9 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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UNIONI CIVILI. SITUAZIONE CONCITATA

9 Ottobre 2015

Ieri: Alessandra Arachi, “I Dem accelerano sulle unioni civili” (Corriere della Sera). D. Vac., “Cirinnà: sul nuovo testo c’è tutto il Pd” (Unità). Ma poi: A. Arachi, “Unioni civili. I dubbi nel Pd: emendamento sulle adozioni” (Corriere). Emma Fattorini, “Tutti uniti? Chiediamo più tutele per i minori” (intervista all’Unità). Stefano Lepri (Pd): “Partita aperta: il ddl Cirinnà cambierà ancora” (intervista ad Avvenire). I commenti: Chiara Saraceno, “Le armi spuntate contro le unioni civili” (Repubblica); Sergio Lo Giudice e Luigi Manconi, “Unioni civili. Meglio niente che una legge mediocre” (Manifesto). La posizione di Maurizio Sacconi, “Un grimaldello per far adottare i bambini ai gay” (intervista a Repubblica); Giuditta Brunelli, “Diritti costituzionali” (Unità).

 

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9 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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L’Assemblea Cisl non sia autoreferenziale

9 Ottobre 2015
di Sandro Antoniazzi

 

Il sindacato non può più limitarsi a distribuire la ricchezza che viene prodotta; deve preoccuparsi della formazione del reddito, dell’equità, della distribuzione del lavoro. Non può più solo godere dei frutti dell’economia, bisogna mettere le mani dentro l’economia. Battaglia nuova, dura, impegnativa che impegna tutto il sindacato (e naturalmente tutti i sindacalisti, a uno a uno, nessuno escluso, che devono essere all’altezza del compito).  Il sindacato deve decidere di dare una battaglia storica per realizzare un’economia umana.

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9 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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Guardando il passato, si può capire la deriva del presente

9 Ottobre 2015
di Giuseppe Bottazzi

 

L’autore è presidente del Circolo G. Toniolo di Reggio Emilia

 

Al Senato si sta svolgendo un’indegna rappresentazione il cui esito sembra scontato. I media sono in massima parte schierati a sostegno del “giovin signore” che è  in grado di mobilitare tutti i moderni strumenti della propaganda, a disposizione diretta e indiretta del governo, per prepararsi alle prossime elezioni drogate da quell’ircocervo dell’Italicum. Ormai mi mancano le parole per denunciare i gravi rischi che sta correndo la democrazia italiana. Mi chiedo dove sono i super cattolici, i cosiddetti “democratici” dentro il PD? 

 

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7 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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L’ITALIA E LA COALIZIONE ANTI-ISIS

7 Ottobre 2015

Franco Venturini, “I doveri di una coalizione” (Corriere della Sera), propende per un intervento italiano anche armato (partecipando ai bombardamenti). Lucio Caracciolo, “La sindrome del Tornado” (Repubblica), si mostra contrario, in quanto ritiene che l’Occidente debba lasciare che il fuoco del califfato e del jihadismo si spenga da solo. Roberto Toscano, “Ma il problema non son i nostri quattro Tornado” (La Stampa), sostiene che l’intervento armato è necessario (anche italiano), ma si chiede perché finora sia stato senza risultati. Alberto Negri, “Le incertezze degli Stati Uniti” (Sole 24 Ore), mostra molto scetticismo sulla conduzione statunitense dell’intervento armato.

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7 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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SINODO. LE APERTURE DEL PAPA DIVIDONO

7 Ottobre 2015

Radio Vaticana: Bollettino del 7.10 (con il briefing con la stampa di tre padri sinodali, un’intervista a mons. Bruno Forte sui Circoli minori, e altro). Andrea Tornielli sulla seconda giornata di dibattito: “’Il Sinodo non è un ghetto’. Ma le aperture del Papa dividono” (La Stampa). Un comunicato redazionale di Temoignage chretien: “Diciamo grazie al coming out di Charamsa”. Intervista a mons. Domenico Mogavero: “Il celibato può cadere e i gay bisogna accoglierli” (Il Fatto). Intervista a p. Aldo Nicolas, superiore dei gesuiti: “Cambiamenti più rapidi se Bergoglio procedesse solo. Alla Chiesa serve tempo” (Corriere della Sera). Mons. Dionigi Tettamanzi: “Accogliamo tutti, ma ci sono confini da non superare” (Repubblica). Due commenti di Andrea Grillo sul blog “come se non”: “Sinodo. Senza profezia non ci sarà prudenza”, e “Levarsi gli occhiali. Grandi pastori e piccoli azzeccagarbugli” (commento critico alla relazione del card. Erdo). Il Fatto pubblica un articolo di Ferruccio Sansa che intervista alcuni sacerdoti: “Io, prete, darei la vita per una carezza“.

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7 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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SINODO. PRIMO ROUND AI CONSERVATORI

7 Ottobre 2015

Radio Vaticana: il Bollettino 6/10. G.G. Vecchi, “Sinodo al via con i cardinali divisi” (Corriere della Sera). A. Tornielli, “No alle aperture. Il primo round va ai conservatori” (La Stampa). M.N. De Luca e P. Rodari, “Scusarci con i gay. Le voci del dissenso dentro la Chiesa” (Repubblica). Card. R. Marx, “Non possiamo guardare indietro” (intervista a Repubblica). Franco Garelli, “Una Chiesa più madre che matrigna” (Messaggero). Card. Gualtiero Bassetti, arciv. di Perugia, “L’omosessualità è una cosa seria” (intervista al Fatto). Gian Maria Vian, “Non museo, ma fonte viva” (O.R.). Mons. F.G. Brambilla, “Risposte per le famiglie ferite” (intervista alla Stampa). Davide Maggiore, “Omosessualità, l’equilibrio difficile della Chiesa africana” (Vatican Insider). Giuliano Ferrara, “Appello per un Sinodo laico” (Il Foglio). Marco Marzano, “La formazione del clero favorisce i rapporti gay” (Il Fatto).

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6 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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COSA SEMBRA DIRE IL PORTOGALLO

6 Ottobre 2015

Gianluca Passarelli, “Portogallo, la destra rivince. Non bastano le critiche all’Austerity” (Unità). Daniel Gros, “Lisbona ha saputo coniugare export e rigore” (intervista a Repubblica). Federico Fubini,Lo slancio perduto dei partiti antirigore”. La destra, dunque, ha vinto, ma come potrà governare? Se lo chiede sull’Unità Dario Parrini: “Il Portogallo senza l’Italicum” .

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6 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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LA DERIVA DELL’ANTIPOLITICA

6 Ottobre 2015

Dice sconsolato Ilvo Diamanti che “chi crede ancora nella politica come luogo di partecipazione sociale … rischia di scoprirsi fuori luogo e fuori tempo” ( “Cosa resta della politica se la Tv diventa il nemico”, Repubblica). Roberto Esposito annota come le democrazie contemporanee siano “strette nella tenaglia tra disinteresse e avversione”  (“Processo alla democrazia”, Repubblica). Federico Rampini racconta come la politica estera è sempre più appaltata alle celebrità del cinema, dal momento che “l’opinione pubblica ha fiducia in queste figure più che nei politici di mestiere” (“Pop power”, Repubblica).  Cesare Martinetti racconta dei dirigenti di Air France inseguiti e malmenati da operai e sindacalisti, in un paese “in cui sono saltati i confini e la tenuta anche semantica della politica” e l’ultra sinistra dice le stesse cose della destra di Marianne Le Pen (“La febbre alta di un Paese”, La Stampa). Marianna Rizzini, sul Foglio, risale invece la corrente e, parlando di Napoli, scrive un articolo intitolato “Il ritorno di Bassolino e altre spie della lenta morte dell’antipolitica” (Il Foglio).

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