2 Agosto 2013
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Il discorso di papa Francesco alla classe dirigente brasiliana

2 Agosto 2013
di Vania De Luca

 

L’autrice è giornalista di Rai News 24 e ha seguito il Papa nel suo viaggio

 

Tra i discorsi pronunciati da Papa Francesco in occasione della 28esima Gmg, particolarmente denso è stato quello alla classe dirigente brasiliana, che delinea una visione di chiesa e di mondo radicata nel concilio Vaticano II, vissuto da papa Francesco non solo nell’approfondimento e nello studio dei documenti conciliari, ma anche nell’esperienza pastorale maturata in America Latina. Un concilio esperito “alla fine del mondo”, che ora ritorna a Roma e viene rilanciato dalla cattedra di Pietro, a 50 anni dal suo inizio e nel pieno di un anno dedicato alla fede.

Memoria del passato e utopia del futuro, ha invocato papa Francesco parlando alla classe dirigente del Brasile, con parole destinate a risuonare ben oltre i confini di questo pur grande paese. Alle spalle, la tradizione; per costruire il futuro, la responsabilità solidale; per affrontare il presente, il dialogo costruttivo. Sembrano ingredienti di una ricetta semplice per una vita possibile.

 

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2 Agosto 2013
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DOPO LA CONDANNA DI BERLUSCONI. IL GOVERNO CADRA’? PER COLPA (O PER MERITO) DI CHI?

2 Agosto 2013

Dopo la sentenza della Cassazione che ha condannato Berlusconi, il presidente Giorgio Napolitano ha emesso un comunicato in cui richiama i partiti al rispetto della sentenza e all’impegno a sviluppare ora un clima favorevole alle riforme istituzionali, tra cui quella della giustizia. L’editoriale di Ezio Mauro su Repubblica (“Le conseguenze della verità”) va in direzione opposta: “Non è la destra – scrive – che deve decidere se può restare al governo dopo questa sentenza. E’ la sinistra. Perché la pronuncia della Cassazione non è politica: ma il quadro che rivela è politicamente devastante. Per questo chi pensa di ignorarlo per sopravvivere avrà una vita breve, e senz’anima”. Antonio Polito, nell’editoriale del Corriere (“Siate seri, tutti”), è invece d’accordo con la linea di Napolitano e scrive che chi propone che sia il Pd ad aprire la crisi “avrebbe il dovere di spiegare a chi e a che cosa servirebbe una crisi di governo”. Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, parla di “lucido realismo” di Napolitano (“Prima l’Italia”). Per Stefano Folli, sul Sole 24Ore, il videomessaggio di Berlusconi dimostra che il leader Pdl vuole evitare le avventure, ma il rischio maggiore è che sia il Pd a soccombere sotto il peso delle sue contraddizioni e a rinunciare alle larghe intese (“Il sasso che rotola  a valle”). Giudizio simile nel commento di Marcello Sorgi su La Stampa (“La sua stagione ora si è chiusa”). L’editoriale di Claudio Sardo, direttore dell’Unità (“La fine di un’epoca”), resta in mezzo al guado, ma definisce “avventurista” chi “nel Pd pensa di utilizzare strumentalmente la sentenza per destabilizzare Letta”. Per Piero Alberto Capotosti è stato un errore la forte drammatizzazione della vicenda Mediaset e della relativa sentenza della cassazione, perché si è visto il pericolo che tanto la magistratura quanto la politica perdano la propria autonomia; egli propone di reintrodurre la prerogativa parlamentare dell’autorizzazione a procedere,  che era nella Costituzione e che fu abrogata nel 1993 (“Politica-giudici, doppia sconfitta”, Il Messaggero).

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31 Luglio 2013
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IL PAPA IN BRASILE /5. LA MORTE DI ERSILIO TONINI. UNA REPLICA A G. FERRARA

31 Luglio 2013

GLI ULTIMI DISCORSI di papa Francesco (28/7): ai vescovi del Consiglio episcopale latinoamericano (C.E.L.A.M.); ai volontari della GMG; nella cerimonia di congedo; e la conferenza stampa tenuta in piedi, in aereo, durante il viaggio di ritorno. CRONACHE E COMMENTI: “Il Papa apre a gay e divorziati” (M. Ansaldo, Repubblica), “Sui gay svolta epocale” (GG. Vecchi, e intervista a Giovanni Reale, Corriere della Sera), “Il Papa: chi sono io per giudicare i gay?” (F. Garelli, Mattino), “La chiesa dell’empatia” (V. Mancuso, Repubblica), “Spiazzati i politici devoti” (L. La Spina, La Stampa), “Un Wojtyla di sinistra?” (M. Faggioli, Europa), “La pastorale c’è, la teologia non ancora” (G. L. Rusconi, la Stampa), “Una normalità che fa scandalo. La rivoluzione di papa Francesco” (M. Garzonio, Corriere), “La Chiesa di Francesco, regno senza principi” (M. Chierici, Il Fatto), “Gay e donne, la svolta di del papa” (Eleonora Martini, Manifesto). COMMENTI ALLA GIORNATA DI SABATO 28: “La Chiesa che non teme la notte” (Accattoli, Corriere), “Bergoglio avverte i vescovi: non manipolate i laici(Tornielli, La Stampa), “Il confronto di Bergoglio con la galassia pentecostale” (Paolo Naso, Unità), “Quei porporati con le mani alzate e la strategia anti-carismatici” (Rocco Cotroneo, Corriere), “Uno schiaffo all’indifferenza” (L. Scaraffia, Mattino), “Il D-Day di Bergoglio” (V. Zucconi, Repubblica). SEGUE: REPLICA A FERRARA – LA MORTE DI ERSILIO TONINI

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29 Luglio 2013
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Ma Fassina ha torto? Poi un invito alla responsabilità, il ruolo di Renzi e la questione della Costituzione

29 Luglio 2013

Le dichiarazioni di Fassina sull’evasione di sopravvivenza è all’origine di due interessanti editoriali che lo difendono: “La sinistra che nega la realtà” (Luca Ricolfi, La Stampa) e “La spesa facile che non indigna” (Angelo Panebianco, Corriere). Interessante anche l’editoriale di Alessandro Barbano sul Mattino, “Se la politica è nemica della società” (dice che la crisi imporrebbe politica e società capaci di assumere il senso di responsabilità invocato da Napolitano tre mesi fa). Di Fassina un’intervista sul Secolo XIX (“Fassina, basta con il fuoco amico”). Franceschini, intervistato da Repubblica sostiene che “Matteo è la nostra carta vincente, ma partito e premier vanno distinti”. La Bindi è intervistata dal Mattino: “Bindi: il nostro destino non si lega al premier”. Per Gentiloni, intervistato dall’Avvenire, “I vertici del partito, non Renzi, sono il vero problema per il governo”. Su Repubblica uno Scalfari moderato (“Per salvare il Paese il catalogo è questo”) e un Salvatores Settis critico acerrimo dell’iniziativa del governo sulla Costituzione (“I custodi della Carta”). Sullo stesso tema intervengono Rosy Bindi, intervistata dal Fatto (“Non si cambia la Costituzione a colpi di maggioranza”), Massimo Luciani sull’Unità (“Chi difende la Costituzione?”), critico con il M5S, il direttore dell’Unità, Claudio Sardo (“In gioco il destino della sinistra”) e Michele Salvati (“Una buona legge elettorale per una coalizione all’italiana”).

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28 Luglio 2013
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PAPA IN BRASILE /4. I SUOI DISCORSI. I COMMENTI, IN PARTICOLARE QUELLO DI PAOLO PRODI

28 Luglio 2013

DISCORSI E OMELIE DEL PAPA: alla Via crucis con i giovani a Copacabana, 26 luglio; omelia nella messa con vescovi preti e religiosi del GMG del 27 luglio; discorso alla classe dirigente del Brasile; discorso all’episcopato brasiliano; la breve intervista alla Radio dell’arcidiocesi di Rio; discorso ai giovani durante la Veglia di preghiera, Copacabana; e, domenica 28 luglio, omelia a Copacabana. COMMENTI: interessante l’articolo di Paolo Prodi sull’Unità del 28 (“Lontano dalle certezze”) che apre una riflessione su come il comportamento di papa Francesco inneschi il superamento delle regole del potere e del mercato, nella chiesa e nella politica, e fa un paragone con Giuseppe Dossetti. Anche Domenico Rosati, sull’Unità del 27 (“C’è qualcuno disposto a battersi contro il turbo capitalismo”) interpreta parole e gesti di papa Francesco in tema di povertà come un elemento di forte impatto nella chiesa e nella vita socio-politica. Impegnativi anche i commenti di mons. Bruno Forte sul Sole 24 Ore (“Da Roma a Rio la strada aperta al nuovo mondo”) di Andrea Riccardi, sul Corriere (“Il primo Pontefice del mondo globale”), che parla di una “teologia del popolo” e di un messaggio che affronta le radici della crisi antropologica del nostro tempo, e di Enzo Bianchi per il quale l’esempio di semplicità e legame con il popolo di papa Francesco potrà provocare un cambio di passo nella pastorale ordinaria di diocesi e parrocchie (“L’evento si trasforma in esempio”). SEGUE: ALCUNE CRONACHE

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28 Luglio 2013
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SIAMO TUTTI CECILE KIENGE

28 Luglio 2013

Siamo tutti Cecile Kienge” è il titolo a tutta pagina dell’Unità di domenica 28 luglio. “Kienge, la vergogna e l’assurdo” (Elena Loewenthal, La Stampa); “Destra e sinistra con Kienge” (Messaggero); “Razzisti al tappeto. Elogio di una nera” (Vittorio Feltri, Il Giornale); “Mai più” (Sole 24 Ore); “Boldrini: Kienge vincerà, ora la legge sulla cittadinanza” (P. Lio, Repubblica); “Basta insulti. Temo per le mie figlie” (intervista della Kienge su Repubblica); “La solidarietà non basta. Tocca a noi difendere Cecile” (Gad Lerner, Repubblica); ne scrive, tra gli altri, anche l’Osservatore Romano: “Episodio di intolleranza contro il ministro Kienge”.

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28 Luglio 2013
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Un Patto per non precipitare

28 Luglio 2013
di Vittorio Sammarco

Un patto contro la povertà. Lo lanciano Acli e Caritas, con l’obiettivo di arrivare ad introdurre anche in Italia il Reddito di Inclusione sociale.  Sottoscriverlo è già importante, ma non basta: occorre l’impegno di associazioni movimenti e partiti.

La povertà in Italia si fa più drammatica. Gli ultimi dati dell’Istat lo evidenziano con forza: secondo l’Istituto nazionale di statistica le persone in povertà relativa sono 9 milioni 563 mila (il 15,8% della popolazione); di questi, 4 milioni e 814 mila (8%) sono poveri assoluti, cioè persone che non riescono ad acquistare beni e servizi essenziali per una vita dignitosa. Un aumento deciso rispetto all’anno precedente in cui erano 8.163.000 le persone in povertà relativa e 3 milioni 415 mila quelle in povertà assoluta.

E mentre le discussioni politiche si arrovellano su questioni che non sempre appaiono importanti, ecco che parte la proposta di un Patto Aperto contro la Povertà, lanciata da Acli e Caritas il 24 luglio

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27 Luglio 2013
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RENZI E IL PD. E ALTRO

27 Luglio 2013

Commenti alla Direzione del Pd di venerdì 26: “Il vaso di coccio della maggioranza” (Claudio Tito, Repubblica), “Letta e Renzi, i due percorsi che spaccano i democratici” (Massimo Franco, Corriere della Sera), “Renzi sta finendo nell’angolo, ma la colpa è anche un po’ sua” (Stefano Folli, Sole 24Ore), “E ora il Pd vuole ‘prodizzare’ Renzi” (Andrea Colombo, Manifesto). Poi altro: “Scelta civica. L’ala cattolica tentata dall’Udc” (Corriere della Sera); “A passo lento la ripresa si avvicina” (Mario Deaglio, La Stampa); “Legge elettorale: il governo prova a mediare” (F. Fantozzi, Unità); “Province svuotate di poteri diventano assemblee di comuni” (L. Salvia, Corriere); “Il problema resta. Omofobia, impossibile pretesa” (Francesco d’Agostino, Avvenire); “La mia vita prigioniera in fuga dall’amore violento” (testimonianza di Giulia, Corriere).

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27 Luglio 2013
by Giampiero Forcesi
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In ricordo di Pippo Morelli e della conquista delle 150 ore

27 Luglio 2013

 

di Giampiero Forcesi

Poco più di un mese fa, il 21 giugno, a 82 anni, è morto Pippo Morelli, sindacalista della Cisl. Ne ho un ricordo sbiadito. Di lui, della sua persona. Ma ho un ricordo vivido, invece, di una delle sue battaglie più rilevanti. Le 150 ore. Erano il pacchetto di ore di permessi retribuiti che i lavoratori potevano prendere per seguire un corso di approfondimento o per prendere la terza media se non ce l’avevano. Il via a quell’esperienza la diede il nuovo contratto nazionale dei metalmeccanici, firmato nell’aprile del 1973, nel quale questo diritto fu inscritto per la prima volta. E un ruolo grande, in quella conquista, lo ebbe proprio Pippo Morelli, e con lui lo ebbe la Cisl di Pierre Carniti e di Bruno Manghi. E la Cgil di Bruno Trentin e di Tonino Lettieri.

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26 Luglio 2013
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IL PAPA IN BRASILE /3. MENTRE SANDRO MAGISTER PARLA DI UNA SUA SECONDA NOMINA DISCUTIBILE

26 Luglio 2013

Incontro del Papa con i giovani argentini nella Cattedrale di San Sebastiàn, il 25 luglio, ai quali parla dell’esclusione dei giovani e degli anziani in un mondo che ha il culto del dio denaro, e incontro con i giovani  sul Lungomare di Copacabana. Nel suo bloc notes mons. Forte dice: “Papa Francesco lancia da Rio un messaggio di speranza contagiosa” (Sole 24Ore). Per Roberto Da Rin “Il Papa dà lezione di solidarietà” (Sole 24Ore). Per G. GaleazziBergoglio esorta i giovani. Fate casino, disturbate” (La Stampa). Luigi Accattoli, con un editoriale in prima pagina del Corriere mette in luce e spiega la decisione del Papa di non parlare con i giornalisti (“Le colombe e i serpenti”). M. A. Calabrò, sul Corriere, torna sullo Ior: “Sapevano tutto. Accuse di Scarano a tre cardinali”. Sandro Magister, pubblica sul suo blog e l’Espresso una nota sul discusso prelato dello Ior nominato da Bergoglio, mons. Battista Ricca (“Svelato l’inganno, Francesco ‘saprà come fare’”) e sulla rubrica Settimo cielo scrive che “ora scricchiola anche la nomina di Francesca Immacolata Chaouqui” nella neonata pontificia commissione referente sull’organizzazione della struttura economico-amministrativa della Santa Sede, istituita da papa Francesco il 18 luglio (“Bella presenza, intraprendente, chiacchierona”).

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