12 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IL PESSIMISMO DI PRODI SUL CONFRONTO TRA POLITICA E ANTI-POLITICA

12 Giugno 2016

Sul Messaggero Romano Prodi osserva che, in Italia come in tutto l’Occidente, il disagio sociale prodotto dalle risposte inadeguate ai guasti della globalizzazione rende sempre più forti le forze dell’antipolitica, e prevede che, poiché è difficile una risposta coordinata dei partiti di governo per garantire più equità ai cittadini, i “nuovi partiti” avranno sempre più successo e, una volta al timone, i guai saranno ancora più grossi (“Gli errori dei partiti che aiutano l’antipolitica”). Franco Bruni sul Sole 24 Ore affronta lo stesso tema, ma ritiene possibile, in Italia, che Pd e M5S trovino un qualche accordo (“L’opportunità di un patto tra rottamatori”). Paolo Pombeni, sempre sul Sole, discute sulle tante opposizioni al riformismo renziano, dicendo che si rischia di buttare il bambino con l’acqua sporca, come più volte nella storia italiana (e cita Crispi, Fanfani e Craxi) di fronte a chi vuole “imporre l’accelerazione riformista” (“La santa alleanza anti-premier che non è ancora alternativa”).

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11 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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L’ITALIA SI SPOPOLA (E UN PO’ ANCHE IL PD). I 5 STELLE E LA QUESTIONE DELLE ELITE

11 Giugno 2016

Antonio Golini, “L’Italia si spopola, fuga e culle vuote” (Messaggero). Dice Gianpietro Della Zuanna, intervistato dal Corriere della Sera: “Coppie senza figli per la paura della povertà”. Anche dal Pd si fugge… : Roberto Mannheimer,L’esodo dal pd, fugge un elettore su quattro” (Il Giornale). Ed è la povertà (anche), poco combattuta, alla radice di entrambe le fughe: Emanuele Felice, “Il disagio sociale nelle urne” (La Stampa). PD O 5 STELLE? Sulle urne si interroga il Manifesto: Antonio Floridia, “Perché si può votare Pd”, e Guido Liguori, “Perché si può votare 5 stelle”. BIAGIO DE GIOVANNI E GIORGIO NAPOLITANO FRENANO LE PROTESTE: sulla rivolta contro la politica e le classi dirigenti, in Italia e in Europa, Biagio de Giovanni mette in guardia: “L’inganno di un mondo senza elite” (Il Mattino). Tra i protagonisti della rivolta c’è Nigel Farage, che, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, dice: “Insieme a Grillo faremo saltare questa Europa dominata da Berlino”. Tornando all’Italia, Giorgio Napolitano, intervistato dal Mattino, dice (tra l’altro): “Renzi ha corretto il tiro, gli altri no” (però Gianni Cuperlo scrive alla Repubblica: “Matteo lasci i lanciafiamma o invecchia presto”). E Luciano Violante sul Corriere scrive che “La riforma costruisce una democrazia che decide”.

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10 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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UNIONE EUROPEA E MIGRANTI. IL PIANO FA ACQUA

10 Giugno 2016

Dopo la proposta del Migration compact del governo Renzi, l’Unione europea vara un suo piano. Entrambi hanno alcuni aspetti interessanti ma anche forti limiti. Davide Carretta, “Ecco il piano UE salva Africa” (Messaggero). Gianni Pittella, “Migranti, è passata la linea dell’Italia” (intervista al Messaggero). Mario Morcone (capo del Dipartimento Immigrazione del Viminale, “Il piano fa acqua” (intervista a Tempi). D. Fassini, “Il piano UE non è la soluzione. Le associazioni lo bocciano” (Avvenire). Paolo Lambruschi, “Prezioso ma fragile” (Avvenire). Adriana Cerretelli, “Migranti, i piani di carta dell’Europa” (Sole 24 ore). Christopher Hein, “Il piano UE. Obiettivo: fermare i migranti” (Manifesto). Barbara Spinelli,Quanto c’è di marcio nel Migration compact di Renzi” (Il Fatto). Stefano Stefanini, “L’anomalia di Super Mario nel silenzio UE” (La Stampa). Leo Lancari, “Censis: più povera e più vecchia l’Italia senza i migranti” (Manifesto). Valerio Castronovo,L’Europa alla prova dei nazionalismi” (Sole 24 ore).

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10 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI, EFFETTO SATURAZIONE?

10 Giugno 2016

Fabio Martini osserva: “Il premier vacilla anche in Tv. Rischia l’effetto saturazione” (La Stampa). Marino Niola annota: “La contestazione lo inchioda alla realtà” (intervista al Fatto). Matteo Renzi, in un’intervista al Corriere della Sera: “Ho cambiato troppo poco nel Pd. Ora lo farò”. Le osservazioni a 360 gradi e le critiche (ma un po’ criptiche) di Arturo Parisi in un’intervista a Italia Oggi: “Chi è il più bello del reame?”. Il duro giudizio di Antonio Padellaro su Il Fatto: “Il lanciafiamme che brucerà la dignità dei democratici”. Daniela Preziosi sul Manifesto racconta: “Contro il lanciafiamme di Renzi la minoranza lancia Speranza”. Intervistato dall’Unità Antonio Bassolino propone: “Dopo la catastrofe napoletana con Matteo rifacciamo il Pd”. Claudio Cerasa sul Foglio prende di mira il M5S: “Le maschere di Raggi e Appendino nascondono la vera natura del grillismo”. Roberto D’Alimonte analizza il voto: “M5s-Lega, la convergenza dei bacini elettorali” (Sole 24 ore).

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9 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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IL VOTO A DISPETTO

9 Giugno 2016

Antonio Polito sul Corriere racconta come tutti si coalizzino contro Renzi (“Quel vizio del voto a dispetto”). Ilvo Diamanti dice la stessa cosa, evidenziando la sintonia che va emergendo tra Lega e M5s (“Il populismo lega-stellato”). Una netta critica ai 5 stelle viene da Massimo Adinolfi intervistato dall’Unità: “Non sono per niente il nuovo, puntano solo sull’antipolitica”. Invece Giuseppe Selvaggiulo su La Stampa vede il positivo: “No a grandi opere, servizi in periferia. Nasce la nuova urbanistica a 5 stelle”. Osservazioni interessanti su Giacchetti e sulla Raggi vengono da Mario Morcellini intervistato da Repubblica (red. romana): “Roma 2024 sposta voti ma non quelli che servono al Pd”. Mauro Calise sul Mattino dice che la protesta giovanile contro chi governa è ovunque ed è meglio dell’indifferenza, e, se non va cavalcata, va però ascoltata, interpretata e sfidata (“Perché i giovani votano contro chi governa”). Luigi La Spina su La Stampa vede “La politica prigioniera dei vecchi schemi” (tipo destra-sinistra) mentre il nodo oggi è tra inclusione ed esclusione.  Allarme di Pierluigi Bersani: “Emorragia a sinistra. Va ricostituito l’Ulivo”. Stefano Ceccanti spiega “Perché l’Italicum è stato confermato dal voto” (Unità). Previsioni di Marco Damilano su Italia Oggi: “Nel referendum vincerà il sì, e a Milano vincerà Sala”.

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8 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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CRISI SOCIALE E VOTO DEL 5 GIUGNO

8 Giugno 2016

Stefano Folli, “Sui ballottaggi lo spettro dell’Italicum” (Corriere della Sera). Roberto D’Alimonte, “Milano, laboratorio dei due centri” (Sole 24 ore). Federico Fubini, “Le scelte di voto legate al valore delle case” (Corriere della Sera). Dario Di Vico, “Anche il Pil va alle urne, e la crisi ancora si sente” (Corriere della Sera). Biagio De Giovanni,Quando la politica si riduce a urlo e parola” (Mattino). Ettore Livini con Alessandro Rosina, “I partiti giocano in difesa, così i millenials si rivolgono a chi parla la loro lingua” (Repubblica). Massimo Adinolfi, “Il paese in cui tutti i partiti perdono voti” (Mattino). Guido Ruotolo, “De Magistris: la sinistra guardi a me come rinnovatore” (La Stampa). Alessandra Clemente, “C’è voglia di riscatto, la città è con De Magistris” (intervista al Fatto). Chiara Appendino, “Ridiamo voce ai delusi, per questo ci votano” (intervista al Fatto). Nadia Urbinati, “Il non partito popolare” (Repubblica).

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8 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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IL RENZISMO DOPO IL 5 GIUGNO

8 Giugno 2016

Piero Ignazi,La battuta d’arresto del renzismo” (Repubblica). Francesco Verderami, “E il segretario disse a Lotti: bei  frutti l’alleanza con Denis” (Corriere della Sera). Arturo Parisi, “Ora Matteo pensi di più al partito” (intervista a Avvenire). Michele Magno, “Prematuro recitare de profundis del renzismo” (Italia Oggi). Rita Di Leo, “Quando andavamo davanti alle fabbriche… Poi più diritti che bisogni” (Manifesto).” E  le opinioni di: Giorgio Tonini, Matteo Renzi, Luigi Di Maio, Massimo Zedda, Stefano Fassina, Gianni CuperloUmberto Ranieri, Miguel Gotor, E. Gualmini e S. Vassallo.

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7 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LETTURE DEL VOTO DEL 5 GIUGNO (1)

7 Giugno 2016

Roberto D’Alimonte, “Partiti e coalizioni, le mappe dei ballottaggi” (Sole 24 ore). Paolo Pombeni, “Dalle urne escono tre tipi di 5 stelle” (Sole 24 ore). Ilvo Diamanti,Schemi saltati e tripolarismo incerto” (Repubblica). Marcello Sorgi, “La democrazia anomala dei frammenti” (La Stampa). Ernesto Galli Della Loggia, “Così un Cesare democratico cambierebbe davvero il paese” (Corriere della Sera). Ezio Mauro, “Pd, l’identità perduta” (Repubblica). Alessandro Barbano e Massimo Adinolfi, “Le due Italie, della delega e della piazza” (Mattino). Antonio Polito, “Il centrodestra frantumato ma ancora decisivo” (Corriere della Sera). Mauro Calise, “Per il premier una partita tutta in salita” (Mattino). Antonio Padellaro, “Quel leader sempre più solo al comando” (Il Fatto).  Claudio Cerasa, “Scusi, chi ha fatto palo?” (Foglio). Francesco Rutelli, “Destra-sinistra, una dinamica che non esiste più” (intervista a La Stampa). Aldo Cazzullo, “Le tre missioni del leader che non è riuscito a prosciugare i 5 stelle” (Corsera).  Alfio Mastropaolo, “Ha cominciato la politica a mollare il popolo” (Manifesto). Jacopo Iacoboni, “Virginia, trasversale vincente” (La Stampa). Andrea Rossi,Le periferie abbandonano il Pd” (La Stampa). Emilia Patta, “Spazio a sinistra del Pd sempre più ridotto” (Sole 24 ore).

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6 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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QUESITI SUL CAPITALISMO

6 Giugno 2016

Nel mentre che si discute sulla fase elettorale apertasi in Italia, Moises Naim su Repubblica tocca un tema di grande rilievo: “Lavoro, chi ha paura delle nuove tecnologie”.  Jean Marie Colombani, sul Corriere della Sera tocca un altro tema caldo: “Ttip. Europa e Usa: il difficile matrimonio di interessi”; interviene sul Gazzettino anche Romano Prodi: “Commercio libero, il sogno di Obama penalizza la Ue”.  Alla vigilia del voto in Svizzera che ha rifiutato il reddito minimo per tutti, Ignazio Visco aveva spiegato che in Italia la proposta sarebbe insostenibile (Francesca Basso, “Visco, reddito minimo per tutti insostenibile”, La Stampa). Dario Di Vico spiega che “L’ascensore non sale più perché nelle imprese mancano i piani alti” (Corriere della sera). Guido Rossi, sul Sole 24 ore, interviene sul Brexit (si vota il 19 giugno): “Se Brexit è un quesito anche sul capitalismo”. Anche Adriana Castagnoli sul Sole tocca il tema dell’anticapitalismo, recensendo un libro sulla “a-crescita”: “La crescita è finita?”. Alberto Toscano su La Stampa legge la svolta illiberale in India, incentrata sulla strumentalizzazione della storia nazionale e ne trae una considerazione generale: “Riscrivere la Storia”.

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