13 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“AGIRE POLITICAMENTE” SULLE PROSSIME ELEZIONI

13 Gennaio 2018

Nell’ultimo numero della newsletter “Agire politicamente” Lino Prenna motiva i sentimenti dell’associazione all’apertura di questa campagna elettorale: richiama il progetto originario del Partito Democratico, che il cattolicesimo democratico ha condiviso e a cui ha contribuito e si augura “una campagna elettorale ispirata all’alto profilo di quel progetto, oggi da declinare, con inderogabile urgenza, nella costruzione della democrazia sociale ed economica, nella quale l’adempimento dei doveri di uguaglianza siano condizione di esercizio dei diritti di libertà”. Nella nota di Prenna cenni critici, però, ai temi messi in campo dal Pd in questa fase iniziale della campagna e un rilievo anch’esso critico alla politica adottata dal governo Gentiloni nei confronti dell’immigrazione. Nella News di Agire politicamente anche un intervento di Pier Giorgio Maiardi: “C3dem: per una presenza significativa ed efficace”.

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8 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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Si va verso larghe intese?

8 Gennaio 2018
di Sandro Antoniazzi

 

Il sistema politico italiano è ormai chiaramente tripolare (cui si aggiunge qualche forza minore) e quindi destinato, in mancanza di un vincitore unico, a soluzioni fatte di accordi tra forze eterogenee, dunque governi di larghe intese. In proposito  è facile immaginare le critiche che pioveranno da sinistra, qualora il PD si trovasse nella condizione di partecipare a un governo di tale natura. Ma i dati, almeno come si presentano al momento, sono questi e dunque questo sarà il problema che avremo di fronte.

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6 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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FUORI DAL TRUMAN SHOW

6 Gennaio 2018

Due positivi commenti al discorso di Mattarella di fine d’anno: Luca Ricolfi,La trappola del presente che blocca tutto” (Messaggero); Alberto Quadrio Curzio, “L’Italia silenziosa a servizio del Paese” (Sole 24 ore). Giorgio Tonini, “Spero che gli italiani non si facciano accalappiare da facili slogan” (intervista a un giornale trentino). Graziano Delrio, “Gli elettori devono capire la posta in gioco” (intervista a La Stampa). Biagio De Giovanni, “Non date per morto il Pd” (Mattino). Carlo Calenda, “Il Pd esca fuori dal Truman show” (intervista a Repubblica). Marco Bentivogli, “Per un sindacato che affronta le novità e ne diventi protagonista” (intervista a Pierluigi Mele di Rai News). Colui che aveva definito “unfit” Berlusconi, Bill Emmot, oggi dice al Corriere della sera: “Berlusconi oggi può essere il vostro salvatore politico”. Sabino Cassese critica le nuove proposte grilline: “Democrazia e M5s. Il ritorno dei ‘generi anfibi’” (editoriale del Corriere della sera). Un retroscena di Claudio Cerasa su Il Foglio: “Carta segreta di Mattarella per il 4 marzo”. le idee per il futuro di Leonardo Becchetti, “Per una macroeconomia civile” (Avvenire) e di Mauro Magatti, “Un patto tra le generazioni per il futuro dell’Italia” (Corriere della sera).

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1 Gennaio 2018
by Giampiero Forcesi
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“SENZA FARE DEMAGOGIA”…

1 Gennaio 2018

Franco Monaco, a cavallo dell’anno, legge alcuni aspetti della fase politica: “L’apparente equivoco per cui, se il Pd cala, Gentiloni invece sale” (Il Fatto) e “Tre cespugli artificiosi non fanno un Ulivo” (Manifesto). Gianni Toniolo, sul Sole 24 ore, sostiene che “La ‘prova debito’ resta il vero esame dell’Italia in rimonta”. Romano Prodi, sul Messaggero, approva l’invio di soldati in Niger ma teme lo scarso peso politico dell’Italia: “Purchè l’Italia non diventi la Croce rossa dell’Africa”. Un’analisi lucida dei problemi dell’Europa 2018 di Sergio Fabbrini: “I frangiflutti necessari per arginare i nazionalismi” (Sole 24 ore). Luigi Di Maio “apre”: “Con Lega o Grasso? Dopo il voto vedremo chi può collaborare con noi” (intervista a La Stampa). E Davide Casaleggio “spiega”: “Una multa è il minimo per chi tradisce gli elettori” (intervista al Corriere della sera). Stefano Cappellini, “La metamorfosi finta del M5s” (Repubblica). Sullo scenario elettorale Ilvo Diamanti parla de “La stagione del meno peggio”, in cui, secondo Fabio Bordignon, “Studenti e anziani guidano il fronte degli ottimisti” (Repubblica). Dice Marco Minniti che “Non sarà un voto inutile” (intervista a Repubblica). Intanto forse Renzi s’accorge dei tanti errori fatti: “Renzi cerca la rimonta, ma ‘senza fare demagogia’” (Goffredo De Marchis, Repubblica).

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21 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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RENZI E IL PD SOTTO TORCHIO

21 Dicembre 2017

Tutti i maggiori quotidiani mettono sotto torchio il Pd per il caso Boschi. Soprattutto, forse, Repubblica, con un editoriale del direttore Mario Calabresi (“Farsi da parte e salvare i dem”), con l’analisi di Stefano Folli, “Il Pd all’angolo e Gentiloni carta estrema”, i retroscena di Tommaso Ciriaco, “Il leader e Boschi: faccia a faccia sul passo indietro. Ma non ora” e Ettore Livini, “L’amico di Renzi – Carrai ndr -, i fondi israeliani e il forziere della Firenze ricca”. Sul quotidiano anche una lettera a firma di Matteo Renzi e Matteo Orfini in risposta alla critica di aver fatto un autogol chiedendo la Commissione sulle banche: “Ma quale autogol. Commissione utile. I risultati li vedrete per molti anni”. Maria Elena Boschi si difende nuovamente con un’intervista a La Stampa: “Quegli incontri erano doverosi. Non farò il capro espiatorio”. Sul Foglio un quasi angosciato (ma lucido) intervento di Claudio Cerasa: “Sull’istinto autodistruttivo del renzismo”. Stefano Feltri su la Stampa: “Il Giglio perde la magia”. Lina Palmerini sul Sole 24 ore: “La nottata di un Pd che non vede vie d’uscita”. Ma Emanuele Fiano dice: “Non c’è nessuno scandalo, siamo solo in campagna elettorale” (intervista a Il Dubbio). Luciano Violante: “Un errore fare quella commissione, ma accanirsi su Maria Elena è un errore” (intervista a La Stampa del 18/12).

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17 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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LIBERISMO ETICO? E IL POPULISMO DELL’ANTIPOTERE

17 Dicembre 2017

L’Avvenire pubblica un interessante (discutibile) editoriale di Marco Olivetti molto critico sul liberismo etico che, secondo, lui avrebbe ormai trionfato con le varie misure introdotte in Italia nell’ultima legislatura (“Il rifiuto del limite”); e ieri Camillo Ruini, intervistato da Repubblica, aveva espresso il suo giudizio sul voto sul fine-vita: “Una legge sbagliata, porterà all’eutanasia”. Biagio De Giovanni, sul Mattino, offre un’ analisi interessante sul tema del populismo in Italia: “Il paese avvelenato dai nemici del potere”.  Sull’Espresso un’intervista a Carlo Calenda: “Il Pd? Un circolo chiuso”. Romano Prodi, sul Messaggero, analizza la questione energetica in Italia: “Dall’Ilva al Tap, il prezzo che paghiamo per la politica dei veti”.

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9 Dicembre 2017
by Vittorio Sammarco
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SPES CONTRA SPEM. FRANCO MONACO SCRIVE A RENZI E GRASSO

9 Dicembre 2017

Franco Monaco, deputato Pd, negli ultimi tempi impegnato nel tentativo di Campo Progressista accanto a Pisapia, ha scritto una lettera a Matteo Renzi e a Piero Grasso (pubblicata dall’Huffington post), chiedendo il “miracolo” (così lo chiama) di un ripensamento e di una scelta di riavvicinamento: “Perché non sperare in un soprassalto di responsabilità? Se lo si volesse, il tempo ancora c’è. Non è necessario pensare a una impossibile unificazione di soggetti politici distinti. Si tratterebbe di convergere, più modestamente, su un programma di governo imperniato su pochi ma qualificati punti. Con due bussole: l’Europa e la lotta alle disuguaglianze…” (“Lettera a Renzi e Grasso: il miracolo dell’unità è ancora possibile”). Monaco, nella sua lettera, cita Emanuele Macaluso, che vede più distanze all’interno delle forze della coalizione della destra che non tra pd e Liberi e Uguali (“La destra avanza, gli altri litigano”, Il Dubbio). In una precedente, più breve, lettera Franco Monaco aveva scritto al direttore di Libero, attribuendo al Pd la responsabilità del fallimento del progetto di Pisapia.

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8 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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Questione di leader?

8 Dicembre 2017
di Sandro Campanini

 

La questione della leadership è importante anche nelle formazioni “progressiste” e, qualunque sia la sensibilità propria di ciascuno, prima o poi emerge in modo ineludibile.

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7 Dicembre 2017
by Giampiero Forcesi
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IL PD SOLO E SCOPERTO A SINISTRA

7 Dicembre 2017

Pietro Saccò, su Avvenire, analizza i recenti dati Istat: “Rischio povertà per 18 milioni. Paese spaccato”. Intanto, sul piano politico interno, “La coalizione del Pd si svuota” (Giovanna Casadio, Repubblica); è “Rebus alleanze per il Pd”, come scrive Emilia Patta sul Sole 24 ore. Stefano Folli: “Il Pd solo e scoperto a sinistra” (Repubblica). Massimo Adinolfi sul Mattino spiega: “Pisapia, il progetto impossibile”. Davide Allegranti, su Il Foglio, racconta: “Per il Pd l’addio di Pisapia è un guaio più per la tattica che per i voti”. Poi c’è la Boschi: Piero Sansonetti, “S’indaga sul bisnonno della Boschi” (Il Dubbio). Ma il problema vero è il rapporto con l’Europa: così segnala l’intervento conclusivo di Enrico Morando all’assemblea di “Libertà eguale”; Federico Fubini scrive: “Europa e riforma: una partita senza l’Italia” (Corriere della sera). Luigi Di Maio, intervistato da La Stampa, dice: “C’è una guerra sociale in corso. Solo l’Europa può salvarci”. Ilario Lombardo annota: “I parlamentari M5S: meglio la sinistra della Lega di Salvini” (La Stampa); Andrea Carugati riferisce: “Bersani: Io ci sono se i grillini vogliono discutere”; così che Marcello Sorgi, sempre su La Stampa, individua “Prove di alleanza all’ombra del Colle”. Infine i discorsi di Piero Grasso e di Roberto Speranza alla manifestazione di lancio di “Liberi e uguali”.

 

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24 Novembre 2017
by Giampiero Forcesi
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SERVE UN PROGETTO PER L’ITALIA, UN CAMBIO DI PARADIGMA…

24 Novembre 2017

Basta appelli all’unità” dice Massimo D’Alema al Corriere della Sera, spiegando perché Mdp, SI e Possibile vanno per la loro strada (e, dice, che ci vanno “con un’enorme partecipazione della società civile, del cattolicesimo popolare”). Franco Monaco: “La rottura tra Pd e Mdp e le condizioni di Pisapia” (Huffington post). “Alta tensione tra Pd e Campo progressista”, riferisce Carlo Bertini su La Stampa. Ma in Campo progressista c’è chi, come Angelo Sanza, ex dc, dice: “Tra noi e D’Alema distanze incolmabili. Meglio Matteo…” (intervista a Il Dubbio). Susanna Camusso replica a Padoan: “Caro Padoan, non è di sinistra questa iniqua legge pensionistica” (a Repubblica). Ma Marco Ruffolo, sempre su Repubblica, scrive: “Giovani o anziani: il dilemma che divide l’Europa”. Eugenio Scalfari spiega (fino a un certo punto) “L’inganno sul mio voto a Berlusconi” (Repubblica); e Piero Sansonetti, su Il Dubbio: “Scalfari, Berlusconi e la lunga guerra che ha diviso la borghesia”. Di Maio scrive a Macron, e Luciano Capone sul Foglio dice: “Il nulla grillino spiegato con la lettera di Di Maio a Macron”. Un profilo di Macron scritto per il Sole 24 ore da Emmanuel Carrere. Un lungo scritto di Michele Salvati, “Renzi, il Pd e il futuro. Come meritarsi guadagnare una vera vocazione maggioritaria” (Foglio). Massimo Bray, sul Corriere, indica i tratti di una nuova sinistra, più vicina alla gente e più critica verso il sistema: “Basta coi calcoli politici, serve un progetto per l’Italia”.  Sul Manifesto Francesco Antonelli recensisce il libro di Mauro Magatti, “Cambio di paradigma” (“L’antropologia ci salverà”).

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