6 Gennaio 2017
by Vittorio Sammarco
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DOPO IL REFERENDUM. L’ULTIMO NUMERO DI “AGIRE POLITICAMENTE”

6 Gennaio 2017

Sull’ultimo numero di “Agire Politicamente” un articolo di Pier Giorgio Maiardi, “Povertà della politica  e risorse del cattolicesimo democratico” e uno di Candido De Martin, “Dopo il referendum:  prospettive di riforma e scelte politiche”.  Scrive P.G. Maiardi: “Anche a proposito del recente Referendum costituzionale occorre cogliere e valorizzare l’intenzione costruttiva che ciascuno ha inteso dare al proprio voto, qualunque esso sia stato. Qui si riscopre il senso ed il ruolo delle nostre associazioni e della esigenza di una loro rivitalizzazione: devono essere, o diventare, i luoghi dell’incontro, del dialogo, della crescita nella sensibilità sociale e politica, della formazione all’impegno politico”.

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16 Giugno 2016
by Vittorio Sammarco
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Agli amici delle rete: si può votare diversamente, senza farne una questione morale

16 Giugno 2016
di Nicolò Fornasir

 

Seguo con disagio il confronto sulle nostre (profonde) diversità sul momento politico, anche perché noto con amarezza l’acuirsi di vere e proprie contrapposizioni che sfiorano avversioni sul piano personale.

Disagio che provo in questi giorni anche con amici, cattolici più bravi e coerenti di me, persone impegnate civilmente nel volontariato e nel lavoro che svolgono con molta coscienza, ma che, affrontando (per loro iniziativa) la stessa “questione politica”, si irritano fortemente con me in quanto “più addentro da sempre” alla vita politica, rischiando il deterioramento di un rapporto reciprocamente amichevole, anche sul piano famigliare.

Mi chiedo cosa sta succedendo.

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2 Giugno 2016
by Giampiero Forcesi
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Proprio in tempi difficili, difendo sia la critica che il costituzionalismo

2 Giugno 2016
di Guido Formigoni

 

Il nuovo intervento di Sandro Antoniazzi solleva problemi che meritano una riflessione ulteriore, al di là dei dettagli e di una personalizzazione del dibattito che (per quanto mi riguarda) si fermerà qui. Si tratta di due punti.

Il primo è la concezione del referendum come battaglia politica. I 57 costituzionalisti hanno fatto un documento per il no, quindi non è importante quello che dicono. Le opposizioni sono all’attacco. La minoranza dem è infida e vuole solo affermare il proprio potere di veto. Chissà cosa può succedere se il no vince. La frase cruciale è: «Personalmente ritengo, guardando cosa sta succedendo in Europa e ora anche in America, che sia bene sostenere l’attuale governo; non vedo soluzioni migliori e ritengo che non sia bene scherzare a  riguardo coi problemi che ci ritroviamo». Siamo nei tempi dell’atomica, quindi usiamo l’atomica. Non c’è particolare scelta, anzi: silenzio e avanti. Io ritengo invece, non da oggi, che questo modo di pensare sollevi un problema decisivo.

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8 Dicembre 2015
by Giampiero Forcesi
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Dibattito sulla politica e la rete c3dem

8 Dicembre 2015
di Nico Fornasir

 

Intervengo nuovamente nel dibattito in corso nella rete, un dibattito che ha avuto pochi coinvolgimenti esterni e sul quale ho molte riserve, soprattutto se visto nella prospettiva di consolidamento della nostra comune iniziativa, ormai di quattro anni fa e senza gli effetti sognati assieme.

Credo che il nostro principale limite stia nella pochissima padronanza degli elementi essenziali della vita politica vera e propria: quella del governo delle istituzioni che, per mandato democratico, decidono per conto di tutta la comunità, a tutti i livelli.

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21 Ottobre 2015
by Giampiero Forcesi
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I cattolici democratici e la terza via social-liberale

21 Ottobre 2015
di Nino Labate

 

A proposito dell’incontro di Paestum

 

La lettera di Nico Fornasir a proposito di Paestum,  ha sollecitato interventi. Provo ad inserirmi anch’io poiché la sua provocazione ritorna spesso. Ho letto le risposte di Formigoni e Monaco, assieme a quelle di Stefano Ceccanti e Paola Gaiotti. Condivido tutto. Tranne qualche dubbio su Ceccanti che chiarirò. Non vedo neanche io spazi politici per il cattolicesimo democratico. Confesso che li ho auspicati sino a una decina di anni fa. Ma a partire dalle esperienze uliviste e soprattutto “margheritine”, mi sono reso conto che non era più il tempo di una sua presenza organizzata. Nelle parole di Fornasir ho invece percepito, ben coperta da seria argomentazione, una certa nostalgia unitaria separatista che gli fa onore. Ma che oggi è superata dalla storia: sentirsi diversi non è sempre una buona cosa… molto meglio con-dividere con altri, senza conservare gelosamente per sé!

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30 Settembre 2015
by Giampiero Forcesi
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LA POLITICA DI TUTTI

30 Settembre 2015
di Giampiero Forcesi

 

Sintesi del convegno di c3dem a Paestum, e qualche prima valutazione

 

Le anime, e le gambe, che hanno contributo alla buona riuscita del convegno di Paestum sono tre. Una, certo, è la rete c3dem, da cui l’iniziativa è partita. C3dem esprime lo sforzo di coordinamento di gruppi e associazioni di matrice cattolico-democratica attive sul piano della cultura politica e radicate nel Centro-nord; pertanto c’era il desiderio di incontrare gruppi operanti nel Sud. Quanto al tema, c3dem voleva dare un contributo alla ripresa di attenzione al divario nord-sud (la secolare “questione meridionale”). E aveva scelto una specifica angolatura per affrontarlo: interrogarsi su come si possa determinare un circolo virtuoso tra le esperienze di volontariato e di partecipazione civica (che al Sud non mancano), da una parte, e l’esigenza di una rigenerazione della politica, dall’altra. Di qui il titolo del convegno: “Cittadinanza attiva e rinnovamento della politica nel Sud”.

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19 Settembre 2015
by Giampiero Forcesi
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A Paestum il coordinamento C3Dem parla del Sud. Una due-giorni di dibattito di diverse associazioni cattoliche

19 Settembre 2015
di Nino Labate

 

Pubblichiamo l’articolo uscito domenica 20 settembre sul settimanale “L’avvenire di Calabria”, della diocesi di Raggio Calabria

 

Sono ormai in molti a credere che l’associazionismo storico dei cattolici si sia fermato ad… Eboli. E che anche per le questioni nazionali e globali abbia perso il dono della parola. Forse esagerano. Ma il fatto è che denunce come quelle di Galantino, scritte per ricordare la schiena dritta di De Gasperi ma indirettamente indirizzate alla classe politica dei nostri giorni, sulla bocca del laicato non se ne sentono più. Tace l’Ac. Tace la Fuci, il Meic. E tacciono le Acli, il Movimento laureati di A.C., l’MCL, e l’Agesci.  Spine nel fianco, come si ricorderà, del potere politico ed economico di turno, sempre in comunione con la Chiesa, ma sempre autonomi dalla Chiesa. Sicura di essere dopo rimproverata, continua invece a parlare solo la Cei assieme a qualche… parroco di campagna. E benché la stampa statunitense conservatrice lo definisca marxista, continua con la sua pastorale papa Francesco. E meno male!

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6 Settembre 2015
by Giampiero Forcesi
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“Cittadinanza attiva e rinnovamento della politica nel Sud” (Paestum, 25-27 settembre). Le ragioni e i percorsi di un lavoro condiviso

6 Settembre 2015
di Rete c3dem

 

Tre sono le parole-chiave su cui si è fin dall’inizio fondata l’aggregazione delle associazioni di cattolici democratici (o anche di cattolici e democratici) che costituiscono la rete c3dem: la Costituzione italiana, il Concilio Vaticano II e la crescita della Cittadinanza. Di qui le 3 “c” del nome della rete (“c3-dem”).

Quest’anno abbiamo deciso di confrontarci sulla cittadinanza, e di farlo nel contesto del Sud d’Italia. Il Sud: in primo luogo, perché consideriamo grave che si sia allentata così tanto la tensione politica verso la “questione meridionale” (sebbene ora, con l’ultimo Rapporto della Svimez, l’attenzione sembra si sia riaccesa), e vorremmo dunque dare un pur piccolissimo contributo alla sua ripresa; in secondo luogo, perché nella nostra rete sono presenti solo due gruppi radicati nel meridione (“Paideia” a Salerno, “Comunità e Democrazia 3.0” a Cosenza), mentre sappiamo bene quante realtà, piccole o meno piccole, che vivono un impegno evangelicamente ispirato siano attive anche nelle regioni meridionali, e vorremmo che, collegandoci e facendo realmente percorsi condivisi di Rete, si prendesse tutti più fiducia e più forza.

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