3 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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LA MISSIONE IN LIBIA. E LA QUESTIONE DELLE ONG

3 Agosto 2017

Emilia Patta sul Sole 24 ore riferisce: “Sulla missione in Libia sì trasversale”. Ma Daniela Preziosi sul Manifesto chiarisce: “La spaccatura della sinistra sulla missione in Libia”. Dell’accordo con la Libia Giovanni Parigi ne fa un’analisi più precisa: “L’accordo libico” (mente politica.it). Ne aveva scritto Franco Venturini sul Corriere: “Le troppe incognite di una missione giusta”. Lorenzo Cremonesi intervista il gen. Haftar: “La vostra è una interferenza. Reagirò” (Corriere della Sera). Un’ampia e interessante documentazione la forniscono il Servizio Internazionale del Senato (“Libia: partner per il governo dei flussi migratori? Un aggiornamento”) e il Servizio Studi della Camera che pubblica anche il testo della “Deliberazione del Consiglio dei Ministri in merito alla partecipazione dell’Italia alla missione internazionale in supporto alla Guardia costiera libica, adottata il 28 luglio 2017”. Carlo Bonini, “Buoni e cattivi una catastrofe umanitaria” (Repubblica). Marco Minniti, “Se le Ong vogliono operare dovranno firmare il Codice” (intervista a La Stampa). Fiorella Sarzanini, “I contatti diretti con gli scafisti e le consegne concordate” (Corriere della Sera). Franco Miraglia, “Il Codice del capro espiatorio” (Manifesto). Mario Giro e Benedetto della Vedova, “Salvati in mare. Deve tornare la legalità” (Avvenire).

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1 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GRANDEUR FUORI POSTO

1 Agosto 2017

Il ministro dell’Economia Bruno Le Maire spiega al Corriere della Sera il punto di vista francese (“All’Italia offriamo la guida dei nostri cantieri”). Sulla posizione italiana intervengono Gianni Pittella (“La Commisione europea prepari una procedura d’infrazione”, intervista al Secolo XIX) e Riccardo Perissich (“Macron scenda a patti con l’Italia”, intervista al Quotidiano nazionale). Massimo Riva: “La partita Italia-Francia” (Repubblica). Si vedano anche Dario Di Vico (“Con la piccola Parigi addio campioni europei?”, Corriere dell’economia),  Biagio de Giovanni (“La Francia, la Germania, l’Italia e la fine degli ideali europei”, Mattino), Ernesto Galli della Loggia (“Un Paese senza alleati che rischi l’irrilevanza”, Corriere della Sera) e Alessandro Campi (“L’idea sbagliata che abbiamo dell’Europa”, Mattino).

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI E SCALFARI PER UN’ITALIA CHE SI FACCIA RISPETTARE DA MACRON

30 Luglio 2017

Eugenio Scalfari pone a Renzi (di cui racconta la rivalità con Macron) una sfida precisa: gli dice che ha una sola possibilità per portare l’Italia ad una qualche autorevolezza in Europa, unendo cioè nel centrosinistra le figure di Prodi, Letta e Veltroni (“Macron ha in mano l’Europa. E Renzi come risponde?”). Romano Prodi, a sua volta, sul Messaggero, scrive che l’europeismo va bene, ma di fronte alle attuali scelte di Macron bisogna reagire in senso nazionale (“Ma l’Italia non può fare la crocerossina dell’Europa”). Ugo Magri descrive “La strategia del Quirinale per rompere l’isolamento” dell’Italia (La Stampa). Federico Fubini descrive “L’insostenibile costo della linea Macron” (Corriere della sera). Bill  Emmott giustifica il nazionalismo di Macron ma gli imputa troppa fretta e unilateralità (“La tentazione di tornare a De Gaulle”, La Stampa). Maurizio Molinari spiega, su La Stampa, le ragioni geopolitiche dell’ostilità francese nei confronti dell’Italia nello scenario libico (“Nel Maghreb la contesa fra europei”). Emma Bonino mette in questione l’accordo Italia-Libia: “L’accordo con Sarraj, senza le 150 milizie e Haftar, è già fragile” (intervista a Il Fatto). Stefano Folli auspica che in Italia si facciano sentire le voci che credono nell’Europa (“Manca l’Europa nel dibattito del nostro paese”, Repubblica). Marcello Messori invita a guardare all’essenziale: “Europa, perché serve l’unione fiscale” (Repubblica).

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL CARD. BASSETTI: SERVONO PASSIONE, IDEE E SOLIDARIETÀ PER RISANARE L’ITALIA

30 Luglio 2017

Bella intervista del card. Gualtiero Bassetti a Paolo Rodari su Repubblica in cui il presidente della Cei sostiene, tra l’altro, che si percepisce oggi fra molti cattolici l’aspettativa di una nuova rappresentanza del mondo cattolico, e che la priorità oggi è rimettere l’Italia al centro dei nostri pensieri con passione, idee e solidarietà (“La Chiesa non è un partito ma oggi i cattolici chiedono di contare di più in politica”). Anche Paolo Pombeni, sul Sole 24 ore, sollecita i partiti a mettere al centro l’Italia (“L’interesse nazionale e le inutile lotte intestine”). Piero Ignazi analizza l’elemento più discutibile del Pd renziano: l’annacquamento del riformismo e lo scivolamento nel populismo (“Pd tra senso dello Stato e sirene del populismo”, Repubblica). Mauro Calise offre un’amara lettura della fase attuale della politica italiana: “La palude della non politica” (Mattino).

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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BRUNELLI, POMBENI, DE RITA, PEZZOTTA, DALLA TORRE, MAGATTI, ZAMAGNI, AMMANNITI…

28 Luglio 2017

Severo editoriale di Gianfranco Brunelli su Il Regno a proposito del libro di Matteo Renzi: “L’Avanti di Renzi”. Paolo Pombeni, “I limiti dell’Ulivo e la ricostruzione dell’area progressista” (Sole 24 ore). Giuseppe De Rita, “Il declino dei leader (politici)” (Corriere della sera). A proposito di un articolo di Francesco Giavazzi (“Quelle ricette sbagliate dei populisti senza crescita”, Corriere della Sera), Sabino Pezzotta scrive: “Caro Giavazzi, non va dimenticato il valore delle singole persone” (Il Dubbio). Giuseppe Dalla Torre, in polemica con un articolo di Angelo Panebianco sulla riforma della Costituzione e in difesa del principio di solidarietà, “Il principio tradito” (Avvenire). Mauro Magatti, “PIL, lavoro e politica: una relazione complicata” (Corriere della Sera). Stefano Zamagni, “Famiglia e lavoro in armonia. Un nuovo modello” (Avvenire). Stefano Folli commenta le parole di Sergio Mattarella su una ancora possibile riforma elettorale: “La spinta del presidente e il miracolo delle coalizioni” (Repubblica). Stefano Ceccanti, “Mattarella, tra realismo e rammarico” (QN). Massimo Ammanniti, su Repubblica, commenta il dibattito sul segretario Pd: “Renzi e la stagione del risentimento”. Mauro Calise, da sempre ammiratore di Renzi, riduce, ma non troppo, le aspettative: “Renzi e il renzismo, anatomia di una leadership” (Mattino).

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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ITALIA-FRANCIA TRA CONFLITTO E COOPERAZIONE

28 Luglio 2017

Marta Dassù, su la Stampa, cerca di decifrare le mosse di Macron e apprezza l’equilibrio di Gentiloni: “Un diverso approccio all’Europa”. Lorenzo Bini Smaghi spiega: “Più convergenze che scontri tra i due paesi” (intervista al Sole 24 ore). Più severi i giudizi di Massimo Nava sul Corriere (“La sindrome dell’invasore”), di Vincenzo Comito sul Manifesto (“La legge di Macron: forte con i deboli, debole con i forti”), di Claudio Tito su Repubblica (“Il ritorno dell’interesse nazionale”), Giuseppe Berta sul Secolo XIX (“Il nazionalismo economico che fa sbiadire l’Europa”), di Gianluca De Feo su Repubblica (“Il veto di Macron su Fincantieri”), di Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore (“Se Macron non rilancia ma divide l’Europa”). Difende Macron Il Foglio: Claudio Cerasa, “Perché la Francia diffida dell’Italia”; Giuliano Ferrara, “La macronfobia non ha senso”; Mauro Zanon, “Non siamo il regno del relativismo. Macron ricorda padre Hamel”.

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28 Luglio 2017
by Vittorio Sammarco
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SUI VITALIZI

28 Luglio 2017

Alessandro Di Matteo, su La Stampa, racconta: “Al Senato la legge rischia grosso, e mezzo Pd è in rivolta”. Roberto Perotti firma l’editoriale di Repubblica: “La giusta forbice sui privilegi”. Dice, però, Valerio Onida: “La norma è giusta nelle intenzioni, ma si dovrà valutare caso per caso” (a Repubblica). E dice Enzo Cheli, “I criteri indicati sembrano irragionevoli. Il testo rischia di essere incostituzionale” (intervista al Messaggero). Per Gerardo BiancoE’ una messa in stato di accusa della politica” (intervista a Il Tempo). Per Claudio Cerasa è stato quasi un suicidio per il Pd: “Il dramma del monopolio per Renzi” (Foglio). Per Arturo ParisiIl ddl Richetti è frutto dell’antipolitica” (Foglio).

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23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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SONDAGGI. LA CULTURA DEL PD. ROMA E LA MAFIA. IL FISCO E LA SINISTRA

23 Luglio 2017

SONDAGGI: Massimo Robotto, “Cresce FI, in calo Pd e 5 Stelle, il centrodestra unito al 35%” (Corriere). NOTE SUL PD: Sandra Zampa, “Siamo senza rotta, distanti dalla gente” (intervista al Quotidiano nazionale); David Bidussa, “Pd. Dov’è la cultura del partito?” (Sole 24 ore); Carlo Bertini, “Renzi prepara la maxi squadra Pd” (La Stampa); Stefano Folli, “Federalismo. Se il Pd rincorre la Lega” (Repubblica). A SINISTRA: Alessandro Trocino, “Il cantiere Pisapia e il rischio delle due liste” (Corriere). SULLA SENTENZA ROMANA che dà dure condanne ma toglie il reato di mafia Rosy Bindi prende posizione con due interviste: “La mafia a Roma? I giudici stavolta non hanno capito” (intervista all’Avvenire); “Roma è stata in mano ai mafiosi. Fate ricorso” (intervista a Il Fatto). DESTRA,  SINISTRA E FISCO: Laura Pennacchi, muove un dura critica alla proposta della flat tax (vedi qui): “Questione fiscale e investimenti pubblici. I nodi della sinistra” (Manifesto). Mentre Claudio Cerasa la considera un’ottima idea: “Idee per cambiare l’Italia” (Foglio).

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23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA GRANDEUR DI MACRON. NOI E LA LIBIA. NOI E IL PETROLIO. AUTORITARISMI AD EST

23 Luglio 2017

Eugenio Scalfari lancia l’allarme sulle mire napoleoniche di Macron ed esorta l’Italia a reagire, soprattutto per quanto riguardo il proprio ruolo in Libia e più in generale in Africa; e richiama la sinistra a impegnarsi in primo luogo su un concreto europeismo (“La grandeur di Macron che minaccia l’Italia e l’Europa”, Repubblica). Anche Romano Prodi coglie alcuni eccessi di Macron nel mettere la Francia al primo posto (“Ora Macron riequilibri il rapporto con l’Italia”, Messaggero). Maurizio Molinari su La Stampa coglie i principali elementi novità nel quadro europeo e mette in guardia l’Italia dal giocare un ruolo di basso profilo (“Le quattro novità d’Europa”). Vincenzo Nigro: “La Francia e l’Italia nella partita libica” (Repubblica). L’ITALIA E IL PETROLIO: per avere autorevolezza in campo internazionale all’Italia serve  non sparare sulle proprie aziende energetiche; lo scrivono Alberto Negri (“La diplomazia del gas contro le guerre”, Sole 24 ore) e Davide Tabarelli (“Se il petrolio diventa il diavolo”, Mattino). PAESI DELL’EST: Vladimiro Zagrebelsky, “Le democrazie illiberali contro i giudici” (La Stampa), Nadia Urbinati, “Le due facce dell’Unione” (Repubblica).

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23 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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RIFORMA DELLA COSTITUZIONE. RITORNA IL DIBATTITO

23 Luglio 2017

L’articolo, messo ieri qui in rassegna, di Angelo Panebianco sul Corriere della Sera, che auspicava una riforma della prima parte della Costituzione insieme a una serie di riforme liberali ispirate alla proposta di tassa unica al 25% formulata dall’Istituto Bruno Leoni (vedi qui Nicola Rossi, “Una flat tax al 25% per salvare il Paese dal fisco”,  una sua intervista al Sole 24 ore “Piaccia o no, la flat tax è trasparente”, e sul Foglio l’articolo di Carlo Stagnaro, “Una flat tax di sinistra”), ha suscitato un interessante dibattito. Ieri sul Corriere è intervenuto Valerio Onida dicendo che della flat tax si può discutere, benché egli sia contrario, ma non già di riforma dei principi della Costituzione (“La Costituzione garantisce i diritti sociali dei cittadini”). Oggi, di nuovo sul Corriere interviene Sabino Cassese, favorevole a una riforma del fisco, e non del tutto contrario a una revisione della prima parte della Costituzione, che però rinvia a tempi più maturi, proponendo invece interventi riformatori “minori” sulla pubblica amministrazione (“Riformiamo i ‘rami bassi’ delle nostre istituzioni”). Sul Mattino, invece, Biagio De Giovanni, filosofo di sinistra ora vicino al Pd, sostiene che la difesa a oltranza della Costituzione del 1946 rischia di fare da sentinella a una postazione sempre più vuota, e sostiene che è tempo di nuovo potere costituente, da mediare però con il livello costituzionale europeo (“Costituzione, le ragioni per cambiare”). Non si inserisce in questo dibattito, ma tocca temi vicini l’intervento di Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore, che descrive i guasti prodotti dall’esito del referendum del 4 dicembre e si augura un’intesa di governo tra le principali forze politiche non populiste, dopo le prossime elezioni, che riprenda in mano la riforma costituzionale con l’obiettivo di assicurare la stabilità del governo (“Un patto di governo per le riforme”). Anche un arruffato articolo di Ernesto Galli della Loggia, sul Corriere di due gioni fa, va in direzione di un’esigenza di maggior efficienza delle istituzioni (“La politica senza potere nell’Italia del non fare”).

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