30 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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SE IL PREMIER RINUNCIA ALLA TRATTATIVA

30 Ottobre 2016

Al di là del forte dissidio interno al Pd, tutti i partiti di sinistra sono in gran difficoltà. Venerdì Giancarlo Bosetti su Repubblica scriveva de “Il tramonto dei socialisti europei”. Oggi il tema è ripreso da Piero Ignazi: “La sfida dei socialisti”. Miguel Gotor confessa: “L’Ulivo nato per unire, ma ormai siamo divisi su tutto” (intervista a La Stampa). Sergio Staino sull’Unità, pensando alla manifestazione del Pd a piazza del Popolo a Roma, rimprovera la minoranza Pd: “Compagni, cosa vi siete persi”. Claudio Tito ritiene che Renzi e la minoranza vogliano ormai andare allo scontro finale il 5 dicembre: “I due paradossi nella piazza” (Repubblica). Anche Federico Geremicca su La Stampa è scettico: “Se il premier rinuncia alla trattativa”. Mauro Calise, sul Mattino, guarda oltre e prova a indicare quale è “La vera carta di riserva del segretario”, cioè rafforzare la presa sul partito anche nel caso di sconfitta al referendum. Per Ilvo Diamanti Renzi può riuscire a ricompattare il Pd, almeno a livello di elettorato: “Se il partito alla fine si unisce al leader” (Repubblica).

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24 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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Paola Gaiotti de Biase

24 Ottobre 2016

    Già parlamentare della Dc nel Parlamento europeo, poi esponente di punta della Lega Democratica, militante del Pds dal 1992 e dei Cristiano sociali e parlamentare dal 1994. Tra i fondatori dell’Ulivo     Quale è la vostra posizione …

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10 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL POSSIBILE EQUILIBRIO TRA RAPPRESENTATIVITÀ E GOVERNABILITÀ

10 Ottobre 2016

Romano Prodi sul Messaggero prova a dire “Come ritrovare la fiducia necessaria per la ripresa”; Biagio de Giovanni, sullo stesso giornale, declina “Lo scontro di civiltà che dilania l’Occidente” tra chi vuole muri e confini e chi no; Enrico Letta, intervistato su Repubblica, sostiene che “Il nazionalismo è una trappola. L’Europa rafforza anche gli Stati”.  In Italia siamo alla “Quasi scissione” del Pd (intervista di Gianni Cuperlo a La Stampa); Federico Geremicca parla di “Una strada sempre più stretta”. Luigi Berlinguer sul Mattino lamenta: “Basta con il cupio dissolvi della sinistra”. Sul Corriere Giorgio La Malfa e Massimo Andolfi sostengono il No (“Il problema italiano non sono le istituzioni”), mentre Pietro Ichino sull’Unità dice che “Gli argomenti a sostegno del No spingono a votare Sì”. Sergio Fabbrini riflette sulla necessità di “Una democrazia governata, per pesare in Europa” (Sole 24 ore). Stefano Passigli, sulla legge elettorale, indica “Il possibile equilibrio tra rappresentatività e governabilità” (Corriere della Sera). Per Roberto D’AlimonteSenza ballottaggio coalizioni fragili” (Sole 24 ore). Eugenio Scalfari torna su democrazia e oligarchia: “In democrazia sono pochi al volante e molti i passeggeri” (Repubblica).

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3 Ottobre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL VOTO IN UNGHERIA. LA DEUTSCHE BANK. IL “NO” AVANTI NEI SONDAGGI, SPECIE AL SUD

3 Ottobre 2016

Renzo Guolo sul voto in Ungheria: “Indebolita la politica dei muri” (Trentino). Dice Franco Venturini: “La partita con l’est è ancora aperta, la Ue non giochi in difesa” (Corriere della Sera). Romano Prodi sul Messaggero per il caso Deutche Bank: “La Germania alla prova delle regole uguali per tutti”. Alberto Quadrio Curzio sul Sole 24 Ore: “Investimenti e flessibilità, una strada obbligata”. Nando Pagnoncelli, “Il No al referendum è avanti, al 52%. Al Sud la maggioranza dei contrari” (Corriere della Sera). Mauro Calise sul Mattino: “La pancia del no, i contenuti del sì”. Giovanni Sabbatucci sul Messaggero: “Perché non sarà una dittatura della maggioranza”. Sul Manifesto un’intervista a Aldo Giannuli, già consigliere di Davide Casaleggio: “Se i 5 Stelle vogliono governare comincino a preparare la squadra”. Per Cesare Mirabelli, intervistato dal Messaggero, è “Incostituzionale il contratto per la sindaca e i consiglieri M5S a Roma”. Sul Giorno il pd Matteo Parrini: “Ipotesi di un nuovo Italicum”. Dice Gianni Cuperlo: “Matteo ci dimostri che fa sul serio. Il doppio turno così non ha senso” (intervista a Repubblica). Un intervento di Stefano Parisi sul Corriere della Sera: “Perché serve una destra liberale e popolare”.

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26 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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BERLUSCONI, I 5 STELLE, IL REFERENDUM, LA SINISTRA

26 Settembre 2016

GLI 80 ANNI DI BERLUSCONI: tra i molti un articolo sull’Espresso di Marco Damilano finisce col dire che, tramontato Berlusconi, la sinistra si è decomposta: “era l’antiberlusconismo il confine che teneva tutti compatti”, “dopo il crollo dell’ex Cavaliere è diventata una missione impossibile per la sinistra italiana dire chi siamo” (“Dopo di lui non siamo più noi”). Numerosi i giudizi negativi sugli ultimi sviluppi del M5STELLE: Sebastiano Messina, “La democrazia apparente del Movimento Cinque Stelle” (Repubblica); Massimo Franco, “Un’altra rivoluzione dall’alto” (Corriere della Sera); Mauro Calise, “M5Stelle, il ritorno del partito proprietario” (Mattino); Federico Geremicca, “Una mozione di sfiducia al Direttorio” (La Stampa). REFERENDUM: l’Avvenire pubblica le risposte a 5 domande rivolte a Stefano Ceccanti (“Il Paese diventa più semplice. E i contrappesi sono intatti”) e ad Ugo Di Siervo (“Torna il vecchio centralismo. I diritti sociali sono a rischio”); la spiegazione della riforma in 35 slides di Luciano Violante; un articolo sull’Unità di Walter Verini (“Una riforma che favorisce la stabilità e argina i populismi”); l’opinione di Giuliano Ferrara sul Foglio (“Quelli del No hanno deciso di spararsi sui piedi e non capisco perché”); anche Gianfranco Pasquino tocca il tema, in un intervento sul Corriere della Sera: “L’estrema semplificazione rende il populismo debole”. LA SINISTRA: Dibattito sul Manifesto: Piero Bevilacqua, “Declino della politica di lotta e di governo”; Alberto Burgio, “Patologie democratiche al pettine del populismo”; Daniela Preziosi, “’Porte aperte’, la Sinistra pensa al dopo referendum”. E Gianni Cuperlo scrive al premier: “Caro segretario, da compagno a compagno…” (Unità).

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25 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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IL BALLO IN MASCHERA DELL’ITALICUM (E DEL REFERENDUM)

25 Settembre 2016

Il punto sull’Italicum: “C’è l’accordo. L’Italicum sarà cambiato” (Tommaso Ciriaco, Repubblica). “Consulta, un rinvio opportuno” dice Giorgio Tonini (Italia Oggi). Così anche Sabino Cassese: “Giusto il rinvio della Consulta. Non si toglie voce al popolo” (Il Giorno). Massimo Villone sul Manifesto dice: “Lo strappo della Consulta”. Per Gaetano Azzariti, “La Consulta ha fatto bene, ma Renzi non è credibile” (Il Fatto). Dice Stefano Rodotà: “Prendono tempo. Governo disinvolto e irresponsabile” (intervista al Fatto). Stefano Folli titola così il suo commento: “Il ballo in maschera della riforma” (Repubblica). Marcello Sorgi commenta la posizione proporzionalista dei 5 Stelle: “Quello strano ritorno al passato proporzionale” (La Stampa). Mauro Calise spiega “Perché la legge elettorale sarà decisa con il referendum” (Mattino). Luciano Violante: “Il ballottaggio è valido se va a votare il 50% degli elettori del primo turno” (intervista al Sole). E sul referendum, per il Sì, ha risposto alle domande di Giovanni Floris a “Di martedì” Stefano Ceccanti (vedi la registrazione video). Sul Corriere Raniero Benedetto dà conto di un “Dibattito tra il ministro Boschi e Valerio Onida a Milano”. Per Alessandro Campi, sul Mattino, questa è “L’occasione per cambiare accettando qualche rischio”.

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12 Settembre 2016
by Giampiero Forcesi
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Lettera ai cattolici democratici

12 Settembre 2016

 

Pubblichiamo la lettera che, all’inizio di settembre, Sandro Antoniazzi ha scritto a un largo numero di amici. Lettera alla quale sono arrivate le prime risposte, a cui Sandro, in qualche caso, ha ulteriormente replicato. E’ un dibattito che non vuole darsi pubblicità, svolto tra amici, per lo più legati da comuni esperienze (in primis la militanza cislina, ma non solo). 

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19 Luglio 2016
by Giampiero Forcesi
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SPECIALE REFERENDUM COSTITUZIONALE

19 Luglio 2016

Le riviste Il Mulino e Quaderni Costituzionali pubblicano uno “Speciale referendum costituzionale”, rintracciabile on line. Su Il Mulino intervengono: Michele Salvati, “Uno snodo importante”; Enzo Cheli, “Che cosa significa cambiare una Costituzione”; Stefano Ceccanti, “Una riforma coerente”; Cesare Pinelli, “Più luci che ombre”; Gianfranco Pasquino, “Referendum costituzionali, forse. Plebiscito, no”; Alessandro Pace, “Finalità accentratrici e scelte irrazionali della riforma”. Su Quaderni costituzionali vengono pubblicate “Dieci domande sulla riforma costituzionale”, con le risposte (in 136 pagine) di 38 costituzionalisti: alcuni contrari (Azzariti, Caretti, Grosso, Lanchester, Niccolai, Pertici, Pezzini, Ruggeri, Scaccia, Tarli); un maggior numero a favore (Bin, Biondi, Brunelli, Caravita, Ceccanti, Cecchetti, Ciarlo, Curreri, D’amico, Donati, Frosini, Grisolia, Groppi, Guzzetta, Lippolis, Lupo, Morrone, Olivetti, Pinelli, Puccini, Salerno, Tega, Vigevani); altri con posizioni non nettamente definite (Balboni, Bifulco,  Rossi, Salazar, Staiano). Aggiungiamo la recensione sul Corsera di Monica Guerzoni a un libro di Valerio Onida e Gaetano Quagliariello (“I due ex saggi che si oppongono al nuovo Senato”) e un intervento di Enzo Balboni e Umberto Allgretti, risalente al 27 maggio scorso (“Perché non ci schieriamo sul referendum”).

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12 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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BANCHE E ITALICUM: DECISIONI DIFFICILI PER MATTEO RENZI

12 Luglio 2016

“Che l’abbia compreso fino in fondo o no, Renzi in questi giorni è di fronte al tornante più complicato della sua carriera politica (…) Renzi deve e può salvare le nostre traballanti banche (…) ma deve riuscirci fornendo la prova che dopo non torneranno più a funzionare come prima”: così Giuseppe Berta sul Mattino (“La credibilità per sfidare i falchi ipocriti”). Intanto Matteo Renzi rilascia una intervista a Beppe Severgnini sul Corriere della Sera e tocca vari temi (“Il referendum non sarà a la carte”) e, quanto alla legge elettorale, secondo Goffredo De Marchis di Repubblica, “Mossa del premier: incarico esplorativo a Guerini”. Dice Stefano Folli: “L’Italicum rischia lo stop. All’incrocio il leader decida la direzione”. Una nota positiva per Renzi: “La Cisl dà 7+ alla legge Boschi” (Dario Di Vico sul Corriere) e Annamaria Furlan spiega “Perché la Cisl è per le riforme” (intervista all’Unità). Poi ci sono il sì al referendum del prof. Cesare Pinelli (“Gli smemorati del no”, Unità) e il no del prof. Gaetano Azzariti (“Gli apocalittici del sì”, Manifesto).

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2 Luglio 2016
by Vittorio Sammarco
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RENZI CAMBIA STRATEGIA?

2 Luglio 2016

Dopo l’avviso di Ilvo Diamanti (“I 5 Stelle sorpassano il Pd, Di Maio più popolare di Renzi”), Fabio Martini su La Stampa analizza, positivamente, i primi segni di cambiamento nella strategia di Renzi, che ora appare più attento ai concreti bisogni popolari: “Se Matteo rincorre i populisti”. Lo stesso fa Lina Palmerini sul Sole 24 ore: “Renzi e la nuova pelle del ceto medio”. Ne scrive anche Mauro Calise sul Mattino: “Il cambiamento di strategia”. E in un’intervista a La Stampa Piero Fassino dice: “Lascio una Torino in piedi, il populismo si batte con nuove idee”. E sull’Avvenire Leonardo Becchetti vede con favore l’evoluzione dei 5 Stelle e scrive: “Benedetta concorrenza”. Ma il dibattito resta vivo su referendum e legge elettorale: Massimo Adinolfi, “Italicum, perché Renzi non lo cambierà” (Mattino); Roberto D’Alimonte, “Perché il collegio uninominale non assicura la governabilità” (Sole 24 ore); Graziano Del Rio, “Il sistema di voto è ottimo. Per chi vuole cambiarlo sarà difficile avere i numeri” (intervista a Repubblica); Stefano Folli, “Le trappole nascoste nel tiro alla fune sull’Italicum” (Repubblica); Michele Ainis, “Il rischio monopolare” (Repubblica); Massimo Villone, “Premio di coalizione: solo un lifting” (Manifesto); Enrico Letta, “Non aspettiamo che la casa bruci” (intervista all’Espresso); Stefano Ceccanti, “Cambiare la seconda parte per renderla coerente con la prima” (benecomune.net); Silvia Truzzi su G. Zagrebelsky, “Costituzione, ecco perché bisogna salvarla” (Il Fatto). Sull’ipotesi di ri-alleanza Renzi-FI scrivono Claudio Cerasa (“Un’estate al Nazareno, oh oh!”, Foglio) e Marcello Sorgi (“Nazareno-bis, idea utile ma impossibile”, La Stampa). E Nino Bartoloni Meli sul Messaggero racconta le ipotesi del dopo-Renzi: “Caos dem, Franceschini e Orlando in movimento”.

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