12 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL M5S E L’AMBIGUITÀ IN POLITICA

12 Gennaio 2017

Maurizio Ferrera, “L’ambiguità dei 5 stelle rischia di diventare cronica” (Corriere della Sera). Giovanni Orsina, “Il prezzo dell’ambiguità politica” (La Stampa). Ezio Mauro, “Grillo, la setta dell’altrove” (Repubblica). Paolo Pombeni, “La ‘libertà’ di non avere un vero programma” (Sole 24 ore). Adriano Sofri, “La divisione politica che le fesserie del M5S producono a sinistra” (Foglio).  Sul piano locale un’intervista, che offre qualche speranza, del nuovo assessore all’ambiente nella giunta romana, Giuseppina Montanari: “Troverò tranelli, ma sui rifiuti cambio tutto” (Il Fatto).

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11 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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Leonardo Benevolo, intellettuale diverso

11 Gennaio 2017
di Francesco Gastaldi

 

L’autore è professore associato di urbanistica all’Università IUAV di Venezia

 

E’ difficile riassumere le molteplici attività in campo politico-culturale, dell’insegnamento, dell’editoria e della professione svolte da Leonardo Benevolo che si è spento alcuni giorni fa all’età di 93 anni. Architetto e urbanista, storico e teorico dell’architettura, così come della città e del territorio, ma sempre un cattolico sociale,

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10 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL FUTURO DI RENZI E DEL PD. SULLA LEGGE ELETTORALE

10 Gennaio 2017

Su Repubblica Goffredo De Marchis ipotizza: “Renzi cambia squadra. Nuova ricetta per il Pd: giovani e intellettuali”; Matteo Pucciarelli guarda alla sinistra del Pd e scrive: “Pisapia lancia Boldrini”. Michele Salvati, sul mulino online, ripubblica l’articolo, già uscito sul Corriere, in cui esortava, “a questo punto, a rassegnarsi a una coalizione riformista contro i populismi” (“Meglio meno, ma meglio”), e vi aggiunge il link al duro commento di Mauro Barberis sul Fatto online (“Ecco gli ultimi giapponesi del renzismo”), e il commento pur critico ma utile alla discussione di Massimo Mucchetti sull’Huffington post (“All’apprendista stregone servono chierici vaganti”). Quanto alla legge elettorale, su Adista Marcello Vigli, storico esponente delle comunità cristiane di base, propone il proporzionale (“Quale legge elettorale?”); Stefano Ceccanti scrive invece: “Mattarellum o premio, se no sarà un caos”.

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10 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PESO DEI REFERENDUM SUL LAVORO

10 Gennaio 2017

Sui referendum sul lavoro e sul parere prossimo della Consulta: Luigi Ferrajoli sul Manifesto è apodittico (“Tre referendum sul fondamento costituzionale della Repubblica”); sul Sole 24 ore Donatella Stasio fa il punto storico-giuridico (“Referendum lavoro, il peso dei precedenti”) e Pietro Ichino scrive: “Sui licenziamenti quesito inammissibile”. Per Oscar GianninoSul verdetto sull’articolo 18 si gioca la legislatura” (Messaggero). Sergio Staino giorni fa aveva criticato sull’Unità la Cgil (“Se Camusso dimentica la nostra storia”); oggi Emanuele Macaluso scrive sull’Unità “Il ruolo del sindacato” e Sergio Staino torna sul tema (“Tira una brutta aria, con il cuore possiamo cambiarla”). Giovanni Bianconi sospetta “Il tifo di Renzi per il Sì della Consulta” (Corriere della Sera), perché così sarebbe più forte la spinta ad andare a votare a giugno e così rinviare il referendum. …Ma Claudio Cerasa sul Foglio consiglia a Renzi di prendere tempo: “Buone ragioni per non votare subito”.

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8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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ITALIA. FOTOGRAFIA DEL DISAGIO E ATTESE DI FUTURO

8 Gennaio 2017

Un sondaggio SWG-Messaggero rivela preoccupazioni, attese e contraddizioni degli italiani: Mario Ajello, “Che 2017 sarà”; Enzo Risso, “La crisi della rappresentanza”. Nell’indagine Demos-Repubblica emergono dati simili: Ilvo Diamanti, “Gli italiani e lo Stato”; Stefano Folli, “La ricerca continua di un padre ideale”; Fabio Bordignon, “Vuole le riforme anche chi votò No al referendum”. Sull’inserto La lettura del Corriere ci si interroga sulle possibilità di un futuro diversi nei vari campi; Maurizio Ferrera risponde per la politica, analizzando le utopie del Novecento e le derive tecnocratiche, e parlando di un’utopia gentile che dovrebbe essere perseguita: l’integrazione europea (“E’ possibile oggi”). Aldo Carra sul Manifesto parla delle speranze della sinistra-sinistra: “Un anno difficile a sinistra. E che serva di transizione”. Gian Maria Gros-Pietro, su La Stampa, invita a “Battere il disagio con la qualità dei beni pubblici”. Alberto Quadrio Curzio, sul Sole 24 ore, dice della “Equazione impossibile tra debito e crescita”. Giuseppe Berta, sul Mattino, teme il ritorno al protezionismo: “Da Trump a Melfi, il neoprotezionismo che minaccia il Sud”. Michele Ainis torna sul tema del burocratismo: “Comma” (Repubblica). Riccardo Petrella, sul Manifesto, lancia un manifesto 2017 per la dignità universale: “In piedi esseri umani, la povertà è un furto”.

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8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL SOVRANISMO. SU TRUMP. SU PUTIN. SUL MEDIO ORIENTE. E SUI VIAGGI DEL PAPA

8 Gennaio 2017

Per Sergio Fabbrini oggi si deve combattere il ritorno dei nazionalismi: “Europa. ‘Sovranismo’ è l’avversario da battere” (Sole 24 ore). Ancora sul Sole Luigi Zingales mostra che “Trump è pro business ma non pro mercato”, e spiega le molte differenze tra le due prospettive. Massimo Gaggi, sul Corriere, indica “I nuovi alleati dell’America di Trump”. Vittorio Emanuele Parsi, sul Sole, si sofferma su “I pericolosi disegni egemonici di Putin”. Danilo Taino, ancora sul Corriere, rivela che anche la Germania teme gli hacker russi: “Berlino teme blitz anti-Merkel”. Mentre in un’intervista all’Unità anche Vittorio Strada ritiene grave la cyber guerra (“Usa-Russia, è la rete la nuova frontiera della guerra fredda”), Ian Bremmer, intervistato dal Corriere, dice: “Ma non ci sarà la cyber guerra fredda”. Maurizio Molinari su La Stampa analizza “Le tre armi impugnate dal Califfo”. Andrea Negri, sul Sole, fa il punto su tre scenari delicati: “Turchia, Libia, Siria. Occidente senza strategia” (Sole 24 ore). Ferdinando Salleo lo fa sul Medio Oriente: “Chi vince e chi perde in Medio Oriente” (Repubblica). Su La Stampa Andrea Tornielli pubblica un’intervista a papa Francesco contenuta nel libro sui viaggi del papa che sta per uscire (“Ho capito che dovevo viaggiare dopo la missione a Lampedusa”).

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8 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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PIÙ INCLUSIONE E (È) PIÙ SICUREZZA

8 Gennaio 2017

Intervistato da Marco Damilano sull’Espresso, il ministro Marco Minniti dice: “Vi racconto il mio piano sicurezza (da oggi una parola di sinistra)”. Romano Prodi, sul Messaggero, però avverte: “Libia, ma solo la pace potrà garantire i nuovi accordi” (Messaggero). Su Avvenire Paolo Borgna riassume la posizione equilibrata del quotidiano: “Tenere i nervi saldi sui migranti e sulle espulsioni”. Il senatore del Pd e demografo Gianpiero Dalla Zuanna è d’accordo con i rimpatri, ma dice che si deve cercare d’integrare anche quei migranti economici che sono disponibili a lavorare (“Cona è un dramma ed è colpa di Zaia”, intervista a Il Dubbio). Luca Ricolfi, sul Sole 24 Ore, guarda con favore all’iniziativa del governo, ma riassume una serie di nodi da sciogliere: “Politiche dell’accoglienza: siamo a una svolta?”. Vladimiro Polchi racconta una delle tante storie di burocrazia: “L’impresa impossibile di ospitare un migrante. Solo porte in faccia” (Repubblica).

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7 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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Quando lo sviluppo è uno sviluppo di comunità

7 Gennaio 2017
di Luigi Lochi

 

Che fare allora? Come riconnettere gli esclusi alle Istituzioni e prima ancora alla politica? Come sottrarli ai miraggi della pseudo-democrazia? Come far percepire loro lo “Stato amico”? Mi rifaccio ad una semplice quanto innovativa esperienza che dice innanzitutto che la risposta a queste domande non può venire dall’alto ma dalle comunità, o meglio, oggi da quelle “tracce di comunità” che, come fiumi carsici, corrono nel sottosuolo delle città e che andrebbero svelate.

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7 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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SULLA NATURA DEL PD, SUL RUOLO DEI CATTOLICI, SUL POST REFERENDUM

7 Gennaio 2017

L’Avvenire pubblica un articolo di Luca Diotallevi sul tema della debole rilevanza politica del cattolicesimo italiano; l’autore sollecita i diversi filoni del cattolicesimo politico – ma non nomina il cattolicesimo democratico – a giocare le proprie carte: “Cattolici rilevanti in politica seguendo Sturzo e de Gasperi”. Sull’Unità il ministro Claudio De Vincenti pubblica una riflessione sui quattro filoni politico-culturali che sono presenti nel Pd (con una identificazione un po’ troppo sommaria del filone cattolico-democratico): “Pd, i magnifici 4 (che devono diventare uno)”. Su mentepolitica.it Paolo Pombeni si sofferma su “L’enigma Grillo”. Sul Mulino online Enzo Cheli rivolge un appello: “Dopo il referendum, per un ritorno alla ragione”. Il Mattino di ieri ha pubblicato un articolo del giurista Giovanni Verde, che aveva votato No al referendum: “Dopo il No si rischia di tornare al passato”; e oggi Massimo Adinolfi ritorna sul tema: “I pentiti degli effetti del No”. Alessandro Campi sul Messaggero scrive: “M5S e Lega, il laboratorio di una strana alleanza”. Claudio Cerasa sul Foglio spiega perché Gentiloni è il punto di mediazione perfetto dei nemici di Renzi: “L’uomo sodo al comando”. Ma Francesco Verderami sul Corriere dice invece che “Il leader del Pd si riavvicina a ‘Paolo’”.

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