Merita tornare sullo scambio di lettere tra il vignettista Staino e Gianni Cuperlo perché, al netto di qualche elemento personalistico che si può intuire ma non conosciamo nel dettaglio, vi figurano questioni che hanno a che fare con i problemi che investono il PD e la sinistra italiana.
Dichiaro subito che, essendo per me decisivo il rispetto che si deve portare alle persone, il mio giudizio su quelle missive non è per nulla ispirato a terzietà, non è equidistante.
