Abbiamo ricevuto e volentieri pubblichiamo questo articolo scritto durante la quinta, e penultima, votazione del presidente della Repubblica. L’autore, classe 1939, è docente di diritto penale processuale all’Università di Torino
Scrivo queste note di getto, in un momento di stallo nella penosa vicenda dell’elezione presidenziale, mentre è in corso la quinta votazione. Capisco che l’attenzione di molti si concentri soprattutto su due aspetti: da un lato, la leggerezza con cui si sono mandate al massacro, sia pur in modi diversi, due persone come Marini e Prodi; dall’altro la devastazione interna al Partito Democratico. Sono aspetti, di per sé, estremamente preoccupanti, ma più ancora mi sembra gravissima la caduta del senso delle istituzioni che la vicenda, sino a questo momento, sta rivelando.
