2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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IL PD NEL NUOVO MONDO POPULISTA

2 Giugno 2018

Come la sinistra si pone di fronte al nuovo governo? Ieri ne aveva parlato Walter Veltroni a Scalfari (“Gentiloni per ricostruire il Pd”). Oggi il direttore di Repubblica, Mario Calabresi, sembra dare la linea (“Allacciate le cinture”), mentre Piero Ignazi prova a dire quale è “Il leader che serve al futuro Pd”, e Nadia Urbinati mette in guardia da un’opposizione pregiudiziale e a sua volta populista: “Ci vuole un altro stile per fare opposizione”. Elementi di realismo nell’intervista di Claudio Petruccioli a Italia Oggi: “Un governo possibile e coerente”. La proposta del dem Roberto Morassut: “Il Pd faccia opposizione e diventi un movimento” (Il Dubbio). Su Il Fatto Marco Travaglio irride il Pd: “Bella ciaone”, e pubblica una nota di Salvatore Settis critico con Mattarella (“Quel ‘contratto’ e i pirati della Carta”) e un commento di Marco Tarchi (“Sorpresa: ‘Salvimaio’ non è populista”).  Sulla visione economica del nuovo governo scrive su Avvenire Leonardo Becchetti:Tria, dialogo con Bruxelles ma facendo i conti con la realtà”.  Sul Sole 24 ore Nunzio Galantino torna a Moro: “Gli obiettivi di Moro. Una lezione di politica”.

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2 Giugno 2018
by Giampiero Forcesi
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RANIERO LA VALLE E IL NUOVO GOVERNO ITALIANO

2 Giugno 2018

Singolare, per molti aspetti, il commento di Raniero La Valle al parto del nuovo governo: “Non intendo – scrive – dare un giudizio  politico; molti, anche della nostra più stretta cerchia di amici, sono affranti per la formazione del governo Conte con Savona Salvini e Di Maio, e non voglio contraddirli; dico solo perché non credo che il fallimento sarebbe stata una soluzione migliore. Non lo credo per la ragione per cui abbiamo lottato per tutta la vita, e a volte fatto anche scelte difficili e dolorose, e perfino laceranti nella nostra comunità ecclesiale; e la ragione è che quando la democrazia giunge a un blocco per la quale non può più proseguire, bisogna fare le scelte anche più ardue perché non venga meno il principio potente che è alla base di tutto, che è quello dei numeri (…)”. Il testo completo del suo intervento è apparso sul sito chiesa di tutti chiesa dei poveri col titolo “Ravvedimento operoso”. Un suo commento di due giorni prima era uscito su un altro sito: “La tragedia greca della politica italiana”.

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31 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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Se i cattolici devono tornare a fare politica

31 Maggio 2018
di Vittorio Sammarco

 

Credo che abbia pienamente ragione Sandro Antoniazzi nel suo articolo “Cattolici democratici e politica dopo il 4 marzo” , pubblicato su questo sito.

“E’ urgente – scrive in conclusione – un impegno cattolico democratico, immediato, risoluto, disponibile a una battaglia che si presenta tanto aspra quanto rilevante e decisiva.” E per lui la presenza dei cattolici, in concreto e nell’immediato, significa due cose: “personalità che si impegnino in modo coerente e continuo; una qualche forma di collegamento per esprimere insieme idee e proposte politiche non da cenacoli, ma che arrivino alla gente comune.”

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31 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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Cattolici democratici e politica dopo il 4 marzo

31 Maggio 2018
di Sandro Antoniazzi

 

Il risultato delle elezioni del 4 marzo e più ancora la successiva intricata matassa delle operazioni per la formazione di un governo obbligano ad una seria riflessione di verità. E’ urgente un impegno cattolico democratico, immediato, risoluto, disponibile a una battaglia che si presenta tanto aspra quanto  rilevante e decisiva.

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28 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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LA DEMOCRAZIA POPULISTA

28 Maggio 2018

Meglio che la democrazia non giri senza scorta”, dice Altan… “Ora alzare una diga di responsabilità”, scrive il direttore del Mattino, Alessandro Barbano. Per Stefano Folli, su Repubblica, “Ora niente sarà più come prima”. Marcello Sorgi (La Stampa): “Quella deriva che il Paese deve evitare”. Guardando dalle parti del Pd, Piero Ignazi scrive: “L’errore fatale del Pd” (Repubblica), e Michele Salvati scrive: “L’orizzonte della politica dentro valori condivisi” (Corriere della sera).

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25 Maggio 2018
by c3dem_admin
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La follia della divisione, la necessità di una grande alleanza europea

25 Maggio 2018
di Michele Nicoletti

Più Europa e meno divisioni, per più giustizia e più solidarietà. Deve essere la strategia di una comune politica delle forze progressiste in vista delle future elezioni europee. Lo scrive sul suo sito il parlamentare del PD, nonché capogruppo dei Socialisti, Verdi e Democratici presso la stessa Assemblea Parlamentare di Strasburgo. Ecco il testo che volentieri pubblichiamo

di Michele Nicoletti

In mezzo a discussioni incomprensibili ai più, nel PD si sta aprendo una discussione su un punto reale (e questo, comunque, è un passo avanti) e precisamente su come presentarsi alle elezioni europee del 2019. Si tratta

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21 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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Disputa Tonini-Ceccanti e identità PD

21 Maggio 2018
di Franco Monaco

 

Solo qualche chiosa alla disputa (inedita) tra Tonini e Ceccanti, cui mi lega un’antica amicizia, ma dai quali, in questi anni, sono stato spesso politicamente in dissenso. (…) Sulla questione a valle – l’errore del rifiuto al confronto con i 5 Stelle -, concordo con Tonini; ma, sulla questione a monte, circa l’identità del PD, naturalmente dal punto di vista opposto a quello di Ceccanti, sono d’accordo con lui. Abbiamo, cioè, opposte visioni circa profilo, posizionamento e mission del PD. 

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20 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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IL DISSENSO DI TONINI CON RENZI E ALTRE POLEMICHE A SINISTRA

20 Maggio 2018

Giorgio Tonini, già senatore dem vicino a Renzi, ora (su Facebook) dissente: “Non aver dialogato con il M5S è stato un errore storico di Renzi”. La nota di Tonini nasce dopo lo scambio tra Claudio Petruccioli e il direttore del Mulino, Mario Ricciardi ( vedi qui). Replica a Tonini Stefano Ceccanti sul suo Diario, in cui presenta la sua rassegna stampa quotidiana: (qui). E c’è una replica anche all’appello dei 24 esponenti cattolico-democratici pubblicato ieri (qui): è di Giovanni Cominelli (“I professori cattolici e il ruolo del Pd”). Sul Pd scrivono anche Stefano Cappellini su Repubblica (“Il partito congelato”) e Carlo Trigilia su Il Fatto (“I dem e la loro base vanno in direzioni opposte”).

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19 Maggio 2018
by Giampiero Forcesi
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LINO PRENNA: “TORNARE AL POPOLO PER UN NEOPOPOLARISMO”

19 Maggio 2018

Dopo i 24 esponenti cattolico-democratici  (molti dei quali legati alla rete c3dem) che hanno firmato un appello ai militanti del Pd criticando l’indirizzo seguito dal partito negli ultimi anni e invitandoli a non rassegnarsi “a un partito irrisolto e dunque inutile”, interviene, con una lettera al direttore dell’Avvenire, un altro esponente dei cattolici democratici (e della rete c3dem), il quale mostra una diversa interpretazione del risultato elettorale: anche qui c’è una critica al Pd (senza metterlo in discussione), ma soprattutto c’è la sottolineatura dell’immaturità che il popolo italiano avrebbe dimostrato nel cedere alle lusinghe del populismo (Lino Prenna, “Tornare al popolo per un neopopolarismo”). Considerazioni sul voto, sulla sottovalutazione della gravità del governo che si profila e sulla scarsa consapevolezza del voto dei cattolici sono presenti sul giornale on line milanese “il Sicomoro”, a firma di Paolo Danuvola (pag. 8): “Accordo di governo: non basta fare dell’ironia”.

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