Ma Fassina ha torto? Poi un invito alla responsabilità, il ruolo di Renzi e la questione della Costituzione

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Le dichiarazioni di Fassina sull’evasione di sopravvivenza è all’origine di due interessanti editoriali che lo difendono: “La sinistra che nega la realtà” (Luca Ricolfi, La Stampa) e “La spesa facile che non indigna” (Angelo Panebianco, Corriere). Interessante anche l’editoriale di Alessandro Barbano sul Mattino, “Se la politica è nemica della società” (dice che la crisi imporrebbe politica e società capaci di assumere il senso di responsabilità invocato da Napolitano tre mesi fa). Di Fassina un’intervista sul Secolo XIX (“Fassina, basta con il fuoco amico”). Franceschini, intervistato da Repubblica sostiene che “Matteo è la nostra carta vincente, ma partito e premier vanno distinti”. La Bindi è intervistata dal Mattino: “Bindi: il nostro destino non si lega al premier”. Per Gentiloni, intervistato dall’Avvenire, “I vertici del partito, non Renzi, sono il vero problema per il governo”. Su Repubblica uno Scalfari moderato (“Per salvare il Paese il catalogo è questo”) e un Salvatores Settis critico acerrimo dell’iniziativa del governo sulla Costituzione (“I custodi della Carta”). Sullo stesso tema intervengono Rosy Bindi, intervistata dal Fatto (“Non si cambia la Costituzione a colpi di maggioranza”), Massimo Luciani sull’Unità (“Chi difende la Costituzione?”), critico con il M5S, il direttore dell’Unità, Claudio Sardo (“In gioco il destino della sinistra”) e Michele Salvati (“Una buona legge elettorale per una coalizione all’italiana”).

 

 

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