10 Agosto 2018
by Giampiero Forcesi
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SUL PD, LA SINISTRA, IL GOVERNO

10 Agosto 2018

Franco Monaco, “L’errore di spingere i 5stelle in braccio alla Lega di Salvini” (Manifesto), e si veda Roberto Fico, “Siamo diversi dalla Lega” (intervista a Repubblica); Anonimo,La partita difficile di Renzi per trovare un’alternativa a Zingaretti” (Foglio); Daniele Borioli (senatore Pd nella scorsa legislatura), “Una sinistra per il nuovo millennio” (Appunti Alessandrini); Salvatore Carrubba, “Contro il populismo una vera politica riformista”(Sole 24 ore); Michele Prospero, “Solo una prova di intransigenza ideale può rigenerare la sinistra” (Left). Tommaso Nencioni, “La crisi dell’epoca neoliberale trascina anche la sinistra” (Manifesto). SUL DECRETO DIGNITÀ: un documento del Pd; Dario Di Vico, “La politica che ignora le imprese” (Corriere della sera); Mario Deaglio, “Non basta una legge per la dignità” (La Stampa); Massimo Giannini,Il decreto della decrescita” (Repubblica). SULLA MANOVRA DI BILANCIO: Daniele Manca, “La legge di bilancio. Una rotta incerta” (Corriere della sera); Alesina e Giavazzi, “Ambiguità pericolose sui conti” (Corriere della sera); Gustavo Piga, “Il governo e la politica economica. Già perso molto tempo” (Sole 24 ore); Claudio Tito, “La nuova sfida all’Europa” (Repubblica); Giovanni Tria, “Reddito di cittadinanza e flat tax, primi passi di una riforma generale” (intervista al Sole 24 ore); Stefano Fassina, “Manovra regressiva. Savona isolato” (intervista al Manifesto); Leonardo Becchetti, “Il potere di cambiare” (Avvenire). Paolo Pombeni,Lega-M5S come Dc-Psi” (Sole 24 ore).

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10 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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PARTITI DI SINISTRA ALLA DERIVA (E SI PARLA DI FORMARE NUOVI LEADER POLITICI)

10 Maggio 2017

L’intervista di ieri di Romano Prodi al Corriere (qui segnalata), in cui parlava di superamento della dicotomia destra-sinistra, è ripresa da Il Foglio: “Il professor Prodi e la postpolitica”. E il dibattito su una sorta di esaurimento dei partiti tradizionali, e in particolare delle socialdemocrazie, emersa dopo la vittoria di Macron (e già accennata da Massimo Adinolfi), ritorna: Bernardo Valli, “La Francia che sparisce” (Repubblica); Anais Ginori, “Socialisti. Il giro di Valls: ‘Sono morti, vado da Macron’”; Daniel Cohn Bendit, in un colloquio sul Foglio, “Socialisti. Assaliti dalla realtà”; Massimo Cacciari, “Le forze della sinistra si stanno sfasciando. Non hanno capito il mondo” (intervista a La Stampa); Giuliano Ferrara, “Rivalutazione del normale Hollande” (Il Foglio). Reagisce però il socialista Pierre Moscovici, intervistato dal Corriere: “Non finiremo macroniani”. Piero Fassino sull’Unità prende atto della forte crisi dei partiti di sinistra e scrive: “Il coraggio di cambiare” (L’Unità). Su Appunti Alessandrini il senatore Pd Daniele Borioli scrive: “Viva Macron, ma non muoia il socialismo”. Forse per questa crisi estrema dei partiti, Matteo Renzi, intervistato dal Corriere della Sera, aderisce alla proposta di Barack Obama: “Dall’Italia aiuterò Barack a creare nuovi leader politici”. E Paolo Pombeni consiglia Renzi di dedicarsi a portare dentro al Pd forze nuove della società civile (“Ritorno al partito?”, mentepolitica.it). Poi c’è Beppe Grillo che, in modo sbracato, dice la sua (così riportata e titolata su Il Fatto): “La nostra risata seppellirà la destra, e i giovani vecchi”.

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2 Febbraio 2017
by Giampiero Forcesi
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SE IL PROPORZIONALE PUÒ INDURRE AD ATTEGGIAMENTI MENO DIVISIVI

2 Febbraio 2017

Antonio Floridia, sul Manifesto, spiega come il sistema quasi proporzionale con cui probabilmente si voterà stimola i partiti  a cercare convergenze e a chiarire agli elettori con chi sono disposti a governare (“Aggiornate i calcoli. Il proporzionale cambia tutto”). “Rivincita contro rancore” così Stefano Folli su Repubblica interpreta l’animo che guida oggi l’azione politica di Matteo Renzi e quella di Massimo D’Alema, a vantaggio dei 5 Stelle (“Renzi e la prevalenza di Grillo”). In un’intervista al Corriere Enrico Mentana è tranchant: “Renzi bullo, e non fa più sognare”. Michele Emiliano: “Matteo non è più il nostro leader. Così il partito è morto” (intervista al Corriere della Sera). Anche il ministro Carlo Calenda dice: “Paese a rischio con le urne a giugno” (intervista al Corriere). E Giorgio Napolitano: “Il voto ora non è da paese civile” (Carmelo Lopapa, Repubblica). L’editoriale di Antonio Polito sul Corriere della Sera è ugualmente severo col pressapochismo della politica italiana di questi giorni: “Il rischio di una altro big bang”. Così pure Biagio De Giovanni sul Messaggero: “I partiti a pezzi nel paese che non cresce e perde identità”. Mauro Magatti su Avvenire chiama tutto il Paese a un “Tempo di svolta”. Un parere a favore dell’operato del passato governo Renzi viene dal deputato Pd Daniele Borioli che su Appunti Alessandrini scrive: “Renzi, il riformismo della cittadinanza”. In difesa di Renzi anche Dario Parrini sull’Unità: “Non si può stare dentro il Pd e lavorare a spaccarlo”. Mario Dogliani sul sito del Centro per la riforma dello Stato riflette sul dopo referendum: “Siamo sicuri che l’Italia abbia, oggi, una vera costituzione?”.

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19 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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DOVE VA IL SINDACATO? NE DISCUTE “APPUNTI ALESSANDRINI”

19 Ottobre 2015

“Soltanto i sindacati possono elaborare un progetto di società e di economia alternativo alla troppo rigida politica di austerità dell’Unione Europea. Soltanto i sindacati possono inglobare nella loro opera di tutela dei lavoratori i paesi del Terzo e Quarto mondo (…).Soltanto i sindacati, infine, possono costituire oggi, nella generale disaffezione alla politica e nel prevalere di decisionismo e autoritarismo nella gestione del potere, il luogo della partecipazione collettiva alla democrazia e dell’educazione alla cittadinanza attiva”. Dopo un primo articolo di Marco Ciani (“Dove va il sindacato?“), e un successivo intervento del senatore Daniele Borioli (“Il sindacato che ci vuole”), interviene ora nel dibattito aperto dall’Associazione “Appunti Alessandrini”, con grande incisività, Patrizia Nosengo: “Il ruolo del sindacato, quando i diritti di tutti sembrano privilegi e i privilegi di pochi diventano diritti”.

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3 Settembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Unioni civili. Scambio di lettere tra il vescovo di Acqui e il senatore Daniele Borioli

3 Settembre 2015

Il vescovo di Acqui Terme, mons. Pier Giorgio Micchiardi, ha indirizzato a tutti i senatori piemontesi una lettera sul problema delle unioni civili in cui cita le recenti affermazioni del cardinale Bagnasco, facendole proprie, e invitando i senatori a tenerne conto. Nel suo blog “Appunti alessandrini” riporta la risposta al vescovo di Daniele Borioli, senatore Pd della provincia di Alessandria.

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