31 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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IL NO DI ONIDA, DI TOCCI, DI PACE, DI VILLONE. IL SÌ DI CLEMENTI, DI CECCANTI, DI D’ALIMONTE

31 Luglio 2016

Valerio Onida,L’instabilità non dipende dal bicameralismo perfetto” (Sole 24 Ore). Francesco Clementi, “Iter legislativo e Titolo V, uno Stato più semplice” (Sole 24 Ore). Walter Tocci, “Perché voto NO al referendum – Lettera aperta al PD”. Stefano Ceccanti, “Le motivazioni di fondo delle riforme costituzionali” (estratto dalla rivista semestrale “Lo Stato”). Alessandro Pace, “Barattare la Carta con un mini-Italicum?” (Repubblica). Massimo Villone, “Cosa aspettarsi dal Colle?” (Manifesto). Roberto D’Alimonte, “Meno umori, più contenuti per il referendum” (Sole 24 ore). Maurizio Viroli, “La sinistra Pd non capisce che l’ultima chance è il No” (Il Fatto). Stefano Ceccanti, “Svolta storica, passiamo sopra alle imperfezioni” (intervista a Il Fatto).

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30 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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Le ragioni del nostro NO

30 Luglio 2016
di Claudio Belloni e Giovanni Missaglia

 

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Gli autori sono docenti di storia e filosofia in due licei lombardi e sono in vario modo impegnati a livello culturale e politico (vedi nota in calce all’articolo)

 

Premessa 

La ragione delle ragioni è che cambiare la Costituzione non serve. Nessuno dei grandi problemi del Paese dipende dalla Costituzione. La bassa crescita economica e la spaventosa disoccupazione giovanile dipendono dalle politiche economiche e da fattori internazionali. La corruzione e la criminalità organizzata dipendono dal bassissimo senso di legalità. La fragilità del territorio dipende da dissennate politiche urbanistiche, dall’incuria, dalla mancata consapevolezza della centralità della questione ambientale. La gestione dei flussi migratori dipende da ragioni internazionali e da buone politiche locali. E così via.

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24 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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FRANCO MONACO: “CARO NAPOLITANO LASCIA STARE LEOPOLDO ELIA”

24 Luglio 2016

Su Il Fatto Quotidiano Franco Monaco prende le distanza da Giorgio Napolitano in merito alla riforma costituzionale: “Caro Napolitano, lascia stare Leopoldo Elia”. Il Fatto pubblica anche un’intervista a Luigi De Magistris: “La mia Napoli d’estate in difesa della Costituzione”. Sul Manifesto Massimo Villone scrive che si deve votare No al referendum per difendere i diritti dei cittadini: “Un voto contro un governo oligarchico”. Su La Stampa Giuseppe Salvaggiulo annota: “Prof, partitini e dissidenti. La Babele dei comitati per il No alla Riforma”. Aldo Di Matteo, su La Stampa, racconta la discussione in casa Pd: “I sondaggi e il cambio di strategia Pd: che fare?”. Quanto alla legge elettorale, Gianfranco Pasquino torna a dire, ancora su La Stampa, “Ecco perché l’Italicum va cestinato”.

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23 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI E LA STRATEGIA DEL SOMMERGIBILE

23 Luglio 2016

Giancarla Codrignani conferma sull’Unità il suo voto favorevole alla riforma costituzionale (“Costituzione e riforma”). Viceversa sul Manifesto Gianni Ferrara ribadisce la sua opposizione all’Italicum (“La falla democratica nelle leggi elettorali maggioritarie”). Giovanni Sabbatucci su La Stampa difende la legge elettorale: “Legge elettorale, i punti deboli delle critiche”. Maria Teresa Meli spiega l’approccio attuale di Renzi: “Renzi e la strategia del sommergibile” (Corriere della Sera). Sullo scenario di centrodestra scrivono Francesco Verderami (“Parisi, i moderati e la mossa di Berlusconi”, Corriere della Sera); Claudio Cerasa (“Parisi ci spiega che centrodestra ha in mente”, Il Foglio); Lina Palmerini (“Se al Cavaliere conviene un timido no alle riforme”, Sole 24 ore); Stefano Folli (“Un centrodestra da rifondare lontano dalla Lega”, Repubblica); Stefano Ceccanti (“L’assemblea costituente”, La Nazione). Due parlamentari del Pd, Cesare Damiano e Maria Luisa Gnecchi, presentano “Un’agenda sociale per l’unità del Pd e per il governo” (Unità). Enrico Rossi torna a dire: “Matteo ora deve cambiare, serve una guida di 15 persone” (intervista a Repubblica).

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19 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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SPECIALE REFERENDUM COSTITUZIONALE

19 Luglio 2016

Le riviste Il Mulino e Quaderni Costituzionali pubblicano uno “Speciale referendum costituzionale”, rintracciabile on line. Su Il Mulino intervengono: Michele Salvati, “Uno snodo importante”; Enzo Cheli, “Che cosa significa cambiare una Costituzione”; Stefano Ceccanti, “Una riforma coerente”; Cesare Pinelli, “Più luci che ombre”; Gianfranco Pasquino, “Referendum costituzionali, forse. Plebiscito, no”; Alessandro Pace, “Finalità accentratrici e scelte irrazionali della riforma”. Su Quaderni costituzionali vengono pubblicate “Dieci domande sulla riforma costituzionale”, con le risposte (in 136 pagine) di 38 costituzionalisti: alcuni contrari (Azzariti, Caretti, Grosso, Lanchester, Niccolai, Pertici, Pezzini, Ruggeri, Scaccia, Tarli); un maggior numero a favore (Bin, Biondi, Brunelli, Caravita, Ceccanti, Cecchetti, Ciarlo, Curreri, D’amico, Donati, Frosini, Grisolia, Groppi, Guzzetta, Lippolis, Lupo, Morrone, Olivetti, Pinelli, Puccini, Salerno, Tega, Vigevani); altri con posizioni non nettamente definite (Balboni, Bifulco,  Rossi, Salazar, Staiano). Aggiungiamo la recensione sul Corsera di Monica Guerzoni a un libro di Valerio Onida e Gaetano Quagliariello (“I due ex saggi che si oppongono al nuovo Senato”) e un intervento di Enzo Balboni e Umberto Allgretti, risalente al 27 maggio scorso (“Perché non ci schieriamo sul referendum”).

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12 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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TUTTI CONTRO MATTEO E IL RISCHIO DI UN NUOVO PRECIPIZIO

12 Giugno 2016

Nell’incontro con Eugenio Scalfari, Matteo Renzi avanza una proposta: “Un termine per il premier”. (Repubblica). Sul Mattino Mauro Calise critica gli attacchi a oltranza a Matteo Renzi e scrive che la vittoria dei 5 stelle riporterebbe l’Italia sull’orlo del precipizio (“Perché non è un referendum ad personam”). Di nuovo su Repubblica Michele Ainis si sofferma sulle molte complicazioni della nuova legge di riforma e prova ad avanzare un suggerimento al governo: approvare subito un atto di indirizzo che assicuri almeno che vi sarà un mandato popolare per gli eletti al Senato (“Senza aspettare il referendum”).  Il Corriere della Sera pubblica una riflessione critica di Enzo Cheli sulla riforma costituzionale (“La riforma può aggravare i nostri difetti costituzionali”).

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11 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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L’ITALIA SI SPOPOLA (E UN PO’ ANCHE IL PD). I 5 STELLE E LA QUESTIONE DELLE ELITE

11 Giugno 2016

Antonio Golini, “L’Italia si spopola, fuga e culle vuote” (Messaggero). Dice Gianpietro Della Zuanna, intervistato dal Corriere della Sera: “Coppie senza figli per la paura della povertà”. Anche dal Pd si fugge… : Roberto Mannheimer,L’esodo dal pd, fugge un elettore su quattro” (Il Giornale). Ed è la povertà (anche), poco combattuta, alla radice di entrambe le fughe: Emanuele Felice, “Il disagio sociale nelle urne” (La Stampa). PD O 5 STELLE? Sulle urne si interroga il Manifesto: Antonio Floridia, “Perché si può votare Pd”, e Guido Liguori, “Perché si può votare 5 stelle”. BIAGIO DE GIOVANNI E GIORGIO NAPOLITANO FRENANO LE PROTESTE: sulla rivolta contro la politica e le classi dirigenti, in Italia e in Europa, Biagio de Giovanni mette in guardia: “L’inganno di un mondo senza elite” (Il Mattino). Tra i protagonisti della rivolta c’è Nigel Farage, che, intervistato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, dice: “Insieme a Grillo faremo saltare questa Europa dominata da Berlino”. Tornando all’Italia, Giorgio Napolitano, intervistato dal Mattino, dice (tra l’altro): “Renzi ha corretto il tiro, gli altri no” (però Gianni Cuperlo scrive alla Repubblica: “Matteo lasci i lanciafiamma o invecchia presto”). E Luciano Violante sul Corriere scrive che “La riforma costruisce una democrazia che decide”.

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