30 Maggio 2013
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Prodi versus Bindi. Riforma del sistema di governo (e altro)

30 Maggio 2013

Romano Prodi: “Semipresidenzialismo. La medicina francese per avvicinare i cittadini” (Il Messaggero, 30/5). Rosy Bindi: “No al presidenzialismo, così  si stravolge la Costituzione” (intervistata da Carlo Bertini su La Stampa). Si legga anche: “Sì al piano del governo. Testo pro Mattarellum, spaccatura dentro il Pd” (Corriere della Sera), “I democratici e la politica dei due forni” (Marcello Sorgi, La Stampa), “Riforme costituzionali al via. Letta: Occasione storica” (Ninni Andriolo,l’Unità), “Ecco perché l’elezione direta è indispensabile” (Stefano Ceccanti, Europa), “L’ambizione di fare il possibile” (Gaetano Quagliariello intervistato da L. Festa su Tempi). L’economista anomalo Giulio Sapelli: “Governo Letta. Sta lavorando bene” (Italia Oggi). Stefano Rodotà: “Beppe sbaglia” (Intervista sul Corriere). Benedetto Vertecchi: “Se ai ragazzi insegniamo diseducazione” (l’Unità).

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29 Maggio 2013
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Dubbi sulla mozione parlamentare di revisione costituzionale

29 Maggio 2013

Il 29 maggio è stata approvata la mozione parlamentare che impegna il governo a presentare entro giugno un ddl costituzionale che preveda una procedura straordinaria per la riforma della Costituzione. Un gruppo di parlamentari del Pd, 43 in tutto, hanno espresso il loro dissenso (sul metodo di lavoro, sulla forma di governo e sul rinvio della riforma elettorale alla fine del percorso). Il documento porta la firma tra l’altro di Rosy Bindi, Pippo Civati, Laura Puppato, della renziana Nadia Ginetti e dei prodiani Franco Monaco e Sandra Zampa, e di Walter Tocci. Riportiamo di quest’ultimo la motivazione del voto contrario: “Dubbi sulla revisione costituzionale”. Si vedano i testi delle mozioni votate (quella approvata a maggioranza e quelle respinte).

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29 Maggio 2013
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Temi costituzionali

29 Maggio 2013

Sulle riforme di legge elettorale e Costituzione si veda il saggio di Augusto Barbera: “Una risposta alla crisi del sistema politico: uninominale a doppio turno ed elezione diretta del capo dello Stato?”, in uscita su “Quaderni costituzionali”. Barbera annota: “le proposte semipresidenzialiste qui discusse (e sempre più diffuse nel dibattito politico) nulla hanno a che vedere con le soluzioni presidenzialiste suggerite (e in un certo periodo tentate) in Italia nei primi decenni della Repubblica allo scopo non di favorire, ma di comprimere il ricambio dei governi e delle classi dirigenti”. Su Repubblica del 28 un articolo di Alessandro Pace:L’argine della Costituzione”. Sul Corriere della Sera del 29, Stefano Passigli: “Legge elettorale subito. Il resto dopo”. Si veda anche il testo integrale della relazione di Gaetano Quagliariello alle Commissioni riunite Affari costituzionali del 22 maggio scorso. Un interessante commento al referendum di Bologna sui finanziamenti alla scuola privata è quello di Claudia Mancina su Qdr (Quaderni dei riformisti): “Un’idea di scuola, un’idea di sinistra”.

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29 Maggio 2013
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Dopo il primo turno delle elezioni amministrative

29 Maggio 2013

“Lo Stato, la politica, i cittadini: il triangolo resta malato, corrotto, e se c’è chi si rallegra per la tenuta del Pd e la caduta di 5Stelle vuol dire che ha un rapporto storto con la verità”, così nelle prime battute di un articolo assai polemico di Barbara Spinelli su Repubblica del 29 (“Il deserto dei delusi”). Altre analisi del voto: Giuseppe De Rita (“Alle urne i fedelissimi. Tutti gli altri hanno disertato”, intervista su La Stampa del 28), Claudio Cerasa (“In che senso le amministrative hanno premiato la grande coalizione”, Il Foglio), Giorgio Tonini e Enrico Morando (“Senza la sindrome del giaguaro”, Il Foglio), Elisabetta Gualmini (“La protesta è diventata alienazione”, La Stampa), Roberto D’Alimonte (“Elettori in calo, ma non è crollo”, Sole 24Ore del 28, e “E’ presto per parlare di declino”, Sole 24Ore del 29), Ilvo Diamanti (“Il riscatto dei partiti”, la Repubblica), Renato Mannheimer (“Così l’astensione ha travolto i 5 stelle”, Corriere della Sera), Antonio Polito (“Una domanda di governo”, Corriere della Sera), Nino Bartoloni Meli (“E dopo il successo alle urne, nel Pd nasce la grande alleanza”, Il Messaggero).

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27 Maggio 2013
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Tra politica e società

27 Maggio 2013

Michele Nicoletti, deputato trentino del Pd, scrive sull’Unità “Legge elettorale, tre criteri per cambiarla”. Michele Salvati scrive: “l’estrema sinistra non ‘pensa’ abbastanza a fondo agli effetti imprevisti, ma prevedibili e non di rado perversi, delle politiche che suggerisce” (“La sinistra pensante”, sul Mulino online). Questione Ilva: “Salvare l’industria per salvare il Sud” (Gianfranco Viesti, Il Mattino), “E’ finito un modello, l’Italia punti sull’industria media” (Giuseppe Berta, Il Secolo XIX). Politiche sociali: “Welfare sociale, i numeri del declino” (Cristiano Gori, Il Sole 24ore). Referendum di Bologna: “Fondi alle paritarie. Vince il no, ma Bologna non si scalda” (Corriere). Tra politica e chiesa: “Il grande sogno di un leader ideale” (G. E. Rusconi, La Stampa). C’è voglia di comunità, lo scrive l’economista Luigino Bruni sull’Avvenire: “Le radici e il volo”. Infine, “Prime nozze lesbiche nella chiesa valdese” (Il Tempo).

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27 Maggio 2013
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Il papa, Bagnasco e i don

27 Maggio 2013

Su papa Francesco: “Il principio di realtà” (Franco Garelli, La Stampa); “La rivoluzione del papa è pastorale non teologica” (D. Rosati, l’Unità); “Francesco, parroco per un giorno” (P. Rodari, Repubblica); “La nuova liturgia dell’inchino” (L. Accattoli, Corriere); “Papa ai mafiosi: ‘Convertitevi’” (G. Galeazzi, La Stampa). Su Bagnasco e i don: “Bagnasco, i fischi e le trans” (Gad Lerner, Repubblica del 26); “Perché la chiesa-istituzione è lontana dalle persone” (M. Politi, Il Fatto del 26); “Ciao don Gallo, e la contestazione travolge Bagnasco” (E. Rossi, Secolo XIX); “Don Pino Puglisi, che sorrise al suo assassino” (G. C. Caselli, Il Fatto del 26); “Don Puglisi, beato tra i fedeli” (L. Kocci, Il Manifesto del 26); “Don Milani, il prete che vide il futuro” (W. Veltroni, l’Unità).

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26 Maggio 2013
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Note su papa Francesco, la Cei, padre Puglisi, don Gallo, la laicità francese e i gay

26 Maggio 2013

Editoriale di Fulvio De Giorgi sull’Avvenire: “Per la Chiesa l’intransigenza è fuori tempo” (a proposito di chi vuole leggere papa Francesco come campione del neo-intransigentismo contro il neo-liberalismo della società odierna). I commenti alle parole e all’omelia rivolte dal papa ai vescovi della Cei il 23 maggio: “Papa Francesco ai vescovi: sta a voi dialogare con la politica” (G.G. Vecchi, Corriere della Sera), “Sta ai vescovi dialogare con la politica. Il Papa sconfessa la linea di Bertone” (P. Rodari, Repubblica), “Francesco striglia i vescovi: ‘Non tornate funzionari’” (A. Tornielli, La Stampa). Lunedì, ai vescovi della Sicilia,il papa aveva detto “Sulla mafia seguite l’esempio di Puglisi” (Giornale di Sicilia). E una pagina di

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25 Maggio 2013
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Kabul, scuole paritarie, finanziamento ai partiti, presidenzialismo, il futuro di Matteo Renzi

25 Maggio 2013

Kabul. La normalità apparente spezzata da una bomba” (A. Cairo, Repubblica). Sugli asili di Bologna, Michele Serra richiama i principi contro il finanziamento alla scuola paritaria (l’amaca, Repubblica del 25 maggio), mentre su Europa Francesco Clementi scrive “Contro il benecomunismo e la sua retorica”. La decisione del governo per l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti è commentata, con qualche riserva, da Piero Ignazi (“Il peccato originale”, Repubblica) e Alessandro Campi (“La politica si gioca tutto su come finanziarsi”, Messaggero). Mentre si prepara la manifestazione di Bologna contro le modifiche alla Costituzione, Francesco Verderami firma sul Corriere della Sera l’articolo “Epifani: sì al modello francese”. Angelo Panebianco sul Corriere  si chiede perché Matteo Renzi vuole puntare alla leadership del governo ma non a quella del Pd (“Sguardi rivolti al passato”).

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24 Maggio 2013
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Franco Monaco interviene nel dibattito sulla riforma elettorale (e costituzionale)

24 Maggio 2013

“Se fossi posto a fronte della secca alternativa tra avallare una cattiva Costituzione e la sorte di un governo, personalmente non avrei esitazioni. E penso di non essere il solo”: così Franco Monaco sull’Unità a conclusione del suo articolo “Riforme costituzionali, i limiti necessari”, in cui è critico sull’orientamento del governo a limitarsi per ora a ritoccare il Porcellum innalzando la soglia del premio di maggioranza. Sullo stesso quotidiano è messo a confronto un parere diverso: “Eliminare subito il premio di maggioranza” (Roberto Gualtieri, europarlamentare pd). Anche Stefano Ceccanti, su Europa del 22, era intervenuto in senso critico: “Il Porcellinum ci condanna alle larghe intese“. Nel dibattito sulla riforma dei partiti (art. 49 della Costituzione) interviene su Europa Agostino Giovagnoli (“I partiti, le regole e la bilancia democratica”), osservando che è pur necessario affrontare il problema della democrazia interna dei partiti.

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23 Maggio 2013
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La disfida di Bologna (Urbinati, Andreatta, Sapelli, Carrozza, Zamagni, Rodotà, Polito…)

23 Maggio 2013

Mario Ajello sul Messaggero del 22 racconta: “Prodi e la disfida di Bologna”. Sul tema interviene Giulio Sapelli, economista atipico: “L’istruzione privata è un bene comune” (Messaggero). Repubblica offre due voci: Nadia Urbinati, “Niente soldi pubblici ai privati, Bagnasco sbaglia a radicalizzare”, e Filippo Andreatta, “Il sistema misto ha funzionato e bisogna tutelare il pluralismo”. L’Unità fa parlare il ministro Carrozza: “Bologna divisa dal referendum. Carrozza: tutelare tutti i bambini”. Francesco

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