12 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’Internazionale democristiana e l’America Latina

12 Luglio 2017
di Luigi Giorgi

 

L’ultimo libro di Raffaele Nocera, Il sogno infranto. Dc, l’Internazionale democristiana e l’America Latina (1960-1980), edito da Carocci quest’anno, ha l’indubbio merito di aprire uno squarcio su quello che è stato un elemento caratterizzante dei partiti democristiani in Europa e cioè il rapporto con le forze simili presenti in America Latina, mettendo particolarmente in risalto il legame fra la Dc italiana e il Pdc cileno.

 

 

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9 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“A populista, populista e mezzo”

9 Luglio 2017

Quasi tutti i giornali pubblicano stralci del libro di Matteo Renzi in uscita per Feltrinelli. L’Avvenire quelle in cui esalta le radici cristiane dell’Europa (“Identità e radici”). Il Sole 24 ore pubblica alcune pagine sui problemi economici e i rapporti con l’Europa: “La sfida di Renzi alla Ue: deficit al 2,9% per 5 anni”; con un commento un po’ perplesso di Guido Gentili (“Italia-Europa, il grande strappo di Renzi”), e un’ampia riflessione di Sergio Fabbrini (“Governance globale e il ruolo dell’Italia”) non sfavorevole ma preoccupata per gli accenti populisti. Ancora sul Sole Paolo Pombeni  critica la voce grossa di Renzi con l’Europa (“L’arma spuntata sui migranti”) e Lina Palmerini punta l’indice sulle affermazioni sul fiscal compact (“Il rilancio di Renzi al tavolo Ue: veto sul fiscal compact”). Su Repubblica Stefano Folli sottolinea l’indole plebiscitaria di Renzi (“Il treno del plebiscito”), Ezio Mauro bacchetta la volontà di Renzi di tornare alla guida del governo a tutti i costi (“Il nodo invisibile al collo del Pd”), Massimo Giannini commenta il troppo ambiguo “aiutiamoli a casa loro” a cui è pervenuto anche Renzi in tema di migranti (“La fatica della politica”). Marcello Sorgi dice che Renzi, col suo libro, indica con chiarezza la strada del suo Pd alternativo a ciò che è stato fin qui (“La tentazione di virare a destra”); Repubblica pubblica le pagine di Renzi in cui si dice che “D’Alema e Pisapia erano contro l’Ulivo”. Sul Foglio Umberto Minopoli dice chiaro: “Perché per vincere Renzi può fare solo una cosa: tornare al renzismo”. Marco Galluzzo, sul Corriere: “Da Calenda a Sala fino a Delrio: chi si allontana dal segretario”. Luigi Covatta, invece, sul Mattino, a chi dice che senza unità sinistra non si vince, replica che non è bene voler vincere a tutti i costi(“Se al Pd non basta vincere per mantenere l’identità”). E Michele Salvati si sofferma su “Il dilemma di Matteo Renzi sulla candidatura a premier” (Corriere della Sera).

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8 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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Rivalutare il  lavoro e il protagonismo dei lavoratori

8 Luglio 2017
di Sandro Antoniazzi, Sandro Campanini

 

Lo scritto che segue vuol costituire un documento di apertura in vista di un seminario da promuovere, dalla rete c3dem o con la sua collaborazione, sul tema del lavoro – e in particolare su quello dei lavoratori – nel prossimo autunno.Da diversi mesi alcune associazioni di area milanese, aderenti alla rete c3dem, stanno lavorando su queste tematiche e altre lo faranno durante l’estate.  L’interrogativo al centro della riflessione è il seguente: “dopo il declino della classe operaia, la classe lavoratrice può essere ancora un soggetto (non il solo, ma un soggetto importante) del cambiamento sociale?  E come?” L’idea di fare circolare questo testo è venuta per stimolare ulteriori apporti personali e soprattutto collettivi che arricchiscano la riflessione comune.

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6 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA E LA TRAPPOLA LIBICA

6 Luglio 2017

Alberto Negri mostra gli errori dell’Italia: “La trappola libica. Le ferite che non passano” (Sole 24 ore). Sulla stessa linea Andrea Bonanni su Repubblica: “L’aula vuota e i nostri errori”. L’analisi di Lucio Caracciolo: “Il Mediterraneo come fortezza” (Repubblica). La proposta di Claudio Cerasa sul Foglio: “Trasformare i confini della Libia nei nostri confini e non viceversa”. Il parere del fondatore di Microsoft: “Bill Gates: rendere difficili gli ingressi in Europa” Giuseppe Sarcina, Corriere). Il commento di Giuseppe Fiorentino sull’Osservatore Romano: “L’inconsistenza dell’Europa”. L’opinione del deputato Udc Giuseppe Esposito: “Troppi gli interessi su Tripoli. C’è un complotto anti-Italia” (intervista al Mattino). Paolo Pombeni, “Migranti e Europa, la fiera delle ipocrisie” (mentepolitica.it).

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6 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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“IL PD DI RENZI? DI SINISTRA E DI GOVERNO”, DICE FASSINO

6 Luglio 2017

La valutazione del filosofo napoletano Biagio De Giovanni: “Insieme contro, il solito vizio della sinistra” (Mattino). Il parere di Umberto Ranieri, già leader del Pci-Pds: “Se la vera sfida del Pd è riprendere il dialogo per ricostruire l’Italia” (Mattino). Piero Fassino: “Le nostre riforme? Di sinistra e di governo” (intervista a repubblica). Paolo Mieli, “Le lotte fratricide a sinistra” (Corriere della sera). Emanuele Macaluso, “Odio, male incurabile dei progressisti. L’antirenzismo tout court non va lontano” (intervista al Messaggero). Mauro Calise, “Il modello Macron e il coraggio di Renzi” (Mattino). Giorgio Merlo, “Al centrosinistra serve riscoprire il metodo Moro del dialogo” (Il dubbio).  Michele Emiliano: “Invito Orlando e Dario: lavorino con me a una nuova idea di partito. Senza D’Alema si perde” (intervista al Corriere della Sera). Gianni Cuperlo, “Resto nel partito, ma il segretario si fermi, non è un imperatore” (intervista a Repubblica). Cesare Damiano, “Io preferisco l’ex sindaco al leader di Forza Italia” (intervista al Corriere). Luigi Frasca, “Orlando lancia il referendum contro Renzi” (Il Tempo). Massimo Villone, “Evitare vecchi errori per non vivacchiare all’ombra di Pd e M5S” (Manifesto).

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3 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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Se la post-democrazia arriva anche nei territori

3 Luglio 2017
di Nino Labate

 

Non dovremmo  scandalizzarci troppo che, partito o non partito alle spalle, destra o sinistra ideologica o storica di riferimento, liste o non liste, coalizioni o corsa solitaria, programmi, assenza di programmi o programmi mai letti, si vota ormai per il buon comunicatore e non per il partito, e che siamo di fronte ad una piena ed euforica ascesa della democrazia fatta persona. Però …

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2 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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IL SABATO DELLE DUE SINISTRE. LA SETTIMANA DEL DILEMMA SUI MIGRANTI

2 Luglio 2017

Federico Geremicca, “Il sabato infuocato della sinistra tra Renzi e Pisapia” (La Stampa). Luigi Zanda, “C’è ancora tempo per un accordo tra Matteo e Giuliano” (intervista a Repubblica). Piero Fassino, “Nessuna ostilità verso Pisapia, ma il nostro leader non si discute” (intervista al Corriere della sera). Ma Roberto Speranza: “Orlando? Deve scegliere: o sta con noi o con Renzi. No a un piede in due staffe” (intervista a Avvenire). Massimo Adinolfi, “La sola tattica non porta i voti” (Mattino). Il risultato è che “Pd e M5s perdono quota, il centrodestra in sorpasso, Prodi sul podio dei leader” (Ilvo Diamanti, Repubblica).  ALTRO: Romano Prodi, sul Messaggero, si occupa di banche: “Le banche venete e la tempesta che si poteva fermare prima”.  Un editoriale di Maurizio Molinari sui fondamenti di una politica seria nei confronti delle migrazioni:  “L’integrazione nell’interesse nazionale” (La Stampa). Una provocazione di Alessandro Orsini, sul Messaggero: “Migranti, l’Italia rischia di reagire come l’Ungheria”. Massimo Adinolfi, “Trappola umanitaria” (Mattino). Barbara Spinelli: “In Libia diritti umani ignorati. Mogherini per noi inadeguata” (Il Fatto). Marco Impagliazzo: “Sant’Egidio, strategia per i migranti: ‘Usare la direttiva Ue per gli sfollati’” (intervista al Corriere della Sera).

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2 Luglio 2017
by Giampiero Forcesi
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CATTOLICI E POLITICA SECONDO “APPUNTI ALESSANDRINI” E MONS. GALANTINO

2 Luglio 2017

Carlo Baviera,riprendendo spunti di Giorgio Merlo e di Savino Pezzotta, scrive con qualche ottimismo che sta ritornando la voglia dei cattolici di un impegno nella politica (“Si riparte!”, su Appunti alessandrini di qualche giorno fa). Agostino Pietranera, però, analizzando la vicenda del voto amministrativo ad Alessandria, muove una riflessione sconsolata sulla disgregazione della società civile e sulla sua incapacità di animare la vita politica (“Cumulo di macerie”, Appunti alessandrini del 1° luglio). Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino, segretario della Cei, scrive: “Le circostanze nelle quali oggi il cattolico si trova a fare politica sono molto più complesse del passato. Ma questo non giustifica il continuare a camminare – pur militando legittimamente in compagini diverse – a ranghi sparsi senza il desiderio concreto di ritrovarsi per definire azioni comuni ispirate alla Dottrina sociale della Chiesa. I cattolici che sono in politica si conoscono tutti tra loro. Si conoscono per nome, cognome e storia politica. Possibile che si faccia tanta fatica a ritrovarsi insieme per non morire asfissiati e circondati da pacifica irrilevanza in un clima culturale che sembra inesorabilmente votato alla marginalizzazione dei valori evangelici e alla dittatura del pensiero unico?” (“I cattolici alla sfida della vita pubblica”, Sole 24 ore del 1° luglio).

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