22 Settembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LE ALCHIMIE NASCOSTE DELLA LEGGE ELETTORALE

22 Settembre 2017

Ugo Magri su La Stampa spiega il nuovo patto sulla legge elettorale (“Ma il nuovo testo non potrà fare il miracolo di un vincitore certo dopo le elezioni”). Né scrive anche Stefano Ceccanti nel suo blog (“Rosatellum bis: spiegazione e valutazione”). Per Carlo Bertini su La Stampa si tratta di “Una legge per svuotare la sinistra”. Mauro Calise commenta sul Mattino: “La politica salva la faccia. Salverà anche la testa?”. Stefano Folli scrive de “Le alchimie nascoste dietro la maschera del latinorum” (Repubblica). Perché i leader vogliono il Parlamento dei nominati? Se lo chiede Walter Tocci in un saggio uscito su costituzionalismo.it, e si risponde che è la conseguenza di fenomeni strutturali della politica postmoderna (“Dal troppo al niente della mediazione”).  Claudio Cerasa sostiene che in Italia, se si vuol proseguire nell’uscita dalla crisi, “Non si può fare a meno di una grande coalizione” (Il Foglio). Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, spiega perché in Italia la spinta anti-politica durerà di più che nel resto d’Europa (“La forza delle idee illiberali”). Piero Bevilacqua, sul Manifesto, critica il Pd sulla finanziaria: “Legge di bilancio. Il centrosinistra è neoliberista”.

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12 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI, GLI STRAPPI, L’EUROPA, IL GOVERNO. E I 5 STELLE

12 Luglio 2017

Si chiede Paolo Pombeni:Pd: troppo di lotta e poco di governo?” (mentepolitica.it), e scrive che “le sceneggiate da grande potenza non hanno mai portato fortuna al nostro paese”. Impressioni simili sono in vari editoriali, tra cui: Stefano Folli, “La politica degli strappi e il governo del presidente” (Repubblica); Carlo Bastasin, “Il ‘rischio Italia’ incognita per l’asse franco-tedesco sull’integrazione” (Sole 24 ore); Guido Tabellini, “Un azzardo rinunciare ai tagli al deficit” (Sole 24 ore); Ugo Magri, “Roma-Bruxelles e la festa delle anomalie” (la Stampa); Massimo Franco, “L’offensiva del leader rimette in bilico Palazzo Chigi” (Corriere della Sera); Adriana Cerretelli, “L’Italia e i baratti franco-tedeschi” (Sole 24 ore). Anche Il Foglio mette in guardia Renzi: “Quel Tesoro che Renzi si perde in Europa”. Sul fiscal compact, però, le critiche sono molte: Jean-Paul Fitoussi,Fiscal compact ridicolo, è da abolire” (intervista al Messaggero); Giulio Sapelli, “Quel trattato ha strangolato l’economia” (Il Gazzettino); Gustavo Piga, “Ma il Fiscal compact va rivisto” (Sole 24 ore). Ma Massimo Bordignon avverte: “Non si cresce a debito” (intervista a Qn). Il M5S PREPARA IL SUO GOVERNO: Ilario Lombardo, “’Nino Di Matteo ci ha detto sì’. Prima casella del governo M5s” (La Stampa). Marc Lazar su Le Monde: “En Italie le Mouvement 5 étolies reste une force attractive”. A SINISTRA: Pippo Civati,Gruppo unico? Serve pazienza, ma possiamo farcela” (intervista a Il Dubbio); Nino Bartolini Meli, “Massimo vuole silurare Pisapia” (Messaggero); Claudio Cerasa, “Chi tresca con lo stupidario grillino” (Foglio); Piero Bevilacqua,A proposito di centro-sinistra prima il conflitto poi le alleanze” (Manifesto).

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23 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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BALLOTTAGGI. IUS SOLI. RIFORMISMO E NUOVA SINISTRA

23 Giugno 2017

Lina Palmerini,La sfida-ballottaggi: la mossa del Cavaliere e l’attesa di Renzi” (Sole 24 ore). Roberto Esposito, “Ius soli, i filosofi entrano in campo: ‘Chi studia da noi sia integrato’” (intervista al Mattino). Il testo della proposta di legge sulla cittadinanza. Sabino Cassese, “Cittadinanza, combinare i diritti con i doveri” (Corriere della Sera). Giorgio Tonini intervistato da Pierluigi Mele per Rainews dice: “Il Pd è nato per unire il centrosinistra. Ma l’unità del centrosinistra è un obiettivo totalmente altro rispetto ai due miti politici della Prima Repubblica: l’unità delle sinistre e l’unità politica dei cattolici. La definizione del Pd che preferisco è quella che ne diede Romano Prodi: il Pd è la «Casa comune dei riformisti» (…)Non possiamo invece riproporre agli elettori una unione senz’anima” (“Costruire nel Pd, attorno al Pd e anche oltre il Pd l’unità dei riformisti”). Giuliano Pisapia, intervistato da la Nazione: “Nessun listone unico con il Pd”.  Carlo Bertini, “Orlando critica la linea Renzi e va da Pisapia” (La Stampa).Tommaso Montanari, “Portare in Parlamento il mondo della sinistra e di chi non vota più” (Manifesto). Tommaso Montanari e Paolo Mieli,Nuova sinistra. Un faccia a faccia” (Il Fatto). Stefano Folli, “Il mosaico di Pisapia tra annessione e coalizione” (Repubblica). Piero Bevilacqua, “Il rischio di cui Pisapia non s’accorge” (Manifesto). Alberto Asor Rosa, “Sinistra. Per accendere la luce serve un programma” (Manifesto).

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10 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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SE ORA IL PD GUARDA A SINISTRA…

10 Giugno 2017

Le interviste di oggi: Matteo Renzi, “Partita chiusa, voto nel 2018, occupiamoci dell’Italia. Uniti con Giuliano, possibile il 40%” (Corriere della Sera); Luigi Di Maio, “Il sabotaggio l’ha fatto il Pd. I partiti antieuropei? Ideologici” (Corriere della Sera); Pierluigi Bersani, “Sono solo apprendisti stregoni, ma un’intesa è ancora possibile” (La Stampa). Un’intervista di ieri: Silvio Berlusconi, “Il proporzionale dà stabilità. Il M5s non potrà mai avere il 51%” (Corriere della sera). Cronache e commenti: Alessandro Trocino, “Le condizioni di Pisapia a Renzi” (Corriere); Daniela Preziosi,Renzi rivuole Pisapia (e solo lui)” (Manifesto); Stefano Cappellini, “La sinistra e l’obbligo del progetto comune” (Repubblica); Diodato Capone, “Effetto Consultellum: corsa al listone con l’obiettivo del 40%” (Messaggero); Stefano Folli, “Da Berlusconi a Corbyn, un Pd che guarda alla sua sinistra deve cambiare identità” (Repubblica); Roberto D’Alimonte, “Consultellum, cambio di strategia per i partiti, ma la governabilità rimarrebbe una chimera” (Sole 24 ore); Piero Bevilacqua, “Pisapia e il miraggio del vecchio centrosinistra” (Manifesto). A sinistra-sinistra si discute del “manifesto” di Tommaso Montanari e Anna Falcone e di quale unità e di come: Stefano Fassina, “Sinistra unita, il cammino può essere comune” (Il Fatto), Livio Pepino, “Prima l’identità, poi verranno le alleanze” (Manifesto).

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10 Febbraio 2017
by Vittorio Sammarco
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NASCE  IL “CAMPO PROGRESSISTA”, PROMOSSO DA GIULIANO PISAPIA

10 Febbraio 2017

“Vogliamo riunire chi vuole fare qualcosa per la società e non trova il modo”, così Giuliano Pisapia in un’intervista a Aldo Cazzullo sul Corriere della sera  (“Ecco il mio Campo progressista. Con il Pd possiamo fare il 40%”). Giovanni Orsina critica Renzi (e Berlusconi) perché cercano di competere con Grillo scendendo sul suo stesso terreno (“Dove porta l’imitazione di Grillo”, Il Mattino). Franco Monaco, sul Fatto, si augura che la minoranza dem, a questo punto, resti dentro e metta in minoranza Renzi (“L’Ulivo cos’era e cosa non può essere”). Piero Bevilacqua sul Manifesto parla del progetto di Sinistra italiana, non disposto ad alleanze con il Pd (“Per fare il centrosinistra bisogna unire la sinistra”). Emilia Patta, sul Sole, fa il punto sul Pd: “Renzi: voto a giugno o subito il congresso”. Vannino Chiti: “Confronto sui temi e poi la conta. Se Renzi vince sarà leader di tutti” (Unità). Per Mauro Calise, sul Mattino, la posta in gioco del congresso Pd sarà la testa di Renzi (“La sfida a Renzi posta in gioco del congresso”). Pessimista Claudio Cerasa sulle sorti di Renzi (“No voto, no party, no Renzi”, Il Foglio). Critica Renzi ma allarga lo sguardo Guido Crainz: “L’impotenza del riformismo”. Guido Tabellini sul Sole 24 ore spiega perché sarebbe meglio votare subito (“Il voto ravvicinato e la lezione dello spread”). Quanto alla sentenza della Consulta: Stefano Ceccanti, “La riforma possibile” (Il Giorno); Roberto D’Alimonte, “La Corte lascia ai partiti la responsabilità di una nuova legge” (Sole 24 ore); al contrario per Liana MilellaOmogeneità tra Camera e Senato. La Consulta detta la legge elettorale” (Repubblica).

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8 Novembre 2016
by Giampiero Forcesi
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RENZI CONTRO JUNCKER. E CONTRO BERSANI …

8 Novembre 2016

Per Massimo Franco la polemica di Renzi con Bruxelles è soprattutto ad uso interno (“Lo scontro con l’Europa un’arma referendaria”, Corriere della Sera). E forse la pensa così anche Juncker, almeno secondo Andrea Bonanni (“La ragione e l’azzardo”, Repubblica). Ma l’attenzione è incentrata sul Renzi e sul Pd che escono dalla Leopolda: Miguel Gotor, “Renzi è un piccolo De Gaulle cui sfugge il presente” (intervista a Il Dubbio); Michele Prospero, “Un capo in cerca di acclamazione” (Manifesto); Piero Ignazi (che vede all’orizzonte la scissione del Pd), “Il Pd e il deficit di democrazia interna” (Repubblica); Valentino Parlato, “La radiazione del Manifesto e i linciaggi di Renzi” (Manifesto). E ancora sul Manifesto Piero Bevilacqua scrive: “Ecco perché è importante riuscire a battere Renzi”. In un colloquio con Francesca Schianchi Matteo Renzi afferma: “La minoranza spera nella spallata”. Alessandro Campi dice: “La scissione non serve a nessuno” (Messaggero). Il Corriere della Sera pubblica un commento un po’ rassegnato di Michele Salvati: “La malattia profonda del nostro sistema politico” (Corriere della Sera).

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26 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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BERLUSCONI, I 5 STELLE, IL REFERENDUM, LA SINISTRA

26 Settembre 2016

GLI 80 ANNI DI BERLUSCONI: tra i molti un articolo sull’Espresso di Marco Damilano finisce col dire che, tramontato Berlusconi, la sinistra si è decomposta: “era l’antiberlusconismo il confine che teneva tutti compatti”, “dopo il crollo dell’ex Cavaliere è diventata una missione impossibile per la sinistra italiana dire chi siamo” (“Dopo di lui non siamo più noi”). Numerosi i giudizi negativi sugli ultimi sviluppi del M5STELLE: Sebastiano Messina, “La democrazia apparente del Movimento Cinque Stelle” (Repubblica); Massimo Franco, “Un’altra rivoluzione dall’alto” (Corriere della Sera); Mauro Calise, “M5Stelle, il ritorno del partito proprietario” (Mattino); Federico Geremicca, “Una mozione di sfiducia al Direttorio” (La Stampa). REFERENDUM: l’Avvenire pubblica le risposte a 5 domande rivolte a Stefano Ceccanti (“Il Paese diventa più semplice. E i contrappesi sono intatti”) e ad Ugo Di Siervo (“Torna il vecchio centralismo. I diritti sociali sono a rischio”); la spiegazione della riforma in 35 slides di Luciano Violante; un articolo sull’Unità di Walter Verini (“Una riforma che favorisce la stabilità e argina i populismi”); l’opinione di Giuliano Ferrara sul Foglio (“Quelli del No hanno deciso di spararsi sui piedi e non capisco perché”); anche Gianfranco Pasquino tocca il tema, in un intervento sul Corriere della Sera: “L’estrema semplificazione rende il populismo debole”. LA SINISTRA: Dibattito sul Manifesto: Piero Bevilacqua, “Declino della politica di lotta e di governo”; Alberto Burgio, “Patologie democratiche al pettine del populismo”; Daniela Preziosi, “’Porte aperte’, la Sinistra pensa al dopo referendum”. E Gianni Cuperlo scrive al premier: “Caro segretario, da compagno a compagno…” (Unità).

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14 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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LEGGE ELETTORALE. BALLOTTAGGI. CATTOLICI

14 Giugno 2016

Si discute di legge elettorale: Roberto D’Alimonte, “Quel premio di coalizione che tutti vogliono tranne il premier e il M5S” (Sole 24 ore); Francesco Bei,Le quattro ragioni di Renzi per non cambiare l’Italicum” (La Stampa);  Stefano Ceccanti, “Quattro risposte a quattro domande sulla legge elettorale” (Il Giorno). Due critiche da sinistra alla proposta di Renzi di due soli mandati come capo di governo: Gianfranco Pasquino, “Il premier non può essere a tempo” (Il Fatto); Massimo Villone, “Se un decennio vi sembra poco” (Manifesto). Quanto ai prossimi ballottaggi: Stefano Folli, “Renzi e la verità che si nasconde dietro lo scenario del voto locale” (Repubblica); Ilvo Diamanti, “Immigrati a Milano e corruzione a Roma: ecco le sfide che decidono i ballottaggi” (Repubblica); Claudio Cerasa, “Grillismo e salvinismo svaniranno se centrodestra e centrosinistra seguiranno il modello Milano” (Foglio); Piero Bevilacqua, per Roma, “Perché votare 5 stelle non è difficile” (Manifesto). E sui cattolici e il voto: Fabrizio D’Esposito, “L’irrilevanza del voto cattolico e i frutti laici di papa Bergoglio” (Il Fatto); Alberto Mattioli,Milano. Cl si divide in due anime, così vincerà in ogni caso” (La Stampa).

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12 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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DISUGUAGLIANZE. JOBS ACT. SUD. TERZO SETTORE

12 Giugno 2016

Luca Ricolfi valuta, con sconcerto, le differenze abissali tra i suoi studenti all’università: “La disuguaglianza studia all’ultimo banco” (Sole 24 ore). Maurizio Franzini e Mario Pianta spiegano, in un loro libro, “I quattro motori della diseguaglianza” (eguaglianzaeliberta.it). Chiara Saraceno mostra “Le disuguaglianze nella salute” (Repubblica) e Silvio Garattini spiega: “La sanità è troppo cara” (Messaggero). Su dipendenti pubblici e articolo 18 il commento di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera: “Statali, il merito negato”. L’opinione di Jean Paul Fitoussi sulle lotte sociali in Francia: “Il jobs act di Renzi rafforza i diritti, la sinistra francese li mina” (intervista all’Unità). Piero Bevilacqua denuncia: “Mezzogiorno. Se tornano le gabbie salariali” (Manifesto). Due diversi commenti sulla legge che riforma il Terzo settore: Giulio Marcon, “Terzo settore, un’occasione persa” (sbilanciamoci.org); Stefano Zamagni, “Tre motivi per favorire il più possibile l’impresa sociale nel nostro paese” (Sole 24 ore).

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1 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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CASAVOLA, BACHELET E ALTRI SUL REFERENDUM

1 Giugno 2016

Francesco Paolo Casavola, “Il Senato e la riforma debole” (Mattino). Giovanni Fiandaca, “Il referendum e i narcisi apocalittici” (Mattino). Giovanni Bachelet, “Quelli del no. Cosa li tiene insieme” (Unità). Pietro Reichlin,L’economia e il referendum” (Unità). Piero Bevilacqua, “Caro Cacciari, perché su Renzi sbagli tutto” (Manifesto). Marco Matzuzzi, “Cattolici (pochi) contro il referendum” (Foglio).

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