Rocca pubblica due diversi approcci al tema della democrazia nell’odierno contesto italiano: Giannino Piana, “Democrazie e governabilità”, e Raniero La Valle, “La democrazia cambia o precipita?”.
16 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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16 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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Rocca pubblica due diversi approcci al tema della democrazia nell’odierno contesto italiano: Giannino Piana, “Democrazie e governabilità”, e Raniero La Valle, “La democrazia cambia o precipita?”.
16 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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Sergio Romano, “Ma il voto non cambia la Germania” (Corriere della Sera); Roberto Toscano, “Avanzano i populismi della paura” (Repubblica); Angelo Bolaffi, “Nuove prove di alleanza per Berlino” (Repubblica) e ieri intervistato dall’Avvenire: “Non ha perso Angela ma la CDU che l’ha criticata”; Adriana Cerretelli, “Nuove nubi sull’Europa” (Sole 24 ore). Per Giulio Sapelli: “I nazionalismi dimostrano che l’euro non basta” (Messaggero). Alberto Negri, “L’ipocrisia di Ue e Turchia” (Sole 24 ore). Massimo Salvadori in un’intervista all’Unità: “All’Europa non basta Draghi. La sinistra deve muoversi”. Leonardo Becchetti preme su Draghi: “Ma il regno di BCElandia non basta, ha bisogno di un’altra spinta” (Avvenire).
15 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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Scrive Franco Monaco su Il Fatto: “Stavolta ha ragione D’Alema: il Pd si divida”. Intervistato dalla Stampa, Vannino Chiti invece dice: “D’Alema e Bersani sbagliano. Ora bisogna impegnarsi per vincere”. Del parere di Chiti è anche Arturo Parisi, intervistato da Avvenire: “Sto con Renzi. D’Alema ha soffocato l’Ulivo”. Umberto Ranieri sul Mattino: “D’Alema e la mania di persecuzione”. Pietro Reichlin (non Alfredo, ma il figlio) spiega sull’Unità perché, secondo lui, la polemica sul partito della nazione è malposta: “Il passato e il futuro del Pd”. Antonio Polito indica “I compiti di Renzi nel Pd lacerato” (Corriere della Sera). Claudio Cerasa sul Foglio celia: “Un’altra Italia con Massimo è possibile. Firmate per avere D’Alema premier”. Piero Ignazi prende le distanze: “Se i democratici non sanno più cosa vogliono” (Repubblica). Il consiglio di Luciano Violante: “Basta risse, il Pd si occupi della gente” (intervista al Mattino).
15 Marzo 2016
by Giampiero Forcesi
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Elezioni regionali tedesche. I socialisti perdono ovunque, rischiando di arrivare vicini alla soglia di sopravvivenza del 5%. I democristiani sono in forte calo. Avanzano i verdi (nel Baden) e l’estrema destra: sia all’ovest (Baden, Palatinato) sia soprattutto nella regione della Sassonia-Anhalt (Magdeburgo), un Land povero della fu Germania comunista.
In Polonia, Ungheria, Cechia, Slovacchia, Austria, Slovenia, Croazia – nelle terre un tempo asburgiche, e, salvo l’Austria, comuniste per quarant’anni – dominano partiti o politiche di estrema destra, davvero ai limiti del ritorno di un nuovo fascismo.
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Usando categorie marxiste, il fascismo classico aveva come base sociale la media e piccola borghesia, impoverita o impaurita dal timore di impoverirsi, ed il “sottoproletariato”, manovalanza politica e militare pronta a tutto; aveva come collante ideologico il culto di un capo, la ricerca di una identità etnico-nazionale con riferimenti “ideologici” anche al cristianesimo (Maurras e Petain in Francia, mons. Tyso nella Slovacchia pro-nazista), l’odio verso il diverso (gli ebrei).
Oggi ritroviamo in molti movimenti di destra, estrema e meno estrema, le medesime caratteristiche
15 Marzo 2016
by Giampiero Forcesi
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Spero tanto che Salvatore Vassallo segua questo sito e risponda. In una sua recente intervista al Corriere prende infatti le distanze da una qualche legge che regolamenti le primarie di partito: “I problemi delle primarie non si risolvono per legge”. A difesa della sua deregulation, Vassallo chiama in causa le tradizioni della Dc e del Pci, che le suppone senza democrazia interna e nelle mani dei capibastone; non si scandalizza troppo dei soldi regalati all’elettore napoletano ricordando, forse, gli spaghetti di Achille Lauro; e compie un salto azzardato quando paragona il mercimonio del voto delle primarie napoletane con la richiesta di un consiglio del nome da votare al segretario del vecchio Pci emiliano. Una pratica, quella di consigliare un nome da votare, presente in tutte le elezioni democratiche del mondo. Vassallo insomma, gli impicci napoletani, i brogli e il voto comprato e a Roma gonfiato, li ritiene “…una dinamica purtroppo nota di un voto organizzato”, da digerire e sopportare con pazienza perché non c’è niente da fare.
13 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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Un editoriale di Maurizio Ferrera sul Corriere della Sera mette in guardia il governo: “Il rischio di non avere un’agenda”. E ancora sul Corriere Alberto Brambilla scrive che “Non si può crescere chiedendo solo diritti e trascurando i doveri”. Alessandro Penati, su Repubblica, fa un’amara riflessione sui conti pubblici: “L’inutile polemica dello zero virgola”. Sull’Unità Walter Veltroni usa il suo domenicale per dire: “Non sciupate il Pd”. L’Unità ospita un articolo di Antonio Bassolino: “Io resto in campo per il Pd”. Biagio De Giovanni, filosofo e napoletano, sul Mattino scrive: “Ecco perché a Napoli serve un leader”.
13 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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Una riflessione inquieta di Angelo Bolaffi, germanista e sostenitore della Merkel, sulla crisi europea: “Il ruolo della Germania” (Repubblica). Federico Fubini mette in luce “Quell’asse vitale Merkel-Draghi che tiene insieme l’Unione” (Corriere della Sera). Emilia Patta riferisce dell’ “Asse tra Hollande e Renzi su occupazione e migranti” (Sole 24 ore), che però non è gran cosa… Sui migranti, con passione, scrive Melania Mazzucco: “Quel bambino nato nel fango” (Repubblica). La Stampa informa: “Mattarella in Camerun e Etiopia per i migranti”. Sabino Cassese offre un po’ di ottimismo recensendo un libro di A. Cavalli e A. Martinelli sull’Europa: “Il codice genetico dell’Unione europea” (Sole 24 Ore). Roberto Saviano racconta della partita a scacchi con Kasparov: “I dittatori non giocano a scacchi” (Repubblica). Guido Rossi, “La Corte suprema Usa e la buona Costituzione” (Sole 24 ore).
13 Marzo 2016
by Giampiero Forcesi
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“Papa Francesco nella sua Enciclica Laudato si’ sottolinea che la cultura che genera inquinamento e disastri ambientali è la stessa che genera povertà e ingiustizia sociale. L’Agenda globale 2030 è l’occasione di cambiare questa cultura rispondendo all’invito e del segretario generale dell’Onu, Ban Ki-moon, rivolto alla generazione presente ad assumere su di sé il compito di trasformare le nostre società. Con umiltà ma anche con entusiasmo e coraggio, l’Alleanza si impegna a fare la sua parte”. Con queste parole Enrico Giovannini, l’ex presidente dell’Istat, ha concluso la presentazione dell’Alleanza per lo sviluppo sostenibile, di cui è portavoce, lanciata a Roma l’11 marzo.
12 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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Monica Guerzoni, “Separati in casa” (Corriere della Sera). Marcello Sorgi racconta “Gli strappi e le ricuciture” (La Stampa). Dice Stefano Folli: “E’ la diaspora l’ultima frontiera di una minoranza senza progetto” (Repubblica). Per Fabio Martini “Milioni di vecchi elettori in fuga, ma altrettanti si avvicinano” (La Stampa). Roberto D’Alimonte analizza: “Il Paese resta moderato, e il Pd vince se si allarga” (Sole 24 Ore). Alessandro Barbano, sul Mattino, lamenta “La crociata dei vecchi leader”, pensando in primis a Bassolino. Anche Umberto Ranieri non è tenero con Bassolino: “Pd a Napoli, i silenzi di ieri, i fallimenti di oggi” (Mattino). Lina Palmerini mette a confronto: “I nuovi rischi dell’Europa e dell’Italia e le vecchie risse nel Pd” (Sole 24 ore).
12 Marzo 2016
by Vittorio Sammarco
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DRAGHI. Federico Fubini, “La spinta di Draghi e la caduta dei tabù” (Corriere della Sera). Stefano Lepri, “Questa volta è l’Europa che guida” (La Stampa). Andrea Bonanni, “La scelta federalista” (Repubblica). Jean Paul Fitoussi, “Draghi ha salvato l’Europa, ma ora tocca agli Stati” (intervista all’Unità). Marcello Messori, “I vantaggi per l’Italia” (intervista all’Unità). OBAMA. Federico Rampini, “Obama, schiaffo agli alleati: opportunisti e scrocconi” (Repubblica). Guido Moltedo, “Il presidente americano rovescia il copione” (Manifesto).