17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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STRAPPI NEL CUORE DELL’EUROPA

17 Dicembre 2017

Tonia Mastrobuoni, “La destra austro-ungarica minaccia per l’Europa” (Repubblica). Andrea Bonanni, “Cosa c’insegna il populismo modello Kurtz” (Repubblica). Stefano Stefanini, “Lo strappo nel cuore dell’Europa” (La Stampa). Beda Romano, “Varsavia e l’Unione vicine alla rottura” (Sole 24 ore). Massimo Adinolfi, “I nazionalismi alleati nella debole Europa” (Mattino). Eugenio Scalfari, “Le grandi sfide che minacciano il futuro dell’Europa” (Repubblica). Tonia Mastrobuoni, “La Ue di Merkel e Macron” (Repubblica). Massimo D’Alema, “Macron ha un atteggiamento quasi coloniale” (intervista a La Stampa). Bernard Spitz (presidente della Confindustria francese), “Come rendere l’Europa meno vulnerabile” (Sole 24 ore). Charles Kupchan, “All’orizzonte un Occidente senza gli Stati Uniti” (Sole 24 ore). Sari Nusseibeh, “I palestinesi riluttanti” (intervista all’Espresso). Marco Almagisti e Paolo Grazioso, “Le elite culturali e la critica alla globalizzazione” (Manifesto). Valerio Castronovo, “Se il mondo combatte la fame” (Sole 24 ore).

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17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SUL “CASO” BOSCHI

17 Dicembre 2017

Repubblica, con il commento di ieri di Stefano Folli ha accusato il clima pessimo del confronto politico in atto, ma ha criticato l’operato del sottosegretario (“L’evidenza di un conflitto”). Oggi il Sole 24 Ore pubblica un intervento di Paolo Pombeni, che ritiene discutibile l’opportunità dei comportamenti della Boschi ma dice che gli interventi del Colle, di Gentiloni e di Padoan indicano quali sono i rischi della campagna in atto (“Non regoliamo i conti politici a spese delle banche”), un analogo e più severo articolo di Sergio Fabbrini critico verso la politica che guarda dal buco della serratura (“Ritorniamo alla politica che affronta i nodi del paese”) e un’intervista a Luigi Zanda (“C’è accanimento su Maria Elena Boschi”). Sul Corriere della sera un articolo di Federico Fubini e Fiorella Sarzanini (“Gli incontri con i ministri e i controlli, ecco che cosa chiederanno a Visco”), un’intervista a Andrea Orlando (“Candidare Maria Elena? Ci dobbiamo ragionare. Serve chi prende più voti”) e un editoriale di Antonio Polito che fa il bilancio della legislatura (in parte positivo) ma giudica che la Boschi avrebbe dovuto dimettersi dopo il referendum del 2016 (“La ripresa e le ombre. La fine di un progetto”). Sul Mattino Luciano Violante, intervistato, dice: “Sulla Boschi clima di veleni, ma il Pd ha sbagliato”.

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17 Dicembre 2017
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LIBERISMO ETICO? E IL POPULISMO DELL’ANTIPOTERE

17 Dicembre 2017

L’Avvenire pubblica un interessante (discutibile) editoriale di Marco Olivetti molto critico sul liberismo etico che, secondo, lui avrebbe ormai trionfato con le varie misure introdotte in Italia nell’ultima legislatura (“Il rifiuto del limite”); e ieri Camillo Ruini, intervistato da Repubblica, aveva espresso il suo giudizio sul voto sul fine-vita: “Una legge sbagliata, porterà all’eutanasia”. Biagio De Giovanni, sul Mattino, offre un’ analisi interessante sul tema del populismo in Italia: “Il paese avvelenato dai nemici del potere”.  Sull’Espresso un’intervista a Carlo Calenda: “Il Pd? Un circolo chiuso”. Romano Prodi, sul Messaggero, analizza la questione energetica in Italia: “Dall’Ilva al Tap, il prezzo che paghiamo per la politica dei veti”.

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15 Dicembre 2017
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BRUXELLES. BOSCHI. GENTILONI. “INSIEME”. LA DOMENICA

15 Dicembre 2017

Enzo Moavero Milanesi, “Partita europea per il governo” (Corriere della Sera). Carlo Bastasin, “Il voto e i pericoli del sovranismo” (Sole 24 ore). Sul riaccendersi del caso Boschi, Stefano Folli scrive che il ministro avrebbe dovuto dimettersi un anno fa, e ora è tardi (“Una carta in mano ai 5stelle”). Severo anche il giudizio di Massimo Giannini: “Relazioni pericolose” (Repubblica). Più soft la critica di Marcello Sorgi su La Stampa: “La difficile posizione del bersaglio”. La difesa di Maria Elena Boschi in un’intervista a Repubblica: “Nessun conflitto d’interessi. Mi usano per coprire i veri scandali bancari”. Intanto, dopo la dichiarazione di Berlusconi (“Un’iniezione di buon senso” per Mauro Calise sul Mattino), “Cresce il partito del bis del governo Gentiloni” (Monica Guerzoni sul Corriere della sera); e Luciano Violante dice al Corriere: “E’ l’uomo giusto per il governo e suscita consensi, serve il sì di Renzi”; ieri Anna Finocchiaro su la Stampa: “Affidabile, equilibrato e serio. L’Italia ha bisogno di Gentiloni”. Ne scrive Lina Palmerini: “La mossa del cavaliere fa emergere le divisioni e i no a sinistra” (Sole 24 ore). Sul Manifesto un intervento di Franco Monaco, che ritiene la nascita della lista ulivista “Insieme” (…“Nasce l’Ulivetto”, Daniela Preziosi sul Manifesto) del tutto irrilevante e torna sul tentativo di Pisapia: “Ha vinto chi aveva torto. Ha perso chi aveva ragione”. Sul Foglio Franco Debenedetti replica al fratello Carlo: “Tra Cav. e Cinquestelle”. Dario Di Vico sulla questione del lavoro domenicale: “Liberalizzazioni e nostalgia” (Corriere della Sera). Pier Angelo Sequeri: “Domenica riposo” (Avvenire). Gian Enrico Rusconi su La Stampa: “Fede e lavoro nel riposo domenicale”.

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12 Dicembre 2017
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SCHULZ, SOCIALISTA RESPONSABILE. CENTENO, SOCIALISTA CONTRO CORRENTE

12 Dicembre 2017

Andrea Bonanni dice bene e sinteticamente: “Da Schulz il messaggio per tutte le sinistre” (Repubblica Affari e finanza). E così Luca Ricolfi, “Lezione tedesca per i leader di casa nostra” (Messaggero) e Fernando D’Aniello, “Berlino, 11/12/2017” (il mulino online). Danilo Taino spiega chi è il nuovo leader dell’Eurozona: “Mario Centeno, un socialista contro corrente: l’austerità serve a crescere” (Corriere della sera Economia). Andrea Boitani, “Eurozona, cosa fare con il bilancio comune” (Repubblica Aff. E Fin.). Sergio Fabbrini è critico verso il programma europeo della Commissione Junker:  “La casa Europa ha bisogno di restauri” (Sole 24 ore). Alberto Quadro Curzio, “Da Bruxelles un progetto troppo fragile” (Sole 24 ore). Christoper Castaner, braccio destro di Macron, “Via i vecchi schemi, En Marche dialoga con tutti, compresi Berlusconi e Grillo” (intervista a Repubblica). Bernardo Valli, “Macron a Israele e Usa: la pace è in pericolo” (Repubblica); ma il macroniano Claudio Cerasa lancia un inusitato “Appello al governo italiano per una grande battaglia a favore di Israele” (Foglio). Furio Colombo, “I nemici di Israele ringraziano Trump” (Il Fatto). Romano Prodi,Così la mossa di Trump rafforzerà il ruolo di Putin” (Messaggero). Sergio Romano, “E se la Brexit fosse un’occasione?” (Corriere della sera),

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11 Dicembre 2017
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L’ANTIFASCISMO A COMO. MA L’ANTIPOPULISMO?

11 Dicembre 2017

La meglio gioventù sul palco di Como” scrive Guido Crainz su Repubblica. “Difendiamo i giornali dai neofascisti”, scrive Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa. Critico verso un allarme che giudica eccessivo è Massimo Adinolfi: “La sinistra che cavalca l’onda nera” (Mattino). Su Il Fatto Franco Cassano dice: “Deve sapersi rinnovare anche l’antifascismo”.  L’intervista di Matteo Renzi a Repubblica, all’indomani della manifestazione di Como (“Renzi: mai con Berlusconi”). L’Intervista di Silvio Berlusconi a Il Tempo: “Tanto vinco io”. L’intervista di Graziano Delrio al Corriere della Sera: “Divisioni e distinguo non ci hanno aiutato, ma si può vincere”. Alessandro Trocino riferisce: “Grasso: non chiuderò al Pd dopo il voto” (Corriere della sera). Roberto D’Alimonte fa i calcoli e dice: “Berlusconi nodo obbligato negli scenari del dopo voto” (Sole 24 ore). Mauro Calise, “Se traballa la diga antipopulista” (Mattino). Angelo Panebianco,Quel bacino di ostilità per la democrazia liberale” (Corriere della sera). Si legge su Repubblica che “I prodiani vanno avanti per una lista ulivista a sostegno del Pd” (Silvia Bignami).  Monica Guerzoni, sul Corriere, scrive: “Dai ministri ai padri nobili: così si rafforza il ‘partito’ di Gentiloni”.

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7 Dicembre 2017
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IL PD SOLO E SCOPERTO A SINISTRA

7 Dicembre 2017

Pietro Saccò, su Avvenire, analizza i recenti dati Istat: “Rischio povertà per 18 milioni. Paese spaccato”. Intanto, sul piano politico interno, “La coalizione del Pd si svuota” (Giovanna Casadio, Repubblica); è “Rebus alleanze per il Pd”, come scrive Emilia Patta sul Sole 24 ore. Stefano Folli: “Il Pd solo e scoperto a sinistra” (Repubblica). Massimo Adinolfi sul Mattino spiega: “Pisapia, il progetto impossibile”. Davide Allegranti, su Il Foglio, racconta: “Per il Pd l’addio di Pisapia è un guaio più per la tattica che per i voti”. Poi c’è la Boschi: Piero Sansonetti, “S’indaga sul bisnonno della Boschi” (Il Dubbio). Ma il problema vero è il rapporto con l’Europa: così segnala l’intervento conclusivo di Enrico Morando all’assemblea di “Libertà eguale”; Federico Fubini scrive: “Europa e riforma: una partita senza l’Italia” (Corriere della sera). Luigi Di Maio, intervistato da La Stampa, dice: “C’è una guerra sociale in corso. Solo l’Europa può salvarci”. Ilario Lombardo annota: “I parlamentari M5S: meglio la sinistra della Lega di Salvini” (La Stampa); Andrea Carugati riferisce: “Bersani: Io ci sono se i grillini vogliono discutere”; così che Marcello Sorgi, sempre su La Stampa, individua “Prove di alleanza all’ombra del Colle”. Infine i discorsi di Piero Grasso e di Roberto Speranza alla manifestazione di lancio di “Liberi e uguali”.

 

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6 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SULLA SCELTA DI GRASSO, SU “LIBERI E UGUALI”, SUI 5 STELLE

6 Dicembre 2017

Marcello Sorgi spiega la scelta di Grasso e avanza una previsione su cosa potrà accadere dopo il voto: “L’alternativa che nasce dalla fragilità” (La Stampa). L’intervista di Arturo Parisi a La Stampa: “Con Grasso i postcomunisti fanno una scelta rivolta al passato”. Emanuele Macaluso, su Il Dubbio: “Grasso, scelta sbagliata. Non dovevi accettare di fare il prestanome”. Stefano Folli: “La via di Renzi: dalla coalizione al Pd allargato” (Repubblica). Emilia Patta, “Centro-sinistra in cerca di un programma di coalizione” (Sole 24 ore). Pippo Civati: “Piero sarà garante delle candidature” (intervista al Manifesto). Nichi Vendola, “Da mediocri se ci uniamo solo per il voto” (intervista a Il Mattino”). Antonio Bassolino e Fabio Mussi, “Liberi, ma non così uguali” (colloquio con il Foglio). Claudio Cerasa: “Liberi e uguali a Grillo” (Il Foglio). Tommaso Montanari, “Le nuove battaglie di giustizia e libertà dopo il referendum” (Il Fatto). Biagio De Giovanni, su Il Mattino, torna a discutere di democrazia e 5 stelle (“Perché fermare la deriva illiberale”), replicando a Ernesto Galli Della Loggia (“Democrazia, eversione e 5 stelle”). E sui 5stelle Il Regno pubblica una recensione di Paolo Tommasone a un libro di Piergiorgio Corbetta: “Come cambia il partito di Grillo”.

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4 Dicembre 2017
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NASCE “LIBERI E UGUALI”. A UN ANNO DAL REFERENDUM. RIFORME ANCORA POSSIBILI

4 Dicembre 2017

“LIBERI E UGUALI”: Stefano Folli, “L’arcipelago della sinistra sulle orme della Germania” (Repubblica); Claudio Tito, “Cade il velo del grande inganno” (Repubblica), dove l’inganno è che ci siano davvero dei candidati, come Grasso, a capo del governo; Massimo Adinolfi, “Il moralismo come offerta” (Il Mattino); Federico Geremicca, “La sinistra si allontana dal governo” (la Stampa); Luciano Canfora, “Dopo i disastri del Pd c’è qualcosa di sinistra” (intervista a Il Fatto); l’editoriale de Il Regno, di Gianfranco Brunelli, “Italia – Politica: mancanza di politica. Verso le elezioni del 2018”; Roberto Speranza, “Sfideremo il Pd collegio per collegio. Siamo dalla parte giusta” (intervista al Corriere della Sera); Gianni Cuperlo, “Incollare i cocci non sarebbe servito, ora bisogna dialogare” (intervista a Repubblica). A UN ANNO DAL REFERENDUM: Gianfranco Pasquino, “Il No del 4 dicembre 2016, una delle nostre migliori giornate” (Il Fatto); Massimo Villone, “Un anno dopo la battaglia non è ancora finita” (Manifesto); Alessandro Pace, “Basta riforme monstre, tanto non passano” Il Fatto). Matteo Renzi, invece, si appella al 41% dei Sì al referendum per il voto alle elezioni  (Enews n. 502). IUS CULTURAE, BIOTESTAMENTO: Luigi Manconi, “Riparte la mobilitazione sullo ius culturae” (Manifesto). Mario Marazziti, lettera all’Avvenire sul biotestamento: “Una visione personalista e non solo individualista” (Avvenire). ILVA: Mons. Filippo Santoro, arcivescovo di Taranto: “Sull’Ilva l’ambiente viene prima. Emiliano e Calenda si siedano al tavolo” (intervista a Repubblica).

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3 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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MIOPIE SINDACALI. E MIOPIE POLITICHE

3 Dicembre 2017

Il ministro Carlo Calenda, intervistato dal Corriere della sera, critica il presidente della Puglia Emiliano sul caso Ilva e sul gasdotto: “I veti locali bloccano l’Italia”. Giuseppe Berta, sul Mattino, critica la Cgil: “Dal caso Ilva allo scontro pensioni, la Cgil tra realtà e vuoto di idee”. Goffredo Buccini, “Quando la miopia è più forte dell’acciaio” (Corriere della sera). Marco Bentivogli, segretario Fim-Cisl: “No alla campagna elettorale sui lavoratori” (intervista al Corriere della sera). Sul basso profilo del dibattito pre-elettorale scrivono Sergio Fabbrini  sul Sole 24 ore (“Quale ruolo dell’Italia nella Ue: la posta in gioco alle elezioni”), Ferruccio De Bortoli sul Corriere della sera (“Il vincolo di responsabilità che serve alla politica”), Alessandro Rosina su Repubblica (“I giovani scoraggiati a cui l’Italia deve un futuro”). Carlo De Benedetti, intervistato dal Corriere della Sera: “Renzi è una delusione. Su Berlusconi Scalfari sbaglia”. Dal canto suo, Eugenio Scalfari perde fiducia in Renzi (“Le elezioni e il fantasma del governo impossibile”, Repubblica). Su Il Mattino due voci critiche sul Movimento 5stelle: Biagio de Giovanni, “La menzogna violenta che scardina il sistema”; Luigi Covatta, “I cinque stelle e il populismo anomalo”.

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