2 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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“QUANDO VEDREMO DAVVERO LA CRISI…”

2 Marzo 2017

L’esito pericoloso e molto probabile della attuale congiuntura politica è una grave ingovernabilità. A questa tesi  di Giovanni Orsina (“Per rispondere alla sfida serve la Costituente”, La Stampa 7 febbraio) replica Marco Olivetti su Avvenire, sostenendo che, sì, servirebbe, ma non è ancora il tempo…: “Costituente? Solo quando vedremo davvero la crisi”. Si sono costituiti, intanto, i gruppi parlamentari del nuovo partito “Articolo 1 – Movimento democratico e progressista” (ecco i 14 senatori, e i 36 deputati). Dice Maria Cecilia Guerra, presidente del gruppo dei senatori: “Siamo parte della maggioranza, ma diremo la nostra” (intervista all’Unità). Per Marcello Sorgi, su La Stampa, “I bersaniani minano l’asse tra Matteo e Pisapia”. Stefano Folli scrive: “Il corpo stanco del Pd e un partito personale a rischio con le primarie” (Repubblica) e Andrea Orlando, a Repubblica, dice: “Soltanto io posso tenere unito il Pd. Emiliano populista”. Ad Angelo Panebianco che aveva parlato sul Corriere de “L’inevitabile frattura nel partito di sinistra” replica Claudio Petruccioli su Italia Oggi: “Renzi dica che partito vuol fare”. Alle proposte di Matteo Renzi  (“Così riscrivo il welfare”, intervista al Messaggero), ribadite da Tommaso Nannicini (Luciano Capone, “Nannicini spiega perché il Pd può rinascere solo con il metodo jobs act”, Il Foglio) replica sul Manifesto Laura Pennacchi: “La piena e buona occupazione non è un ferro vecchio”.

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25 Febbraio 2017
by c3dem_admin
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Lavoro e cura: trasformazioni in corso

25 Febbraio 2017
di Sandro Antoniazzi

 

Pubblichiamo il testo dell’intervento tenuto nel corso dei seminari “Dialoghi di vita buona”, organizzati dalla Diocesi di Milano, sul tema “Lavoro e cura”, il 21 febbraio scorso. L’autore  è il presidente dell’associazione Comunità e Lavoro

 

Per parlare del lavoro e dei suoi cambiamenti porterò un esempio , che ha il valore di un apologo.

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11 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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L’ORA DELL’UNITÀ POLITICA DELL’EUROPA

11 Febbraio 2017

L’Unità ha pubblicato un lungo e impegnativo articolo di Achille Occhetto, nel quale l’ex leader del Pci e dei Ds lamenta che le forze riformiste, di fronte alla crisi della globalizzazione finanziaria, non stiano lavorando a trovare le risposte adeguate, cioè non stiano battendosi insieme per un’Europa politica, per una globalizzazione democratica (“E’ l’ora dell’unità politica dell’Europa. Le forze di sinistra ripartano da qui”). Carlo Bastasin, sul Sole 24 ore, scrive che forse Trump, e con lui Putin, si stanno rivelando un fattore decisivo per la maturazione dell’Unione europea (“Se Trump e Putin riescono a compattare l’Europa”). Anche Bill Emmott su La Stampa vede dei segnali positivi nella crescita dei consensi a Macron in Francia e nella candidatura di Schulz in Germania (“Se cambia il vento in Europa”). Tonia Mastrobuoni scrive sul leader socialista tedesco: “La corsa record di Schulz. ‘Vi spiego io i rischi dell’Europa a due velocità’” (Repubblica). Su Schulz scrive anche Angelo Bolaffi: “Il vento tedesco del cambiamento” (Repubblica). Giorgio Napolitano scrive anch’egli che la vittoria di Trump e la Brexit spingono i paesi membri dell’Unione ad accettare nuovi  trasferimenti di sovranità dal livello nazionale al livello europeo (“L’opportunità dell’Italia nell’Unione”). Il Foglio pubblica un ampio intervento di  Stefano Ceccanti ad una tavola rotonda de La Civiltà cattolica: “L’Europa davanti al bivio tra la doppia velocità e la deriva sovranista”. Sul Corriere Ernesto Galli Della Loggia critica l’Europa per la sua rinuncia ai propri valori culturali (“Perché l’Europa è senza identità”).

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9 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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I TRAVAGLI DEL PD IN ITALIA E DEL PS IN FRANCIA (E LA NASCITA DI DEMA A NAPOLI)

9 Febbraio 2017

Stefano Folli, “La fine del partito personale di Renzi” (Repubblica). Carlo Bertini,Esplode la rivolta nel Pd. Renzi userà il congresso per evitare la scissione” (La Stampa). Giovanna Casadio, “Pd, 41 senatori si sfilano da Renzi” (Repubblica). L’Unità pubblica il documento di 40 senatori del Pd (tra i firmatari Tronti, Tocci, Corsini, Dirindin, Borioli). Massimo D’Alema è intervistato dalla Repubblica: “Niente scissione del Pd, ma guai a votare adesso. L’Italia è seduta su una polveriera”.  L’interessante relazione integrale di Enrico Morando, vice-ministro dell’Economia, al convegno di LibertàEguale (area riformista del Pd) lo scorso 27 gennaio sulla situazione politica. Una settimana fa a Napoli si è tenuta l’assemblea della nuova creatura del sindaco Luigi De Magistris, “DemA”, trasformatasi in movimento politico (qui la cronaca dell’evento e l’audio dell’intervento “rivoluzionario” del sindaco). Su La Stampa un’intervista a Benoit Hamon, vincitore delle primarie del partito socialista in Francia: “Lavoro, utopia, ambiente per sconfiggere i populismi”. Sull’Unità.tv un intervento di Stefano Ceccanti: “Chi è Emmanuel Macron e cosa propone l’uomo nuovo francese”.

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8 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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MARIO DRAGHI E GLI ANTICORPI CONTRO IL POPULISMO E IL DISFATTISMO

8 Febbraio 2017

Nel giorno in cui Mario Draghi incontra Angela Merkel a Berlino si ha la sensazione che il capo della Bce sia il perno, di fatto, della resistenza europea all’insorgere dei nazionalismi e alla disgregazione dell’Unione (e in parte lo sia anche La Merkel). Riportiamo il link a due recenti e significativi discorsi, di spessore politico, di Mario Draghi: a Torino, rivolto soprattutto all’Italia (“Ho portato Cavour a Francoforte”, La Stampa) e a Lubiana, rivolto ai paesi europei (“Gli anticorpi per difendersi dal pessimismo populista”, Il Foglio). Qui la notizia Ansa dell’intervento di Draghi, l’altro ieri, Strasburgo: “Draghi difende l’euro. Le 10 frasi all’Europarlamento”. Sul Foglio Claudio Cerasa scrive: “Forza Draghi”. Massimo Riva su Repubblica: ““Il doppio fronte dell’Eurotower”. Tonia Mastrobuoni scrive di un  asse tra la Banca centrale e Merkel per contrastare la deregulation Usa e l’avanzare dei populismi locali (“Euroffensiva”). Lina Palmerini, sul Sole 24 ore, nota un certo imbarazzo nelle file del Pd, e non solo, verso le posizioni di Draghi in difesa dell’euro (“I timidi alleati di Draghi”).

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6 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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DOPO TRUMP L’EUROPA SI MUOVE

6 Febbraio 2017

Enrico Letta, “Giusta la mossa di Berlino. Via le zavorre” (intervista al Corriere della Sera). Andrea Bonanni, “Così l’Europa cambia” (Repubblica). Sergio Fabbrini, “Un’Europa differenziata, non quella dei club” (Sole 24 ore). Ferruccio De Bortoli, “Le rimozioni pericolose sull’Europa” (Corriere della sera). Eugenio Scalfari, “L’Europa sta sotto i piedi di Angela e nel cuore di Draghi” (Repubblica). Jacques Attali, “Fuori dall’euro Italia al disastro” (intervista al Mattino). Andrea Enria (presid. Autorità bancaria europea), “L’Europa salvaguardi i risparmiatori” (intervista al Corriere). Quanto allo scenario più ampio, Romano Prodi propone: “Riammettere la Russia al G8: un’opportunità per l’Europa” (Messaggero). Della stessa idea è Mario Del Pero, sempre sul Messaggero: “Perché al G8 deve tornare anche Putin”.

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5 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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PAPA FRANCESCO E L’ECONOMIA DI COMUNIONE

5 Febbraio 2017

“Non lo si dirà mai abbastanza: il capitalismo continua a produrre gli scarti che poi vorrebbe curare”, ha detto il papa il 4 febbraio ai partecipanti all’incontro “Economia di comunione” promosso dal Movimento dei Focolari. “Bisogna allora puntare a cambiare le regole del gioco del sistema economico-sociale. Imitare il buon samaritano del Vangelo non è sufficiente”.

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2 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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Il vicolo cieco della sinistra

2 Febbraio 2017
di Guido Formigoni

 

Siamo in una fase curiosa della vicenda politica: si avverte un movimento sotterraneo di opzioni e di scelte che possono anche far cambiare molte cose nelle forme del sistema politico (tutto in stretto rapporto alla vicenda della legge elettorale): partiti, scissioni, alleanze, liste, convergenze e divergenze. Ma è proporzionalmente molto modesto un dibattito altrettanto aperto e franco sulle prospettive di cultura politica che possono reggere le eventuali novità, più o meno marcate, che si delineano. Tale confronto invece appare decisivo, se si vuole costruire su terreno solido.

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29 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA QUESTIONE SOCIALE A SINISTRA. PIETRO REICHLIN VS GIANNI CUPERLO

29 Gennaio 2017

A Gianni Cuperlo, che sull’Unità, per ridurre disuguaglianze e disagi, ha suggerito l’aumento del disavanzo pubblico e della progressività delle imposte sociali (“Serve una nuova sinistra sociale e culturale”,) replica sullo stesso giornale Pietro Reichlin, proponendo una diversa prospettiva (“Questione sociale a sinistra: equità in una società aperta”). Su un piano più critico, ma anche più fumoso, si pongono Giorgio Airaudo e Giulio Marcon: “La sinistra che vogliamo” (Manifesto). Giuseppe Berta guarda oltreoceano: “Stati Uniti, il primo derby tra capitalisti” (Secolo XIX). Alberto Alesina sul Corriere spiega (e difende) la globalizzazione: “La virtù dell’era globale”. Dario Di Vico sul Corriere dice che in realtà con la globalizzazione  “Non tutti i vinti sono uguali”. Sul Sole 24 ore Brian Moynihan, della Bank of America, sostiene che “L’economia migliora in tutto il mondo”. Valerio Castronovo racconta che il Olanda “Il Partito del Lavoro è ormai fuori dai giochi” (Sole 24 ore). Leonardo Becchetti,La ricetta Trump e la sintesi che manca” (Avvenire).

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25 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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Mancano le idee, manca il dibattito, e la strada è in salita. L’incontro tra Prodi e la rete c3dem

25 Gennaio 2017
di Giampiero Forcesi

 

L’assemblea della rete c3dem dello scorso 21 gennaio a Bologna ha avuto due momenti: uno pubblico, incentrato sull’incontro e il dialogo con Romano Prodi, con lo scopo di riflettere sui principali nodi dello scenario internazionale, l’altro ristretto ai membri della rete (seppur aperto a chi fosse interessato), con lo scopo di eleggere un nuovo gruppo di coordinamento e ragionare sulle prospettive future.

Il tema scelto per l’incontro con Prodi era amplissimo. Diviso in tre parti: lo scenario mondiale (“Globalizzazione, conflitti, disuguaglianze: la situazione nel mondo…”),  il da farsi (“… le possibili vie da percorrere…”) e il nodo di sempre (“ …  il possibile contributo dei cattolici democratici”).

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