1 Giugno 2020
by Giampiero Forcesi
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IL VERO VALORE DELLA NOSTRA REPUBBLICA

1 Giugno 2020

Marta Cartabia, presidente della Corte costituzionale: “Il vero valore della Repubblica” (Corriere della sera). Le critiche di Carlo Bonomi (Confindustria) al governo: “Questa politica rischia di fare più danni del Covid” (intervista al Corriere). Ma Alessandro Barbera, su La Stampa, illustra la difesa del ministro dell’Economia: “Gualtieri pensa a una manovra pluriennale e non esclude il Mes”. Anche Anna Maria Furlan (Cisl) polemizza con Bonomi: “Gli industriali capiscano che serve una grande patto sociale” (intervista a Repubblica). Di patto nazionale, sociale e politico, parla anche Nicola Zingaretti (in sintonia con Banca d’Italia), intervistato dal Corriere: “Piano di rinascita in un clima di concordia nazionale”. Ma Stefano Folli, su Repubblica, indica le difficoltà politiche: “Tutto immobile, ma non troppo”. Romano Prodi si sofferma a spiegare “La strategia di Stato a difesa delle imprese” (Messaggero) e Carlo Bastasin indica “Le condizioni (obbligate) per crescere” (Repubblica). E molto si parla del possibile crescere della rabbia popolare anche in Italia (e non solo di “Sovversivi da avanspettacolo”, Luigi Manconi su Repubblica): Piero Ignazi, “Pd, l’estate dello scontento” (Repubblica); Marc Lazar, “Virus e populismi possono infiammare anche Italia e Francia” (intervista a Repubblica). La rivolta, negli Usa, è figlia de “L’eterno suprematismo bianco che devasta l’America”, dice Giorgio Ferrari, su Avvenire; Massimo Giannini parla de  “L’Occidente e il sonno della ragione” (La Stampa) e Maurizio Molinari de “Il grande contagio della violenza” (Repubblica). Intanto, “Un italiano su 10 pensa che l’emergenza giustifichi uno stop alla democrazia” (Ilvo Diamanti, Repubblica). E tutti i giornali pubblicano un qualche stralcio del nuovo libro di Matteo Renzi (“La mossa del cavallo”), ultimo Il Foglio.

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17 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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LE LITI A SINISTRA

17 Giugno 2016

Breve ma succosa e illuminante, sui divari nella sinistra, l’intervista rilasciata a Repubblica da Tommaso Montinari, storico dell’arte che Virginia Raggi voleva ingaggiare per la sua eventuale giunta a Roma: “Sì, Massimo mi ha chiamato per dirmi di stare con la Raggi”. Alla sinistra italiana, e europea, dedica un’analisi utile, sempre su Repubblica, Marc Lazar che spiega le differenze tra le tre sinistre esistenti: “Il caso nel Pd e le liti a sinistra”. In un editoriale su La Stampa Marcello Sorgi ritiene probabile, dopo i ballottaggi e dopo il referendum (se anche il Sì vincesse, ma di misura), la prospettiva di un partito di sinistra separato dal Pd centrista di Renzi: “Renzi in silenzio prepara la resa dei conti con la minoranza”. Roberto D’Alimonte fa l’ipotesi che Parisi vinca a Milano e dice: “Sala rischia di più. Se Parisi vince sarà il leader del centrodestra” (Sole 24 Ore). E ancora alla sinistra, ma francese, dedica un articolo, sul Corriere della Sera, Jean-Marie Colombani, già direttore di Le Monde: “Ma la Francia è ostaggio di una minoranza”. E ancora: sul caso D’Alema le lettere a Repubblica e la risposta di Mario Calabresi; Stefano Rodotà, senza nominarlo, spiega perché ritiene opportuno votare il M5S: “Dalle urne la società che vogliamo” (Repubblica); Stefano Folli pone l’asticella per il Pd: “L’ultima trincea di Milano e Torino per non perdere” (Repubblica).

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