Tommaso Ciriaco e Goffredo De Marchis raccontano: “Nasce la Cosa Rossa e guarda a Prodi. A Bologna i primi passi” (Repubblica).
23 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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23 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Tommaso Ciriaco e Goffredo De Marchis raccontano: “Nasce la Cosa Rossa e guarda a Prodi. A Bologna i primi passi” (Repubblica).
22 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Ieri 21 ottobre il Manifesto titolava: “Risale Marino”, e il Fatto: “Il colpo di coda del marziano”; e su Libero Fosca Bincher scrive che “Il Pd a Roma rischia di non andare al ballottaggio”. Sui rapporti della chiesa con Marino scrive su Adista Marcello Vigli: “Interferenze clericali contro un sindaco non gradito”. E oggi su La Stampa Fabio Martini annota: “Marino vuole un riconoscimento dal premier. Altrimenti potrebbe candidarsi alle primarie”. Allargando lo sguardo Lina Palmerini spiega sul Sole 24 Ore “La difficoltà del Pd a gestire i territori”.
22 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Daniela Preziosi, sul Manifesto, riferisce che è alle porte “Il manifesto della sinistra Pd”, e dà conto di una riunione con Fassina, D’Attorre, Franco Monaco e altri. Carlo Galli, intellettuale Pd, presente anch’egli alla riunione, recensisce sul Manifesto un libro di Michele Prospero: “L’avventurismo del senso comune”. Il Fatto pubblica un brano dell’ultimo libro di Marco Revelli: “Matteo lascerà solo macerie”. In una lettera a Repubblica Vannino Chiti spiega, invece, le ragioni dell’accordo sul voto per la riforma del senato: “Minoranza Pd e riforma”. Sul Sole 24 Ore Paolo Pombeni scrive che ora “La minoranza dem apre la partita del voto di primavera”. Di Renzi, Ilvo Damanti scrive: “Non di sinistra e decisionista, ecco perché piace” (Il Gazzettino). E Ernesto Galli della Loggia sul Corriere scrive: “Renzi, leader senza partito”. Sull’Unità Biagio De Giovanni apre un dibattito su Berlinguer: “Ha vinto o è stato sconfitto?”. Sulla legge di stabilità, l’Unità pubblica “Le risposte alle critiche” di Tommaso Nannicini (e leggi qui il testo integrale). Rai News pubblica un’intervista a Giorgio Tonini: “Questa legge di stabilità è di sinistra riformista“. Sul Corriere Federico Fubini intervista Joram Gutgeld, consigliere economico di Renzi: “I tagli … bastano”.
22 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Sabato 31 ottobre dalle ore 9,30 alle 12,30 a Bologna, Via Lame 116, avrà luogo il terzo incontro sulle “riforme”, organizzato dal Centro “De Gasperi” di Bologna, dedicato alla nuova legge elettorale (il cd. Italicum). Due gli interventi previsti: di Marco Valbruzzi, ricercatore dell’European University Institute di Firenze, e di Gianfranco Pasquino, Professore Emerito di Scienza Politica, Università di Bologna. Leggi qui.
22 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Sono terrorizzata (come si può esserlo alla mia età e entro questa assurda storia politica d’Italia) dalla ipotesi appena avanzata dal carissimo Franco Monaco: spaccare anche l’unico esempio di partito almeno relativamente normale che ancora occupa il nostro orizzonte (leggi qui, ndr).
E’ come se non avessimo ancora registrato, dopo più di vent’anni, gli effetti disastrosi avuti nel nostro quadro politico dopo la svolta di destra che ha segnato il mondo all’inizio degli anni Ottanta.
21 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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A proposito dell’incontro di Paestum
La lettera di Nico Fornasir a proposito di Paestum, ha sollecitato interventi. Provo ad inserirmi anch’io poiché la sua provocazione ritorna spesso. Ho letto le risposte di Formigoni e Monaco, assieme a quelle di Stefano Ceccanti e Paola Gaiotti. Condivido tutto. Tranne qualche dubbio su Ceccanti che chiarirò. Non vedo neanche io spazi politici per il cattolicesimo democratico. Confesso che li ho auspicati sino a una decina di anni fa. Ma a partire dalle esperienze uliviste e soprattutto “margheritine”, mi sono reso conto che non era più il tempo di una sua presenza organizzata. Nelle parole di Fornasir ho invece percepito, ben coperta da seria argomentazione, una certa nostalgia unitaria separatista che gli fa onore. Ma che oggi è superata dalla storia: sentirsi diversi non è sempre una buona cosa… molto meglio con-dividere con altri, senza conservare gelosamente per sé!
19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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“Soltanto i sindacati possono elaborare un progetto di società e di economia alternativo alla troppo rigida politica di austerità dell’Unione Europea. Soltanto i sindacati possono inglobare nella loro opera di tutela dei lavoratori i paesi del Terzo e Quarto mondo (…).Soltanto i sindacati, infine, possono costituire oggi, nella generale disaffezione alla politica e nel prevalere di decisionismo e autoritarismo nella gestione del potere, il luogo della partecipazione collettiva alla democrazia e dell’educazione alla cittadinanza attiva”. Dopo un primo articolo di Marco Ciani (“Dove va il sindacato?“), e un successivo intervento del senatore Daniele Borioli (“Il sindacato che ci vuole”), interviene ora nel dibattito aperto dall’Associazione “Appunti Alessandrini”, con grande incisività, Patrizia Nosengo: “Il ruolo del sindacato, quando i diritti di tutti sembrano privilegi e i privilegi di pochi diventano diritti”.
19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Monica Guerzoni, “Manovra. La sinistra alza il tiro: ‘E’ fuori dalla Costituzione’” (Corriere della Sera). Michele Ainis, “La sinistra e le tasse. La Costituzione troppo evocata” (Corriere della Sera). Antonio Polito, “I pregiudizi della sinistra sul fisco” (Corriere della Sera). Enrico Morando, “Questa è una finanziaria di sinistra” (intervista al Messaggero). Marcello Sorgi, “Ma la sinistra ha sempre fatto manovre di destra” (La Stampa).
19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Sergio Fabbrini sostiene che Renzi, nella manovra, non parte dalla sinistra per allargarsi verso il centro, ma definisce innanzitutto una prospettiva generale cui ricondurre interessi particolari (“Nella manovra il progetto ‘nazionale’ del premier”, Sole 24 Ore). Guido Tabellini critica i mancati tagli: “Il prezzo pagato al consenso ‘a breve’” (Sole 24 Ore). Così pure Mario Monti, “Il premier cerca il consenso, il, debito può attendere” (intervista al Corriere della Sera), e Massimo Bordignon, “Manovra, si doveva tagliare di più” (intervista a QN). Francesco Riccardi commenta: “Coraggio e furbizia” (Avvenire). Giulio Sapelli, “Ma le misure sono la fine dell’austerità” (Messaggero). Massimo Riva, “La quaresima archiviata” (Repubblica). Alberto Quadrio Curzio, “Il nuovo paradigma mette l’Europa sotto esame” (Sole 24 Ore). Fabrizio Forquet, “La scelta sacrosanta di sostenere la ripresa” (Sole 24 Ore). Pietro Reichlin, “Una scossa all’economia” (Unità). Giuseppe De Rita, “Le misure daranno una scossa alla ripresa” (intervista a La Stampa). Giuseppe Berta critica, però, la manovra perché priva di visione: “Una scommessa sui consumi ma senza una chiara direzione di marcia” (Secolo XIX). Mauro Calise replica e giustifica il premier: “Renzi nel ring dei grillini” (Il Mattino).
19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Il Senato ha approvato una riforma della costituzione che ancora deve completare tutto il suo iter, fino al referendum confermativo, ma che ha ormai fissato alcuni evidenti risultati.
(…) Il punto più spesso sottolineato è che la riduzione del ruolo del Senato lascia la Camera arbitra del governo e, in combinato disposto con la legge elettorale approvata con l’Italicum, secondo alcuni approda a un “premierato assoluto” (o a una specie di presidenzialismo di fatto, non dichiarato).
Ora, da non giurista, a me pare che la critica sia comprensibile, ma probabilmente eccessiva.