3 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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PER STEFANO CECCANTI QUESTA LEGGE È IL MENO PEGGIO. MA…

3 Giugno 2017

Nel suo blog Stefano Ceccanti spiega perché il meno peggio è la legge elettorale su cui ci si è accordati e il voto anticipato (“Attenzione al gioco allo sfascio”), se la prende con il Corriere della Sera e la Repubblica, e dissente da Walter Veltroni (“Con il proporzionale si ritorna agli anni 80”, intervista al Corriere della Sera) e da Luigi Zanda (“Camere, prima del voto cambiamo i regolamenti”, Sole 24 ore); mentre concorda con Luigi Covatta sul fatto che è meglio votare presto (“Legge elettorale. Ora chi staccherà la spina?”, Mattino). La Repubblica pubblica una lettera di Graziano Delrio, ministro che dissente dal voto anticipato e vuole la legge sulla cittadinanza (“Il 2 giugno di tutti“), e un’intervista a Pierluigi Bersani (“Irresponsabile votare senza mettere al sicuro i conti. Gentiloni recuperi la sua dignità”). Stefano Folli mostra come “Non tutto è già scontato sulla strada delle elezioni” (ancora Repubblica). Carlo Bertini, su la Stampa, dice: “Anche nel pd tanti dubbi sul voto. Renzi contestato sulle liste bloccate”. E Vannino Chiti interviene sul Dubbio: “Vi spiego perché Matteo vuole questo mini-Porcellum”.  Arturo Parisi twitta con le parole di Ungaretti (“Alla fine di un ciclo politico”). Fabio Martini riferisce: “La svolta di Pisapia: una sinistra non rancorosa. Prodi e Letta come patron” (La Stampa). Roberto Mannheimer su Il Giornale riferisce: “Il paese chiede le urne ma il 30% è indeciso”.

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1 Giugno 2017
by Giampiero Forcesi
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BANCA D’ITALIA E L’INCONSAPEVOLEZZA DELLA POLITICA

1 Giugno 2017

Ampi stralci del testo delle Considerazioni finali di Ignazio Visco, governatore della Banca d’Italia (“Il buon realista”, il Foglio). Daniele Manca, “Visco: la politica inconsapevole e le cose da fare” (Corriere della Sera). Marco Onado, “I doveri della politica e le decisioni tempestive” (Sole 24 ore). Leonardo Becchetti, “La lenta convalescenza per risalire” (Avvenire). Giuseppe Berta, “La classe politica impermeabile ai peggiori anni della nostra vita” (Secolo XIX). Alfonso Gianni, “Bankitalia progetta altri dieci anni di vacche magre” (Manifesto).  Federico Fubini, “Quel gesto pensando a Baffi” (Corriere della sera). Claudio Cerasa,Draghi, Visco, Mattarella, Gentiloni e i custodi del buon senso in lotta contro l’Italia dello sfascio” (Foglio). Luigi La Spina si sofferma sulle voci secondo le quali Renzi vorrebbe sostituire il governatore Visco: “Il difficile doppio fronte di Matteo” (La Stampa). Così pure Andrea Cangini che così spiega la presenza in sala di Mario Draghi (“Una presenza politica”, Il Giorno). PER IL RESTO: Daniela Preziosi sul Manifesto: “Pisapia decide: sfiderò Renzi”.  Francesco Giavazzi, “Troppo ambigui sulla Ue i progetti dei partiti” (Corriere della sera). Marco Olivetti, su Avvenire: “Voto alla tedesca: tre i nodi decisivi”.

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31 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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A SINISTRA DEL PD SI EVOCA UN NUOVO ULIVO

31 Maggio 2017

Stefano Ceccanti propone una “Guida alla nuova proposta di legge elettorale”. Roberto D’Alimonte sul Sole 24 ore commenta: “Maggioranze deboli e alleanze scomode. I conti del proporzionale”. Ugo Magri fa il punto: “C’è intesa sul sistema tedesco. Corsa alle elezioni” (La Stampa). Federico Geremicca riferisce il pensiero di Renzi: “Non è la legge che avrei voluto, ma tutto il resto rischiava di essere peggio” (La Stampa). Sono 31 i senatori Pd che però votano un documento contro il segretario: “No al proporzionale e alle elezioni anticipate” (Unità). L’ex Pd Roberto Speranza, intervistato da La Stampa, dice: “Ora alleanza con Pisapia. Governare con il Pd? Non è il nemico”. Il Campo Progressista è cauto, come spiega su Repubblica Annalisa Cuzzocrea, e firma un appello cui aderiscono anche alcuni dem tra cui Franco Monaco: “Pisapia: no al listone di tutti gli anti Renzi”. Stefano Folli su Repubblica tratteggia la difficile collocazione del movimento di Pisapia, e fa anch’esso il nome di Franco Monaco e dell’ipotesi di un “nuovo Ulivo”: “L’alternativa Pisapia”. Ma Massimo D’Alema, intervistato da Repubblica, avverte: “Io non porto rancore, ma Giuliano ora eviti di porre veti”.  Maurizio Giannattasio sul Corriere scrive: “Il sentiero stretto di Pisapia: ora un centrosinistra senza il Pd”. Duro il giudizio di Mario Monti, in un’intervista a Repubblica: “L’Italia non può rischiare solo perché Renzi vuole fare ancora il premier”. Paolo Pombeni è assai scettico sugli esiti della strada intrapresa: “Si fa presto a dire modello tedesco”. Marcello Sorgi fa l’ipotesi che a prevalere alle urne siano i Cinque stelle e che si alleino con la Lega: “La variante 5 stelle sulle elezioni” (la Stampa). Mario Calabresi, direttore di Repubblica, prende atto delle scelte del Pd ma invoca una conclusione dignitosa della legislatura: “Sei riforme da non tradire”. Adriano La Mattina su La Stampa racconta la dura reazione del partito di Alfano: “I centristi e l’incubo 5%. Alfano pensa a Parisi come leader federatore” (La Stampa). Marco Bresolin, su la Stampa, avvisa che comunque “L’Ue dà l’ok per una manovra a rate e accetta le elezioni in autunno”.

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29 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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RASSEGNAZIONE

29 Maggio 2017

Sulla direzione presa dalla politica italiana i media sono molto perplessi. “Comunque vada, un mezzo disastro” è la conclusione di Massimo Giannini su Repubblica (“La benedizione grillina al patto del Nazareno”). Mauro Calise, politologo filorenziano deluso, spiega sul Mattino che dopo il voto ci troveremo esattamente come ora (“Ma Rosatellume e Germanellum pari non sono”). Alessandro Campi, sempre sul Mattino, scrive che non ha torto Renzi a ironizzare dicendo che si temeva un uomo solo al comando e non ci potrà lamentare ora di un governo di coalizione (“Se la politica diventa una partita a 4”). Che bisogna prendere atto che forse non c’è altra strada che legge proporzionale, voto anticipato e coalizione Pd-Fi è Federico Geremicca su La Stampa (“La corsa a ostacoli della maggioranza”). Molto critico Paul Ginsborg intervistato da Il Fatto: “Renzi vuole riportare B. al potere aiutato dal pensiero unico”. E Fabio Martini assicura: “Gentiloni non si metterà di traverso, ‘anche se c’è tanto lavoro da fare’” (La Stampa). Ilvo Diamanti mette per ora l’accento su “Le amministrative, il primo vero test politico” (Repubblica).  Sul sito del pd italiaincammino.it Stefano ceccanti pubblica una nota intitolata “Riforma elettorale subito: un sistema transitorio con qualche piccolo miglioramento. Gli altri non si possono avere” (una risposta a Mauro Calise).

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29 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA DISTANZA DAGLI USA DELL’EUROPA. E UN PROFILO INEDITO DI MACRON

29 Maggio 2017

Romano Prodi,G7, Italia promossa, ma Trump ha infranto lo spirito del summit” (intervista al Messaggero, in cui parla anche di politica interna). Andrea Bonanni, “Lo strappo e la fine degli Usa globali” (Repubblica). Francis Fukuyama, “Donald distrugge tutto, ma l’Europa non deve mollare” (intervista a Repubblica). Ian Bremmer, “L’America è in ritirata, il mondo più instabile” (intervista a Repubblica). Maurizio Molinari, “Sull’Occidente il ciclone Donald Trump” (La Stampa). Tonia Mastrobuoni,  “Usa contro tutti. Il vertice dei no”, e “Merkel sui migranti: ‘Trump inaffidabile, l’Europa va avanti da sola” (Repubblica). Marta Dassù,Ma i disaccordi rilanciano il ruolo del G7” (La Stampa). Federico Fubini, “Tutti i numeri di uno scontro che ci riguarda” (Corriere della sera). Emmanule Macron, “Donald farà la sua parte” (intervista al Corriere della sera). Su Macron e la sua formazione culturale e politica un’interessante intervista al direttore dell’Esprit, Olivier Mongin, su le Monde: “Le macronisme n’existe pas”.

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28 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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I PRO E I CONTRO DELLE ELEZIONI ANTICIPATE (E DELL’ACCORDO SUL PROPORZIONALE)

28 Maggio 2017

Dice Matteo Renzi al Messaggero: “Un patto con Berlusconi e Grillo perché lo chiede il Colle”. Rimane perplesso Roberto D’Alimonte sul Sole 24 Ore: “Convenienze (e danni) del sistema tedesco: seggi solo ai ‘4 grandi’”. Ma Ettore Rosato dice: “Il maggioritario è senza i numeri. Intesa sul ‘tedesco’” (intervista all’Unità). Dario Franceschini, in un’intervista alla Repubblica, sostiene che anche con il proporzionale sarà possibile anche un’alleanza del Pd con la sinistra: “Con il proporzionale rivivrà il centrosinistra, e si vota in autunno”. Ma molti nel Pd sono contrari (da Arturo Parisi a Rosy Bindi a Graziano Delrio) come spiega Giovanna Casadio su Repubblica: “Da Prodi a Cuperlo: così si torna a spartire”. Anche Franco Monaco, sull’Huffington post, bacchetta la resa al proporzionale: “I moniti inascoltati di Pisapia e Prodi: né inciucio, né neofrontismo”. Andrea Carugati, su La Stampa, analizza le posizioni degli esperti sul probabile voto in autunno: “Pro e contro l’anticipo delle elezioni”. Sul Manifesto discutono il da farsi della sinistra Vincenzo Vita (“Facciamo una lista a sinistra del Pd, e non più di una”) e Paolo Cento (“Il partito unico? Una velleità. Insieme tutti su dieci obiettivi”).

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28 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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FRANCESCO ALL’ILVA DI GENOVA: “IL LAVORO PRIMA DEL REDDITO”

28 Maggio 2017

Il testo del discorso di Francesco all’Ilva di Genova. Gianfranco Brunelli, “Il papa: la dignità del lavoro viene prima del reddito” (Sole 24 ore). Franco Cardini, “La lezione ai potenti: esistiamo per servire” (Secolo XIX). Luca Kocci, “Discorso storico sul lavoro” (Manifesto). Mauro Magatti, “La lezione di papa Francesco su lavoro, impresa e dignità” (Corriere della sera). Andrea Tornielli, “Il grido di denuncia di Francesco: No a chi licenzia per speculare” (La Stampa). Vincenzo Boccia, presidente Confindustria: “Il Santo Padre come noi difende l’economia reale” (intervista a La Stampa). Domenico Agasso jr, “L’operaio ateo si commuove: è davvero un leader del popolo” (La Stampa-Vatican Insider). Il discorso del papa alla chiesa ligure: “Siate ‘uomini di incontro’ con Dio e con la gente” (testo integrale, e sintesi di Radio Vaticana).  Il commento di Salvatore Vento: “Papa Francesco a Genova” (c3dem).

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27 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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LA PROFEZIA DI CERASA SU “IL FOGLIO”

27 Maggio 2017

Claudio Cerasa spiega sul Foglio, per filo e per segno, cosa succederà nei prossimi sei mesi: accordo Renzi-Berlusconi, elezioni a fine settembre, governo Pd-Fi e impegno dei due partiti a concordare una decente legge di stabilità (“Un manifesto possibile per il nuovo Partito della Nazione”). Mario Calabresi, viceversa, dedica l’editoriale della Repubblica, a denunciare “Il grande errore delle elezioni anticipate”. Intanto, come rileva Laura Cesaretti sul Giornale, “Legge elettorale, apre anche Grillo. Renzi festeggia: andiamo al voto”. Stefano Folli, a differenza di Cerasa, dubita che l’accordo Renzi-Berlusconi porti a un governo stabile e a una decente legge di stabilità (“La linea di confine in Parlamento è la legge di stabilità”). Il politologo, da sempre favorevole a Renzi, Mauro Calise, intervistato dall’Unità, oggi dice: “Renzi difenda il maggioritario  e lasci perdere Berlusconi” (ma non ci crede). Giovanni Sabbatucci sconsiglia Renzi di andare al voto, e pensa che non lo faccia: “La trappola del voto anticipato” (La Stampa). Il Secolo XIX annota: “Delrio-Pisapia, prove di dialogo per una sinistra unita alle elezioni”. Quanto alla possibile crisi di governo, innescata dalla nuova norma sui voucher, Goffredo De Marchis scrive: “A sinistra si consuma l’ultimo strappo: avanti anche senza Mdp” (Repubblica), e Cesare Damiano, intervistato dall’Unità, dice: “Buoni solo alle famiglie altrimenti sarà vera rottura”.

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27 Maggio 2017
by Giampiero Forcesi
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STEFANO CECCANTI SULLO SCIOGLIMENTO DEI CRISTIANO SOCIALI

27 Maggio 2017

“Adista Segni Nuovi” ha chiesto a Stefano Ceccanti un commento sullo scioglimento dei Cristiano Sociali, di cui c3dem ha dato di recente notizia pubblicando una nota di Mimmo Lucà. Ceccanti ricostruisce brevemente la storia del movimento sostenendo che con la nascita del Pd nel 2007 non vi era più ragione di mantenere un’identità separata (“Cristiano Sociali: una decisione presa con dieci anni di ritardo”).

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