30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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PRODI E SCALFARI PER UN’ITALIA CHE SI FACCIA RISPETTARE DA MACRON

30 Luglio 2017

Eugenio Scalfari pone a Renzi (di cui racconta la rivalità con Macron) una sfida precisa: gli dice che ha una sola possibilità per portare l’Italia ad una qualche autorevolezza in Europa, unendo cioè nel centrosinistra le figure di Prodi, Letta e Veltroni (“Macron ha in mano l’Europa. E Renzi come risponde?”). Romano Prodi, a sua volta, sul Messaggero, scrive che l’europeismo va bene, ma di fronte alle attuali scelte di Macron bisogna reagire in senso nazionale (“Ma l’Italia non può fare la crocerossina dell’Europa”). Ugo Magri descrive “La strategia del Quirinale per rompere l’isolamento” dell’Italia (La Stampa). Federico Fubini descrive “L’insostenibile costo della linea Macron” (Corriere della sera). Bill  Emmott giustifica il nazionalismo di Macron ma gli imputa troppa fretta e unilateralità (“La tentazione di tornare a De Gaulle”, La Stampa). Maurizio Molinari spiega, su La Stampa, le ragioni geopolitiche dell’ostilità francese nei confronti dell’Italia nello scenario libico (“Nel Maghreb la contesa fra europei”). Emma Bonino mette in questione l’accordo Italia-Libia: “L’accordo con Sarraj, senza le 150 milizie e Haftar, è già fragile” (intervista a Il Fatto). Stefano Folli auspica che in Italia si facciano sentire le voci che credono nell’Europa (“Manca l’Europa nel dibattito del nostro paese”, Repubblica). Marcello Messori invita a guardare all’essenziale: “Europa, perché serve l’unione fiscale” (Repubblica).

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL CARD. BASSETTI: SERVONO PASSIONE, IDEE E SOLIDARIETÀ PER RISANARE L’ITALIA

30 Luglio 2017

Bella intervista del card. Gualtiero Bassetti a Paolo Rodari su Repubblica in cui il presidente della Cei sostiene, tra l’altro, che si percepisce oggi fra molti cattolici l’aspettativa di una nuova rappresentanza del mondo cattolico, e che la priorità oggi è rimettere l’Italia al centro dei nostri pensieri con passione, idee e solidarietà (“La Chiesa non è un partito ma oggi i cattolici chiedono di contare di più in politica”). Anche Paolo Pombeni, sul Sole 24 ore, sollecita i partiti a mettere al centro l’Italia (“L’interesse nazionale e le inutile lotte intestine”). Piero Ignazi analizza l’elemento più discutibile del Pd renziano: l’annacquamento del riformismo e lo scivolamento nel populismo (“Pd tra senso dello Stato e sirene del populismo”, Repubblica). Mauro Calise offre un’amara lettura della fase attuale della politica italiana: “La palude della non politica” (Mattino).

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA NEL FUTURO DELLA UE. SLALOM TRA SOVRANISMO, STATALISMO E POPULISMO

30 Luglio 2017

Nel consueto incontro estivo a Camaldoli di un gruppo di ex fucini (Stefano Ceccanti, Giorgio Tonini e altri), tenutosi tra il 21 e il 23 luglio, è di particolare rilievo la relazione di Enrico Morando, vice ministro dell’Economia, su “L’Italia nel futuro della UE. Slalom tra sovranismo, statalismo e populismo”. Interessante anche la relazione di Salvador Pié-Ninot (professore emerito della Pontificia Università Gregoriana e della Facoltà Teologica di Catalogna a Barcellona) su “La Chiesa di Francesco oggi”. Stefano Ceccanti ha introdotto un dibattito su “Pd e moderno riformismo di centrosinistra tra Italia e Europa” con un intervento che ha intitolato “Cornice cronologica e giuridica in tre punti”. I testi sono tratti dal sito www.landino.it.

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30 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“La vanità della forza”. Aldo Moro, ragionatore politico fra il ’43 e il ‘45

30 Luglio 2017
di Luigi Giorgi

 

Il profilo di Aldo Moro che emerge dal libro curato da Lucio D’Ubaldo e che raccoglie gli articoli scritti dallo statista pugliese su “La Rassegna” di Bari fra il 1943 e il 1945 (La vanità della forza. Gli articoli su “La Rassegna” di Bari (1943-1945), Eurilink, Roma 2016) è di assoluto livello ed interesse.

Già con incarichi di docenza in Università e di responsabilità nell’ambito dell’associazionismo cattolico, Moro si confronta con il difficile nel contesto della realtà dell’Italia del sud, con il nuovo mondo dei partiti democratici, con le speranze del rinnovamento e della ricostruzione democratica del paese.

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA (ELETTORALE) SOTTOSOPRA. L’INIZIATIVA DEL “FERRARI” DI MODENA

28 Luglio 2017

Le recenti elezioni amministrative del giugno scorso hanno segnalato per l’ennesima volta la fluidità e la fragilità del quadro politico nazionale e regionale, lasciando sul campo molti interrogativi, presto rimossi dal dibattito politico-mediatico. Il Centro Culturale Francesco Luigi Ferrari di Modena ha organizzato, lo scorso 24 luglio, un incontro con il politologo Marco Valbruzzi, dell’Università di Bologna e dell’Istituto Cattaneo, sul tema “Un’Italia sottosopra. La nuova geografia elettorale dopo le amministrative di giugno 2017”. Sul sito del Centro Ferrari sono disponibili l’audio dell’incontro e le slide utilizzate dal prof. Valbruzzi.

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“CATTOLICESIMO SOCIALE DOVE SEI FINITO?”. DIALOGO TRA FRANCO MONACO E MARCO TARQUINIO

28 Luglio 2017

Interessante confronto sull’Avvenire tra Franco Monaco e Marco Tarquinio. Monaco scrive al direttore del quotidiano cattolico per ricordare la vita e l’impegno politico di Giovanni Bianchi, e si chiede perché quel patrimonio ideale – il “sociale bianco” lo chiama – che ha animato tante battaglie di Giovanni Bianchi, e delle Acli e della Cisl e di tanto associazionismo cattolico non abbia più oggi alcun rilievo politico. Monaco offre qualche risposta, ma dice di non riuscire a spiegarsi come mai quel cattolicesimo sociale non mostri alcun protagonismo critico nei confronti del corso politico renziano che, a suo dire, da quella cultura è decisamente lontano. Marco Tarquinio risponde con alcune osservazioni non banali e con una domanda finale: perché i cattolici italiani, tutt’oggi così fortemente impegnati nel sociale, “non amino più dello stesso amore” anche l’impegno più decisamente politico (“‘Cattolicesimo sociale dove sei finito?’. Domanda grave e seria, ma non l’unica”).

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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BRUNELLI, POMBENI, DE RITA, PEZZOTTA, DALLA TORRE, MAGATTI, ZAMAGNI, AMMANNITI…

28 Luglio 2017

Severo editoriale di Gianfranco Brunelli su Il Regno a proposito del libro di Matteo Renzi: “L’Avanti di Renzi”. Paolo Pombeni, “I limiti dell’Ulivo e la ricostruzione dell’area progressista” (Sole 24 ore). Giuseppe De Rita, “Il declino dei leader (politici)” (Corriere della sera). A proposito di un articolo di Francesco Giavazzi (“Quelle ricette sbagliate dei populisti senza crescita”, Corriere della Sera), Sabino Pezzotta scrive: “Caro Giavazzi, non va dimenticato il valore delle singole persone” (Il Dubbio). Giuseppe Dalla Torre, in polemica con un articolo di Angelo Panebianco sulla riforma della Costituzione e in difesa del principio di solidarietà, “Il principio tradito” (Avvenire). Mauro Magatti, “PIL, lavoro e politica: una relazione complicata” (Corriere della Sera). Stefano Zamagni, “Famiglia e lavoro in armonia. Un nuovo modello” (Avvenire). Stefano Folli commenta le parole di Sergio Mattarella su una ancora possibile riforma elettorale: “La spinta del presidente e il miracolo delle coalizioni” (Repubblica). Stefano Ceccanti, “Mattarella, tra realismo e rammarico” (QN). Massimo Ammanniti, su Repubblica, commenta il dibattito sul segretario Pd: “Renzi e la stagione del risentimento”. Mauro Calise, da sempre ammiratore di Renzi, riduce, ma non troppo, le aspettative: “Renzi e il renzismo, anatomia di una leadership” (Mattino).

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28 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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ITALIA-FRANCIA TRA CONFLITTO E COOPERAZIONE

28 Luglio 2017

Marta Dassù, su la Stampa, cerca di decifrare le mosse di Macron e apprezza l’equilibrio di Gentiloni: “Un diverso approccio all’Europa”. Lorenzo Bini Smaghi spiega: “Più convergenze che scontri tra i due paesi” (intervista al Sole 24 ore). Più severi i giudizi di Massimo Nava sul Corriere (“La sindrome dell’invasore”), di Vincenzo Comito sul Manifesto (“La legge di Macron: forte con i deboli, debole con i forti”), di Claudio Tito su Repubblica (“Il ritorno dell’interesse nazionale”), Giuseppe Berta sul Secolo XIX (“Il nazionalismo economico che fa sbiadire l’Europa”), di Gianluca De Feo su Repubblica (“Il veto di Macron su Fincantieri”), di Adriana Cerretelli sul Sole 24 ore (“Se Macron non rilancia ma divide l’Europa”). Difende Macron Il Foglio: Claudio Cerasa, “Perché la Francia diffida dell’Italia”; Giuliano Ferrara, “La macronfobia non ha senso”; Mauro Zanon, “Non siamo il regno del relativismo. Macron ricorda padre Hamel”.

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28 Luglio 2017
by Vittorio Sammarco
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SUI VITALIZI

28 Luglio 2017

Alessandro Di Matteo, su La Stampa, racconta: “Al Senato la legge rischia grosso, e mezzo Pd è in rivolta”. Roberto Perotti firma l’editoriale di Repubblica: “La giusta forbice sui privilegi”. Dice, però, Valerio Onida: “La norma è giusta nelle intenzioni, ma si dovrà valutare caso per caso” (a Repubblica). E dice Enzo Cheli, “I criteri indicati sembrano irragionevoli. Il testo rischia di essere incostituzionale” (intervista al Messaggero). Per Gerardo BiancoE’ una messa in stato di accusa della politica” (intervista a Il Tempo). Per Claudio Cerasa è stato quasi un suicidio per il Pd: “Il dramma del monopolio per Renzi” (Foglio). Per Arturo ParisiIl ddl Richetti è frutto dell’antipolitica” (Foglio).

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