16 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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IN QUESTO PAESE SPAESATO

16 Aprile 2018

In  “Questo paese spaesato” (Ilvo Diamanti, Repubblica), Franco Monaco enumera “I misteri dolorosi del Pd” (Huffigton post); Sandra Zampa lamenta che “Non si doveva spostare l’assemblea dem” (intervista a Repubblica); Fabio Martini annota: “Con l’UE senza ambiguità. Il Pd punta sulle larghe intese” (La Stampa). Goffredo Bettini non dà scampo: “Il Pd ha fallito e va rifatto” (intervista a Il Fatto); Stefano Feltri racconta che Jeffrey Sachs la vede così: “Asse Pd-M5s per una nuova Europa” (Il Fatto); Marco Damilano racconta il fatto da cui tutto il caos nacque: “I 101 traditori di Prodi” (Repubblica); Ernesto Galli Della Loggia lamenta “Lo sterile silenzio della politica”; e Salvatore Vassallo spiega quale è adesso il “Percorso obbligato” (Quotidiano nazionale).

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9 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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SOLITUDINE A CINQUE STELLE

9 Aprile 2018

Un’analisi che è divenuta più lucida, da parte di Piero Ignazi su Repubblica: “La solitudine sotto il cielo a cinque stelle”. Una critica ai 5 Stelle viene anche da Nadia Urbinati: “La democrazia del sorteggio” (Repubblica). Sui rapporti tra 5 Stelle e Sud del paese scrive Federico Fubini: “I 5 Stelle e l’assenza di una ricetta per non deludere gli elettori del Sud” (Corriere della sera). Sul presente e il futuro del Pd scrivono con buon senso Luciano Violante (“Il Pd di nuovo alla ricerca della sua ragion d’essere”, Corriere della Sera) e Tommaso Nannicini (“Il nostro riformismo ritrovi l’empatia”, Repubblica). Claudio Cerasa sul Foglio sostiene l’idea di dedicare la legislatura a trasformare l’Italia in una repubblica presidenziale come in Francia (“La Quinta Repubblica è il vero piano B, se falliscono Salvini e Di Maio”). La messa in guardia di Carlo Cottarelli: “Niente illusioni su un nuovo aiuto da parte di Draghi” (Repubblica Affari & Finanza).

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8 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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CAPEZZALE PD. FALSA PISTA M5S-DEM. FLICK, L’UOMO GIUSTO

8 Aprile 2018

Walter Tocci, “Che ne facciamo del Pd?” (intervento all’incontro romano “Sinistra anno zero”). Giuseppe Provenzano (organizzatore di “Sinistra anno zero”): “I sogni traditi dai vertici dem” (intervista a Repubblica). Emanuele Felice, “La sfida persa dalla sinistra” (Repubblica). Sull’Espresso: Marco Damilano, “Arriva il momento di cambiare motore”; Massimo Cacciari, “Questo Pd va sciolto”; Fabrizio Barca, “Rivoluzione o estinzione”; Marco Follini, “Elogio della giravolta”. L’intervista di Luigi Di Maio a Repubblica (“Al Pd dico: sotterriamo l’ascia di guerra e diamo un governo al paese”). La replica di Ettore Rosato, “Dai 5 Stelle un’apertura strumentale” (intervista al Mattino).  Aldo Cazzullo, “La falsa pista M5S-dem” (Corriere della sera). Emanuele Macaluso, “L’era della post-democrazia” (Il dubbio). Mauro Calise (su Di Maio): “La scommessa pericolosa” (Mattino). Sull’ineludibilità di un accordo M5S-Lega scrive Sergio Fabbrini sul Sole 24 Ore: “Il governo ‘difficile’ e le alleanze europee”. Ilvo Diamanti,Le ostilità elettive” (Repubblica). Marianna Rizzini,Giovanni Maria Flick. L’uomo giusto” (Foglio). Giovanni Maria Flick, “Io al governo? Irrealistico. Ma se mi chiamano ci sono” (intervista al Corriere).

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6 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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IMMOBILISMO PIÙ CHE OPPOSIZIONE…

6 Aprile 2018

Sull’Avvenire un ampio e severo articolo di Fulvio De Giorgi, docente di pedagogia a Modena e Reggio, che analizza la direzione di marcia del M5S e critica il Pd: “Le alleanze possibili per non restare immobili”. Quando il pedagogo è Mattarella: Marcello Sorgi,La lezione del pedagogo ai due leader” (La Stampa). Marzio Breda, “I dem contesi da M5S e FI” (Corriere della sera). Ma ci si chiede anche che democrazia stia diventando la nostra, e non solo: Alberto Asor Rosa, “Il popolo si è dissolto nella massa” (Repubblica);  Biagio De Giovanni, “La crisi delle democrazie liberali” (Messaggero); Sabino Cassese, “La democrazia è sopravvalutata?” (Foglio). C’è poi un’analisi (non troppo chiara) di Giuseppe De Rita: “Gli elementi di continuità nel vento di cambiamento” (Corriere della sera). Emanuele Macaluso continua a chiedersi: “L’anomalia dem: ma Renzi c’è oppure no?” (Il Dubbio). C’è…: Andrea Carugati, “Renzi torna in campo e detta la linea ai dem: no all’invito di Di Maio” (La Stampa). Massimo Cacciari:Il Pd ha fallito. Matteo si faccia il partito suo” (intervista a Il Fatto). Isaia Sales (sul Pd al Sud): “Sconfitto il partito dei notabili” (intervista a Repubblica). Alessandro Rosina, “Le attese dei giovani” (Repubblica).

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5 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ANIMA SMARRITA DEL PD

5 Aprile 2018

Marco Damilano, “La vera intuizione di Aldo Moro” (Repubblica). Sabino Cassese, “Ma guidare un Paese è difficile” (Corriere della Sera). Gian Enrico Rusconi, “Quel rischio di democrazia illiberale” (La Stampa). Paolo Mieli, “Le baruffe senza fine in casa Pd” (Corriere della sera). Roberto Esposito, “L’anima smarrita del Pd” (Repubblica). Enrico Rossi, “I dolori della sinistra” (Il Foglio). Ernesto Galli Della Loggia, “Ora Renzi esca dalla tenda” (Corriere della sera). Rossana Rossanda, “Non dobbiamo semplificare il caso italiano” (intervista al Manifesto). Antonio Floridia,Pd, un partito sbagliato, anche senza Renzi” (Manifesto). Gerardo Bianco, “Serve un governo di decantazione” (intervista al Mattino). Aldo Masullo, “I social senza la società” (Il Mattino). Massimo Nava, “Macron e il caso di Bardonecchia” (Corriere della sera).

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2 Aprile 2018
by Giampiero Forcesi
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“TROPPI DIRITTI”. UN’ANALISI CONTROCORRENTE

2 Aprile 2018

Un libro del direttore de Il Mattino, Alessandro Barbano desta interesse; ne scrivono Biagio De Giovanni sul Mattino(“Se troppi diritti fanno un paese malato”) e Carlo Bordoni sul Corriere della Sera (“Troppi diritti fanno male all’Italia”). Desta interesse (e qualche perplessità) l’editoriale di Maurizio Molinari su La Stampa: “Una donna la governo del Paese”.  Due articoli su Repubblica sul Pd: Gianni Cuperlo, “Al partito occorre una rifondazione democratica”; Nadia Urbinati, “L’opposizione sia responsabile”. La posizione di Ettore Rosato: “Chi vuole trattare è ingenuo: hanno già un’intesa senza Pd” (intervista al Messaggero). Per Sabino CasseseL’Italia non regge a lungo senza un governo”  (intervista al Mattino). Sergio Fabbrini discute del superamento, con il 4 marzo anche in Italia, delle polarità destra-sinistra e dell’avvento di una nuova polarità, il sovranismo (che in Italia unisce M5S e Lega), da cui dovrebbe, per opposizione, nascere una polarità europeista (Pd-FI), capace però di promuovere l’interdipendenza senza accettare l’invasività della governante europea sulle politiche nazionali (“La nuova divisione che s’aggira per l’Europa”). Eliana Di Caro, sul Sole 24 ore, si sofferma sulla figura di Giglia Tedesco, parlamentare comunista e cattolica (“La politica arte della mediazione”).

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30 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PREZIOSI E “ARGOMENTI 2000” VALUTANO IL DA FARSI DOPO LE ELEZIONI

30 Marzo 2018

Nella Newsletter di “Argomenti 2000”, l’associazione da lui fondata e diretta, a suo tempo promotrice, insieme ad altre, della rete c3dem, Ernesto Preziosi, senatore del Pd nella passata legislatura, affronta il tema delle elezioni del 4 marzo e delle sfide che ne derivano (“Una politica che valga la pena”). Preziosi lamenta che “i partiti, sempre più appiattiti sui leader del momento, abbiano rinunciato ad una delle loro funzioni essenziali: far discutere i cittadini”; rileva che …

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26 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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IL POPULISMO ALLA PROVA

26 Marzo 2018

“Forse un giorno si tornerà ad apprezzare razionalità e competenze. Ma quel giorno non è oggi e non è vicino”. Si conclude così lo sconsolato editoriale di Mario Calabresi, in cui il direttore de La Repubblica prevede un’intesa di governo tra Lega e Cinquestelle (“La luna di miele e di rabbia”). Sebastiano Maffettone, sul Messaggero, guarda con qualche margine di ottimismo in più i due vincitori: “Addio al noi-loro, il vecchio refrain messo alla prova”. Ma Beppe Vacca alla Gazzetta del Mezzogiorno: “Dalle elezioni italiane un colpo decisivo all’Europa”. Silvio Berlusconi si rassegna: “Toccherà a Salvini provarci” (intervista al Corriere della sera). Matteo Salvini al Messagero: “Al governo anche con il M5S. Ricucire l’Italia, partendo dal Sud”. Mattia Feltri su la Stampa: “Tutte le convergenze tra Di Maio e Salvini”. Ma Domenico De Masi dice a Repubblica che per i 5stelle “Il patto con la Lega è contro natura”. Carlo Cottarelli si dice pronto: “Io ministro? Non ho pregiudiziali” (al Corriere della sera). Mauro Calise su Il Mattino spiega “Perché il Pd non può restare soltanto a guardare”. Walter Verini, deputato dem, intervistato dal Mattino: “Stop a correnti e giù dall’Aventino, altrimenti rischiamo l’irrilevanza”. Ma Matteo Orfini dice a La Stampa: “Un governo con il M5S porterebbe diritto all’estinzione del Pd”. Goffredo De Marchis, “Dialogo o Aventino, i due partiti dem. Il fondatore Parisi: ‘Salita di 6° grado’” (Repubblica). Claudio Cerasa: “No a un’opposizione populista al populismo di governo” (Foglio).

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23 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PD E SINISTRA: SI RIFLETTE

23 Marzo 2018

Piero Ignazi delinea “I tre scenari per il gioco del potere” (Repubblica), privilegiando quello M5S-Pd. L’intervista di Luigi Zanda: “Impossibile governare con il M5s” (Corriere della Sera). Anche Andrea Orlando, minoranza dem, favorevole a incidere nel votare le presidenze ma contrario ad un’alleanza Pd-M5s (“Non si può restare a guardare”). Michele Serra, “Perché bisogna parlare con i 5 stelle” (Venerdì di Repubblica). Achille Occhetto, in un’intervista a Sette: “La sinistra non è populista”. Sul Foglio V. Valentini scrive: “Nasce il modello Zingaretti: Pd e M5s insieme”. A sinistra un’analisi ragionata di Aldo Garzia sul Manifesto: “Riorganizzare l’opposizione con una coalizione plurale”. Adriana Pollice: “La marea gialla sale dalle periferie” (Manifesto).

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21 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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DUE SINISTRE. DUE ITALIE. E UNA QUESTIONE CRUCIALE

21 Marzo 2018

Marco Olivetti, in un editoriale su Avvenire, pone una domanda centrale e lascia aperta la risposta: M5s e Lega sono, in sostanza, anti-costituzionali, in senso lato? (“Una cruciale domanda”). Enrico Morando, sul Foglio, pone con chiarezza la questione di due linee nel Pd, una riformista e una contro la globalizzazione: “Due sinistre a congresso”. Angelo Panebianco, sul Corriere della sera, legge l’Italia, il voto e le forze politiche in campo secondo il paradigma della società aperta o chiusa: “Due Italie e la sfida che verrà”. Franco Monaco, su Il Fatto, insiste: “Dialogare con il M5S fa solo bene ai dem”. Scrive Giovanna Casadio: “Zingaretti lancia la sfida per la leadership: ‘Sì al dialogo con i 5 stelle’” (Repubblica). Davide Casaleggio, sul Washington Post, racconta il suo M5s e la sua idea di democrazia: “Un successo storico. La democrazia digitale è il futuro” (traduzione su Il Dubbio), con i commenti di Stefano Cappellini su Repubblica (“La miracolosa ricetta di Casaleggio”) e di Federico Fubini sul Corriere (“L’orgoglio di Casaleggio sul costo dei voti al M5S e l’enigma dei post che spingono i consensi”). Franco Debenedetti e Nicola Rossi dicono al Pd: “L’unica cosa seria è dividersi” (Il Foglio). Giuliano Ferrara, sul Foglio, sostiene che se vanno al governo Di Maio e Salvini poi nascerà una seria opposizione (“La necessità di un governo dei vincitori”).

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