4 Aprile 2015
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SPERANZA PER L’IRAN, ANGOSCIA PER IL KENYA

4 Aprile 2015

Accordo sul nucleare iraniano: Lucio Caracciolo, “La sfida non è l’atomica ma il controllo dello scacchiere persiano” (Repubblica); Roberto Toscano, “La vera posta in palio è più ampia” (La Stampa). Kenya: Andrea Riccardi, “Il momento di chiederci che cosa possiamo fare” (Corriere della Sera); Paolo Giordano, “Rompiamo il nocciolo dell’apatia, quei ragazzi per terra siamo noi” (Corriere della Sera); Binyavanga Wainaina, “La scuola è un simbolo. Voglio distruggere il nostro futuro” (intervista a Repubblica); poi due letture diverse sull’interpretazione dell’aspetto religioso: Vittorio Messori, “La mitezza del Vangelo contro il fanatismo religioso” (Corriere della Sera) e Vito Mancuso, “I martiri della croce” (Repubblica).

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4 Aprile 2015
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SULL’EREDITA’ CATTOLICA NEL PD, SULLA RIFORMA ELETTORALE, SULLA TERZA VIA

4 Aprile 2015

Marco Politi su Il Fatto si sofferma sul duello tra cattolici ex AC nel Partito democratico (“Pd, l’eredità cattolica tradita”). Per Giorgio Tonini, “Chi ripropone oggi il Mattarellum, in realtà vuole il Consultellum” (landino.it). Stefano Fassina, “Italicum, lottiamo o finirà come il jobs act” (intervista al Garantista). Marco Damilano dedica un articolo sull’Espresso al Pd: “Ma che razza di partito”. Stefano Folli scrive di “Prove tecniche di partito unico” (Repubblica). Michele Prospero sul Manifesto critica il governo Renzi: “L’illusione al potere”. Massimo Salvadori su Repubblica si interroga: “Sinistra. Perché è debole e divisa”. Anthony Giddens spiega che “La Terza via è morta travolta da tecnologie e globalizzazione” (intervista a Repubblica).

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1 Aprile 2015
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D’ALEMA, LA RIFORMA ELETTORALE, IL PD LACERATO

1 Aprile 2015

Massimo D’Alema, “Così la magistratura si delegittima” (intervista al Corriere della Sera); Giuliano Ferrara, “Lettera a D’Alema” Il Foglio); Alessandro Campi, “La giustizia, il dito e la luna” (Mattino); Alessandra Sardoni, “Il senso di Renzi per le coop” (Il Foglio). Stefano Ceccanti, “Con il premio di maggioranza sistema in equilibrio” (intervista al Mattino); Roberto D’Alimonte, “I vantaggi del premio alla lista” (Sole 24 Ore); Marcello Sorgi, “La madre di tutte le battaglie” (La Stampa); Rosy Bindi, “Fiducia incostituzionale e io non la voterei” (intervista a Repubblica); Pierluigi Bersani, “Ma Renzi non ha più i numeri” (intervista a Repubblica); Antonio Polito, “Il renzismo si è fermato a Eboli” (Corriere della Sera). 

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1 Aprile 2015
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SULLA “COALIZIONE SOCIALE” E SULLA CRISI DELLA SINISTRA

1 Aprile 2015

Guido Viale, “La politica della coalizione sociale” (Manifesto); Luigi Manconi, “Landini non è Ingroia (se non fa un partito)” (Manifesto); Piero Ignazi, “Renzi e Berlusconi” (Repubblica). Gustavo Zagrebelsky, “Le nostre debolezze assieme diventano la nostra forza” (estratti del discorso alla manifestazione di Landini, Il Fatto). Alain Touraine, “Senza orizzonti né classi sociali la gauche muore” (intervista a Repubblica); Nadia Urbinati, “La parola sinistra e la bussola dei diritti” (Repubblica); Thomas Picketty, “Perché il popolo tradisce” (Repubblica); Timoty Garton Ash, “La politica da ricostruire” (Repubblica). T. Koronakis, “Una Siryza europea per fermare l’austerity” (intervista al Manifesto).

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1 Aprile 2015
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Landini, coalizione o agitazione sociale ?

1 Aprile 2015
di Sandro Antoniazzi

 

Se per un momento ci liberiamo dalla sovraesposizione e  quotidiana  visibilità mediatica del segretario della FIOM, Maurizio Landini, si può tentare di sviluppare una riflessione  pacata sul fenomeno, entrando un po’ nel merito di ciò che rappresenta.

Trattandosi di un sindacalista sembra opportuno partire dal suo campo proprio che è quello del lavoro. Qui i risultati della politica di Landini lasciano pochi dubbi, in senso decisamente negativo.

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29 Marzo 2015
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Le riforme ineludibili. Peggior peccato sarebbe l’omissione

29 Marzo 2015

Dopo l’articolo di Raniero La Valle, scritto per il prossimo numero di “Coscienza” e da lui inviatoci con l’autorizzazione ad anticiparne la pubblicazione sul nostro sito, ci è pervenuto questo articolo di Stefano Ceccanti, anch’esso in corso di pubblicazione su “Coscienza” e del quale l’autore ci ha ugualmente autorizzato l’anticipazione su c3dem

  1. Una valutazione d‘insieme

Per valutare il percorso delle attuali riforme costituzionali ed elettorali, compreso il cosiddetto clima in cui maturano, non si possono isolare i singoli passaggi, ma occorre tenere presente anzitutto lo sviluppo dell’attuale legislatura repubblicana e, a ritroso, il percorso della trasformazione costituzionale e del sistema dei partiti.

  1. I tempi nella legislatura attuale: se tre anni per riformare sembrano pochi

La XVII legislatura repubblicana è iniziata con alcune difficoltà che hanno rivelato una malattia profonda del sistema…

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29 Marzo 2015
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SUL TEMA DELL’UOMO SOLO AL COMANDO

29 Marzo 2015

Angelo Panebianco, sul Corriere della Sera, riflettendo sulle differenze tra l’opposizione che ci fu a Berlusconi e quella che c’è ora a Renzi in merito al tema dell’uomo solo al comando, sostiene che un maggior potere al premier non è segno di mancata democrazia (“Le proteste ai tempi in cui c’era lui”). Eugenio Scalfari su Repubblica sembra rivalutare Renzi, e persino la sua concentrazione di potere, perché forse utile al Paese (“Bisogna aiutare Matteo a difendersi da se stesso”). Duro invece Antonio Padellaro su Il Fatto: “Craxi e il format dell’uomo solo al comando”. Singolare intervento di gruppi di “Dc non pentiti”, guidati da Ettore Bonalberti, che plaudono a Landini e alla sinistra Pd perché schierati contro la riforma elettorale caldeggiata da Renzi (“No all’Italicum”, comunicato stampa).

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29 Marzo 2015
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SULLA MANIFESTAZIONE DI LANDINI

29 Marzo 2015

Massimo Franchi, “L’esordio della Coalizione sociale” (Manifesto); Stefano Rodotà, “Fare massa critica per decidere” (ampi stralci del suo discorso nel corso della manifestazione, Il Fatto); Mario Ajello, “Va in scena l’antirenzismo vintage” (Messaggero); Fabio Martini, “La Coalizione ancora non c’è” (La Stampa); Sergio Cofferati, “Finalmente una vera manifestazione politica” (Il Garantista); Rosy Bindi, “Una piazza da ascoltare, ma Matteo non è peggio di Berlusconi” (intervista a Repubblica). Stefano Folli, “I limiti della Fiom e della sinistra nella battaglia con il premier” (Repubblica, scritto alla vigilia della manifestazione).

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29 Marzo 2015
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Costituzione di destra e questione cattolica

29 Marzo 2015
di Raniero La Valle

 

Questo articolo è stato scritto per il numero del mensile dei Laureati cattolici, “Coscienza”, che uscirà in aprile. L’autore ce ne ha consentito la pubblicazione. L’articolo riprende il dibattito aperto su c3dem da Franco Monaco

 

La nuova Costituzione di destra della Repubblica italiana è stata provvisoriamente approvata dalla Camera dei Deputati il 10 marzo scorso, e ancora non si sa perché.

Dicesi “la nuova Costituzione” perché al di là dell’alto numero degli articoli modificati (più di 50), è l’intera figura della Repubblica che viene cambiata. È ciò che sostengono Bersani, Rosi Bindi e gli esponenti della minoranza del PD, che pure l’hanno votata; ed è ciò che risulta dal passaggio, per nulla secondario, dal bicameralismo al monocameralismo e dal cambiamento di verso del circuito della fiducia, che non correrà più in senso orario dal Parlamento al governo, ma in senso inverso fluirà dal capo del governo al Parlamento, ovvero ai parlamentari che, grazie alla legge elettorale in gestazione, saranno scelti da lui.

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28 Marzo 2015
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PARMA, DA DOVE RIPARTIRE

28 Marzo 2015

“Ogni persona, ogni comunità prima o poi è chiamata a misurarsi con la verità. Questo per Parma è il tempo della verità. È così evidente, quello che vediamo ogni giorno è più che sufficiente. La città è implosa, cadono i pezzi più importanti, non sta più in piedi niente. Si perde anche la faccia di fronte al mondo. E davanti a noi non c’è un orizzonte”. Inizia così la riflessione di Albertina Soliani, già parlamentare del Pd, sul sito dell’associazione Il Borgo di Parma (“Parma, da dove ripartire”).

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