26 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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RECUPERARE LA CREDIBILITÀ PERDUTA

26 Gennaio 2018

Stefano Folli sostiene che il Pd, almeno, una classe dirigente decente de l’ha; non così, per ora, gli altri (“Pd e destra, quale classe dirigente”). Però Federico Geremicca, su La Stampa, ragionando sulla tesi di D’Alema a favore di un governo del Presidente, si chiede chi mai potrà assumere questo incarico: “Se il governo del presidente è un miraggio”. Luca Bergamo, già collaboratore delle giunte Rutelli e Veltroni e oggi vicesindaco con Virginia Raggi, ha rilasciato ieri un’intervista a Il Fatto (“Il M5S ha valori di sinistra, non può andare con la Lega”); oggi Emanuele Macaluso s’arrabbia: “La sapete l’ultima? Di Maio erede di Parri” (Il Dubbio). Claudio Cerasa sul Il Foglio spiega “Perché Grillo e Gentiloni hanno ragione a vedere lontana la vittoria di Di Maio”. Sempre su Il Foglio David Allegranti racconta le liti in casa Leu: “Il favoloso romanzo della scissione annunciata di Liberi e Uguali”. Intanto, “Sorpresa: Leoluca Orlando entra nel Pd”(su Italia Oggi). Una ricerca sui giovani dell’Istituto Toniolo ci conferma: “I giovani lontani dai partiti”; Alessandro Rosina commenta: “Recuperare la credibilità perduta” (Repubblica).

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26 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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 STRADE

26 Gennaio 2018

Il Corriere della Sera dà una piccola, ma non futile, notizia: “Livorno, il no di M5S alla rotonda per Ciampi”. Su Il Fatto quotidiano Gianni Barbacetto si allarma perché “A Milano torna il progetto bipartisan: via Craxi”. A Roma la sindaca Virginia  Raggi ha dichiarato, giorni fa, che cambierà il nome delle strade dedicate a personaggi coinvolti nell’approvazione delle leggi razziali del 1938; Guido Crainz su Repubblica si è mostrato favorevole: “No alle strade della vergogna“; non così Marco Gervasoni sul Messaggero: “Roma, cancellare i nomi delle strade tradisce la storia”; oggi il Messaggero ha intervistato Francesco Rutelli, che ha detto: “Attenti a cambiare il nome delle strade”.

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26 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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La politica è il momento giusto

26 Gennaio 2018
di Roberto Rossini

 

 

 

Pubblichiamo l’introduzione del presidente delle Acli  a un documento scritto in vista delle elezioni di marzo (in calce il documento integrale)

 

Quale Italia vogliamo per noi e per i nostri figli? Come ci immaginiamo questo Paese tra qualche anno? Crescerà? Che casa degli italiani sarà? La politica ha senso quando risponde a domande fatte così, a questioni complesse che coinvolgono la collettività e il suo destino. La campagna elettorale sarebbe lo spazio giusto per confrontare le risposte, facendo tesoro della storia (e della geografia: l’Italia è un Paese che è cresciuto e si è sviluppato anche grazie alla sua collocazione geografica), della capacità di leggere la realtà e di cogliere i segnali di futuro.

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23 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA PROLUSIONE DEL CARD. BASSETTI ALLA CEI. E LE SCUSE DEL PAPA

23 Gennaio 2018

Fa notizia la bella prolusione con cui il card. Gualtiero Bassetti ha aperto i lavori della Cei . Marcello Sorgi, “I vescovi schierati contro i partiti del rancore” (La Stampa); Paolo Rodari, “Dai vescovi uno stop alla Lega” (Repubblica); Alessandro Trocino, “Voto: le critiche dei vescovi” (Correre della sera); Andrea Riccardi, “E’ ‘ricucire’ la parola-chiave. La sfida della Chiesa” (Corriere della sera); Alberto Melloni, “Richiamo alla realtà, in sintonia con il Colle” (Repubblica). Sull’aereo di ritorno dall’America latina Francesco rilascia un’intervista alla stampa: “Sugli abusi nessuna tolleranza” (la versione di  Stefania Falasca su Avvenire). Raniero La Valle, sul sito ‘chiesa dei poveri chiesa di tutti’ commenta con una nota (“Perdonare il papa“) sia la franchezza di papa Francesco sia le parole del card. Bassetti. Luigi Accattoli, commenta sul Corriere della sera le scuse di Francesco per le sue parole sul caso delle accuse a un vescovo cileno per aver coperto abusi sessuali:  “La prima volta in pubblico da parte di un pontefice”. Sul Foglio le critiche al papa di Matteo Matzuzzi: “Il papa non è più pop. Cronaca di un pontificato che si è incartato”.

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22 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA TRA SFIDUCIA E IMPEGNO

22 Gennaio 2018

Ilvo Diamanti presenta l’ultimo sondaggio sul rapporto degli italiani con le istituzioni: un paese senza più fiducia, dove 2 su 3 vorrebbero un uomo forte alla guida del governo (“Un paese alla ricerca di se stesso”, Repubblica). Gianfranco Viesti, su Il Mulino, a coronamento di una lunga indagine, presenta “Un paese plurale, difficile e bellissimo”. Paolo Gentiloni formula i suoi giudizi sulla situazione del paese in un colloquio con Claudio Cerasa sul Foglio: “Il Patto Gentiloni per il 4 marzo”. Dario Di Vico, sul Corriere della sera, riferisce del libro di Nicola Rossi: “Flat tax e minimo vitale: una proposta per la crescita”; ne aveva scritto giorni fa anche Carlo Cottarelli (“Flat tax, maneggiare con giudizio”, La Stampa). L’economista Emanuele Felice, su Repubblica, delinea, invece, il percorso di una sinistra riformista: “La carta europea per il voto”. Anche Alessandro Campi, politologo, dedica un articolo al riformismo, con alcune considerazioni sul ruolo del ministro Minniti e sul Pd: “Il Pd e la questione riformista” (Messaggero). Angelo Bolaffi, su Repubblica, commenta la quasi definitiva, e tormentata, scelta del SPD di rifare la Grande Coalizione in Germania: “Una scelta che salva la Ue”. Luigi Di Maio presenta “Il programma dei 5 stelle in 20 punti”.  Paolo Mieli, sul Corriere, azzarda ipotesi sul dopo 4 marzo: “Gli scenari del dopo voto e le alleanze possibili”; Eugenio Scalfari, su Repubblica, dice: “Ecco i rimedi per curarsi dal malanno populista”.

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21 Gennaio 2018
by Vittorio Sammarco
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SE RENZI SI BATTE PER L’EUROPA E LODA GENTILONI

21 Gennaio 2018

La sintesi delle conclusioni di Matteo Renzi alla convention di Milano “Il Futuro si chiama Stati Uniti d’Europa”. L’altro ieri aveva scritto Massimo Adinolfi: “Se il Pd si smarca e punta sull’Europa alla Macron” (Mattino) e ieri Giorgio Tonini e Enrico Morando  scrivevano sul Foglio: “Il voto con l’Europa in palio”, e Andrea Bonanni su Repubblica “Il vincolo europeo sulle elezioni”; e Dominique Moisi sul Quotidiano nazionale: “Se vincono i populisti l’Italia è tagliata fuori”.  Oggi Sergio Fabbrini sul Sole 24 ore scrive: “Suggestioni sovraniste e fondamentali a rischio”. Il gruppo di Libertà Eguale ha tenuto un dibattito di cui diamo la registrazione video: “Italia e Europa nella globalizzazione”, concluso da Enrico Morando. Massimo Cacciari, intervistato da Repubblica, ora dice: “Forse è tardi, ma se prevale lo stile di governo si può recuperare” e Emma Bonino a Repubblica dice: “Mi alleo con i dem per Gentiloni. L’obiettivo è battere gli amici di Le Pen”. Sulla politica estera necessaria all’Italia scrive Romano Prodi sul Messaggero: “Manifesto degli interessi italiani nel mondo”. Editoriale di Mario Monti sul Corriere: “Promesse e debiti (nostri)”. Ieri Alesina e Giavazzi: “Il rigore non è un freno”. Si prepara la consueta assise di Davos e Marco Zatterin su la Stampa scrive: “Il ciclone Macron su Davos” e, su Avvenire, Pietro Saccò: “La terza via dell’Europa per la globalizzazione”.

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21 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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Alla ricerca del centro perduto

21 Gennaio 2018
di Nino Labate

 

Col sistema elettorale proporzionale con cui andremo a votare il 4 marzo, stiamo tornando indietro nella storia politica italiana. Si assiste alla ricerca patologica di un elettorato cosiddetto di centro su cui insistono una miriade di formazioni politiche che si dichiarano tutte di centro moderato. E intanto cresce sempre di più il Movimento di Grillo…

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18 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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L’inequivocabile antirazzismo della nostra Costituzione

18 Gennaio 2018
di Sandro Campanini

 

Non possiamo non reagire a un’inaccettabile battuta del candidato alla Presidenza della Regione Lombardia Attilio Fontana, che per difendersi dalla sua frase, gravissima e indifendibile, sulla “razza bianca” prova ad appigliarsi furbescamente alla Costituzione, affermando in una trasmissione televisiva (testuale): “Dovremmo cambiare anche la Costituzione, perché è la Costituzione la prima a dire che esistono le razze”.

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