21 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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«Lezioni» amministrative

21 Giugno 2016
di Guido Formigoni

 

E’ senz’altro difficile considerare in termini generali le lezioni politiche ricavabili dall’esito dell’importante votazione amministrativa dell’ultima tornata, per una serie di motivi credo comprensibili. Certo è un voto locale, come si è ben guardato di ripetere il presidente del Consiglio, sottraendosi in parte a una situazione difficile. Molto di più, è stato un voto condizionato da una notevole serie di liste civiche e di sigle curiose ed estemporanee, frutto in parte di una comprensibile dinamica locale della partecipazione, ma forse anche parzialmente dovuto a una sorta di operazione di camuffamento della classe politica, a fronte dei chiari di luna critici dilaganti nell’opinione pubblica. C’è poi il discorso ancor più complesso di valutare quanto siano pesati i singoli candidati presentati, che a volte hanno fatto la differenza, sia nel bene che nel male. L’aumento notevole dell’astensionismo è poi un ulteriore punto interrogativo: da dove viene questa tendenza?

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20 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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FULVIO DE GIORGI: PERCHÉ CONTRAPPORRE FRANCESCO A BENEDETTO XVI?

20 Giugno 2016

Abbiamo dato conto del dibattito che si è aperto dopo la pubblicazione, da parte di Aldo Maria Valli nel suo blog, dell’articolo “La Chiesa e la logica del ma anche” che conteneva alcune osservazioni critiche sulle argomentazioni di papa Francesco: Sono intervenuti il teologo Andrea Grillo e poi lo storico Fulvio De Giorgi, cui, in ultimo, ha replicato di nuovo Andrea Grillo, in particolare sull’aspetto della continuità tra i due ultimi pontificati. Ora il sito dell’associazione Viandanti pubblica un nuovo intervento di Fulvio De Giorgi: “Benedetto XVI e Francesco, una discussione aperta tra storia e teologia”.

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20 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LA ROTTAMAZIONE GRILLINA

20 Giugno 2016

Per Massimo Franco la vittoria dei 5 stelle “è il sintomo esasperato della delusione verso i partiti storici” ma è anche “figlio di errori di sottovalutazione e di un filo di presunzione” del Pd di Renzi (“Gli errori e le insidie”, Corriere della Sera). Ancora sul Corriere Aldo Cazzullo, riguardo a Torino, scrive: “Finisce la storica alleanza di governo tra gli ex nemici Fiat e Pci” (“La sconfitta nella città simbolo”) e Gian Antonio Stella titola il suo pezzo: “Il messaggio nazionale delle cinque capitali”. Il bel discorso di Chiara Appendino dopo la vittoria a Torino (Torino Today). Per Stefano Folli su Repubblica quello elettorale “è soprattutto un pessimo risultato per il ‘renzismo’ inteso come ambizioso disegno volto a rimodellare l’Italia definendo i contorni di un partito personale costruito sul carisma del leader” (“La rottamazione grillina che batte il renzismo”); Goffredo De Marchis riferisce “La difesa di Renzi: vincono le facce giovani”; e Annalisa Cuzzocrea cita il leader  5 stelle: “’Ora siamo pronti per governare’. Di Maio in corsa per Palazzo Chigi”. Ma Paolo Pombeni annota: “Per i 5 stelle trionfo nelle urne. Ora la prova del governo” (Sole 24 ore). Per Norma Rangeri sul Manifesto è “Una sconfitta capitale”. E Mario Ajello racconta “La capitale secondo Virginia” (Messaggero). Claudio Cerasa guarda avanti: “Il renzismo è in crisi o no? Cinque leve da azionare in fretta per lasciarsi alle spalle i ballottaggi” (Foglio). In un’intervista a Libero il pensiero di Peter Gomez e del Fatto quotidiano: “Valori in comune coi grillini, e basta con le olgettine del Pd”. Riassume Federico Geremicca su La Stampa: “Da uno contro tutti a tutti contro uno”. E la Chiesa? Scrive Andrea Tornielli su La Stampa: “La chiesa tra curiosità e paura, ma nessuna porta chiusa”.

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19 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LA VOGLIA MATTA DI FAR SALTARE IL SISTEMA

19 Giugno 2016

Mauro Calise sul Mattino illustra il clima di questi giorni,  la voglia generalizzata di dare una spallata al sistema perché è diffusa (non solo in Italia) la paura dell’impoverimento e la sfiducia nella politica: “Brexit e Renxit, due voti, la stessa posta”. Il laburista Alastair Campbell si chiede quanto influisca sull’antipolitica diffusa il quotidiano soffiare sul fuoco dei mass media (“Basta politica dell’odio. La democrazia deve essere una forza di speranza”, Repubblica). E poi: Antonio Polito, “Renzi, Grillo e il Centrodestra: chi vincerà nell’Italia tripolare” (Corriere); Roberto D’Alimonte, “La radiografia dei duelli nei grandi comuni” (Sole 24 Ore); Ilvo Diamanti, “Il Giudizio capitale nelle città che voglio diventare protagoniste” (Repubblica); Walter Veltroni, “Per la bella politica” (Unità); Lina Palmerini, “L’importanza di Torino” (Sole 24 ore).

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18 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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I due obbiettivi del referendum “costituzionale”

18 Giugno 2016
di Silvano Bert

 

Sono in quattro i convocati allo stesso tavolo per confrontarsi sulla riforma costituzionale, due per il sì e due per il no. Non succederà spesso, per questo dobbiamo essere grati a quelli, il sindacato della Cgil in primo luogo, che si sono cimentati in questa impresa. A Trento trovo la Sala Rosa affollata, e infuriata negli applausi e nei dissensi. C’è da essere preoccupati del clima con cui ci avviciniamo al “giorno del giudizio” d’autunno. Non è questione di ceto politico, di Giorgio Tonini e Sergio Fabbrini da una parte, di Felice Casson e Lorenza Carlassare dall’altra. La divisione è accesa proprio nell’area democratica e di sinistra della società, fra chi ritiene necessario, “un’urgenza”, modernizzare la macchina della Costituzione, e chi vi vede un imbroglio, “un pericolo”.

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18 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LA SANTA ALLEANZA CONTRO IL PD

18 Giugno 2016

Luigi Zanda,Dietro Giachetti l’eredità dei grandi sindaci” (intervista al Messaggero). Paolo Pombeni, “La Santa Alleanza contro il Pd” (Unità). Mario Calabresi, “Un test per il Pd” (Repubblica). Giuseppe Vacca, “Grillini e De Magistris sono la nuova destra” (intervista al Mattino). Massimo Adinolfi,Se la politica si cela dietro una maschera” (Mattino). Claudio Cerasa, “Il godimento dei ballottaggi” (Foglio). Paolo Pombeni, “L’impatto delle urne su partiti e referendum” (Sole 24 ore). Norma Rangeri, “I labirinti del voto” (Manifesto).

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18 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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UN ANTIDOTO AL NAZIONALISMO

18 Giugno 2016

Giorgio Napolitano, “In Jo Cox c’è il miglior laburismo” (La Stampa). Luigi Zingales, “Chi non vuole la Ue sogna un passato che non c’è più” (Sole 24 Ore). Leonardo Becchetti, “Un antidoto al nazionalismo” (Avvenire). Mario Monti, “Cameron ha distrutto il lavoro di una generazione di europei” (colloquio su La Stampa). Enzo Moavero Milanesi, “Brexit, più dei numeri contano le emozioni” (Corriere della sera). Michele Salvati, “Che ci sia o no la Brexit la partita dell’Italia è aperta” (Corriere della Sera)

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17 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LE LITI A SINISTRA

17 Giugno 2016

Breve ma succosa e illuminante, sui divari nella sinistra, l’intervista rilasciata a Repubblica da Tommaso Montinari, storico dell’arte che Virginia Raggi voleva ingaggiare per la sua eventuale giunta a Roma: “Sì, Massimo mi ha chiamato per dirmi di stare con la Raggi”. Alla sinistra italiana, e europea, dedica un’analisi utile, sempre su Repubblica, Marc Lazar che spiega le differenze tra le tre sinistre esistenti: “Il caso nel Pd e le liti a sinistra”. In un editoriale su La Stampa Marcello Sorgi ritiene probabile, dopo i ballottaggi e dopo il referendum (se anche il Sì vincesse, ma di misura), la prospettiva di un partito di sinistra separato dal Pd centrista di Renzi: “Renzi in silenzio prepara la resa dei conti con la minoranza”. Roberto D’Alimonte fa l’ipotesi che Parisi vinca a Milano e dice: “Sala rischia di più. Se Parisi vince sarà il leader del centrodestra” (Sole 24 Ore). E ancora alla sinistra, ma francese, dedica un articolo, sul Corriere della Sera, Jean-Marie Colombani, già direttore di Le Monde: “Ma la Francia è ostaggio di una minoranza”. E ancora: sul caso D’Alema le lettere a Repubblica e la risposta di Mario Calabresi; Stefano Rodotà, senza nominarlo, spiega perché ritiene opportuno votare il M5S: “Dalle urne la società che vogliamo” (Repubblica); Stefano Folli pone l’asticella per il Pd: “L’ultima trincea di Milano e Torino per non perdere” (Repubblica).

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16 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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CENTROSINISTRA E SINDROME DELLO SCORPIONE

16 Giugno 2016

Sul caso D’Alema (che secondo G. De Marchis avrebbe detto di Renzi e delle elezioni a Roma “direi di sì anche a Lucifero pur di mandarlo via”), scrivono tra gli altri: Stefano Folli (“Il sentiero stretto della sinistra dem”, Repubblica), Massimo Adinolfi (“Il lato oscuro dei cugini coltelli”, Mattino), Lina Palmerini (“Renzi-D’Alema, un duello non solo personale, l’attacco è alle origini del Pd”, Sole 24 ore), Salvatore Merlo (“Cosa c’è dietro la non smentita di D’Alema che vota Raggi (e Parisi)”, Foglio), Marcello Sorgi (“Centrosinistra e sindrome dello scorpione”, La Stampa), Daniela Preziosi (“Modello Zedda o Lucifero”, Manifesto), Federico Geremicca (“D’Alema: il Pd cerca un capro espiatorio”, La Stampa). Inoltre: Giuseppe Salvaggiulo su la Stampa: “Integrati col Pd, apocalittici col M5S. I ‘professoroni’ divisi alle urne”. Ma Luigi Berlinguer dice: “Il Pd ha bisogno di noi” (L’Unità). Claudio Strinati sul Messaggero dice: “I Giochi per ridare a Roma quel Progetto che manca”. Sul Manifesto Alberto Burgio fa luce sulla sinistra-sinistra: “La dura battuta d’arresto del Pd ci conforta, ma non ci nascondiamo che schiude prospettive nefaste” (“Scelta difficile per evitare il peggio”).

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16 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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Agli amici delle rete: si può votare diversamente, senza farne una questione morale

16 Giugno 2016
di Nicolò Fornasir

 

Seguo con disagio il confronto sulle nostre (profonde) diversità sul momento politico, anche perché noto con amarezza l’acuirsi di vere e proprie contrapposizioni che sfiorano avversioni sul piano personale.

Disagio che provo in questi giorni anche con amici, cattolici più bravi e coerenti di me, persone impegnate civilmente nel volontariato e nel lavoro che svolgono con molta coscienza, ma che, affrontando (per loro iniziativa) la stessa “questione politica”, si irritano fortemente con me in quanto “più addentro da sempre” alla vita politica, rischiando il deterioramento di un rapporto reciprocamente amichevole, anche sul piano famigliare.

Mi chiedo cosa sta succedendo.

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