31 Marzo 2018
by Giampiero Forcesi
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PD, MINORANZA SILENZIOSA

31 Marzo 2018

Mario Calabresi, direttore di Repubblica, getta l’allarme: “Se il Pd diventa la minoranza silenziosa”; e sullo stesso giornale Stefano Folli spiega qual è “Quel dilemma che minaccia il futuro del Pd”. Per capire l’acutezza della crisi del Pd, al di là del dilemma sul che fare oggi per il governo, si può leggere sul Mattino l’analisi di Umberto Ranieri (già dirigente “migliorista” del Pd), riferita a Napoli ma non solo: “Crollo Pd, perché serve una Costituente”. Similmente, assai bene, due giorni fa aveva scritto Guido Crainz: “Una sinistra da rifondare” (Repubblica). Intanto Graziano Delrio prova a fare il punto in un’intervista al Corriere della sera: “Tra Pd e 5 stelle la distanza è sostanziale”. Piero Ignazi prende di petto la questione Renzi: “Matteo Renzi e la bufala delle dimissioni” (Repubblica). Così anche Emanuele Macaluso: “Il Pd dica se Renzi è il capo” (Il Dubbiio). Gianrico Carofiglio prova a dire: “Il Pd è immaturo e non ascolta…” (a Il Fatto). Su Il Foglio Mauro Calise e Michele Salvati ragionano su “Il Pd e l’opposizione”. Guarda oltre Mauro Magatti, sul Corriere, e dice: “Nuovi partiti, vecchi temi. Ora si deve pensare ai fatti”. E Stefano Feltri, su Il Fatto, elenca alcuni fatti: “Redditi bassi, pensioni minime, poveri: ecco l’Italia senza ripresa”. Sui tempi che corrono avverte giustamente Mario Morcellini: “Odio ergo voto” (Il Foglio). Sul Manifesto scrivono Aldo Carra (“I 5 stelle e le speranza della sinistra”) e Alberto Olivetti (“Consapevolezza storica e iniziativa politica”).

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26 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PIANO DI PRODI PER L’EUROPA. IL REALISMO DI L. REICHLIN. LO STOP ALLO IUS SOLI

26 Dicembre 2017

Romano Prodi (incaricato con altri di stilare un piano sociale europeo che la Commissione Ue presenterà a fine gennaio): “Che degrado nel nostro dibattito politico” (intervista a La Stampa). Giuseppe Salvalaggiulo,Salviamo l’Europa. Il piano di Prodi” (La Stampa). Marta Dassù descrive “Le ferite che minano l’Europa” (La Stampa). Sergio Romano dice: “L’Est ribelle insegna: una vera unione non è più rinviabile” (Corriere della sera). Lucrezia Reichlin dà un saggio di realismo politico e invita i prossimi (deboli) governi italiani a fare una politica bipartisan di rafforzamento delle istituzioni: “Fragilità e illusioni. Riforme e istituzioni in Italia” (Corriere della sera). Eugenio Scalfari punta tutto sull’europeismo e spera in una riunificazione della sinistra: “La chimera della sinistra” (Repubblica). Romano Prodi dice anche quale è la “Lezione catalana” (Messaggero). Francesco Verderami parla del piano B di Berlusconi: “Berlusconi e i timori di un tracollo Pd” (Corriere della sera). Umberto Ranieri, su Il Mattino, scrive de “La Boschi e l’ordalia che la dirigenza del Pd non sa affrontare”.  Claudia Mancina difende la Boschi: “Linciaggio sulle donne al potere” (Mattino). Ancora sul Mattino Massimo Adinolfi spiega: “Una crisi e cinque strade”. Claudio Cerasa su Il Foglio dice la sua: “Perché il 2017 non è stato l’anno del populismo”. SULLO STOP ALLO IUS SOLI: Stefano Cappellini, “Lo schiaffo allo ius soli” (Repubblica); Luigi Manconi, “Ha vinto l’ideologia della paura” (Manifesto); Marco Tarquinio (Avvenire) “Ius culturae, politica in fuga”; Pietro Parolin, “Ius soli, bene lo stop. Il Paese è già lacerato” (intervista al Messaggero); una nota di Stefano Ceccanti sul suo blog.

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6 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“IL PD DI RENZI? DI SINISTRA E DI GOVERNO”, DICE FASSINO

6 Luglio 2017

La valutazione del filosofo napoletano Biagio De Giovanni: “Insieme contro, il solito vizio della sinistra” (Mattino). Il parere di Umberto Ranieri, già leader del Pci-Pds: “Se la vera sfida del Pd è riprendere il dialogo per ricostruire l’Italia” (Mattino). Piero Fassino: “Le nostre riforme? Di sinistra e di governo” (intervista a repubblica). Paolo Mieli, “Le lotte fratricide a sinistra” (Corriere della sera). Emanuele Macaluso, “Odio, male incurabile dei progressisti. L’antirenzismo tout court non va lontano” (intervista al Messaggero). Mauro Calise, “Il modello Macron e il coraggio di Renzi” (Mattino). Giorgio Merlo, “Al centrosinistra serve riscoprire il metodo Moro del dialogo” (Il dubbio).  Michele Emiliano: “Invito Orlando e Dario: lavorino con me a una nuova idea di partito. Senza D’Alema si perde” (intervista al Corriere della Sera). Gianni Cuperlo, “Resto nel partito, ma il segretario si fermi, non è un imperatore” (intervista a Repubblica). Cesare Damiano, “Io preferisco l’ex sindaco al leader di Forza Italia” (intervista al Corriere). Luigi Frasca, “Orlando lancia il referendum contro Renzi” (Il Tempo). Massimo Villone, “Evitare vecchi errori per non vivacchiare all’ombra di Pd e M5S” (Manifesto).

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30 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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UN’ALTERNATIVA È POSSIBILE? PIETRO REICHLIN REPLICA A VINCENZO VISCO

30 Marzo 2017

A Vincenzo Visco che sul Sole 24 ore aveva criticato il riformismo vacuo del Pd renziano (“Una politica alternativa è già possibile”) replica Pietro Reichlin sull’Unità: “La tentazione di dividersi della sinistra riformista”. SE LETTA CRITICA RENZI… UMBERTO RANIERI VS EMANUELE MACALUSO: A  Umberto Ranieri, già dirigente riformista del Pci, critico con Letta per il suo non appoggio a Renzi (“Cosa non mi convince degli argomenti di Letta”, Unità 28/3) risponde Emanuele Macaluso su Il Dubbio (“Il renzismo non è l’unico riformismo”). Umberto Ranieri replica sull’Unità: “Caro Macaluso, su Renzi sbagli tu”.

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24 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IN DIFESA DI RENZI (CON CONSIGLI PER IL FUTURO)

24 Giugno 2016

Scrive Pietro Reichlin sull’Unità, dopo aver rigettato molte delle accuse che vengono fatte al governo Renzi e aver rilevato l’efficacia ma anche la povertà del messaggio politico di Cinquestelle , che “è necessario presentarsi ai cittadini con un messaggio politico più sincero e realista”, perché la crisi economica e istituzionale è profonda”, e che “è giunto il momento di affrontare con più forza i nodi strutturali che determinano la debolezza del nostro sistema economico e la stagnazione della produttività”, a cominciare dall’istruzione secondaria e universitaria” (“Quale è stato l’errore?”). Per Umberto Ranieri, sempre sull’Unità, il biennio riformista del governo Renzi è stato positivo, benché sia ancora in mezzo al guado, e “sarebbe molto meglio per gli interessi del paese e del Pd se la cosiddetta sinistra interna al partito funzionasse da stimolo critico alla coerenza del disegno riformista cui lavora il governo piuttosto che mostrarsi interessata al suo fallimento” (“Non fare la stessa fine di Ulivo e Unione”). Per Paolo Pombeni “Renzi dovrà avere molta ‘visione’ e altrettanta umiltà: ha dalla sua l’incertezza delle alternative in campo” (“Fuoco incrociato, il premier alla prova”, Sole 24 Ore). Quanto allo stesso Matteo Renzi, dice: “Non torno al Pd delle correnti” (intervista a La Stampa). La prende da lontano Marco Olivetti, sull’Avvenire, dicendo che dei partiti non si può fare a meno anche se devono sempre affrontare la sfida di darsi una reale legittimazione sociale; quanto alle vittorie dei Cinquestelle, “per ora non si può che stare a guardare, sospesi tra la sensazione che stia nascendo qualcosa di radicalmente nuovo e il timore di un fallimento già scritto” (“Torna a porsi la questione-partiti”).

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12 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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DOPO L’AFFONDO DI D’ALEMA

12 Marzo 2016

Monica Guerzoni, “Separati in casa” (Corriere della Sera). Marcello Sorgi racconta “Gli strappi e le ricuciture” (La Stampa). Dice Stefano Folli: “E’ la diaspora l’ultima frontiera di una minoranza senza progetto” (Repubblica). Per Fabio MartiniMilioni di vecchi elettori in fuga, ma altrettanti si avvicinano” (La Stampa). Roberto D’Alimonte analizza: “Il Paese resta moderato, e il Pd vince se si allarga” (Sole 24 Ore). Alessandro Barbano, sul Mattino, lamenta “La crociata dei vecchi leader”, pensando in primis a Bassolino. Anche Umberto Ranieri non è tenero con Bassolino: “Pd a Napoli, i silenzi di ieri, i fallimenti di oggi” (Mattino). Lina Palmerini mette a confronto: “I nuovi rischi dell’Europa e dell’Italia e le vecchie risse nel Pd” (Sole 24 ore).

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12 Novembre 2015
by Giampiero Forcesi
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CASO DE LUCA

12 Novembre 2015

Alessandro Barbano, “L’urgenza e il dovere della chiarezza” (Mattino). Paolo Pombeni, “Se le nomine sono merce” (Sole 24 Ore). Stefano Folli, “Il potere opaco del partito-Vulcano” (Repubblica). Federico Geremicca, “La strategia perdente del pd” (La Stampa). Marcello Sorgi, “Il premier e il fantasma di Ignazio Marino” (La Stampa). Danilo Paolini, “Fate presto” (Avvenire). Vincenzo De Luca, “Io parte lesa” (Unità). Umberto Ranieri, “Ma io credo in De Luca” (Mattino).

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1 Agosto 2015
by Giampiero Forcesi
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MEZZANOTTE D’ITALIA

1 Agosto 2015

Bianca di Giovanni, “Mezzanotte d’Italia” (Unità). Emanuele Felice, “Ma il Nord da solo non vince” (La Stampa). Giovanni Valentini, “Chi salverà il Meridione” (Repubblica). Roberto Romano, “Un paese perduto” (Manifesto). Marco Demarco, “Il Sud che non cambia” (Corriere della Sera). Gianfranco Viesti, “Quei numeri sono figli dell’egoismo” (Mattino), e “La ricetta per ripartire” (intervista all’Unità). Massimo Gramellini, “Magna Grecia” (La Stampa). Giuseppe Berta, “Ma senza il Meridione, il Paese non riparte” (Secolo XIX). Carlo Borgomeo, “Puntiamo su scuola e sociale con i Fondi europei” (intervista alla Stampa). Umberto Ranieri, “Sud, i lacci che bloccano lo sviluppo” (Mattino). Marco Leonardi, “Più incentivi per favorire le assunzioni al Sud” (intervista a Avvenire). Roberto Saviano, “Caro premier, il Sud sta morendo, se ne vanno persino le mafie” (Repubblica). Isaia Sales, “Il Sud tra indifferenza e aspettative in frantumi” (Mattino). Anna Maria Furlan, “La mazzata Svimez e l’impegno della Cisl” (Mattino). Alessandro Laterza, “Risveglio nel Sud. E la politica dorme” (Gazzetta del Mezzogiorno)

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27 Agosto 2013
by c3dem_admin
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SARDO, ROSATI E CASTAGNETTI SUL FUTURO DEL PD. POI LA “QUERELLE” SU BERLUSCONI

27 Agosto 2013

Come e dove rifondare una speranza che orienti la politica e mobiliti le persone? Se l’era chiesto Claudio Sardo sull’Unità del 26 (“E’ necessario ribellarsi alla dittatura del presente”). Riprende il tema e prova a rispondere Domenico Rosati: “La dittatura del presente impone scelte coraggiose”. Pierluigi Castagnetti riprende invece un suo precedente articolo sui limiti del Pd, criticato da Stefano Fassina, e, con ampiezza d’analisi, cerca di rispondere al perché il Pd viene percepito come vecchio (“Perché al Pd è mancata una Bad Godesberg”, Europa). Sull’Unità è Gianni Cuperlo a interrogarsi sul congresso Pd: “Cambiare restando noi stessi” (si tratta di parte di un suo documento per il congresso). In un’intervista a Repubblica Gustavo Zagrebelsky spiega perché le richieste di Berlusconi vanno (e andavano) respinte con più forza (“Nessun compromesso”). Nella stessa direzione va il costituzionalista Alessandro Pace, sempre su Repubblica (“Il giudizio di indegnità”). Ma il Messaggero riferisce che “Si allarga il fronte dei giuristi per il ricorso alla Consulta”; e P. A. Capotosti (“Le funzioni della Giunta”) replica a Scalfari che lo aveva criticato, e che a sua volta risponde (“Ma il Parlamento non è terzo”). Mario Monti spiega al Foglio la sua visione della pacificazione e suggerisce la grazia: “Adesso superare odio e disprezzo”. Ancora sul Foglio Umberto Ranieri, deputato anomalo del Pd, si spende per evitare lo scontro: “Giustizialisti sotto traccia. Come il Pd è riuscito a diventare vulnerabile sulla storia della decadenza del Cav.”. Sulla Stampa Luca Ricolfi scrive a Letta e chiede che faccia scelte più radicali (“Non basta la paura”).

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