrario a un listone di tutte le sinistre contro Renzi: “Il centrosinistra rompe con il dogma dell’unità politica” (delle sinistre) e Bia Sarasini sostiene che “Non c’è lista unita che tenga se non parte dalle persone”. L’ex Dc Angelo Sanza racconta al Corriere della sera il suo tragitto “Da De Mita a Pisapia”. Paolo Pombeni è pessimista sulla capacità del Pd e della sinistra di saper collaborare (“Le coalizioni impossibili?”, in mentepolitica.it). Francesco Verderami, sul Corriere, evidenzia invece “L’arte della coalizione nel prossimo Parlamento”. Giovanni Sabbatucci su La Stampa scrive: “Berlusconi, un ritorno da scoprire” (Messaggero); e sul ruolo di Berlusconi  nell’attuale equilibrio politico scrivono anche Stefano Folli (“Il Colle vigilerà sui rischi in arrivo”) e Gaetano Quagliariello (intervista a La Verità: “Il centrodestra c’è, manca solo Berlusconi”). Repubblica pubblica alcune lettere sul tema “Caro Renzi, perché ti amo perchè ti odio”, un’ intervista a Pippo Civati (“Talento e arroganza. Ha tradito il mandato delle primarie 2013”) e una a Teresa Bellanova (“Un vero riformista”). In un’intervista a Il Fatto Pierluigi Bersani dice: “Renzi, Lotti e Boschi fregati dalla loro questione morale”. Angelo Panebianco, sul Corriere, propone di cambiare la prima parte della Costituzione (“La Carta costituzionale e le difficili riforme italiane”).

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21 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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La ferita e la radice. Genova 2001, una generazione “perduta” alla ricerca di alleanze e di futuro

21 Luglio 2017
di Francesco Lauria

 

Ho scoperto, recentemente, leggendo il supplemento culturale del Corriere della Sera, che la mia “generazione”, quella dei nati tra il 1977 e il 1983, è una generazione di passaggio. Saremmo gli “Xennial”, l’ultima generazione che ricorda bene il telefono fisso, il mondo prima della rivoluzione digitale, ma che poi si è comunque adattata al mondo che è cambiato. Una generazione di mezzo, insomma.

Per chi ha vissuto l’impegno politico e sociale in prima persona, fin da ragazzo, la mia è anche e soprattutto la “generazione di Genova”.

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18 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“RAGIONARE O È FINITA”

18 Luglio 2017

Dopo l’articolo di Massimo Recalcati di ieri su Repubblica (“L’odio per Matteo e il lutto della sinistra”), che Matteo Renzi ha definito bellissimo nella sua enews settimanale, il quotidiano romano pubblica tre interventi: Roberto Esposito (“Escalation di rancori, tutti ne hanno colpa. Ragionare o è finita”), Guido Crainz (“Buone alcune riforme, ma la narrazione alla lunga ha deluso”) e Tommaso Montanari (“Solo contro tutti. Matteo è vittima di uno schema”). Su La Stampa Giovanni Orsina fa un esame interessante e impietoso della più generale crisi della sinistra, e, in particolare, del fallimento del Pd e di Matteo Renzi (il titolo però è fuorviante: “La rivoluzione che serve alla sinistra”). Il Foglio pubblica un lungo articolo di Giorgio Tonini, senatore autorevole del Pd, che motiva una critica economica e politica alla posizione di Renzi sul fiscal compact (“Fiscal compact, avanti. Critica alla proposta renziana”). Ancora sul Foglio Giuliano Ferrara offre la sua versione de “L’incredibile suicidio del Pd”.

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18 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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PER UN’ALTERNATIVA CREDIBILE A POPULISMO E XENOFOBIA

18 Luglio 2017

Lorenzo Dellai, presidente di Democrazia solidale, e Francesco Gagliardi, direttore di Eptaforum, scrivono al direttore di Avvenire un’ampia lettera in cui sostengono che chi si richiama al cattolicesimo democratico e alla cultura politica del popolarismo deve oggi sentire il dovere di una iniziativa politica che riporti alla partecipazione politica milioni di “elettori stanchi” per costruire un’alternativa credibile a populismo e xenofobia (“Ciò che il popolarismo può fare per il Paese”). Sullo stesso giornale Mauro Magatti scrive che, di fronte alla grande sfida delle migrazioni, non serve una risposta solo organizzativa e delegata alle istituzioni, ma serve una diffusa capacità di mobilitazione personale, una coscienza nuova della nostra umanità (“È ‘personale’ la sfida della convivenza”). Quanto allo ius soli, se è vero che “Nel Pd monta l’irritazione contro Gentiloni che non ha sfidato AP” (Carlo Bertini, La Stampa), che sul Manifesto Alessandro Portelli scrive “L’Italia peggio dell’Alabama”, e che nel mondo cattolico ci sono dure prese di posizione (Marco Tarquinio, “Questa legge s’ha da fare”, Avvenire), il presidente Mattarella mostra comprensione (Marzio Breda, “Sollievo del Colle sullo ius soli”) e Luigi Zanda, capogruppo Pd al Senato, è convinto che dopo l’estate la legge passerà (“Centristi vicini alla Chiesa, come possono dire no?”, intervista al Corriere della sera). Maurizio Ambrosini, su lavoce.info, spiega “Perché ‘Aiutiamoli a casa loro’ è uno slogan semplicistico”. Gustavo De Santis e Salvatore Strozza, di Neodemos, fanno il punto sui benefici della presenza di stranieri in Italia (“Stranieri in patria. D’altri”). Paolo Mieli sul Corriere sostiene “Le ragioni della Chiesa sull’Africa”. Federica Mogherini dice a Le Monde che “Il faut cre’er un état stable en Libye”. Filippo Grandi, dell’UNCHR, dice che loro sono “Pronti a creare campi in Africa per i rifugiati”. Piero Bevilacqua, sul Manifesto, avanza una proposta di accoglienza e integrazione (“Vivere e lavorare per un patrimonio naturale immenso”).

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18 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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LINO PRENNA: IL POPULISMO, PROVOCAZIONE PER IL CATTOLICESIMO DEMOCRATICO

18 Luglio 2017

Il numero di aprile-giugno di “Politicamente”, foglio informatico dell’associazione Agire Politicamente, contiene: un articolo di Lino Prenna (“Il populismo: una provocazione al cattolicesimo democratico”), un articolo di Augusto Sabatini, con una serie di annotazioni critiche sugli orientamenti ecclesiali attuali in Italia (“Chiesa e Stato: autorictas e potestas”) e il programma del Seminario sul lavoro che si terrà a Fermo dal 26 al 30 agosto in collaborazione con la Comunità di Capodarco (“Il lavoro che non c’è… il lavoro che vogliamo: per costruire il patto sociale”. Si veda anche il sito dell’associazione: www.cattolicidemocratici.it

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17 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA CRITICA DI ARTURO PARISI A RENZI. LA DIFESA DI MASSIMO RECALCATI

17 Luglio 2017

Arturo Parisi al Corriere della Sera: “Renzi vuole perdere, è prigioniero del suo io. E Prodi è lontano dal Pd, ha già tolto la sua tenda”. Analisi psico-politica di Massimo Recalcati su Repubblica: “L’odio per Matteo e il lutto della sinistra”. Massimo Franchi, “Elettori a sinistra del Pd, manca un federatore” (Corriere). Sul Foglio Claudio Cerasa riapre la sua satira politica: “Appello per D’Alema candidato premier”. Due pareri a confronto, sul Corriere Economia, sulla posizione di Renzi contro il fiscal compact: Tommaso Nannicini,Perché sì”, e Irene Tinagli, “Perché no”. Dario Di Vico (Corriere della Sera), “La ripresa economica c’è, ma dimentica tre pilastri: giovani, povertà e salari”. Ilvo Diamanti (Repubblica), “Nelle parole dei giovani non c’è posto per la speranza”. Un’analisi di cosa è populismo in Sergio Fabbrini, “Le molte facce del populismo, che vince anche se perde”. Un’intervista di Avvenire a Fabrizio Barca che racconta del suo lavoro nelle retrovie: “E’ la partecipazione la risposta ai populismi”.

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17 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL RINVIO DELLO IUS SOLI E IL CHE FARE SUI MIGRANTI

17 Luglio 2017

Il rinvio da parte del governo ad affrontare la discussione sullo ius soli dopo l’estate ha ricevuto diverse letture: difende il governo ma anche il valore della nuova normativa Massimo Adinolfi sul Mattino (“Se l’identità finisce nelle urne”); realismo e senso della responsabilità secondo Massimo Franco sul Corriere della Sera (“La ragionevolezza che vince”)  e Federico Geremicca su La Stampa (“La mossa per evitare la crisi”; più severo Massimo Giannini su Repubblica (“Il rinvio che maschera la resa finale”), a cui segue un’intervista a Roberto Speranza (“I dem inseguono la destra, su altri temi i voti li trovano”). Duro anche il giudizio di mons. Giancarlo Perego, ancora responsabile di Migrantes e vescovo di Ferrara (“Così la classe politica si inchina ai prepotenti”). Sul Messaggero un commento a favore del governo ma anche contro la riforma: Marco Gervasoni, “Una vittoria del realismo che limita i danni al Paese”. Quanto ai migranti, Romano Prodi dice: “Senza un progetto per l’Africa tragedia inevitabile” (Messaggero). Gilles Kepel, intervistato dal Corriere, riconosce che “L’Italia non può accogliere tutti”; e Luciano Violante ancora sul Corriere scrive: “Servono politiche europee per ridurre le partenze”.

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