26 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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 STRADE

26 Gennaio 2018

Il Corriere della Sera dà una piccola, ma non futile, notizia: “Livorno, il no di M5S alla rotonda per Ciampi”. Su Il Fatto quotidiano Gianni Barbacetto si allarma perché “A Milano torna il progetto bipartisan: via Craxi”. A Roma la sindaca Virginia  Raggi ha dichiarato, giorni fa, che cambierà il nome delle strade dedicate a personaggi coinvolti nell’approvazione delle leggi razziali del 1938; Guido Crainz su Repubblica si è mostrato favorevole: “No alle strade della vergogna“; non così Marco Gervasoni sul Messaggero: “Roma, cancellare i nomi delle strade tradisce la storia”; oggi il Messaggero ha intervistato Francesco Rutelli, che ha detto: “Attenti a cambiare il nome delle strade”.

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11 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ANTIFASCISMO A COMO. MA L’ANTIPOPULISMO?

11 Dicembre 2017

La meglio gioventù sul palco di Como” scrive Guido Crainz su Repubblica. “Difendiamo i giornali dai neofascisti”, scrive Vladimiro Zagrebelsky su La Stampa. Critico verso un allarme che giudica eccessivo è Massimo Adinolfi: “La sinistra che cavalca l’onda nera” (Mattino). Su Il Fatto Franco Cassano dice: “Deve sapersi rinnovare anche l’antifascismo”.  L’intervista di Matteo Renzi a Repubblica, all’indomani della manifestazione di Como (“Renzi: mai con Berlusconi”). L’Intervista di Silvio Berlusconi a Il Tempo: “Tanto vinco io”. L’intervista di Graziano Delrio al Corriere della Sera: “Divisioni e distinguo non ci hanno aiutato, ma si può vincere”. Alessandro Trocino riferisce: “Grasso: non chiuderò al Pd dopo il voto” (Corriere della sera). Roberto D’Alimonte fa i calcoli e dice: “Berlusconi nodo obbligato negli scenari del dopo voto” (Sole 24 ore). Mauro Calise, “Se traballa la diga antipopulista” (Mattino). Angelo Panebianco,Quel bacino di ostilità per la democrazia liberale” (Corriere della sera). Si legge su Repubblica che “I prodiani vanno avanti per una lista ulivista a sostegno del Pd” (Silvia Bignami).  Monica Guerzoni, sul Corriere, scrive: “Dai ministri ai padri nobili: così si rafforza il ‘partito’ di Gentiloni”.

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3 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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RAPPORTO CENSIS. L’ITALIA MALATA DI RANCORE

3 Dicembre 2017

I commenti di Dario Di Vico, “Rapporto Censis, le radici del rancore” (Corriere della Sera), Massimo Adinolfi, “Soddisfatti ma infelici” (Mattino), Roberto Ceccarelli, “Paura e vita low cost nel paese impreparato al futuro” (Manifesto), Mauro Magatti, “Ciò che ci manca” (Avvenire), Guido Crainz, “Un piano per l’Italia dei rancori” (Repubblica), Piero Sansonetti, “Un paese più ricco e più  ingiusto” (Il Dubbio). POI LE ANALISI DI: Maurizio Ferrera, “Il reddito di inclusione per dare un aiuto” (Corriere della sera); Emanuele Felice, “La disparità è la vera sfida” (Repubblica); Luigino Bruni, “Il confine tra merito e disuguaglianza” (Sole 24 ore); Graziano Delrio, “Ripartire dagli ultimi, ricucire la società, liberarla dalle paure” (Sicomoro, n. 11); Gianni Toniolo, “Perché serve un impegno dei partiti sul debito” (Sole 24 ore).

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6 Agosto 2017
by Giampiero Forcesi
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NOTE SUL PD/MDP, I SUDISTI PUGLIESI, IL LAVORO, IL CLIMA, L’EUROPEISMO DI MACRON

6 Agosto 2017

Bersani corteggia i democristiani: ‘Peschiamo tra i cattolici del Pd’”, così Andrea Carugati su La Stampa. “L’equipaggio abbandona la nave Pd e il capitano gira le spalle”, così Gianni Cuperlo in un’intervista a La Verità. Paolo Pombeni diffida delle coalizioni: “Dalla Dc in poi le coalizioni nate per frenare i leader” (Sole 24 ore). Emilia Patta, sul Sole, racconta che “Il Pd corregge la linea sul fiscal compact”. Guido Crainz, su Repubblica, stigmatizza la mozione approvata quasi all’unanimità dal Consiglio regionale della Puglia e voluta dai 5 Stelle che istituisce una giornata della memoria per ricordare “i meridionali che morirono in occasione delle procedure di annessione del Mezzogiorno” (“Una memoria sbagliata”). Leonardo Becchetti, in vista della Settimana sociale dei cattolici in tema di lavoro, analizza le cure possibili al lavoro ferito: “Ricominciare la fiducia” (Avvenire). Romano Prodi si occupa di clima sul Messaggero con alcune indicazioni di politica di programma (“Riflessioni sul clima che cambia)”. Una lettura critica di Sergio Fabbrini sull’europeismo di Macron: “Macron, l’Europa e il ruolo dell’Italia” (Sole 24 ore), e qualche avvertimento all’Italia di Mario Monti sul Corriere (“Quei dannosi interessi di parte”)

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18 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“RAGIONARE O È FINITA”

18 Luglio 2017

Dopo l’articolo di Massimo Recalcati di ieri su Repubblica (“L’odio per Matteo e il lutto della sinistra”), che Matteo Renzi ha definito bellissimo nella sua enews settimanale, il quotidiano romano pubblica tre interventi: Roberto Esposito (“Escalation di rancori, tutti ne hanno colpa. Ragionare o è finita”), Guido Crainz (“Buone alcune riforme, ma la narrazione alla lunga ha deluso”) e Tommaso Montanari (“Solo contro tutti. Matteo è vittima di uno schema”). Su La Stampa Giovanni Orsina fa un esame interessante e impietoso della più generale crisi della sinistra, e, in particolare, del fallimento del Pd e di Matteo Renzi (il titolo però è fuorviante: “La rivoluzione che serve alla sinistra”). Il Foglio pubblica un lungo articolo di Giorgio Tonini, senatore autorevole del Pd, che motiva una critica economica e politica alla posizione di Renzi sul fiscal compact (“Fiscal compact, avanti. Critica alla proposta renziana”). Ancora sul Foglio Giuliano Ferrara offre la sua versione de “L’incredibile suicidio del Pd”.

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26 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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SE LA POLITICA ITALIANA SI ARRENDE ALLA PARALISI

26 Aprile 2017

Guido Crainz,Se la politica italiana si arrende alla paralisi” (Repubblica). Marzio Breda, “L’alt del Colle agli eccessi di revisionismo” (Corriere della Sera). Stefano Ceccanti,Più Europa per l’Italia” (relazione al convegno di libertà Eguale, 26 aprile); e una sua nota sul Quotidiano nazionale all’indomani di un’intervista a Matteo Renzi lì pubblicata (“Si vince al centro, ma…”). Michele Salvati recensisce “Lettera a Matteo Renzi” di Massimo L. Salvadori, edito da Donzelli (“Lo scetticismo affonda le riforme”). Repubblica tempo fa aveva pubblicato uno stralcio del libro di Massimo Salvadori (“Caro Renzi, l’ho molto apprezzata, ma l’ottimismo era propaganda”). Franco Monaco scrive al Corriere della Sera (di Milano): “Una coalizione in stile Ulivo per recuperare gli elettori delusi”.  L’intervista di Giuliano Pisapia a Repubblica: “Renzi, il tempo è scaduto. Unisci la sinistra o è la fine”. Un’intervista di Roberto Speranza al Quotidiano nazionale: “Il Pd di Renzi è il partito dei moderati”. Natalia Lombardo, “Legge elettorale:  le posizioni dei tre candidati Pd” (Unità). Romano Prodi, “Una riforma elettorale che non lasci indietro l’Italia” (Messaggero). Carlo Carboni,La scelta dei leader e la qualità delle élite” (Sole 24 ore).

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22 Aprile 2017
by Giampiero Forcesi
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LA POLEMICA SUL 25 APRILE

22 Aprile 2017

Paolo Mieli, “Il 25 aprile e i meriti degli ebrei” (Corriere della Sera). Guido Crainz, “Le scelte inaccettabili di un’associazione che ha smarrito la via” (Repubblica). Carlo Smuraglia, “Aperti al confronto, ma niente esclusioni” (intervista a Repubblica). Miguel Gotor, “I dem come le nuove destre. Noi in piazza con i partigiani” (intervista a La Stampa). Marcello Sorgi, “Sul 25 aprile il Pd cambia la sua identità” (La Stampa).  Luciano Canfora, “Chi polemizza è in malafede. Al Pd l’Anpi dà fastidio” (intervista al Fatto). Alessandro  Portelli, “Dove stanno i ‘veri’ partigiani” (Manifesto). Massimo Villone,Orfini divide il Pd dai partigiani. Si tenga i boys scout” (Manifesto).

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9 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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LE RADICI ANTICHE DELLA DIVISIONE NEL PD

9 Marzo 2017

Guido Crainz su Repubblica ricostruisce le importanti novità del Lingotto di Veltroni dieci anni fa (“Pd, che cosa resta dell’ultimo Lingotto”). Stefano Passigli sul Corriere sostiene che proprio la segreteria Veltroni è invece all’origine del negativo passaggio dall’Ulivo alla fusione a freddo tra la componente Pci-Ds e quella Dc-Margherita e che Renzi non ha neppure cercato di armonizzare le due componenti (“La divisione nel Pd e le sue radici antiche”). Gustavo Zagrebelsky, in un’intervista su La Stampa, dice a sorpresa: “Renzi vittima di viltà. Un patto con Berlusconi non è per forza inciucio”. Luigi Manconi, intervistato da Repubblica, dice: “Resto e voto Orlando, ma la speranza è Pisapia”. Emanuele Macaluso su Il Dubbio dice: “Cari piddini serve un nuovo capitano”. Enrico Morando, vicino a Renzi, offre la sua versione della politica da perseguire: “Make Europe great again” (Foglio).  E Tommaso Nannicini fa un insolito appello: “Ripartiamo da Gramsci”. L’Avvenire pubblica larga parte del contributo di Sergio Mattarella in uscita su La Civiltà cattolica (“Ora accoglienza non ghetti”). Il testo del disegno di legge contro la povertà approvato alla Camera.

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10 Febbraio 2017
by Vittorio Sammarco
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NASCE  IL “CAMPO PROGRESSISTA”, PROMOSSO DA GIULIANO PISAPIA

10 Febbraio 2017

“Vogliamo riunire chi vuole fare qualcosa per la società e non trova il modo”, così Giuliano Pisapia in un’intervista a Aldo Cazzullo sul Corriere della sera  (“Ecco il mio Campo progressista. Con il Pd possiamo fare il 40%”). Giovanni Orsina critica Renzi (e Berlusconi) perché cercano di competere con Grillo scendendo sul suo stesso terreno (“Dove porta l’imitazione di Grillo”, Il Mattino). Franco Monaco, sul Fatto, si augura che la minoranza dem, a questo punto, resti dentro e metta in minoranza Renzi (“L’Ulivo cos’era e cosa non può essere”). Piero Bevilacqua sul Manifesto parla del progetto di Sinistra italiana, non disposto ad alleanze con il Pd (“Per fare il centrosinistra bisogna unire la sinistra”). Emilia Patta, sul Sole, fa il punto sul Pd: “Renzi: voto a giugno o subito il congresso”. Vannino Chiti: “Confronto sui temi e poi la conta. Se Renzi vince sarà leader di tutti” (Unità). Per Mauro Calise, sul Mattino, la posta in gioco del congresso Pd sarà la testa di Renzi (“La sfida a Renzi posta in gioco del congresso”). Pessimista Claudio Cerasa sulle sorti di Renzi (“No voto, no party, no Renzi”, Il Foglio). Critica Renzi ma allarga lo sguardo Guido Crainz: “L’impotenza del riformismo”. Guido Tabellini sul Sole 24 ore spiega perché sarebbe meglio votare subito (“Il voto ravvicinato e la lezione dello spread”). Quanto alla sentenza della Consulta: Stefano Ceccanti, “La riforma possibile” (Il Giorno); Roberto D’Alimonte, “La Corte lascia ai partiti la responsabilità di una nuova legge” (Sole 24 ore); al contrario per Liana MilellaOmogeneità tra Camera e Senato. La Consulta detta la legge elettorale” (Repubblica).

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29 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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REFERENDUM: LE CRITICHE DA SINISTRA, GLI ALLARMI, LE POSIZIONI DEI CATTOLICI

29 Settembre 2016

L’intervista di Matteo Renzi al Foglio: “Questo referendum si vince a destra”. Gaetano Azzariti, sul Manifesto, parla di una scheda elettorale non neutra (“Come t’inganno l’elettore al seggio”). Guido Calvi, penalista e presidente del Comitato per il No, afferma: “I tempi dilatati e la scheda a favore del Sì sono spie di debolezza” (Corriere della Sera). Massimo Villone critica il viaggio elettorale della Boschi in America latina: “Voto all’estero. Possiamo fidarci?” (Manifesto). Carlo Galli su Il Fatto dice: “Sarà il dominio dell’uomo solo”. Rino Formica, intervistato dal Manifesto, afferma: “Il No vincerà e sarà una bomba come il Referendum sulla Repubblica”.  Per Alessandro Campi, sul Mattino, invece, è meglio “Credere nella riforma, non negli allarmi”. Paolo Rodari, “I cattolici divisi alle urne” (Repubblica). Matteo Matzuzzi, “La Cei divisa di fronte al referendum” (Il Foglio). Quanto alla LEGGE ELETTORALE, su Repubblica Guido Crainz indica “Quale alternativa all’Italicum”, e Piero Ignazi spiega: “Dal Mattarellum all’Italicum: perché l’Italia cambia sempre legge”.

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