8 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IN MEMORIA DI PIERRE (2)

8 Giugno 2018

Giorgio Tonini,Sempre con i lavoratori. Fascino e modernità di Pierre Carniti” (sito di libertà eguale).  Luigi Covatta, “L’esempio riformista di Pierre Carniti” (sito di libertà eguale). Stefano Ceccanti, “Mi ricordo Carniti, uno di quelli che guardava lontano” (democratica, sito del Pd). Marco Bentivogli, “Quando Carniti mi diceva ‘Mai rassegnarsi’” (Sole 24 ore). Gianni Gennari, “Carniti, l’avventura di un cristiano” (Avvenire). Pier Paolo Beretta, “Un maestro di coerenza e di coraggio. Ha scritto la storia del sindacalismo” (Avvenire). Francesco Lauria, “Una rosa bianca tra le stelle d’estate: Carniti e il Kairòs” (sito di libertà&eguaglianza).

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6 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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QUALE OPPOSIZIONE? IL CONTRIBUTO DI GOFFREDO BETTINI

6 Giugno 2018

Sul Manifesto di ieri un bell’articolo di Goffredo Bettini, già ispiratore delle giunte Rutelli e Veltroni, che indica alcuni criteri per il cammino dell’opposizione a sinistra: “Una linea saggia per spostare orientamenti e svelare illusioni”. Le interessanti slide con cui Giorgio Tonini ha introdotto a Roma un seminario sul populismo.  L’intervista di Andrea Orlando al Manifesto sul governo e sull’opposizione: “Se Conte fa flop attaccherà i migranti”. Emanuele Macaluso: “Il Conte del paese di Bengodi” (Il Dubbio). L’editoriale di Francesco Riccardi su Avvenire sottolinea i “pochi ideali” nella relazione di Conte: “La visione povera”. Sul Corriere della sera Federico Fubini e W. Munchau: “L’egoismo che in Europa alimenta i nazionalismi”. Andrea Tarquini:La democrazia illiberale di Orban” (Repubblica). La lettura ambivalente del nuovo governo data da Raniero La Valle sul sito lachiesadeipoveri: “Tutti stranieri, nessuno straniero”. La difesa dei Rom nell’intervento in Senato di Liliana Segre: “Ricordo quei rom morti nel mio lager” (Repubblica).  L’idea di democrazia diretta del ministro R. Fraccaro: “Sì ai referendum senza quorum” (intervista al Corriere della sera); una nota di Stefano Ceccanti: “Una certa idea della democrazia diretta”.

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6 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IN MEMORIA DI PIERRE

6 Giugno 2018

Pubblichiamo forse l’ultimo articolo scritto da Pierre Carniti, per il sito che aveva fondato sedici anni fa (Eguaglianza & libertà) insieme a Gabaglio, Lettieri, Rey, Manghi, Liverani, Cella e altri sindacalisti Cisl: “Se il sindacato vuole avere un futuro” (15 dicembre 2017), in cui pone due istanze per la ripresa del sindacato confederale: la difesa dei lavoratori più precari e vulnerabili e l’unità sindacale. Tra i molti articoli che lo ricordano: Antonio Lettieri, “In memoria di Pierre” (Eguaglianza  & libertà); Giuseppe Berta, “Un sindacalista pragmatico, votato al rinnovamento” (Sole 24 ore); Anna Maria Furlan, “Il suo sogno è stato l’unità del sindacato” (Il Dubbio); Savino Pezzotta, “Due cose non sopportava: la demagogia e il populismo” (Il Dubbio); Fausto Bertinotti, “Addio al ‘profeta’ Pierre Carniti” (Manifesto). Lo ricorda anche, in una nota, Mimmo Lucà, già parlamentare e coordinatore nazionale dei Cristiano Sociali: “Costituzione e cattolicesimo sociale in Pierre Carniti“.

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5 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ASSASSINIO DI SOUMAYLA SACKO

5 Giugno 2018

Soumayla Sacko era un eroe. Proviamo a dirlo” (Pierluigi Battista, Corriere della sera). “Il martire Soumayla Sacko e noi” (Giuliano Ferrara, Il Foglio).  “Sacko non è morto di razzismo, l’ha ucciso un sud che non cambia mai” (Flavia Perina, L’Inkiesta). “Ingiusta e nera è la morte” (Antonio Maria Mira, Avvenire). “Sacko Soumayla. Le ragioni vergognose del silenzio del governo” (Daniele Borioli, Appunti Alessandrini).

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5 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL NUOVO GOVERNO E IL PD. VOCI IN AREA CATTOLICA

5 Giugno 2018

Nei giorni scorsi, nell’aggrovigliarsi della crisi di governo, poi risoltasi nel varo del governo Conte, si sono fatte sentire alcune voci dell’area cattolico-democratica, e in modo particolare della stessa rete c3dem. Dopo la lettera “Caro Pd, decidi chi sei”, di 24 esponenti di quest’area (tra cui G. Formigoni, L. Caimi, A. Bertani, F. Monaco, M.P. Bozzo), pubblicata sul sito di Repubblica, e  quella di Lino Prenna (“Tornare al popolo per un neopopolarismo”),  pubblicata da Avvenire, vi sono stati gli articoli, pubblicati sul nostro sito, di Franco Monaco, di Michele Nicoletti, di Sandro Campanini, di Sandro Antoniazzi e di Vittorio Sammarco. Segnaliamo, ora, un ampio articolo di Sandro Campanini, uscito il 31 maggio sul sito del Meic (“In questa confusione torniamo alla politica”), uno di Vittorio Sammarco pubblicato da Adista lo stesso 31 maggio (“Per la rinascita di un vero campo progressista”) e la Lettera aperta al Partito Democratico, di Ernesto Preziosi, apparsa sul sito dell’associazione Argomenti 2000 il 1° giugno.

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4 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA GIALLOVERDE NON È LA MAGGIORANZA DEL PAESE

4 Giugno 2018

“Attenzione a distinguere maggioranza parlamentare da quella del paese, quando quasi 1/3 non vota”, scrive Carlo Carboni in un attento articolo sul Sole 24 ore (“Chi vince e chi perde, due Italie da ascoltare”).  Ieri sul Sole Sergio Fabbrini descriveva che succede “Se l’Italia diventa il laboratorio sovranista”. Un’Italia in cui che è ancora abbastanza europeista, scrivono Dario Di Vico (“Delusi in crescita, ma gli italiani vogliono restare con l’Ue e l’euro”) e Maurizio Ferrera (“L’Europa resta sola. Italiani spaccati a metà”). Su Repubblica due analisi severe: Ezio Mauro (“La destra realizzata”) e Andrea Bonanni (“Quei sospetti sull’asse russo”).  Sul Corriere della Sera il criterio di Ferruccio De Bortoli per giudicare il nuovo governo (“Tre dossier per capire la rotta”); quello di Maurizio Molinari su La Stampa (“Le ambiguità del governo gialloverde”); e quello di Luca Ricolfi sul Messaggero (“Per capire il governo evitare le etichette”). Su come fare opposizione scrivono Enrico Morando, che chiede Gentiloni segretario Pd e opposizione coerente (“Smantellare la Fornero crea allarme in Europa”, intervista a La Stampa), Paolo Mieli (“Oppositori in cerca di logica”, Corriere della sera), Paolo Pombeni (“Non esasperare la dialettica tra maggioranza e opposizione”, Sole 24 ore), Marco Minniti (“Non possiamo diventare l’Ungheria del Mediterraneo”, Corriere della sera), Roberta D’Angelo (“Il Pd alla ricerca di nuove energie”, Avvenire).

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3 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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“PER UN NUOVO POPOLARISMO”. ASSEMBLEA NAZIONALE DI “AGIRE POLITICAMENTE”

3 Giugno 2018

La proposta di “un nuovo popolarismo, per costruire un popolo”, presentata sull’ultimo numero di Politicamente e ripresa da Avvenire del 19 maggio scorso, sarà il tema dell’Assemblea nazionale dell’Associazione Agire Politicamente, fissata per il 15 e il 16 giugno. Venerdì 15, con inizio alle ore 16.00, nell’Auditorium “Aldo Moro”, di via Campo Marzio, 24, in Roma, si terranno alcune relazioni introduttive e vi sarà un confronto con alcuni esponenti nazionali del Partito democratico, poiché – scrive Lino Prenna, Coordinatore nazionale  – “la proposta è pensata come declinazione popolare del progetto originario di questo partito e condizione per una sua ripartenza, resa più urgente dall’esito delle ultime elezioni politiche”. Sabato 16,  presso i locali della Parrocchia della Trasfigurazione in Roma (piazza della Trasfigurazione 1), con inizio alle 10.00, si terrà la riflessione interna all’Associazione, sabato 16. Tema della riflessione sarà “Aprire percorsi di speranza politica: l’impegno di Agire politicamente”. Tel./Fax 0668802238; e-mail: linoprenna@gmail.com.

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2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD NEL NUOVO MONDO POPULISTA

2 Giugno 2018

Come la sinistra si pone di fronte al nuovo governo? Ieri ne aveva parlato Walter Veltroni a Scalfari (“Gentiloni per ricostruire il Pd”). Oggi il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, sembra dare la linea (“Allacciate le cinture”), mentre Piero Ignazi prova a dire quale è “Il leader che serve al futuro Pd”, e Nadia Urbinati mette in guardia da un’opposizione pregiudiziale e a sua volta populista: “Ci vuole un altro stile per fare opposizione”. Elementi di realismo nell’intervista di Claudio Petruccioli a Italia Oggi: “Un governo possibile e coerente”. La proposta del dem Roberto Morassut: “Il Pd faccia opposizione e diventi un movimento” (Il Dubbio). Su Il Fatto Marco Travaglio irride il Pd: “Bella ciaone”, e pubblica una nota di Salvatore Settis critico con Mattarella (“Quel ‘contratto’ e i pirati della Carta”) e un commento di Marco Tarchi (“Sorpresa: ‘Salvimaio’ non è populista”).  Sulla visione economica del nuovo governo scrive su Avvenire Leonardo Becchetti:Tria, dialogo con Bruxelles ma facendo i conti con la realtà”.  Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino torna a Moro: “Gli obiettivi di Moro. Una lezione di politica”.

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2 Giugno 2018
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RANIERO LA VALLE E IL NUOVO GOVERNO ITALIANO

2 Giugno 2018

Singolare, per molti aspetti, il commento di Raniero La Valle al parto del nuovo governo: “Non intendo – scrive – dare un giudizio  politico; molti, anche della nostra più stretta cerchia di amici, sono affranti per la formazione del governo Conte con Savona Salvini e Di Maio, e non voglio contraddirli; dico solo perché non credo che il fallimento sarebbe stata una soluzione migliore. Non lo credo per la ragione per cui abbiamo lottato per tutta la vita, e a volte fatto anche scelte difficili e dolorose, e perfino laceranti nella nostra comunità ecclesiale; e la ragione è che quando la democrazia giunge a un blocco per la quale non può più proseguire, bisogna fare le scelte anche più ardue perché non venga meno il principio potente che è alla base di tutto, che è quello dei numeri (…)”. Il testo completo del suo intervento è apparso sul sito chiesa di tutti chiesa dei poveri col titolo “Ravvedimento operoso”. Un suo commento di due giorni prima era uscito su un altro sito: “La tragedia greca della politica italiana”.

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2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL 2 GIUGNO DELLA CHIESA DI BOLOGNA

2 Giugno 2018

In occasione della festa della Repubblica e del 70° dell’entrata in vigore della Costituzione, l’arcivescovo di Bologna mons. Matteo Zuppi ha rivolto un messaggio alla comunità cristiana. “Desidero invitare tutti i credenti a innalzare a Dio un ringraziamento per il tanto che ci unisce e a pregare per il nostro Paese. La Costituzione non è un retaggio del passato ma il fondamento della nostra casa comune, il deposito di valori che sono le radici senza le quali non si può costruire il futuro”. Nel messaggio sono evidenziati i cardini della democrazia e della cittadinanza e si invitano i parroci a cantare l’inno di ringraziamento “Te Deum”, nelle messe del 2 giugno, e a innalzare preghiere per la nostra Patria, chiedendo la grazia di un rinnovato impegno di tutti per il bene comune.

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