1 Novembre 2020
by Giampiero Forcesi
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TERRORISMO SENZA TERRORISTI E INDIZI DI SCONTRO DI CIVILTÀ

1 Novembre 2020

Mohamed Abdesalam Abdellatif, “Nizza. E’ un crimine abominevole, fuori dall’islam chi lo compie” (intervista a Avvenire). Vittorio E. Parsi, “Il nemico che la Francia non riesce a sconfiggere” (Messaggero). Gilles Kepel, “Giovani cresciuti nell’odio e radicalizzati in rete” (intervista al Corriere). Ignazio De Francesco, “Il diritto alla satira e i giustizieri dell’islam” (Settimana news). Tre intellettuali arabi, “Le radici della crisi dell’islam tra jihadismo e islamofobia” (Avvenire). Bernard Guetta, “Inseguendo una jihad inesistente. Il gigantesco muro dell’incomprensione” (intervista a La Stampa). Daniele Raineri,Terrorismo senza terroristi” (Foglio). Nathalie Tocci, “Se riparte lo scontro di civiltà” (La Stampa). Bernard-Henri Levy,Bisogna fermare lo scontro di civiltà” (Repubblica). Gad Lerner, “La laicità è preziosa anche per i musulmani” (Il Fatto). Lorenzo Vidino,Macron teme l’islam politico” (Repubblica). Domenico Quirico, “Erdogan si annette l’ira islamica” (La Stampa). Franco Cardini,Perché l’attentato è politico” (Mattino). Alberto Melloni,Davanti alla violenza su chi prega siamo tutti fratelli e sorelle” (Domani). Mohsin Hamid,Il momento di difendere le diversità” (La Stampa). Bernard Khoury, “Addio alla Tunisia laica, nuovo covo del terrore” (Mattino). Articolo non firmato, “Se l’Osservatore Romano evita di dire ‘chiesa’” (Foglio).

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19 Agosto 2018
by c3dem_admin
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E AI FUNERALI GENOVA APPLAUDE IL GOVERNO

19 Agosto 2018
di Domenico Marino

Antonio Polito interpreta, con qualche ambiguità, l’ovazione che Genova ha tributato al governo (e i fischi al Pd) durante i funerali delle vittime del ponte Morandi: “La crisi di rigetto per la vecchia politica” (Corriere della sera). Intervista di Matteo Orfini a Repubblica: “Le contestazioni si accettano, ma la macchina del fango va fermata anche con le denunce”. Ugo Magri, su La Stampa, riferisce: “Mattarella: abbiamo bisogno di verità, ma il Paese rimanga unito”. Sulle responsabilità dello Stato, e dunque dei governi precedenti, si soffermano Maurizio Molinari, “La ferita fra lo Stato e i cittadini” (La Stampa), Massimo Giannini, “La stagione di avvoltoi e coccodrilli” (Repubblica) e Marco Imarisio, “Gli strappi da ricucire” (Corriere della sera). Sul Sole 24 ore, dopo la lettera di ieri del presidente di Confindustria Vincenzo Boccia (“Lavorare uniti, non cavalcare rabbie e rancori”), commentata oggi da Paolo Pombeni (“Risposta condivisa e ragioni del realismo”), pubblica un articolo di Alberto Mingardi: “Mai più opacità su clausole e contratti con lo Stato”. Goffredo De Marchis, su Repubblica: “Prodi e le vendite di Stato: ‘Parla chi non sa nulla’”. Sul Messaggero un’intervista a Jacques Attali: “Stato e privati tornino a collaborare. Il no alla Gronda è stato un disastro”. Stefano Lepri (La Stampa): “La trappola del sogno statalista”. Duro attacco di Bernard-Henri Levy su la Stampa: “Le favolette pericolose dei populisti”. Sul Messaggero di ieri un’intervista di Massimo Cacciari: “La macchina pubblica non funziona. Per questo il Paese non sta più insieme”. Per Claudio Cerasa si tratta di “Fare di un ponte il manifesto delle virtù italiane” (Foglio). Sabino Cassese parla de “L’Italia che fa e disfa” (Corriere della sera). Guido Viale sul Manifesto, invece, dice: “Dalla Tav alla Gronda le inutili Grandi opere”. Giancarlo Giorgetti, intervistato dal Messaggero: “Opere più sicure. Ecco il Piano”. La riflessione di Leonardo Becchetti su Avvenire: “La rivoluzione che serve davvero. Non senza competenze”.

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