5 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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DEMOCRAZIA IN CERCA DI NUOVE FORME

5 Maggio 2017

Per capire la prospettiva sperata dall’ala libera dei sostenitori di Renzi si veda il lungo articolo del viceministro dell’economia Enrico Morando su il Foglio: “Agenda per la nuova sinistra”. Giuseppe De Rita avverte la carenza di personalità di spessore tecnico e insieme di visione politica, e rimpiange la generazione dei Paronetto e dei Sebregondi: “La sintesi necessaria tra tecnici e politici” (Corriere della sera). Claudio Cerasa, su Il Foglio, riprende l’editoriale del giorno prima di Ezio Mauro su Repubblica: “Quel diavolo borghese della sinistra di Francia che non vota Macron”) e attacca i “banalizzatori dei populismo”: “La responsabilità delle elite nella proliferazione del qualunquismo populista”. Salvatore Vassallo sull’Unità: “Ecco perché il popolo dem si è identificato nel (nuovo) vecchio segretario”. Franco Monaco, “L’Ulivo riviva nel Campo progressista di Pisapia” (Huffington post). Il deputato pd Giorgio Merlo: “Il Pd deve scegliere: partito plurale o personale?” (Il Dubbio). Luca Diotallevi, su Avvenire: “In crisi di valori la politica riscopra l’arte di convenire”. Giovanni Orsina, “Democrazia in cerca di nuove forme” (La Stampa). Nadia Urbinati, “La visione di Di Maio alla prova di Harvard” (Repubblica). In un’intervista all’Avvenire una proposta di Michele Nicoletti dopo l’ennesima fumata nera: “Consulta, manca ancora un giudice. Ora tempi certi per l’elezione”. Carlo Calenda in un’intervista al Sole 24 ore: “Liberalizzazioni e industria 4.0, fase due per rilanciare la crescita”.

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10 Marzo 2017
by Giampiero Forcesi
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NOTE SU C.M. MARTINI, G. DOSSETTI, L. MILANI, P. PRODI, P. MAZZOLARI, G. FRANZONI…

10 Marzo 2017

Enrico Galavotti ha presentato a Chieti il 23 febbraio scorso, insieme a Bruno Forte, il libro di Damiano Modena sul cardinal Martini (“Carlo Maria Martini, il silenzio della parola”); pubblichiamo il testo dell’intervento (“Carlo Maria Martini, un custode del concilio e un vescovo italiano anomalo”). Su La Stampa del 5 marzo scorso Fernando Gentilini, inviato della Ue per il processo di pace in Medio oriente, firma l’articolo “Nella casetta di Gerico dove Dossetti cercò Dio”. Sul Corriere della Sera un articolo di Antonio Carioti: “Paolo Prodi considerava l’islam un’eresia cristiana”. Alcuni articoli ricordano i 50 anni di “Lettera a una professoressa” di Don Milani: Elena Tebano, “Abbiamo provato a vivere come ci insegnò don Milani” (Corriere della sera); Franco Lorenzoni, “Lorenzo Milani, come imparare a vivere insieme” (Sole 24 ore); Lorenzo Tomasin, “Io sto con la professoressa” (Sole); Carlo Ossola, “Don Milani, per una scuola democratica” (Sole). Giovanni Franzoni,Accogliere il morire” (Adista). Maria Chiara Gamba, “Don Mazzolari inserito nel Giardino dei Giusti” (Avvenire). Lorenzo Fazzini, su Avvenire, intervista Carmelo Dotolo (“Cristianesimo: incide sempre meno nelle scelte sociali”) e Luca Diotallevi (“Ma abbiamo davanti una grande occasione”). La lettera pastorale del vescovo di Rieti, Domenico PompiliL’atto di fede”.

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30 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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DALL’INTOLLERANZA AL DISCERNIMENTO. SUL DISSIDIO CAFARRA-BERGOGLIO

30 Gennaio 2017

Solo un cieco può negare che nella chiesa ci sia grande confusione”, così aveva detto, due settimane fa, al Foglio il card. Carlo Caffarra , uno dei quattro cardinali autori di una lettera in cui si poneva in questione la dottrina espressa da papa Francesco nella Amoris laetitia. Giorni fa Andrea Grillo, sul suo blog, scrive: “I dubbi espressi da Mons. Caffarra contro AL sono in realtà la fine di un mondo. Forse la fine di un incubo. Sicuramente la fine di un delirio” (“Una teologia intollerante e sorprendentemente semplificatrice. La radice della insofferenza verso Amoris laetitia”). Su Il Foglio interviene poi Luca Diotallevi osservando che è il discernimento e non la deduzione il metodo del pensiero teologico, ma mostrando un certo fastidio verso i fan di papa Francesco e anche la delusione verso alcuni suoi testi (“E’ vero, la dottrina non basta, ma anche il bergoglismo serve a poco”). Ancora Andrea Grillo, il 29 gennaio, interviene sul suo blog con una riflessione che, pur concordando con Diotallevi, evidenzia la stretta continuità dello stile di pensiero di papa Francesco con il Vaticano II: “Un magistero capace di autocritica: dallo ‘stand by’ al ‘play’”. Sul Sole 24 Ore Bruno Forte spiega perché il pensiero teologico di papa Francesco non sia per nulla ‘relativista’: “Quando la speranza è alimentata dal vangelo”.

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18 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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CATTOLICI IN POLITICA: TRE SFIDE

18 Gennaio 2017

Franco Monaco, in una lettera all’Avvenire, si chiede quali siano le sfide più impegnative “per una coscienza politica di matrice cattolica pur pluralisticamente declinata” e ne indica tre: affermazione del primato della politica, tensione all’uguaglianza, cura del legame familiare e comunitario di fronte alla “retorica dei diritti civili, in realtà concepiti come meri individuali” (“Giuste direzioni oltre gli individualismi”). La lettera prende spunto da due interventi pubblicati dal quotidiano nei giorni scorsi in merito all’impegno politico dei cattolici: Luca Diotallevi, “Cattolici rilevanti in politica con Sturzo e De Gasperi” (a cui Monaco replica criticamente); e Giorgio Campanini, “Senza il ‘salto’ rischio di irrilevanza”. Sull’Eco di Bergamo è intervenuto giorni fa anche Giovanni Cominelli (“I cattolici nella società e nella politica. Una presenza assente”).

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7 Gennaio 2017
by Giampiero Forcesi
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SULLA NATURA DEL PD, SUL RUOLO DEI CATTOLICI, SUL POST REFERENDUM

7 Gennaio 2017

L’Avvenire pubblica un articolo di Luca Diotallevi sul tema della debole rilevanza politica del cattolicesimo italiano; l’autore sollecita i diversi filoni del cattolicesimo politico – ma non nomina il cattolicesimo democratico – a giocare le proprie carte: “Cattolici rilevanti in politica seguendo Sturzo e de Gasperi”. Sull’Unità il ministro Claudio De Vincenti pubblica una riflessione sui quattro filoni politico-culturali che sono presenti nel Pd (con una identificazione un po’ troppo sommaria del filone cattolico-democratico): “Pd, i magnifici 4 (che devono diventare uno)”. Su mentepolitica.it Paolo Pombeni si sofferma su “L’enigma Grillo”. Sul Mulino online Enzo Cheli rivolge un appello: “Dopo il referendum, per un ritorno alla ragione”. Il Mattino di ieri ha pubblicato un articolo del giurista Giovanni Verde, che aveva votato No al referendum: “Dopo il No si rischia di tornare al passato”; e oggi Massimo Adinolfi ritorna sul tema: “I pentiti degli effetti del No”. Alessandro Campi sul Messaggero scrive: “M5S e Lega, il laboratorio di una strana alleanza”. Claudio Cerasa sul Foglio spiega perché Gentiloni è il punto di mediazione perfetto dei nemici di Renzi: “L’uomo sodo al comando”. Ma Francesco Verderami sul Corriere dice invece che “Il leader del Pd si riavvicina a ‘Paolo’”.

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18 Febbraio 2016
by Vittorio Sammarco
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TRE OPINIONI ‘ESTREME’ SULLA (PRESUNTA) IRRILEVANZA POLITICA DEI CATTOLICI IN ITALIA

18 Febbraio 2016

Giacomo Galeazzi , su La Stampa.it, per discutere dell’evoluzione dei rapporti della Cei con la politica, alla luce del dibattito in corso sulle unioni civili, ha messo a confronto il  sociologo Luca Diotallevi, negli scorsi anni vicino al card. Ruini e vice presidente del comitato organizzatore delle Settimane sociali dei cattolici italiani, e lo storico Roberto de Mattei, noto per le sue posizioni ultraconservatrici (“Le unioni civili e il cambio di strategia della Cei nei confronti della politica”). Ne esce un quadro poco consolante. Il quotidiano La Croce pubblica un editoriale di Mario Adinolfi, più o meno sulla stessa linea: “L’irrilevanza politica dei cattolici”.

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25 Aprile 2015
by c3dem_admin
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SUL DIVORZIO BREVE. E SU DINO BOFFO

25 Aprile 2015

Franco Monaco scrive al direttore dell’Avvenire, che risponde, in tema di divorzio breve e scarsa capacità di approfondimento culturale di questi temi da parte del Pd (“Questo Pd rischia una deriva agnostica”).  Sullo stesso tema, sul Corriere della Sera, Mauro Magatti, “Libertà di scelta e meno vincoli sociali (ma più solitudine)“, e, con accenti più aspri,Luca Diotallevi: “Matrimonio debole società più povera”. Su La Stampa Francesco Maesano fa il punto politico: “La nuova agenda dei diritti civili”. Torna sulla scena pubblica Dino Boffo, intervistato sul Corriere: “Mi candido in Veneto e sostengo Tosi”.

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6 Febbraio 2015
by c3dem_admin
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LE INSIDIE DI DIOTALLEVI

6 Febbraio 2015

Luca Diotallevi, docente di Sociologia all’Università Roma Tre e, dal 2008, vice presidente del Comitato Scientifico-Organizzatore delle Settimane Sociali italiane, ha messo sul tappeto prontamente i suoi “distinguo” rispetto a quello che ha chiamato il “programma politico” del neo-presidente Sergio Mattarella, e cioè il suo discorso al Parlamento. Con un serrato intervento sul Corriere della Sera (“Le insidie centraliste nel programma del nuovo presidente”), Diotallevi, in continuità con il contenuto di alcuni suoi precedenti  libri,…

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20 Gennaio 2014
by c3dem_admin
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CATTOLICESIMO ITALIANO IN CRISI

20 Gennaio 2014

Il 16 gennaio il Corriere della Sera pubblica un editoriale critico di Ernesto Galli della Loggia sul futuro della Chiesa italiana e il suo rapporto con la politica (“Un destino parallelo”), in cui l’autore scrive che la Chiesa italiana negli ultimi venti anni, priva di una leadership all’altezza della situazione, si è divisa e non è riuscita a costruirsi un ruolo spirituale politico-culturale proprio. Il tema viene ripreso, sempre sul Corriere, il 19, da Luca Diotallevi (“Ritornare allo spirito del Vaticano II”), che concorda di fatto con il bilancio negativo del cattolicesimo italiano stilato da Galli della Loggia e scrive che tale inefficacia dipenderebbe  dalla scelta, fatta alla fine degli anni Settanta, di abbandonare il cattolicesimo liberale di De Gasperi e Paolo VI, considerato troppo esigente, e di abbracciare una linea che era “un misto di specializzazione religiosa e irrilevanza sociale”.

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