14 Aprile 2021
by Giampiero Forcesi
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PD E RECOVERY PLAN. INTERCETTAZIONI E MIGRAZIONI, I DIRITTI CONTRO LA DEMOCRAZIA?

14 Aprile 2021

Emilia Patta, “Il Pd: quote rosa e giovani per tutti i progetti del Recovery” (Sole 24 ore). Giovanna Vitale,Conte cadde per interessi internazionali. Gelo del Pd sul manifesto di Bettini” (Repubblica). Simone Canettieri,Letta risponde a Bettini: Conte è caduto perché non aveva i numeri” (Foglio). Giuseppe Fioroni a colloquio con Carmelo Caruso: “Letta con chi stai?” (Foglio). Mauro Calise,Il nuovo Pd con i vecchi vizi si rifugia nelle primarie” (Mattino). Gianni Cuperlo, “Non cediamo al localismo, soprattutto a sinistra” (Domani). INTERCETTAZIONI E MIGRAZIONI: Luigi Manconi, “Padre Zerai, il telefono dei migranti nel tritacarne delle intercettazioni” Repubblica). Enrico Ferro, “Cronisti, giudici e avvocati: ecco chi era intercettato nel caso Mimmo Lucano” (Domani). Mimmo Lucano, “Spero che trionfi la giustizia” (intervista al Manifesto). Stefano Ceccanti, “Cronisti e avvocati intercettati sul lavoro: Il garantismo a uso proprio di Salvini” (intervista a Il Quotidiano). INOLTRE: Un breve e interessante saggio di Jacques Julliard: “I diritti contro la democrazia” (Foglio). Il viaggio in Usa di Luigi Di Maio, “Di Maio e Blinken, così cambia il clima. Un bilancio” (geopolitica.info). Parga Khanna,Il boom dei migranti arriverà dopo il virus” (intervista al Messaggero). Paola Severino, “Il lavoro delle macchine va regolamentato” (intervista a Il Messaggero).  Valerio Onida,Perché l’ergastolo ostativo non è ammissibile” (Corriere della sera). Francesco Clementi, “Perché su emergenza Covid e vaccini decide lo Stato, non le Regioni” (intervista al Sole 24 ore). Roberto Volpi, “Il precipizio demografico dell’Europa” (La Lettura del 4/4).

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26 Marzo 2014
by c3dem_admin
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Cambiare l’approccio al problema della violenza sulle donne

26 Marzo 2014
di Maria Prodi

 

L’autrice insegna storia e filosofia nei licei ed è stata assessore all’Istruzione, formazione, lavoro e pari opportunità della Regione Umbria. Il suo intervento riprende il tema affrontato di recente sul nostro da Albertina Soliani e da Giancarla Codrignani

 

Non sembra esserci, nel nostro paese, alcun motivo per cui si possa realizzare una violenza degli uomini sulle donne, a livello familiare e domestico, che non sia legato ad un fenomeno di accettazione-sudditanza da parte della vittima e simmetricamente di prepotenza-dominio da parte dell’aggressore.

Si può ammettere che la non autonomia economico-sociale, per lo più semplicemente reddituale e lavorativa, di molte donne le renda dominabili e ricattabili. Ma nel caso di donne che lavorano, che hanno redditi propri e possibilità di sovravvivere economicamente, magari anche in modo agevole, all’esaurirsi di un rapporto di coppia, resta da esaminare la componente psicologica:  l’acquiescenza che conduce alcune donne a non reclamare un rispetto della propria dignità, a non sottrarsi ad una relazione oggettivamente umiliante. E simmetricamente la infondata convinzione da parte dell’uomo aggressivo che la propria identità di genere si estrinsechi in atteggiamenti vessatori, padronali, castranti, quando non decisamente violenti e criminali nei confronti della donna.

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10 Marzo 2014
by c3dem_admin
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LEGGE ELETTORALE, SUD, RIFORME VIRTUOSE, TSIPRAS

10 Marzo 2014

Perplessità ma anche una qualche fiducia in Piero Alberto Capotosti: “Gli ostacoli sulla strada della legge elettorale” (Messaggero). Rosy Bindi, intervistata dal Corsera, tiene il punto sulle quote rosa: “Non so se voterò, e al Senato la legge va cambiata”. Intanto Romano Prodi racconta al Messaggero come sia evidente che va rimessa in sesto tutta la struttura pubblica perché è allo sfascio, specie al Sud (“Autonomia regionale non vuol dire diritto al caos”). E Mauro Calise sul Mattino dà ragione a Prodi e chiede a Renzi di far leva sul capitale morale e civile del Sud per una riscossa del Paese (“Meridione, un’occasione che non può essere persa”). Sul da farsi scrive Gianni Toniolo sul Sole 24Ore: “Le riforme virtuose”. Mauro Magatti suggerisce: “Donne e giovani al posto delle ideologie” (Corsera). Giuseppe De Rita si appella a rendere reale il primato della politica (“Il primato inesistente”, Corsera). Stefano Rodotà sceglie il voto per Tsipras e indica a Repubblica: “Una coalizione sociale per innovare la sinistra”. Ma Massimo Franchi sul Corsera replica: “Il vuoto nella sinistra italiana? La lista Tsipras non lo coprirà”. Eugenio Scalfari consiglia a Renzi di attenersi al programma di Enrico Letta (“Caro Matteo, chi fa da sé non fa per tre”). Enrico Morando, vice-ministro al Tesoro, spiega il progetto Renzi per il fisco: “Saranno 30 miliardi in tre anni, ma solo se cala l’Irap si crea lavoro” (intervista al Messaggero).

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