PAPA IN BRASILE /4. I SUOI DISCORSI. I COMMENTI, IN PARTICOLARE QUELLO DI PAOLO PRODI

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DISCORSI E OMELIE DEL PAPA: alla Via crucis con i giovani a Copacabana, 26 luglio; omelia nella messa con vescovi preti e religiosi del GMG del 27 luglio; discorso alla classe dirigente del Brasile; discorso all’episcopato brasiliano; la breve intervista alla Radio dell’arcidiocesi di Rio; discorso ai giovani durante la Veglia di preghiera, Copacabana; e, domenica 28 luglio, omelia a Copacabana. COMMENTI: interessante l’articolo di Paolo Prodi sull’Unità del 28 (“Lontano dalle certezze”) che apre una riflessione su come il comportamento di papa Francesco inneschi il superamento delle regole del potere e del mercato, nella chiesa e nella politica, e fa un paragone con Giuseppe Dossetti. Anche Domenico Rosati, sull’Unità del 27 (“C’è qualcuno disposto a battersi contro il turbo capitalismo”) interpreta parole e gesti di papa Francesco in tema di povertà come un elemento di forte impatto nella chiesa e nella vita socio-politica. Impegnativi anche i commenti di mons. Bruno Forte sul Sole 24 Ore (“Da Roma a Rio la strada aperta al nuovo mondo”) di Andrea Riccardi, sul Corriere (“Il primo Pontefice del mondo globale”), che parla di una “teologia del popolo” e di un messaggio che affronta le radici della crisi antropologica del nostro tempo, e di Enzo Bianchi per il quale l’esempio di semplicità e legame con il popolo di papa Francesco potrà provocare un cambio di passo nella pastorale ordinaria di diocesi e parrocchie (“L’evento si trasforma in esempio”). ALCUNE CRONACHE: “Il Papa con gli indignati” (Galeazzi, La Stampa 27/7); “La Chiesa sia semplice se vuole scaldare i cuori” (Tornielli, La Stampa 28); “Bergoglio tra gli indios” (Ansaldo, Repubblica); “La Chiesa alla sfida dei movimenti” (Leo Lestingi, Gazzetta del Mezzogiorno”).

 

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