3 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL VOTO IN UNGHERIA. LA DEUTSCHE BANK. IL “NO” AVANTI NEI SONDAGGI, SPECIE AL SUD

3 Ottobre 2016

Renzo Guolo sul voto in Ungheria: “Indebolita la politica dei muri” (Trentino). Dice Franco Venturini: “La partita con l’est è ancora aperta, la Ue non giochi in difesa” (Corriere della Sera). Romano Prodi sul Messaggero per il caso Deutche Bank: “La Germania alla prova delle regole uguali per tutti”. Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24 Ore: “Investimenti e flessibilità, una strada obbligata”. Nando Pagnoncelli, “Il No al referendum è avanti, al 52%. Al Sud la maggioranza dei contrari” (Corriere della Sera). Mauro Calise sul Mattino: “La pancia del no, i contenuti del sì”. Giovanni Sabbatucci sul Messaggero: “Perché non sarà una dittatura della maggioranza”. Sul Manifesto un’intervista a Aldo Giannuli, già consigliere di Davide Casaleggio: “Se i 5 Stelle vogliono governare comincino a preparare la squadra”. Per Cesare Mirabelli, intervistato dal Messaggero, è “Incostituzionale il contratto per la sindaca e i consiglieri M5S a Roma”. Sul Giorno il pd Matteo Parrini: “Ipotesi di un nuovo Italicum”. Dice Gianni Cuperlo: “Matteo ci dimostri che fa sul serio. Il doppio turno così non ha senso” (intervista a Repubblica). Un intervento di Stefano Parisi sul Corriere della Sera: “Perché serve una destra liberale e popolare”.

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2 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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MATTEO RENZI E GUSTAVO ZAGREBELSKY, DUE MONDI DIVERSI

2 Ottobre 2016

Eugenio Scalfari, “Zagrebelsky è un amico, ma il match con Renzi l’ha perduto” (Repubblica). Gustavo Zagrebelsky,Confronto inutile perché siamo due mondi diversi” (intervista a La Stampa). Enrico Mentana,Il Matteo di oggi come il Berlusconi del 2006. Fa i duelli in tv per rimontare” (intervista a La Stampa). Piero Fassino, “Zagrebelsky sbaglia. C’è una sinistra per la riforma” (intervista al Corriere della Sera). Il prof. Pasquale Pasquino sul dibattito Renzi-Zagrebelsky (dal blog di S. Ceccanti). Antonio Padellaro, “La derisione dietro le finte lusinghe al professore” (Il Foglio). Un commento breve di Stefano Ceccanti sul suo blog. Diodato Pirrone sul Messaggero dice che “Il 40% di chi vota No lo fa per rabbia”. Matteo Renzi difende la riforma e risponde a Gianni Cuperlo che gli aveva scritto (“Un’Italia più forte per un’Europa più giusta”, Unità). Alfredo Reichlin, “Il mio No” (Unità) e la replica di Matteo Orfini:Caro Alfredo, stai sbagliando”. Emilia Patta sul Sole 24 ore riferisce: “Referendum: critiche da Napolitano, ok di Renzi” e Stefano Folli su Repubblica commenta: “Gli sbagli del leader e i richiami di Napolitano”. Piero Ignazi annota: “Fa bene Renzi a cercare il dialogo” (intervista al Mattino). Franco De Benedetti recensisce un libro di Giovanni Guzzetta: “Un modo per cambiare” (Sole 24 ore). Tommaso Nencioni sul Manifesto: “La Costituzione non è un pranzo di gala”. Roberto D’Alimonte spiega “Che cosa lega riforma e Italicum” (Sole 24 ore). Carlo Melzi d’Eril e Giulio Vigevani iniziano sul Sole 24 ore una articolata analisi della riforma: “La riforma sotto la lente”.

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29 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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CARLO DE BENEDETTI: “SIAMO ALLA VIGILIA DI UNA NUOVA, GRAVE CRISI ECONOMICA”. E LA SINISTRA?

29 Settembre 2016

La nera previsione di Carlo De Benedetti in un’intervista al Corriere della Sera: “Una nuova grave crisi economica metterà in pericolo le democrazie”. Ma Giuseppe Berta, sul Secolo XIX, vede “All’orizzonte il tramonto del liberismo in economia”. Giulio Sapelli, “Renzi e Draghi sotto l’attacco della Germania” (Il Gazzettino). Joseph Stiglitz, intervistato da La Stampa, afferma: “Il premier fa bene a opporsi a Berlino”. Marco Zatterin, sempre su La Stampa, non approva invece “La tentazione dello strappo”. Vincenzo Visco sul Manifesto fa le pulci alla proposta di legge di bilancio del governo: “Tutti gli errori del Def”. Tonino Perna, sul Manifesto, sposta lo sguardo: “L’obiettivo è un’altra economia”. Intanto in Inghilterra, a proposito della vittoria di Corbyn nel Labour, Leonardo Maisano titola sul Sole 24 ore: “La lenta eutanasia dei laburisti britannici”; Antony Giddens, intervistato da Repubblica, dice: “Il Labour è a una stretta, e con Corbyn rischia di scomparire”; Lia Quartapelle sull’Unità intravede “Lo spettro dei due partiti nel Labour di Corbyn”. In Spagna, scrive Paola Del Vecchio sul Messaggero, “Socialisti spagnoli nel caos”.

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29 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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REFERENDUM: LE CRITICHE DA SINISTRA, GLI ALLARMI, LE POSIZIONI DEI CATTOLICI

29 Settembre 2016

L’intervista di Matteo Renzi al Foglio: “Questo referendum si vince a destra”. Gaetano Azzariti, sul Manifesto, parla di una scheda elettorale non neutra (“Come t’inganno l’elettore al seggio”). Guido Calvi, penalista e presidente del Comitato per il No, afferma: “I tempi dilatati e la scheda a favore del Sì sono spie di debolezza” (Corriere della Sera). Massimo Villone critica il viaggio elettorale della Boschi in America latina: “Voto all’estero. Possiamo fidarci?” (Manifesto). Carlo Galli su Il Fatto dice: “Sarà il dominio dell’uomo solo”. Rino Formica, intervistato dal Manifesto, afferma: “Il No vincerà e sarà una bomba come il Referendum sulla Repubblica”.  Per Alessandro Campi, sul Mattino, invece, è meglio “Credere nella riforma, non negli allarmi”. Paolo Rodari, “I cattolici divisi alle urne” (Repubblica). Matteo Matzuzzi, “La Cei divisa di fronte al referendum” (Il Foglio). Quanto alla LEGGE ELETTORALE, su Repubblica Guido Crainz indica “Quale alternativa all’Italicum”, e Piero Ignazi spiega: “Dal Mattarellum all’Italicum: perché l’Italia cambia sempre legge”.

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28 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL SILENZIO PESA SU ALEPPO. E ADRIANO SOFRI CRITICA “I PACIFISTI A TRIPLA MANDATA”

28 Settembre 2016

Lo storico Marcello Flores chiede: “Rompiamo il silenzio che pesa su Aleppo” (Unità). Già ieri sul Corriere della Sera Bernard Henri Levy aveva lanciato un appello: “L’Europa salvi il suo onore impedendo la fine di Aleppo”, e in un’intervista all’Unità la leader pacifista Jody Williams aveva detto: “La Siria sta morendo e nessuno potrà dire  ‘non lo sapevo’” . E Adriano Sofri, da tempo polemico con i pacifisti, scrive sul Foglio che essi amano la pace a occhi così chiusi da non volere l’uso della forza per fermare il massacro (“I pacifisti a tripla mandata”). E sui profughi Tonia Mastrobuoni, su Repubblica, scrive: “Un miliardo all’Egitto per tenere i profughi. Parte la trattativa tra Merkel e Al Sisi”; poi due testimonianze: Pierangelo Sapegno su La Stampa (“Samir e il suo messaggio d’amore naufragati nel Mediterraneo”), e Pietro Bartolo, il medico di Lampedusa, su La Stampa (“Il dovere di parlare al mondo”).

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27 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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COME COMBATTERE L’ANTIEUROPEISMO?

27 Settembre 2016

Per contare davvero in Europa, e riuscire a salvarla, conta di più la capacità di raccogliere adesioni sulle proprie idee che non l’illusoria affiliazione al direttorio franco-tedesco: lo dice Enzo Moavero Milanesi sul Corriere della Sera (“Come si può riuscire davvero a contare di più in Europa”). Anche Franco Venturini, sul Corriere, mette in guardia: “Migranti e alleanza. I bersagli sbagliati del premier”. Ilvo Diamanti avverte che anche “Gli italiani rivogliono le frontiere” (Repubblica), e Sergio Fabbrini dice che per non alimentare l’antieuropeismo crescente si deve ripensare il modello di integrazione dell’Unione: separare le politiche che vanno gestite insieme a Bruxelles e quelle che debbono essere gestite dai singoli paesi (“Quella governance che favorisce il populismo”). Federico Rampini dice che “Bruxelles è rimasta indietro. La svolta è la fine dell’austerity” (Repubblica), ma sullo stesso giornale  Luigi Zingales scrive che “Sull’austerity il muro di Berlino non cadrà”. Romano Prodi, intervistato dal Sole 24 ore, dice che “Berlino alimenta l’antieuropeismo”. Laura Pennacchi, sul Manifesto, spiega che in Europa è ancora dominante l’idea che lo sviluppo ottimale venga dall’impresa privata, e questo tiene bloccati gli investimenti pubblici (“Nelle mani dell’impresa”). Andrea Bonanni però avverte: “Draghi avvisa: non si cresce solo utilizzando la flessibilità” (Repubblica) e Ferdinando Giugliano spiega “La lezione di Draghi e quella britannica” su come predisporre il bilancio (Repubblica). Alberto Quadrio Curzio: “Industria 4.0: sfide ambiziose da mettere in pratica” (Sole 24 ore).

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26 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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BERLUSCONI, I 5 STELLE, IL REFERENDUM, LA SINISTRA

26 Settembre 2016

GLI 80 ANNI DI BERLUSCONI: tra i molti un articolo sull’Espresso di Marco Damilano finisce col dire che, tramontato Berlusconi, la sinistra si è decomposta: “era l’antiberlusconismo il confine che teneva tutti compatti”, “dopo il crollo dell’ex Cavaliere è diventata una missione impossibile per la sinistra italiana dire chi siamo” (“Dopo di lui non siamo più noi”). Numerosi i giudizi negativi sugli ultimi sviluppi del M5STELLE: Sebastiano Messina, “La democrazia apparente del Movimento Cinque Stelle” (Repubblica); Massimo Franco, “Un’altra rivoluzione dall’alto” (Corriere della Sera); Mauro Calise, “M5Stelle, il ritorno del partito proprietario” (Mattino); Federico Geremicca, “Una mozione di sfiducia al Direttorio” (La Stampa). REFERENDUM: l’Avvenire pubblica le risposte a 5 domande rivolte a Stefano Ceccanti (“Il Paese diventa più semplice. E i contrappesi sono intatti”) e ad Ugo Di Siervo (“Torna il vecchio centralismo. I diritti sociali sono a rischio”); la spiegazione della riforma in 35 slides di Luciano Violante; un articolo sull’Unità di Walter Verini (“Una riforma che favorisce la stabilità e argina i populismi”); l’opinione di Giuliano Ferrara sul Foglio (“Quelli del No hanno deciso di spararsi sui piedi e non capisco perché”); anche Gianfranco Pasquino tocca il tema, in un intervento sul Corriere della Sera: “L’estrema semplificazione rende il populismo debole”. LA SINISTRA: Dibattito sul Manifesto: Piero Bevilacqua, “Declino della politica di lotta e di governo”; Alberto Burgio, “Patologie democratiche al pettine del populismo”; Daniela Preziosi, “’Porte aperte’, la Sinistra pensa al dopo referendum”. E Gianni Cuperlo scrive al premier: “Caro segretario, da compagno a compagno…” (Unità).

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25 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL BALLO IN MASCHERA DELL’ITALICUM (E DEL REFERENDUM)

25 Settembre 2016

Il punto sull’Italicum: “C’è l’accordo. L’Italicum sarà cambiato” (Tommaso Ciriaco, Repubblica). “Consulta, un rinvio opportuno” dice Giorgio Tonini (Italia Oggi). Così anche Sabino Cassese: “Giusto il rinvio della Consulta. Non si toglie voce al popolo” (Il Giorno). Massimo Villone sul Manifesto dice: “Lo strappo della Consulta”. Per Gaetano Azzariti, “La Consulta ha fatto bene, ma Renzi non è credibile” (Il Fatto). Dice Stefano Rodotà: “Prendono tempo. Governo disinvolto e irresponsabile” (intervista al Fatto). Stefano Folli titola così il suo commento: “Il ballo in maschera della riforma” (Repubblica). Marcello Sorgi commenta la posizione proporzionalista dei 5 Stelle: “Quello strano ritorno al passato proporzionale” (La Stampa). Mauro Calise spiega “Perché la legge elettorale sarà decisa con il referendum” (Mattino). Luciano Violante: “Il ballottaggio è valido se va a votare il 50% degli elettori del primo turno” (intervista al Sole). E sul referendum, per il Sì, ha risposto alle domande di Giovanni Floris a “Di martedì” Stefano Ceccanti (vedi la registrazione video). Sul Corriere Raniero Benedetto dà conto di un “Dibattito tra il ministro Boschi e Valerio Onida a Milano”. Per Alessandro Campi, sul Mattino, questa è “L’occasione per cambiare accettando qualche rischio”.

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24 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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I PROFUGHI E L’EUROPA

24 Settembre 2016

Sul dramma della Siria un’intervista a Steffan De Mistura: “Fermare le armi antro il voto Usa o non finirà più” (La Stampa). Una bella riflessione di Maria Romana De Gasperi sui profughi: “La luce della fraternità che può salvare la nostra fragile Europa” (Avvenire). Un denso articolo di Barbara Spinelli sul futuro dei profughi e in particolare dei milioni di persone che fuggono e fuggiranno da condizioni ambientali non sostenibili: “Il futuro è dei profughi e la colpa sarà solo nostra”. Un’intervista del card. Pietro Parolin a La Stampa: “Immigrati. La crisi colpa delle guerre”. La riflessione di Eugenio Scalfari, colpito dai discorsi di Obama all’Onu e papa Francesco ad Assisi: “Quelle parole di Francesco e Obama alla coscienza del mondo” (Repubblica). Valeria Carlini, del Centro italiano per i rifugiati: “I muri costruiti dal nuovo diritto d’asilo europeo” (Manifesto).

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21 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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FRUSTRAZIONE E IMPOTENZA DELL’ONU

21 Settembre 2016

In Siria rotta la tregua e bombardati mezzi e personale dell’Onu. Scrive Stefano Stefanini sul Secolo XIX: “Frustrazione e impotenza nel Palazzo di vetro”. In quel palazzo l’ultimo discorso di Barack Obama: “La democrazia base del progresso” (stralci su La Stampa); Michael Walzer, intervistato dal Corriere della Sera, spiega l’isolamento di Obama: “Obama ha scoperto i limiti del multilateralismo e non aveva un piano B”. Difende Obama anche Mario Platero sul Sole 24 Ore: “La lezione di Obama per l’Europa senza agenda”. Meno fiducioso in Obama, e fiducioso invece in papa Francesco, è Tommaso di Francesco sul Manifesto: “La guerra rivelata”. Dai sindaci di Londra, Parigi e New York giunge, però, un bel messaggio: “I nostri immigrati sono la nostra forza” (lettera di Sadiq Khan, Anne Hidalgo e Bill De Blasio su Repubblica).

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