20 Maggio 2013
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La piazza, il Pd, il Governo (e il referendum di Bologna)

20 Maggio 2013

Si può dire sì al Governo e stare in piazza con Landini”, dice Mario Tronti sull’Unità del 19. Ma Furio Colombo sul Fatto Quotidiano parla della “Triste fine di un partito verso l’autodistruzione”. Anche Adriano Sofri è severo e, su Repubblica, immagina una scissione: “Per la sinistra ferita serve una Costituente”. Vendola, intervistato sempre su Repubblica, scrive che “I democratici ormai neocentristi stanno divorziando dal loro popolo”. Fassina, intervistato dall’Unità, difende Pd e Governo: “Giuste le domande della piazza, ma il Pd si gioca tutto al governo”. Renzi presenta il suo libro e fa autocritica sulla rottamazione (“Ho sbagliato sulla rottamazione”, La Stampa). A Renzi dedica Ilvo Diamanti la sua mappa domenicale su Repubblica: “Fenomenologia del renzismo”. Sul Corriere Antonio Polito parla del referendum di Bologna sui fondi alle scuole private : “La scuola in ostaggio di una sfida ideologica”.

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20 Maggio 2013
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Prendere sul serio la proposta di Hollande per un governo unitario europeo

20 Maggio 2013

Nel suo editoriale di domenica 19 su Repubblica Eugenio Scalfari dedica la parte conclusiva a “La proposta rivoluzionaria di Hollande all’Europa”, cioè la proposta di far nascere entro il 2015 un governo unitario europeo, con un bilancio comune, una politica economica, estera e di difesa comuni. Intervistata da Paolo Valentini sul Corriere della Sera del 19 Emma Bonino è ancora più netta: “L’Europa federale, ora o mai più”; altrimenti i popoli non ci crederanno più. i movimenti populisti antieuropei dedica un’analisi su Repubblica del 20 Bernardo Valli: “Ombre nere d’Europa”. E ne

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20 Maggio 2013
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Il 25 maggio la beatificazione di padre Puglisi. Una riflessione di don Massimo Naro

20 Maggio 2013

In occasione della beatificazione di padre Pino Puglisi, che si terrà il 25 maggio a Palermo, si svolgerà venerdì 31 maggio 2013, alle ore 18, presso Auditorium dell’Augustinianum di Roma, via Paolo VI 25, un incontro promosso da Libera sul sacerdote ucciso dalla mafia il 15 settembre del 1993. All’incontro (“La forza della mitezza davanti al potere mafioso . Coscienza e martirio di Padre Pino Puglisi”) intervengono: Francesca Cocchini, storica del cristianesimo, Paolo Monaco sj, collaboratore di P. Puglisi a Palermo, Augusto Cavadi, giornalista e scrittore, Marcello Cozzi, sacerdote e scrittore (per info: mon.paolo@tiscali.it). Su Adista Segni nuovi n. 19 una bella riflessione di don Massimo Naro: “Don Puglisi. Martire di mafia illuminato dal Vangelo”.

 

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20 Maggio 2013
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“Vorrei chiederle, Padre Santo, come possiamo vivere una Chiesa povera e per i poveri?”

20 Maggio 2013

Nella veglia di Pentecoste con i movimenti e le associazioni ecclesiali papa Francesco ha risposto a quattro domande che gli erano state consegnate. Una riguardava la Chiesa “povera e per i poveri”. “Una Chiesa povera per i poveri incomincia con l’andare verso la carne di Cristo”, ha risposto il papa (qui il testo integrale). Ne scrivono Andrea Tornielli su La Stampa (“Un monito a chi parla di moralismo”), Virginia Lori sull’Unità (“Il Papa: Crisi è pensare alla banche e non a chi ha fame”), M. A. Calabrò sul Corriere (“Il Papa incoraggia la Merkel a essere solidale”) e il vescovo Bruno Forte sul

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18 Maggio 2013
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Legge elettorale, riforma costituzionale. Interventi di De Siervo, Guzzetta e Ceccanti

18 Maggio 2013

Ugo De Siervo in un’intervista su La Stampa sostiene la necessità di intervenire subito per modificare la legge elettorale, il “porcellum”, senza aspettare il parere richiesto alla Corte costituzionale (“Legge sul voto. Lo stimolo dei giudici”). Giovanni Guzzetta, già fucino, costituzionalista, esprime lo stesso parere in un’intervista su Italia Oggi (“La politica non aspetti le toghe”), ma aggiunge la sua proposta di riforma costituzionale in senso presidenzialista. Guzzetta ha presentato alla Cassazione il 14 maggio un progetto di legge per l’elezione diretta del presidente della Repubblica. A sostegno dell’iniziativa vi è una petizione popolare che vede

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18 Maggio 2013
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Occorre un sindacato innovativo e unitario per rilanciare il lavoro

18 Maggio 2013
di Sandro Antoniazzi

 

L’autore intende aprire un dibattito sulla centralità del lavoro nella vita del Paese e sulla necessità di operare un cambiamento radicale nel nostro sistema economico. Per questo serve, però, un sindacato che prenda atto della fine dello sviluppo illimitato da cui far derivare i benefici per i lavoratori e che diventi un soggetto attivo e protagonista della nuova economia

 

Il lavoro è solo l’altra faccia dell’economia. Per questo, fare leggi sul lavoro come se il lavoro fosse un problema a sé stante, avulso dall’economia, non ha alcun senso, anzi costituisce un inganno e una perdita di tempo.

In questa categoria metterei i provvedimenti del ministro Fornero di cui è difficile comprendere la logica. Probabilmente l’idea originaria stava in uno scambio: i sindacati avrebbero dovuto accettare un’apertura sull’articolo 18, di contro gli imprenditori avrebbero consentito a limitare le molteplici forme contrattuali precarie.

Questo scambio non è andato in porto e a quel punto gli interventi sono diventati confusi e  inconcludenti. Inoltre, continuare a cambiare le norme senza un chiaro indirizzo non fa che aumentare la fatica  per adeguamenti formali e l’adozione di nuove procedure: cose che andrebbero francamente evitate.

Mi permetto di esprimere qualche perplessità anche su quella che mi sembra costituire l’idea cardine del sindacato in tema di lavoro precario:

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17 Maggio 2013
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Tenere in piedi il governo, uscire dalla crisi

17 Maggio 2013

Stefano Folli sul Sole 24 Ore racconta “La miniguerriglia quotidiana anti larghe intese su cui Letta deve vigilare”. Stefano Fassina sull’Unità difende il governo: “Partito e governo, stesso destino” (“E’ evidente – scrive – che un partito che avesse l’anti-berlusconismo come tratto fondativo unico o prevalente della sua identità rimarrebbe schiacciato dalla fase di governo con il Pdl…”). Ampia e interessante discussione, sul Foglio, tra Giuliano Ferrara, Stefano Fassina e l’economista liberale Alberto Bisin su che cosa tiene immobile l’Italia e come farla crescere (“Il ministro e il professore”). Luca Ricolfi su

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17 Maggio 2013
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“Una nuova tirannia invisibile”. Il discorso del papa a un gruppo di ambasciatori

17 Maggio 2013

“Mentre il reddito di una minoranza cresce in maniera esponenziale, quello della maggioranza si indebolisce. Questo squilibrio deriva da ideologie che promuovono l’autonomia assoluta dei mercati e la speculazione finanziaria, negando così il diritto di controllo agli Stati pur incaricati di provvedere al bene comune. Si instaura una nuova tirannia invisibile (…)”. Il discorso che papa Francesco ha tenuto il 16 maggio ai nuovi Ambasciatori di Kyrgyzstan, Antigua e Barbuda, Lussemburgo e Botswana, ha avuto una larga eco. “Il Papa: non al feticismo del denaro e alla dittatura dell’economia”, titola La Stampa un articolo di Andrea Tornielli. Sull’Unità un articolo dell’economista cattolico Leonardo Becchetti: “Il benessere dell’uomo viene prima del profitto”.

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16 Maggio 2013
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LA LEGGE SULLA CITTADINANZA SERVE ALL’ITALIA

16 Maggio 2013

Non si fermano le polemiche nei confronti del ministro per l’Integrazione Cecile Kyenge. Scrive l’ex sindaco di Reggio Emilia e oggi ministro degli Affari regionali, Graziano Del Rio: “Le proposte di legge di iniziativa popolare per una riforma del diritto di cittadinanza, come peraltro le oltre trenta già depositate alle Camere in questi venti anni, non propongono affatto un diritto di suolo assoluto, all’americana, cioè «nasci e sei cittadino». Propongono, bensì, un principio culturale: riconoscere, soprattutto ai minori, l’inserimento avvenuto da cittadini in una comunità in cui nascono o vivono. E per gli adulti, di abbreviare i tempi per la cittadinanza, che di fatto ora arriva dopo 13, anche 15 anni di regolarità (…)” (“Perché la legge sulla cittadinanza serve all’Italia”, Unità 13 maggio).

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